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Autore: Lily33    20/09/2014    1 recensioni
Elena è costretta a scappare da Mystic Falls per colpa dell'ibrido Klaus, con in grembo il figlio di Damon.
Poi ritorna, tutto sembra sistemarsi, ma la storia si ripete e Damon è nuovamente in fin di vita.
Questa volta però la vittima è Stefan, suo fratello, che pur di salvare la vita Damon è disposta a far risorgere la sua furia da Squartatore di Monterey.
Stefan fugge con Klaus, e va via da Mystic Falls.
Quando torna a casa scopre che Caroline, la sua ragazza, aspettava la sua bambina, Lexi.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: ULTIMO CAPITOLO DELLA STORIA, PER MAGGIORI INFORMAZIONI LEGGETE IL COMMENTO IN FONDO ALLA PAGINA. GRAZIE!!
 
“In che senso.. la tua vita?” era stato Giuseppe, il padre del giovane – si fa per dire – Stefan a parlare.
Ricadde nuovamente un silenzio tombale. Gli occhi dei due Salvatore erano puntati su Sheila, che era sbiancata, e la sua pelle mulatta diveniva sempre più cerea.
“ Hai sentito bene” disse debolmente la Bennet, ferma immobile sul posto, come pietrificata.
Ricordando l'incantesimo, aveva anche ripescato il fatto che la vita della strega era la cosa essenziale. Era ciò che metteva in funzione la magia.
Alzò gli occhi. Sentiva il freddo penetrarle nelle ossa e la paura nascerle nello stomaco, per poi ramificarsi in tutto il corpo. Morire. Era troppo giovane per morire. Non aveva vissuto nemmeno la metà della sua vita, e ora era posta difronte ad una scelta di vita: morire o vivere? Salvare la tua migliore amica o lasciarla un vampiro per l'eternità?
Fece qualche passo esplorando la cantina umida, dove si respirava un odore stantio, poi li riguardò “allora facciamolo.”
Fece per afferrare il la Rosa Nera, ma Stefan le bloccò il braccio con un movimento fulmineo “ aspetta. Se io ora ti permetto di fare questo, tu..morirai. Cosa dirò a Katherine? E a Bonnie? Non posso farlo.”
“ Invece dovrai” disse Sheila liberandosi dalla stretta di Stefan “ hai altre idee? Vuoi aiutare Katherine, si o no? Sai, non per rinfacciarti nulla, ma è colpa tua se ora è un vampiro” continuò mentre prendeva il mortaio e iniziava a sminuzzare il fiore.
Stefan s'irrigidì all'istante, ma non disse nulla.
“E..” riprese la Bennett “se dovessero dirti qualcosa.. mia madre o Kat, dille che ero felice di farlo” il suo tono non s'addiceva affatto alle sue parole, perchè Stefan percepì chiaramente l'amarezza nella sua voce, e il rimpianto della sua vita giovane e che non vivrà mai.
Giuseppe si avvicinò alla Bennett “ puoi dirmi perchè hai bisogno di sacrificarti? Sei giovane, figliola. Hai tutta una vita davanti”
Sheila sorrise leggermente, mentre poi mise la polvere ormai fine del fiore nel mortaio “ l'essere umano è formato da corpo e anima. Quando ci si trasforma in vampiro, l'anima svanisce, il corpo no. In pratica sei un corpo che cammina e basta. E quando l'anima muore, non tornerà più indietro. Per esempio io sono riuscito a riportarla in vita perchè lei era un umano quando morì, e quindi corpo e anima erano uniti. L'anima nel corpo di Katherine non esiste più, per questo le dono la mia. Ecco perchè occorre che io muoia.”
Giuseppe guardò Stefan che aveva le mani giunte. Le sue emozioni stavano di nuovo, pian piano,e provava pietà per quella ragazza. Se non tristezza stessa.
Camminò verso di lui e lo raggiunse. Si guardarono negli occhi, simili, “ora che hai ottenuto quello che vuoi, mi ucciderai?” domandò al figlio.
“L'idea iniziale era quella. Ma forse meriti di vivere quella vita che hai negato a me e a Damon.” disse Stefan “ ma dopo tutto questo tempo non ho ancora capito perchè l'hai fatto”
Giuseppe sospirò e s'inserì le mani nelle tasche del pantalone elegante “ io voglio che la dinastia dei salvatore continui. Odio i vampiri, e ora che ho perso te e Damon, beh, voglio salvare mia nipote.”
 
