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Autore: she_lies_awake    20/09/2014    1 recensioni
(Sequel di "You are my only exception")
Sono passati solo due anni, ma le vite dei protagonisti sono cambiate radicalmente.
"Vorrei poter tornare indietro e sistemare tutti i casini che ho combinato. Non vorrei essere il motivo delle tue lacrime, ma la causa del tuo splendido sorriso. So che non posso cancellare i miei errori, ma in qualche modo cercherò di dimostrarti quanto io ti ami ancora."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Our song


SAM POV

"No, non ci siamo.." dissi fissando lo spartito appoggiato sul leggio del mio pianoforte.

"Cosa c'è che non va?" mi chiese Adam entrando in salotto.

"La canzone! Non sono totalmente convinta..." risposi incrociando le braccia al petto.

In realtà ero consapevole che fosse perfetta, ma non riuscivo ad ammatterlo a me stessa.

"Posso dare un'occhiata?"

"Mah, non so se sia una buona idea..." No, non lo era per niente.

"Dai!" esclamò sedendosi sullo sgabello accanto a me.

"Ok, ok!"

Con una certa esitazione, gli passai il foglio con il testo della canzone.

Vidi gli occhi di Adam scorrere attentamente le parole. Quando arrivò alla fine, mi restituì il foglio.

"Allora, cosa ne pensi?" chiesi con un filo di voce.

"Sono sicuro che passerai l'audizione." rispose sorridendo.

"T-ti piace?!" Devo ammettere che ero abbastanza sorpresa.

"Forse sono un po' di parte, ma la trovo stupenda!" disse baciandomi.

Restammo in silenzio per qualche istante mentre Adam, accanto a me, mi teneva stretta tra le sue braccia.

"Grazie." disse di punto in bianco.

Mi staccai leggermente da lui e lo fissai con uno sguardo interrogativo.

"Nessuno mi aveva mai dedicato una canzone. Leggendo la tua, mi sono sentito importante sai?" spiegò lasciandomi un bacio sulla punta del naso.

Lo sapevo che sarebbe stata una pessima idea. Aveva frainteso tutto. Ma come potevo distruggere quel suo momento di felicità? Se gli avessi raccontato la vera storia della mia canzone, probabilmente sarebbe scappato da casa mia in lacrime. No beh, forse stavo esagerando. Comunque era meglio raccontargli una piccola bugia, almeno per il momento.

"Ma tu sei importante per me." risposi baciandolo.


[Flashback]

"Cosa sta facendo di bello la mia pianista?" mi domandò Michael entrando in casa.

"Mick!" urlai allontanandomi dal pianoforte per corrergli in contro.

"Mi sei mancata un sacco in questo mese." disse stringendomi a se.

"Anche tu. Ma cosa ci fai qui? Non dovresti essere a Sydney?" chiesi alzando lo sguardo fino a incrociare il suo.

"Visto che abbiamo due settimane di riposo, ho deciso di passare un po' di tempo con la mia bellissima ragazza. Ti dispiace?"

"Dipende...chi sarebbe la bellissima ragazza?" chiesi sorridendo.

"Mmm non penso che tu la conosca, ma posso descrivertela. È bella, intelligente, simpatica anche se riesce a rovinare i momenti romantici con il suo umorismo fuori luogo..."

"Hey, non è vero!" protestai dandogli un pugno sulla spalla.

"Oh dimenticavo, si offende facilmente...ma nonostante questo, la amo alla follia." finì sorridendo.

"Si, penso di sapere di chi si tratti. Non so se abbia davvero tutte quelle qualità e quei difetti, ma sono sicura che anche lei ti ama." risposi per poi baciarlo.

"Cosa stavi facendo, prima che arrivassi?" chiese indicando il foglio posato sul piano.

"Ma niente di che...stavo buttando giù delle idee."

Vidi Michael sedersi sullo sgabello di fronte allo strumento e lo seguii.

"Dai, fammi sentire!" mi incitò.

"Ok, però il testo è incompleto..."

"Non importa, ci penseremo dopo a quello."

"Vuoi dire che..." iniziai con un filo di voce.

"Mi piacerebbe scrivere una canzone con te, si." disse sorridendo.

Lo abbracciai e, dopo essermi ricomposta, cominciai a suonare.

"Ma sei sicura d'avere scritto tu il testo? Nonostante non sia ancora finito, è stupendo. Da dove hai preso l'ispirazione?" mi chiese una volta che ebbi finito.

"Ti reputavo più intelligente Clifford!" esclamai scherzando.

"Scusa?"

"Questa canzone parla di noi. É la nostra canzone." ammisi arrossendo.

"Riesci sempre a stupirmi Sam, davvero." rispose cercando di asciugarsi una lacrima che solcava la sua guancia. Adoravo la sua sensibilità, anche se cercava sempre di nascondere questo lato della sua personalità.

"La completeremo insieme, così sarà ancora più nostra." sussurrò stringendomi a sè.



MICHAEL POV

"Si vede che in questa casa ci abitano quattro ragazzi...che casino!" esclamai mentre cercavo di dare una sistemata alla cucina.

