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Autore: Wild imagination    20/09/2014    12 recensioni
Prendete un liceo qualsiasi a Lima, Ohio. Magari il McKinley.
Adesso trasformatelo in un istituto per ragazzi con... capacità particolari.
Considerate una scuola privata gemellata (perchè no, magari la Dalton) i cui studenti sono cordialmente invitati a trascorrere un anno insieme al nostro Glee Club, che è un po' diverso dal solito.
Aggiungete delle sfide per rendere il tutto più emozionante, una convivenza forzata, e un Kurt che proprio non sopporta Blaine, ricambiato.
Un anno scolastico non vi sarà mai sembrato così interessante.
Genere: Angst, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Note dell'autrice-
Ma siamo sicuri che scrivere ff Klaine non dia crediti al liceo? No, eh?


Esibizioni(sti)

Le sue mani bollenti che scorrevano lentamente sulla sua giacca.
Il suo respiro ardente sulla nuca.
I suoi riccioli mori che gli accarezzavano la tempia...
"Kurt! Ma mi stai ascoltando?" sbottò una voce irritata all'altro capo del telefono.
"Come?... Oh, sìsì. Certo che ti sto ascoltando, Rach" borbottò Kurt, paonazzo.
"Allora vieni?"
"Vengo dove?" chiese il ragazzo con aria smarrita.
"In camera mia!" urlò l'amica. Il manipolatore fu costretto ad allontanare il cellulare dall'orecchio con una smorfia. "Parola mia, Kurt, non so cosa ti prenda."
"Niente, niente. Sono solo un po' distratto..." mormorò Hummel, lanciando un'occhiata in tralice al suo compagno di stanza.
Ma deve per forza mettersi quelle canottiere aderenti?
Sono giorni che non fa altro che scoccarmi occhiate maliziose e sorrisetti ambigui, e giuro che non ne posso più...
Dillo, dillo che lo sbatteresti al muro! Ah, ah. Ti piace Anderson, ti piace Anderson, ti piace Anderson!
Sono attratto fisicamente da lui, d'accordo, lo ammetto. Ma sono solo i miei ormoni da diciassettenne, niente di più, niente di meno.
E ti capita spesso di sognare di baciare qualcuno per colpa dei tuoi ormoni? O di arrossire solo perché ti guarda? O di rischiare un infarto ogni volta che sorride? O...
Ma la vuoi piantare?!
"Mmhh, sarà..." commentò Rachel, per niente convinta. "Ti aspetto qui. E' urgente. "
"Arrivo subito" rispose Kurt con un sospiro, chiudendo la chiamata. 
Perché, perché devo essere succube della situazione?
Non faccio altro che rendermi ridicolo, continuando ad arrossire come un idiota. Cosa ci guadagna a comportarsi in questo modo? Va bene, ha dimostrato che sono attratto da lui... 
E con questo? O la smetto di comportarmi come una tredicenne con una cotta, o mi porto una padella dietro e me la sbatto in testa ogni volta che mi viene voglia di saltargli addosso. 
"Dove vai?" chiese Anderson, spuntando incuriosito da dietro la spessa copertina di un libro. 
"A vedere una persona..." rispose il castano con aria vaga, senza smettere di camminare verso la porta. 
Una persona? Adesso sentiamo anche il bisogno di farlo ingelosire?
Ma quale ingelosire e ingelosire... Figurarsi se gli interessa se frequento un ragazzo. 
"Oh..." momento di silenzio. "Ci vediamo dopo, allora." concluse il Warbler con una strizzatina d'occhio.
Ecco, hai visto? Lo odio, lo odio, lo odio.
Kurt sentì un brivido risalirgli lungo la spina dorsale, ma tentò di sorridere in maniera rilassata.
"Ciao" borbottò fra i denti, sbrigativo, prima di chiudersi la porta alle spalle con troppa energia. 
La padella mi sembra la soluzione migliore. 
 