Katherine rabbrividì quando Klaus le baciò il collo, e cacciò una risatina. Ogni fibra del suo essere attiva, ed in quel momento, tutti i problemi rimanevano bloccati fuori da quel soggiorno.
“ Grazie” sussurrò passando il dito sul braccio muscoloso di Klaus e vide che gli fece la pelle d'oca “ e per cosa?” domandò lui dopo averle dato un altro bacio sul collo.
“ Per questo. E grazie anche di non essere la persona orribile da cui tutti vogliono mettermi alla larga. Tu sei..speciale. E questo loro non lo sopportano”
Klaus cacciò una risata e la baciò ancora.
“ Non vedo l'ora che cominci il ballo. Ti presenterò a tutte le mie amiche” disse con un sorriso la giovane vampira “ ma dirò loro di tenere giù le mani” continuò ridendo di gusto, accompagnata dall'ibrido.
Passarono altri muniti, loro continuarono a farsi le coccole, ma ad un certo punto arrivò l'ora per Katherine di tornare a casa sua.
Si alzarono entrambi e iniziarono a vestirsi.
Klaus andò a sedersi sulla poltrona, versandosi altro rum, mentre la Salvatore impazziva nel tentativo di trovare l'altra scarpa.
Quando finalmente la trovò – sotto il divano – puntò gli occhi su Klaus.
“Allora? Perché mi guardi così?” domandò lei.
Nel suo sguardo c'era qualcosa che assomigliava molto alla preoccupazione.
Klaus si alzò dallo schienale, sporgendosi più in avanti.
Sospirò “Allora.. Katherine. Verrò al ballo con te...ma c'è qualcosa devo dirti” lo sguardo di lei diventò spaventato e sedette sulla poltrona difronte, incitandolo a continuare “io.. tornerò a New Orleans. È lì la mia casa, non qui. Vedi.. dopo il litigio con mio fratello Elija, sono venuto qui. Ma.. c'è un problema e devo ritornare” disse lui, poi riprese con un sospiro più forte “ io non voglio obbligarti a fare nulla. Ma, vorrei tantissimo che tu partissi con me.”
Katherine era spiazzata. Forse sarebbe stata meno basita se in quel momento le fosse arrivano un paletto nel cuore dritto dal nulla.
Le mani iniziarono a sudarle. Un contro era stare con Klaus, senza la benedizione della sua famiglia, ma un altro invece era che si trasferisse in un altra città, in un altro stato, abbandonando tutto.
A lei piaceva stare a Mystic Falls, in Virginia, e non voleva andare a New Orleans, in Louisiana.
Fece un piccolo sospiro, torturandosi le mani imperlate di sudore e sudaticce “ senti, Klaus...” non ebbe il coraggio di continuare, ma Klaus capì ciò che intendeva. Non sarebbe venuta.
“ D'accordo. Io ti capisco. Ci vediamo al ballo, passo a prenderti più tardi.”
 
“ LASCIAMI ANDARE” urlò Elena con le braccia bloccate al muro. Era andata a fare una passeggiata per liberarsi un po' la mente, ma l'insistenza di Damon la seguiva anche fuori di casa.
“ Ti prego.. Elena”
“ È FINITA, DAMON!”
 