"Stai facendo le pulizie di primavera?" chiese Calum ridendo, per poi prendere il succo dal frigorifero.

"Invece di fare tanto lo spiritoso, potresti darmi una mano."

"Ok, ok!" disse rassegnato, prendendo uno straccio.

"Sono arrivati i rinforzi!" urlò Luke entrando in casa, seguito da Ashton, per poi mettersi subito al lavoro.

"Se qualcuno ci vedesse adesso, potrebbe chiamarci per entrare nel cast di Desperate Houswives." disse Ash ridendo.

"Non riusciremo mai a rendere questa casa almeno presentabile in due giorni."

"Ma si può sapere cosa succederà tra due giorni?" domandò curioso Cal, per poi sorseggiare dell'altro succo d'arancia.

"Viene Jess a trovarci!" spiegai spegnendo l'aspirapolvere. Vidi Calum spalancare gli occhi, per poi sputarsi sulla maglietta il succo che stava bevendo.

"Scusate, vado a cambiarmi la t-shirt." farfugliò correndo in bagno.

"Ma cosa gli è preso?" chiesi sottovoce.

"Mah, vallo a sapere. Siete tutti strani ultimamente." rispose Ashton scuotendo la testa.

"Secondo me è successo qualcosa di cui non sappiamo niente. Dovremmo indagare!" propose Luke.

"Sei peggio di una vecchia zitella. Fatti gli affari tuoi Hemmings!" esclamai, facendogli segno di tacere.

"Come volete..." disse alzando leggermente le spalle.



CALUM POV

Perchè dovevo essere sempre l'ultimo a sapere le cose. Ma soprattutto perchè non mi aveva avvertito?

Ecco iniziavo già a entrare in paranoia. Non sarei riuscito a comportarmi come se niente fosse ancora per molto tempo. Sarebbe stata in casa nostra, non potevo evitarla anche volendo.

Dovevo andarmene da lì, almeno per un po'. Ma che scusa avrei usato con i ragazzi?

No Cal, non devi comportarti da vigliacco. Ero abbastanza grande da prendermi le mie responsabilità. Mi ero comportato da coglione e lei non se lo meritava affatto. Era una ragazza incredibile e per me era troppo.

Avevo cercato di allontanarla da me in tutti i modi, ma continuavo a pensare a noi due. Sì, perchè in fondo stavo bene con lei.

Ma i ragazzi non avrebbero mai capito.

"E' come se fosse nostra sorella." dicevano sempre gli altri. Ed era vero. Ma da quella famosa notte di due anni fa, il nostro rapporto era cambiato e non eravamo più riusciti a tornare alla normalità.

Avevamo deciso di provarci per qualche tempo e aveva pure funzionato, alla grande direi.

Ma tenere i nostri amici allo scuro di tutto era diventato troppo faticoso e rendeva le cose più complicate.

A lei non interessava, almeno così lei voleva farmi pensare. Ma io sapevo che in realtà non era felice, glielo potevo leggere in faccia. Neppure io lo ero.

Avrei voluto poterla portare fuori a cena, al cinema. Insomma, fare qualcosa di normale insieme.

"No, non me la sento. Almeno non adesso. Ho paura che la nostra relazione possa farmi litigare con Michael..." rispose quando le avevo proposto di dire di noi agli altri.

"Ma perchè? "

"Lo sai quanto Mick tenga a me. Se mai dovessi farmi soffrire, non ti rivolgerebbe mai più la parola..." spiegò abbassando lo sguardo.

"Ma questo non succederà."

"Forse, ma non è certo. Possiamo aspettare ancora un po' prima di rendere la cosa pubblica?" chiese timidamente.

"Mi dispiace ma io non riesco ad andare avanti così. Non posso continuare a mentire ai miei amici. Forse dovremmo piantarla qui..." risposi seriamente.

"No Cal, ti prego!" mi implorò con le lacrime agli occhi.

"Jess fidati, è meglio così." dissi lasciandole un bacio sulla fronte, per poi uscire da casa sua.








SPAZIO AUTRICE


Ecco il secondo capitolo!


Ho introdotto (molto sommariamente) il nuovo fidanzato di Sam, Adam.

E' carino, dolce, simpatico...ma non è Mick :(

Poi pensa che Sam abbia dedicato la canzone a lui. Povero illuso! (sono un po' cattiva, scusate)

Se solo sapesse come sono andate davvero le cose! * risata diabolica *

Ma passiamo ai quattro ragazzi intenti a sistemare la casa. Non so perchè, ma me li sono immaginata con indosso i grembiulini stile casalinga disperata xD (lo studio fa male e io ne sono una prova vivente).


Finalmente abbiamo capito chi era la ragazza misteriosa del nostro Calum!

Chissà cosa succederà ora che Jess passerà un po' di tempo con loro a Londra??


Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo ;)

Alla prossima

xx


PS. Il capitolo è un po' corto, ma ho poco tempo per scrivere! I'm so sorry :(

  
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