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Autore: Merthur Pendragon    19/09/2014    1 recensioni
Arthur e Merlin si amano molto e vogliono stare insieme ma per qualche motivo e per qualche scherzo del destino si allontaneranno e qualcosa nella loro relazione cambierà drasticamente.
Quali ostacoli possono superare due persone destinati a stare insieme? Può l’amore bastare?
Tra dolori e difficoltà, amicizia e soprattutto Amore.
Due metà di una stessa medaglia troveranno mai la loro felicità?
Dal Capitolo 1:
-"Merlin, dobbiamo parlare."
-"Finalmente ti sei deciso a dirmi cosa ti sta succedendo?"
[...]
-"Merlin, dobbiamo rompere.”
[...]
-"Perché non ti opponi a lui e gli dici che non andrai? Non vale la pena combattere per me?"
-"Okay, hai ragione: non ne vali la pena!"
[...]
Merlin lasciò l'appartamento di Arthur in uno stato di shock, senza nemmeno far caso a dove stesse andando, al punto che, mentre stava camminando in mezzo alla strada, non si accorse che una macchina stava venendo verso di lui [...]
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Note del non autore (forse) traduttore:

Rieccoci con il terzo ed il quarto capitolo della storia con una nuova revisione e presentazione. La mia beta sta veramente andando velocissima e in poco tempo ci ritroveremo a pari passo con la storia. Yeah!!
Grazie mille V per tutto il lavoro che fai.
Adesso vi lascio, e ci rivediamo direttamente al quinto capitolo. Buona lettura e alla prossima!!
Renz


After The Break-Up
Chapter 3


 

Quattro mesi dopo la rottura

Merlin stava facendo il suo turno nella caffetteria di Gaius, quando un ragazzo di nome Mordred entrò e si accorse di lui. Questi iniziò ad andare tutti i giorni, aspettando anche delle ore, fino a che Merlin non si faceva vedere per fare il suo turno.
Merlin, però, si sentiva poco a suo agio quando Mordred era intorno, perché non levava mai gli occhi da lui e seguiva costantemente ogni sua mossa. Gaius, ovviamente, se ne accorse e gli suggerì di prendersi una settimana libera pensando che Mordred avrebbe smesso di venire, ma Merlin rifiutò. Dato che c'era una pausa dalle lezioni, quello era il momento giusto per prendere tutti i turni che poteva, in modo da avere un po' di soldi per il cibo e l'affitto in previsione dei mesi in cui avrebbe dovuto frequentare il college.

Gwaine, che lavorava anche lui alla caffetteria, provò a parlare con Mordred, ma, ogni volta che si avvicinava, questo si fiondava fuori dalla porta, il che era bello, se non fosse stato che, sfortunatamente, lei e Merlin non avevano gli stessi turni a causa dei loro orari.

Anche Percy andò un paio di volte, presentandosi come il ragazzo di Merlin nella speranza di far allontanare Mordred. Alla fine, però, quando nessuno di questi tentativi funzionò, Gwen e Morgana andarono dalla polizia. L'ispettore spiegò loro che, dal momento che Mordred non aveva fatto niente a Merlin, né gli aveva rivolto alcuna minaccia, non c'era veramente niente che potessero fare. Naturalmente, Morgana non fu d’accordo, così, poco prima che se ne andassero, l'ispettore accettò di inviare qualcuno alla caffetteria per fare una chiacchierata con Mordred.

Il giorno successivo, si fece vivo un agente di polizia, che lo portò fuori per una chiacchierata. Dopo ciò, non lo rividero più, per il sollievo di tutti.

*

Pochi giorni dopo, Merlin stava andando a lezione, quando ricevette una chiamata da un numero che non conosceva.
"Merlin Emrys?" chiese la voce, non appena rispose.
"Sì, chi è?"
"Mi scusi. Sono il sergente Kaye. La sto chiamando per sua madre… Hunith?"
"Cosa c'è che non va?"
"È stata coinvolta in un grave incidente d'auto. Potrebbe venire qui appena possibile?"
"È viva?" chiese allora, con una voce appena al di sopra di un sussurro.
"Sì, ma non so altro. È abbastanza grave, figliolo. Ha qualcuno che la possa portare qui?"
"Sarò lì il prima possibile" disse, frastornato, prima di riagganciare.

Poi chiamò Gwen. "Gwen, ho bisogno del tuo aiuto. Mia mamma ha avuto un incidente e ho bisogno di andare da lei il prima possibile. Puoi portarmi?"
"Oh mio Dio, certo, Merlin! Dove sei? Hai bisogno che ti venga a prendere, o puoi venire tu qui?"
"Sarò lì fra quindici minuti."

Gwen preparò velocemente una borsa per entrambi ed era al telefono con Morgana, quando Merlin entrò. Salutò la ragazza e le promise di tenerla aggiornata. Poi prese Merlin e lo abbracciò.
"Sei pronto?"
"Sì, andiamo."

