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Autore: Cocchi    19/09/2014    5 recensioni
[Chris Evans ]
Long ambientata durante le riprese di Captain America Il Soldato D'inverno.
Elsa è una vecchia amica di Sebastian Stan e una degli addetti del dipartimento dei costumi, è ad un punto di equilibrio e di bilanci nella sua vita. La sua vita è esattamente come la vorrebbe, ha intorno le persone che ama, un lavoro che adora, tutto va bene. O almeno questo è quello che pensa.
[dal primo capitolo]
Lo guardi per vedere quanto sia serio al riguardo. Odi ammetterlo, ma sembra sinceramente curioso o volenteroso di aiutare. Sai già che se parlerai il tuo equilibrio, soprattutto quello mentale se ne andrà, ma non riesci a non accontentare la sua richiesta per colpa dello sguardo da cucciolo che ti sta rivolgendo. Inoltre potrebbe aiutarti a fare chiarezza parlarne con qualcuno.
«Se lo dici a qualcun altro ti strozzerò con le mie stesse mani.»
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trailer sul tubo! By: Kath




«Ti disturbo?» La testa di Scarlett fa capolino nel tuo ufficio.

«Ti aspettavo.» Dici quando Scarlett si chiude la porta del tuo ufficio alle sue spalle e sorride incontrando il tuo volto.

Sapevi che oggi sarebbe riuscita a passare. Da quanto hai fatto quella sfuriata non siete riuscite ad incontrarvi per troppo tempo, un po’ perché avevi voglia di restare sola e lei lo capiva, un po’ per impegni vari.

Adesso sei pronta. E lo è anche lei.

Ed è il momento della verità.

«Ho mandato avanti i maschietti.» Risponde venendo a sedersi vicino alla scrivania alla quale stai lavorando.

«Prima di tutto, voglio solo dirti che mi dispiace, ma non potevo dirti di Chris. Glielo devo. Anche se avrei dovuto, perché sei un’amica e ti voglio bene.» Scarlett unisce le mani sulle ginocchia. «Spero che potrai perdonarmi.» Aggiunge guardandoti negli occhi e istintivamente sorridi.

«Già fatto.» Dici sedendoti sul bordo della tua scrivania.

«Sul serio?» Scarlett sbatte un paio di volte le palpebre sorpresa.

«Sì. Lo capisco.» Dici incrociando le braccia al petto. «Chris è tuo amico da un sacco di tempo è ovvio che tu abbia voluto mantenere il segreto.» Abbozzi un sorriso. «E nel farlo non mi hai mai fatto un torto. Sei sempre stata anche dalla mia parte.» Unisci le mani e cerchi di trovare le parole giuste. «Hai sempre cercato di consigliarmi. Hai sempre provato ad instradarmi su quello che era meglio per me.» Fai una smorfia mordendo il lato interno della tua guancia destra. «Almeno hai tentato a farmi ragionare e capire cosa volevo. Di questo sono grata. Per questo non posso avercela con te.»

Scarlett tira un sospiro di sollievo guardandoti attraverso una ciocca di capelli che le è ricaduta sul volto.

«Non sai che sollievo.» Dice riavviando i capelli e portando una mano al petto. «Considerando come è andata con Chris pensavo che mi avresti sbranata viva.» Alle sue parole scendi dalla scrivania e torni a sistemare le tue cose. «So che non avete più parlato…»

«Già.» Raggruppi un mucchio di fogli, allineandoli sbattendo un lato sulla scrivania. «Solo lavoro.»

«Ѐ passata una settimana…» Dice come se non lo sapessi benissimo anche tu. «Non ti sembra di essere…»

«Troppo dura nei suoi confronti?» Finisci per lei, guardandola e mordendoti il labbro inferiore. «Non ho idea di come comportarmi.» Cedi sotto al suo sguardo. «Quindi, meglio parlare solo e soltanto di lavoro, no?»

«Beh…» Scarlett prova a dire la sua ma tu la precedi.

«Tanto fra cinque giorni non lo vedrò più.» Chiudi un raccoglitore e lo vai a depositare in un armadietto. «Lui si scorderà presto di me, io continuerò la mia vita e tutti staremo bene.»

«Tu stai bene?» Domanda Scarlett dopo qualche minuto di silenzio.

«Perché lui non sta affatto bene. Non so quante volte mi abbia già detto che avevo ragione io e che avrebbe dovuto parlarti subito.» Scarlett si alza per raggiungerti dove ti sei fermata a far finta di controllare un plico di disegni. «Per quanto la cosa sia gratificante, non è naturale per Chris darmi troppo retta.» Accenni un sorriso alle sue parole, ma ti muore non appena lei conclude. «Non credo che sia la soluzione migliore, la tua.»

Vorresti dirle veramente quello che ti passa per la testa, ma le parole si rifiutano di uscire, quindi smetti di trafficare con i fogli e torni verso il computer.

