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Autore: abbracciamiale    20/09/2014    1 recensioni
Charlotte Ashley Harrison è una grande fan dei 5 seconds of summer. Sua madre viene contattata da Cara, madre di Luke Hemmings per diventare la nuova domestica. Cosa succederà la prima volta che Charlie incontrerà i suoi idoli?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 31 – Vuoto -
Il mio concerto era finito. Le urla delle fan si sentivano  dal camerino dove mi ero seduta per un po’ per riprendermi da tutto quello  che era successo nell’ultima ora. Ashton che diceva di noi a Luke, Luke che non vuole più parlare con me confidandosi come faceva un tempo, il mio primo concerto. Mi pare abbastanza.
  • Charlie mangia qualcosa. Ora. – Come sempre Zoe era pronta a darmi ordini, nonostante avessimo finito da poco di mangiare.
Il nervosismo mi aveva chiuso lo stomaco, cosa che ovviamente era inaccettabile per una ragazza che aveva appena finito le energie cantando Stronger e Boom Clap.
  • D’accordo, d’accordo. – Emily era arrivata e mi aveva dato  una mela, che addentai per mostrare a Zoe che stavo mettendo qualcosa sotto i denti.
I  5 Seconds Of Summer erano adesso sul palco. Si stavano scatenando a ritmo di American Idiot,  Rejects e End Up Here. Loro sì che si sapevano muovere.  Probabilmente in alcune canzoni sarò sembrata un manichino che non sa cantare e che si dimentica le parole. Penso che più o meno tutti i cantanti quando non si ricordano le parole facciano cantare il pubblico fino a che non viene loro in mente, così ho fatto io quando mi sono dimenticata sbadatamente una delle canzoni più importanti della scaletta, Team.
Ci sono rimasta male perché era molto importante per me fare una buona impressione e certamente non ho fatto una bella figura scordandomi le parole di Team, la prima canzone che ho cantato davanti ai 5 Seconds Of Summer.
  • Thank you so much Paris. It’s been a pleasure to play for you guys! – sentii Ashton gridare con tutta la sua Potenza vocale, in modo che anche I muri capissero la loro felicità di essere qua a Parigi.
La folla rispose con un urlo che avrebbe potuto sfondare un muro. Questo urlo mi fece sentire molto orgogliosa dei miei 3 migliori amici e del mio ragazzo.
Quando Ashton cantava era tipo un colpo al cuore. Non canta molto, ma quando lo fa, mi ricorda troppo la Tour Eiffel e di conseguenza, il nostro primo bacio, quella che è diventata la nostra canzone e le sue parole dolci che mi aveva sussurrato  nelle orecchie.
In tutte le canzoni che cantavano cercavo la voce di Ashton, non perché fosse il mio ragazzo ma perché amavo la sua voce. Punto.
Con le parole di Ash si concludeva il primo concerto del tour. Per quanto mi riguarda è stato veramnete stupendo. Non c’è che dire. Per la prima volta ho capito che sono veramente grata ai 5 Seconds Of Summer per tutto questo.
  • Eccovi. Ora velocissimi sul SUV e via all’albergo prima dell’invasione delle fan. – disse Zoe prendendomi un braccio – parlerete dopo.
  • Va bene ma mi stai letteralmente staccando il braccio dalla spalla. Lasciami per favore.
I ragazzi avevano sempre l’adrenalina del concerto addosso e quindi scherzavano mentre io invece venivo trascinata fuori dall’Arena per andare  sul SUV. Poi vidi Scott e Ben che prendevano i 4 scalmanati e li conducevano fuori spingendoli e sgridandoli per farli stare attenti a non andare a sbattere contro tavolini e poltrone del dietro le quinte mentre parlavano di quando Michael si è scordato le parole di Wrapped Around Your Finger e Luke lo ha dovuto aiutare. Oppure del mega striscione che aveva mostrato una ragazza con su scritto “I Want Your Banana”.  Oppure di 2 ragazze in prima fila che piangevano come delle disperate.
  • Volete muovervi? Gli steward non ce la fanno più a non far passare nessuno. Una ragazza ha rischiato di staccare una mano ad uno di loro. – dichiarò Joseline rientrando un attimo dalla porta posteriore.
                                                                                         ***
Eravamo riusciti finalmente a tornare sani e salvi all’albergo. Era stata un’ impresa però. Centinaia e centinaia di fan erano pronte ad attaccare la macchina per almeno toccare i loro idoli. Se avessi saputo che dentro il furgone lo vivevano così, probabilmente non lo avrei mai fatto nemmeno io quando ero una fan scatenata.