Arrivarono ad Ealdor in tempo di record. Quando furono lì, Merlin si precipitò subito accanto al letto della madre, dove gli dissero che non si aspettavano che superasse la notte. Quando la vide, aveva un aspetto terribile. Il suo respiro era veramente affannato ed era terribilmente pallida.
"Hey, mamma… Sono qui!" Si sedette su una sedia accanto a lei e le prese la mano. Non seppe quanto tempo stette seduto lì, prima che lei aprisse finalmente gli occhi.
Quando lo vide, sorrise e disse, appena sussurrando: "Mio dolce ragazzo… Ti voglio tanto bene…"
"Ti voglio bene anche io, mamma."
Stava trattenendo le lacrime perché voleva essere forte per lei.
"Merlin, tesoro mio, voglio che mi ascolti…”
E cominciò a dirgli quanto fosse orgogliosa di lui; Merlin provò subito a fermarla perché vedeva quanto si stava affaticando a parlare, ma lei scosse la testa e continuò. "Voglio che tu finisca la scuola e sia felice."
"Lo sarò mamma, lo prometto. Ti voglio tanto bene… Grazie per l'appoggio che mi dai e per credere in me."
Con queste parole si interruppe, ma solo per un minuto perché aveva ancora tante cose da dirle, prima che fosse troppo tardi.

Un'ora più tardi, con un ultimo "Ti voglio bene" da parte di entrambi, lei sorrise, gli strinse la mano e chiuse gli occhi per l'ultima volta.
Merlin, invece, rimase lì, pietrificato. Sentiva come se non potesse respirare. Si sentiva vuoto e così solo… Dopo aver faticato a trattenere le lacrime, alla fine le lascio finalmente cadere.

Un infermiere venne a spegnere i macchinari e gli disse che poteva restare finché ne avesse avuto bisogno. Merlin restò accanto al suo letto tenendole la mano finché le lacrime non smisero di cadere. Era esausto, ma trovò la forza di alzarsi, darle un ultimo bacio sulla guancia e allontanarsi da lei per l'ultima volta.

Quando tornò in sala d'aspetto, Morgana, Leon, Lance, Gwaine e Percy erano tutti lì con Gwen. Dopo averne parlato prima con quest’ultima, Morgana aveva preso accordi per avere una macchina che li portasse ad Ealdor.
Non appena lo videro, lo abbracciarono e lui seppe, seppe veramente, che ci sarebbero sempre stati per lui. Sarebbero stati la sua unica da quel momento in poi.
Quando si prepararono ad uscire dall'ospedale per andare a dormire, disse piano: "Grazie a tutti. Non sapete quanto questo significhi per me…"

*

"Arthur, sono di nuovo io. Per favore, è importante. Chiamami appena senti questo messaggio."

Arthur non aveva intenzione di rispondere alle chiamate di Morgana. Invece, scelse di sedersi nel suo appartamento e ubriacarsi per nessun altra ragione se non quella che era mercoledì.
“Alla vita” pensò fra sé e sé.

*

Il funerale di Hunith avvenne due giorni dopo. Fu un elogio piccolo, ma molto sentito. In seguito, si erano diretti tutti alla casa d'infanzia di Merlin per iniziare a dare una ripulita. Dal momento che sua madre non ne era mai stata proprietaria, però, non c'era molto da fare. Con tutti che aiutavano, ci volle soltanto un giorno. Merlin, invece, impacchettò tutte le cose a lui care che voleva riportarsi a Londra con lui, mentre quelle rimaste vennero date in beneficenza.

Pianificarono di tornare in città in mattinata, quindi decisero di ordinare delle pizze così da non avere nessun piatto da ripulire il giorno dopo. Mentre stavano mangiando, Lance tirò fuori il discorso di Mordred.
"È più tornato alla caffetteria?"
"No, penso che aver avuto quella chiacchierata con la polizia abbia fatto effetto"  disse Merlin, sorridendo a Gwen e Morgana che lo stavano guardando come a dire “Te l'avevo detto!”
"Beh, stai in guardia, okay? Non puoi sapere se o quando si farà di nuovo vivo" consigliò Leon.
"Ecco perché c'è Percy:  per proteggere il suo ragazzo!"
Gwaine canzonò Merlin, che roteò gli occhi e Percy provò a dargli un buffetto in testa, ma la ragazza evitò velocemente la sua mano mostruosa.

Mangiarono la pizza rimanente godendo della compagnia l'uno dell'altro. Aver avuto loro lì con lui, per Merlin, fu un salvataggio.
"Non ce l'avrei mai fatta in questi giorni, beh.. veramente in questi ultimi mesi, senza di voi, ragazzi. Grazie."
"Ecco a cosa servono gli amici! Avresti fatto lo stesso per noi" rispose Gwaine e tutti loro concordarono.
Con quell’ultima frase, si abbracciarono l'uno con l'altro, prima di darsi la buonanotte e andare a dormire.

  
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