Non sapresti da che parte cominciare, non capisci nemmeno tu come ti senti. Avresti bisogno di startene da sola per conto tuo a riflettere, ma sembra che questa possibilità ti sia preclusa. E poi per cosa? Cinque giorni e sarai sola, questa parentesi sarà finita e la tua vita andrà avanti.

Scarlett solleva le mani per aria.

«Non fare così.» Perde la pazienza. «Odio quando scappi.» Dice seguendoti di nuovo alla scrivania.

«Non sto scappando.» Menti.

«Devo lavorare al pc.» Indichi lo schermo come a dimostrare qualcosa. «Ѐ meglio così, per tutti.» Dici più a te stessa che a lei.

«Bene.» La rossa posa le mani sulla scrivania. «Adesso guardami e dimmi che non ti dispiace. Dimmi che non ti manca neanche un pochino la complicità che avevate.»

Alzi lo sguardo per puntarlo in quello di lei, ma non dici una parola. Senti una stretta al petto e rimani in silenzio. Ormai hai fatto abitudine a quel dolore che ti stringe lo stomaco ogni volta che lui si allontana da te o che non sorride come prima, ma solo per circostanza.

Non ti sorprende nemmeno il fatto che riesci a capire dal suo sguardo se finge o meno, sai solo che ti fa male e per questo non vorresti restare nelle sue vicinanze nemmeno un minuto di più.

«Perché?» Domanda Scarlett quando abbassi il volto.

«Cosa?» Chiedi guardando lo schermo del computer.

«Perché con Sebastian va tutto bene.» Scarlett si siede come se fosse senza forze. «Perché con lui sì e con Chris no?»

«Perché è diverso.» Digiti distrattamente qualcosa sulla tastiera e torni a guardare Scarlett.

Ed è la verità.

Sai solo che non riesci a staccarti da Sebastian, perché da lui ottieni tutta la sicurezza di cui hai bisogno al momento, perché lui sembra capire ogni singolo momento cosa ti passa per la testa e è una sensazione così piacevole che adesso non riesci a farne a meno. Perché da quando avete chiarito è pronto a consolarti e distrarti ogni volta che ti trova sfinita da…da tutto.

«Hai paura.» Scarlett parla con una sincerità che ti disarma.

«Non è semplice, ok?» Sbotti iniziando ad ondeggiare sulla sedia girevole.

«Dimmi che non ti spaventa l’idea di essere felice.» Controbatte.

«A chi non spaventa?» Chiedi pronta. «La felicità è così effimera che appena la conquisti ti sfugge di mano. Tutto questo fa paura.» Dannatamente paura.

«E questa dove l’hai letta?» Scarlett incrocia le braccia al petto con fare sostenuto. «Può anche essere vero, ma questo non deve certo impedirti di cercare di ottenerla!»

«Questo lo so perfettamente.» Dici sporgendoti verso la scrivania.

«Da sola non ce la posso fare, però.» Aggiungi ancora prima di riuscire a spiegarti quello che ti è appena passato per la testa. Prima di poterle dire come con una semplice frase possa averti schiarito le idee più di chiunque altro. Più di quello che avresti potuto fare da sola. Fissi lo sguardo nel suo e sollevi un sopracciglio quando lei socchiude le labbra in una domanda muta.

La vedi aggrottare la fronte concentrata, la osservi ragionare e potresti giurare di vedere i pezzi del suo puzzle mentale andare a trovare posizione. Vedi come riesce a far combaciare alla perfezione tutte le informazioni che ha.

«Quindi…» Dice quando, finalmente, comprende.

«Quindi ho bisogno che tu la smetta di fare la Svizzera.» Rispondi al suo sorriso.

 

***

I’m asking for your help, I am going through hell… *canticchia*

Ma saaaalve!

Ci sono, sono riuscita a pubblicare anche questo capitolo. *si tampona il sudore della fronte*

Non ho molto da dire, il prossimo capitolo dovrebbe essere l’ultimo, dovrebbe essere bello lungo e dovrebbe arrivare Giovedì. Uso il condizionale, perché potrebbe tardare, o potrebbe arrivare in tempo ed essere più breve, oppure potrebbe essere talmente lungo che lo dividerò in due. Boh, chissà. Devo ancora scriverlo, ma nella mia mente è abbastanza chiaro. E sì, Elsa sceglierà. ù Mi sembrava il caso, quindi potete anche scommettere, perché h smesso di fare la Svizzera come Scarlett.

Spero che il capitolo vi piaccia.

Grazie mille a tutti quelli che leggono, in particolar modo alle sante ragazze che recensiscono (vi adoro.)

Un abbraccio

Cos

Ps. Vi lascio di nuovo il gruppo FB, se volete passare siete i benvenuti. Blame it on the wordsJ

  
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