Il mio concerto era finito. Le urla delle fan si sentivano dal camerino dove mi ero seduta per un po’ per riprendermi da tutto quello che era successo nell’ultima ora. Ashton che diceva di noi a Luke, Luke che non vuole più parlare con me confidandosi come faceva un tempo, il mio primo concerto. Mi pare abbastanza.
- Charlie mangia qualcosa. Ora. – Come sempre Zoe era pronta a darmi ordini, nonostante avessimo finito da poco di mangiare.
- D’accordo, d’accordo. – Emily era arrivata e mi aveva dato una mela, che addentai per mostrare a Zoe che stavo mettendo qualcosa sotto i denti.
Ci sono rimasta male perché era molto importante per me fare una buona impressione e certamente non ho fatto una bella figura scordandomi le parole di Team, la prima canzone che ho cantato davanti ai 5 Seconds Of Summer.
- Thank you so much Paris. It’s been a pleasure to play for you guys! – sentii Ashton gridare con tutta la sua Potenza vocale, in modo che anche I muri capissero la loro felicità di essere qua a Parigi.
Quando Ashton cantava era tipo un colpo al cuore. Non canta molto, ma quando lo fa, mi ricorda troppo la Tour Eiffel e di conseguenza, il nostro primo bacio, quella che è diventata la nostra canzone e le sue parole dolci che mi aveva sussurrato nelle orecchie.
In tutte le canzoni che cantavano cercavo la voce di Ashton, non perché fosse il mio ragazzo ma perché amavo la sua voce. Punto.
Con le parole di Ash si concludeva il primo concerto del tour. Per quanto mi riguarda è stato veramnete stupendo. Non c’è che dire. Per la prima volta ho capito che sono veramente grata ai 5 Seconds Of Summer per tutto questo.
- Eccovi. Ora velocissimi sul SUV e via all’albergo prima dell’invasione delle fan. – disse Zoe prendendomi un braccio – parlerete dopo.
- Va bene ma mi stai letteralmente staccando il braccio dalla spalla. Lasciami per favore.
- Volete muovervi? Gli steward non ce la fanno più a non far passare nessuno. Una ragazza ha rischiato di staccare una mano ad uno di loro. – dichiarò Joseline rientrando un attimo dalla porta posteriore.
Eravamo riusciti finalmente a tornare sani e salvi all’albergo. Era stata un’ impresa però. Centinaia e centinaia di fan erano pronte ad attaccare la macchina per almeno toccare i loro idoli. Se avessi saputo che dentro il furgone lo vivevano così, probabilmente non lo avrei mai fatto nemmeno io quando ero una fan scatenata.
- Hai fatto uno show stupendo, Charlie. Hai spaccato. – mi aveva detto Michael in macchina.
- Grazie, ma nulla in confronto al vostro. Siete stati FAN – TAS – TI – CI. – gli avevo risposto.
Non ce la facevo più a reggere tutto questo così decisi di parlare con Luke.
- Devo assolutamente parlare con te. Adesso. È stra-importante. – gli dissi quando venne ad aprire la porta.
- No. Sono occupato. Devo andare a letto. Sono le 2 di notte. Te lo ha mai detto nessuno che la notte la gente dorme? – chiese acido
- Non ti riconosco più Luke. Sei cambiato. Cosa è cambiato da ieri? Dove è finito il mio migliore amico? Perché mi tratti così? – chiesi sentendo delle lacrime scendere lentamente sulle mie guancie.
- Davvero sei così ingenua? Davvero non capisci perché mi comporto in questo modo? – chiese lui
- No. Non lo so. Mi dispiace di non riuscire a fare come Edward Cullen e entrare nella tua testa. – dissi
- Sei venuta a dirmi che ti sei appena messa con Ashton dopo che IO ti ho aiutato su quell’aereo, IO ti ho aiutato a non stare male per tuo padre, IO ti sono stato vicino per tutto questo tempo. IO non LUI. IO CHARLIE! – disse quasi urlando
- Ashton ha avuto il coraggio di dirmi che gli piacevo e che voleva mettersi con me. Tu no. come facevo a sapere che piacevo a te? Ribadisco il concetto che io non sono un’ indovina. – gli risposi.
- Beh, se la metti così, ho aspettato il momento giusto e soprattutto ho aspettato di essere sicuro di non rompere troppo i legami se non dovesse funzionare tra noi. – disse
- Apprezzo che tu abbia prima pensato a me, prima di dichiararti, ma non capisco perché tu sia così tanto arrabbiato.
- Sono arrabbiato perché invece di parlarne con me, dopo tutto quello che abbiamo passato, tu sia andata tra le sue braccia, senza assolutamente pensare che io potessi provare qualcosa per te. E poi perché Ashton non ha pensato che, sapendo tutto dei miei sentimenti per te, avrebbe potuto rovinare tutto: tour, amicizia …
- Ti rendi conto di che cosa mi stai chiedendo Luke? E poi io e Ashton ne avevamo già parlato di questa possibilità – dissi
- E cosa avevate detto? –
- Che ne avremmo parlato. E se poi fosse finita, avremmo tentato di fare il più possibile per tornare alla vita di prima.
- D’accordo. Tu fai la tua vita, io faccio la mia d’accordo? –
- Che cosa significa questa domanda? Non ti seguo. – chiesi visibilmente perplessa
- Che io vivo la mia vita fatta di ragazze e tu vivi la tua vita fatta di … Ashton – disse sospirando sull’ultima parola, come se quel nome gli desse l’orticaria.
- D’accordo. Buonanotte. – dissi girandomi e andandomene a letto