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Autore: BrutalLove    19/09/2014    3 recensioni
Storia di un'adozione.
DAL TESTO:
“Ti chiami Billie, vero?”. [...]
“Billie Joe”. [...]
“Io sono Frank” dice l'uomo, porgendogli la mano. Il bambino la osserva perplesso e non si avvicina. "Hai una bellissima copertina, Billie Joe” aggiunge allora.
Il piccolo la osserva per un istante, con attenzione.
“Me l'ha regalata il mio papà” dice con tono severo, e Frank si sente morire dentro.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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E' sera, sono le nove passate, e Frank ha appena finito di lavare i piatti. Christine, invece, è in bagno con il piccolo Billie.

Apre il rubinetto e la vasca da bagno inizia a riempirsi. C'è un buon profumo nella stanza, dev'essere quella polvere azzurra che ha messo dentro l'acqua.

È la prima volta che Billie fa il bagno in questa casa.

È la prima volta che fa il bagno da quando è uscito dall'orfanotrofio, a dire il vero.

Christine gli ha detto che è assolutamente necessario. E per Billie è una novità, perchè nessuno gli aveva mai detto una cosa del genere, prima. In California giocava con Mike per tutto il giorno e quando tornava a casa era così stanco che spesso si addormentava durante la cena e farsi una doccia era l'ultimo pensiero. Anzi, a volte andava a dormire senza nemmeno mettersi il pigiama. Ricorda che anche Mike lo faceva. Già, Mike... chissà cosa ha saputo di lui, chissà cosa starà facendo adesso. Non ha nemmeno potuto salutarlo, dirgli addio.

Si sarà già dimenticato di te, figlio di...

“Vuoi che ti dia una mano?” chiede Christine lanciando una rapida occhiata alla vasca ormai colma di acqua e schiuma profumata. Sembra quasi imbarazzata. Si vede lontano un miglio che non è abituata a trovarsi in situazioni simili e non sa cosa fare. Billie torna alla realtà sbattendo le palpebre più volte.

No. Non vuole qualcuno che lo aiuti a farsi il bagno.

Non vuole che succeda quello che accadeva con Andrew.

All'improvviso torna nel passato e un altro ricordo gli riaffiora nella mente con la velocità di un proiettile. Non che lo avesse mai dimenticato, comunque.

 

Più di una volta, quando Andrew era in casa ed Billie doveva farsi il bagno, entrava nella stanza con il bambino e lo guardava spogliarsi mentre se ne stava seduto sul vecchio mobile di legno con i pantaloni aperti e una mano dentro.

Billie lo guardava senza capire, ma lo sguardo dell'uomo che gli stava di fronte, i gemiti che gli uscivano strozzati dalla gola e la sensazione che questo provocava in lui non gli piacevano per niente.

L'unica cosa che sapeva era che suo padre, quello vero, quello che era morto lasciandolo all'improvviso, non aveva mai fatto una cosa del genere. Mai. E neanche la mamma. Chissà se lei lo sapeva. Forse avrebbe dovuto parlargliene ma, non sapeva perchè, la cosa lo imbarazzava. Non lo aveva mai raccontato a nessuno e quello strano segreto tra lui e Andrew si era insinuato sempre più in profondità, fino quasi a scomparire.

In realtà non scompariva mai del tutto e quell'insolita, inquietante sensazione era sempre pronta a tormentarlo.

Una volta, mentre a casa c'erano solo lui e Andrew, questi lo aveva fatto spogliare senza motivo in salotto e gli aveva detto ''toccati''.

Billie non aveva subito capito che cosa volesse dire finchè Andrew non gli aveva preso la mano e gliel'aveva appoggiata proprio .

Aveva ubbidito, si era toccato per un po' mentre Andrew gli diceva di non smettere, non ancora...

Poi gli si era avvicinato e gli si era strusciato contro. Sempre più forte. Lo aveva sfiorato lì fino a farlo sussultare. Aveva preso le mani del bambino e se le era appoggiate sul pube. Poi sempre più in basso, fino...

Billie non aveva capito più niente ed era scoppiato a piangere senza nemmeno sapere il perchè.

Andrew si era allontanato un poco per osservarlo. Aveva riso, la sua solita risata gelida aveva riempito l'aria. Poi si era chinato di fianco al piccolo e gli aveva sussurrato delle cose orribili all'orecchio.

Gli aveva detto che lo odiava. Che era un figlio di puttana, e Billie sapeva che quella non era una bella parola. Lo aveva messo in guardia dal raccontare a qualcuno quello che era appena successo.

Se lo dici a qualcuno ti ammazzo con le mie stesse mani.

Aveva serrato i pugni e Billie aveva iniziato a tremare. Aveva annuito debolmente, mentre le lacrime continuavano a scorrergli lente sul viso.

Andrew se n'era andato, era uscito di casa sbattendosi la porta alle spalle e bestemmiando.

Lo aveva lasciato lì, solo, piccolo, impaurito e non amato.

Non poteva parlarne a nessuno. Non voleva morire. E poi che senso avrebbe avuto raccontarlo alla mamma? Lei non gli avrebbe mai creduto, perchè amava Andrew, lo diceva sempre. E da quando aveva iniziato a dirlo, aveva anche cominciato a trascurare sempre di più Billie.

Si era seduto sul tappeto per un istante, perchè le gambe non lo reggevano più. Poi, quando si era calmato un po' ed aveva pianto tutte le sue lacrime, si era rivestito ed era corso in camera, aspettando rassegnato il ritorno di sua madre.

 

“Billie?” domanda di nuovo Christine, richiamandolo alla realtà. “Vuoi che resti?”.

Il bambino scuote la testa. Quella donna non può immaginare quello che la sua mente ha appena riportato alla luce, i ricordi che che sono riaffiorati e hanno ripreso a tormentarlo. Forse non lo saprà mai, perchè lui non ha la minima intenzione di raccontarglielo.

“D'accordo” risponde lei, “Non vuoi nemmeno Fr.. papà?”.

Billie la guarda stranito. No, non di nuovo. Ribadisce a sé stesso che papà è morto. Quello è e sarà sempre e solo Frank per lui. Scuote di nuovo la testa e non proferisce parola. Non ne vale la pena.

“Ti lascio qui l'accappatoio, allora” conclude, prima di sparire chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Billie solo con i suoi ricordi e una vasca di acqua profumata.

 

 

 

 

 

Angolo autrice

Ehm... ciao :)

Prima di tutto vorrei scusarmi, perchè avevo promesso che avrei aggiornato in fretta, invece... invece è iniziata la scuola e con la scuola sono cominciati anche tutti gli altri pasticci D:

Quindi non ho avuto tempo di aggiornare la fanfiction, ma finalmente oggi ce l'ho fatta :)

Bene, allora, questo capitolo è importante, perchè mostra parte del passato di Billie... cosa ne pensate? Vi aspettavate una cosa del genere?

Spero che non ci siano problemi con il rating (non mi sembra, visto che le scene non sono particolarmente esplicite...).

Detto questo, ringrazio ancora una volta i miei fidati lettori e recensori, e sperando di essere un po' più puntuale, vi saluto :D

A presto,

 

BrutalLove xx

 

  
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