  • Hai fatto uno show stupendo, Charlie. Hai spaccato. – mi aveva detto Michael in macchina.
  • Grazie, ma nulla in confronto al vostro. Siete stati FAN – TAS – TI – CI. – gli avevo risposto.
Ashton e Luke ancora non si parlavano. Sul palco avevano fatto finta che non fosse successo nulla, ma una volta spenti i riflettori, la tensione tornava a farsi sentire.
Non ce la facevo più a reggere tutto questo così decisi di parlare con Luke.
  • Devo assolutamente parlare con te. Adesso. È stra-importante. – gli dissi quando venne ad aprire la porta.
  • No. Sono occupato. Devo andare a letto. Sono le 2 di notte. Te lo ha mai detto nessuno che la notte la gente dorme? – chiese acido
Stamattina deve aver mangiato pane, limone e acidità perché davvero non è il Luke che conoscevo ieri.
  • Non ti riconosco più Luke. Sei cambiato. Cosa è cambiato da ieri? Dove è finito il mio migliore amico? Perché mi tratti così? – chiesi sentendo delle lacrime scendere lentamente sulle mie guancie.
  • Davvero sei così ingenua? Davvero non capisci perché mi comporto in questo modo? – chiese lui
  • No. Non lo so. Mi dispiace di non riuscire a fare come Edward Cullen e entrare nella tua testa. – dissi
Mi stavo innervosendo e probabilmente si capisce anche dalle risposte che stavo dando a Luke. Ma capitemi. Che domande erano quelle che mi aveva appena fatto. Non sono un’ indovina.
  • Sei venuta a dirmi che ti sei appena messa con Ashton dopo che IO ti ho aiutato su quell’aereo, IO ti ho aiutato a non stare male per tuo padre, IO ti sono stato vicino per tutto questo tempo. IO non LUI. IO CHARLIE! – disse quasi urlando
Ormai eravamo usciti dalla camera per non svegliare Michael. Ora si sarà svegliato comunque.
  • Ashton ha avuto il coraggio di dirmi che gli piacevo e che voleva mettersi con me. Tu no. come facevo a sapere che piacevo a te? Ribadisco il concetto che io non sono un’ indovina. – gli risposi.
  • Beh, se la metti così, ho aspettato il momento giusto e soprattutto ho aspettato di essere sicuro di non rompere troppo i legami se non dovesse funzionare tra noi. – disse
Se ci penso bene Luke non ha torto. Insomma lo ha fatto per farmi stare bene e non farmi soffrire. Ma come può arrabbiarsi con me se io sono andata avanti con Ashton mentre lui è rimasto nella paura?
  • Apprezzo che tu abbia prima pensato a me, prima di dichiararti, ma non capisco perché tu sia così tanto arrabbiato.
  • Sono arrabbiato perché invece di parlarne con me, dopo tutto quello che abbiamo passato, tu sia andata tra le sue braccia, senza assolutamente pensare che io potessi provare qualcosa per te. E poi perché Ashton non ha pensato che, sapendo tutto dei miei sentimenti per te, avrebbe potuto rovinare tutto: tour, amicizia …
  • Ti rendi conto di che cosa mi stai chiedendo Luke? E poi io e Ashton ne avevamo già parlato di questa possibilità – dissi
  • E cosa avevate detto? –
  • Che ne avremmo parlato. E se poi fosse finita, avremmo tentato di fare il più possibile per tornare alla vita di prima.
Vidi Luke innervosirsi e poi calmarsi, probabilmente stava cercando di ragionare e dire delle cose razionali senza sembrare più stronzo di quello che era sembrato finora.
  • D’accordo. Tu fai la tua vita, io faccio la mia d’accordo? –
Con questo sta dicendo che … non sarà più il mio migliore amico? Non farà più parte della mia vita come prima? Sarà solo un manichino vicino a me?
  • Che cosa significa questa domanda? Non ti seguo. – chiesi visibilmente perplessa
  • Che io vivo la mia vita fatta di ragazze e tu vivi la tua vita fatta di … Ashton – disse sospirando sull’ultima parola, come se quel nome gli desse l’orticaria.
È quello che voleva? Lo accontenterò! Ma che non si azzardi a tornare indietro e chiedermi perdono perché sarò … intransigente.
  • D’accordo. Buonanotte. – dissi girandomi e andandomene a letto
Mi sentivo vuota. Nemmeno il mio amore per Ashton poteva colmare il vuoto che sentivo dentro. Sembrava avessi dentro un buco che non si sarebbe mai riempito per un po’ di tempo.

 
   
 
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