MOLTE ORE DOPO
 
Il ballo era cominciato da ore e Katherine si stava divertendo molto presentando Klaus alle sue amiche, che le dicevano che era stata davvero brava a scegliere il suo fidanzato.
Ciò che la rendeva più triste era che da lì a poco avrebbero dovuto dirsi addio, e la cosa la torturava dall'interno.
Da una parte ci sarebbe andata, ma sarebbe stata la cosa più egoista del mondo, considerando la sua famiglia e Sheila, la sua migliore amica.
Stava ballando con Klaus quando improvvisamente un signore abbastanza anziano le si avvicinò.
Giuseppe non aveva mai visto Katherine, ma capì subito chi era. La sua portata elegante e ferma, i capelli che aveva già visto anni dopo e poi.. quegli occhi. Azzurri come la donna che aveva amato. Azzurri come quelli di Mary.
Si avvicinò cautamente e le disse “ Stefan ti sta aspettando fuori, nel cortile della scuola”
Lei non credeva a ciò che le era appena stato detto. Suo zio era lì? Erano giorni che non lo vedeva.
Si apprestò subito a seguirlo fuori, ma Klaus la bloccò “e se è una trappola? Vengo con te.”
Katherine gli sorrise ed uscirono fuori.
Il cortile era impregnato dell'aria fresca della sera, e rabbrividì.
Lì c'era suo zio con uno strano oggetto in mano, seduto su un muretto.
“Ciao Katherine” disse lui, ma non rispose. Per lui serbava ancora
tanto rancore.
Disse invece “cos'è quello?” indicando l'ampolla con un gesto della
mano “ È tua” disse soltanto Stefan e gliela e gliela porse.
“Una cura per il vampirismo, è tua”
Il suo volto si arricchì di un ampio sorriso e guardò Klaus che lo ricambiò.
“ Tu.. come.. come hai fatto? Funziona davvero?” iniziò a fare domande a raffica mentre osservava il liquido nero.
“È stato abbastanza compresso, ma.. mi è stato dato un piccolo aiuto. Ora puoi tornare umana e vivere la tua vita. Mi dispiace per averti trasformato, è colpa mia se ti trovi in questa situazione”
Katherine non rispose. Aprì l'ampolla e, in procinto di bere il liquido, il signore anziano la fermò “aspetta.” disse “ Stefan deve dirti qualcosa.. riguardo la pozione”
Li guardò entrambi spaesati e abbassò la bottiglia “ Cosa?”
Stefan sospirò “ Quella strega che mi ha aiutato con l'incantesimo si è sacrificata... in pratica, è morta. E quella strega è Sheila”
Dolore. Sofferenza. Tristezza. Rimpianto.
Tutte queste emozioni si mischiarono in lei formando un grande miscuglio di malinconia.
“C..come?” domandò debolmente “COME HAI POTUTO?” urlò questa volta “COME HAI POTUTO UCCIDERE LA MIA MIGLIORE AMICA? EH? CREDI DAVVERO CHE ORA, GRAZIE A QUESTA CURA IO SAREI STATA FELICE? FORSE! MA SHEILA È MORTA! CAPISCI? MORTA! E TU SAPEVI QUANTO CI TENESSI A LEI!”
“Katherine..”
“NON MI SERVONO LE TUE SCUSE! NON PIU'! HO CERCATO DI TROVARE IL BUONO DENTRO DI TE MA TU SEI MARCIO DENTRO!” le lacrime incominciarono a scendere, e si girò verso Klaus che la guardava con il labbro tremante.
Si passò la mano libera nei capelli e in un moto di rabbia scagliò l'ampolla per terra formando tanti pezzettini di vetro.
“ Sì” disse, poi guardò Klaus “ verrò con te a New Orleans. Non posso più vivere qui. Non più”
 
COMMENTO
CIAO A TUTIIII!!
FINALMENTE SONO TORNATA E POSSO DIRE CHE LA STORIA È FINITA, O ALMENO PER ORA! FARO' QUASI SICURAMENTE LA PARTE 2, E PARLERO' SIA UN PO' DI MYSTIC FALLS, RIGUARDO SOPRATTUTTO LEXI E UN ALTRO PERSONAGGIO CHE INSERIRO' E DI NEW ORLEANS DI CUI I PROTAGONISI PRINCIPALI KLAUS – KATHERINE – ELIJA.
UN BACIONE E ALLA PROSSIMA!!!
 
LILY33
s,
   
 
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