"E' un disastro!" stava bofonchiando Rachel come una pentola a pressione quando il manipolatore entrò nella stanza.
Fu sorpreso di vedere che tutti i suoi compagni di squadra erano stipati lì dentro, appollaiati alla bell'e meglio su ogni superficie piana disponibile.  
Era una camera del tutto simile alla sua, a parte il fatto che le pareti erano tappezzate di poster e fotografie.
Quinn era seduta sul letto con un portatile poggiato sulle ginocchia, e tutti gli altri fissavano lo schermo da sopra la sua spalla, affranti.
"Ragazzi, cos'è successo?" esordì Kurt, teso, chiudendo la porta dietro di sé.
Tina alzò la testa con aria lugubre. "Siamo nei pasticci... La prossima sfida è 'canto'."
"Oh" commentò il ragazzo, sorpreso. Beh, non male, direi. "Qual è il problema? E perché continuate a lanciare sguardi preoccupati al computer?"
"Vieni a vedere tu stesso". Puck gli fece cenno di avvicinarsi, e Kurt raggiunse tutti gli altri, posizionandosi alle spalle della telecinetica.
Quando vide la pagina di youtube aperta, capì subito cosa avesse turbato i suoi amici.
Gli tornarono in mente le parole di Jeff: 
"E anche perché ogni tanto ci piace fare esibizioni canore. Ce la caviamo benino."
A quanto pare diceva la verità...
La finestra di navigazione era tappezzata di video delle esibizioni degli Warblers, e in quel momento il G.C. si stava deliziando con una cover a cappella di "Raise your glass". Con 25.000 visualizzazioni.
Ci sono una buona e una cattiva notizia:
la buona notizia è che Anderson è il solista, questo significa che non c'è nessuno di quelli della Dalton che sia più bravo di lui; la brutta notizia... beh, è che Anderson è il solista.
Il manipolatore si incantò ad osservare il proprio compagno di stanza al di là dello schermo, che stava saltellando con naturalezza su e giù per il palco. Sul suo viso si dipinse un ghignetto divertito quando il cantante ruotò gli occhi intonando "Why so serious?"
"Kurt, non ti vedo abbastanza turbato-slash-sconvolto" lo rimproverò Rachel, severa.
Il ragazzo si morse le labbra per nascondere il sorriso, e spostò lo sguardo su di lei. "E' che sapevo già che gli Warblers ogni tanto fanno esibizioni canore." si giustificò, facendo spallucce. "Me l'avevano detto Jeff e Nick."
"Sì, ma li hai sentiti?!" esclamò Santana, agitata. "Insomma, hai sentito la voce di Blaine?"
Hummel riportò lo sguardo sullo schermo appena in tempo per sentire l'acuto di Anderson sul penultimo "Ehieh".
Beh, in effetti... Dannazione, ho paura che avremo dei problemi...
"E ci sono dozzine di loro canzoni! Vanno da Bills, bills, bills, a Misery, a Silly Love Songs! Non abbiamo speranze..." Rachel affondò il viso fra le mani, disperata, mentre Finn tentava di consolarla con piccole pacche sulla schiena.
"Aspettate un secondo..." li interruppe Quinn, facendo scorrere la rotellina del mouse. La ragazza sollevò lo sguardo su Kurt, stupita. "Guardate cos'ho trovato!" esclamò, sorridente. Tutti si avvicinarono nuovamente allo schermo del pc.
Un video era stato aperto al centro della pagina, e aveva come titolo...
"Kurt Hummel: Being Alive" ? Ma quando l'hanno messo? Non pensavo che i miei spettacoli venissero registrati.
Il castano fissò lo schermo con aria attonita, mentre gli altri ragazzi lo guardavano increduli. "Ma perché non ci hai mai detto che sai cantare, Kurt?!" si lamentò Finn. "Premi play, forza!"
Prima che il manipolatore potesse protestare, la canzone fu fatta partire.
 
                                                                     Someone to hold you too close,
                                                                     Someone to hurt you too deep,
                                                                     Someone to sit in your chair,
                                                                     to ruin your sleep...
 
I ragazzi iniziarono ad alternare lo sguardo dallo schermo del computer all'amico, con gli occhi fuori dalle orbite e le mascelle penzolanti. Hummel distolse lo sguardo dalla propria figura al centro del palco, sentendo il viso bruciare per l'imbarazzo. Scoprì un'interessantissima macchia d'umidità sul soffitto...
 
                                                                   Someone to know you too well.
                                                                                         Someone to pull you up short
                                                                                         To put you through hell
And give you support for being alive

                                                                 
    La canzone continuò per altri quattro minuti, durante i quali tutti i membri del G.C. fissarono il pc con le
palpebre che svolazzavano febbrilmente su e giù, spostando lo sguardo giusto per lanciare occhiate sconvolte al manipolatore. Con un sospiro di sollievo, Kurt si accorse che il se-stesso-oltre-lo-schermo si stava preparando all'ultimo acuto.
"Cazzo..." mormorò Puck con poca eleganza, quando l'esibizione terminò.                       
Il manipolatore trovò molto inquietante il fatto che nove paia di occhi si fossero girati contemporaneamente verso di lui.  "Potete smetterla di guardarmi così? Mi mettete in imbarazzo" borbottò infatti, incassando la testa fra le spalle. 
"Beh, direi che adesso abbiamo qualche possibilità di vittoria." commentò Santana con un sorriso soddisfatto.
"Decisamente" concordarono gli altri, notevolmente più rilassati.           
"Che estensione vocale hai?" proruppe Mercedes, guardandolo con occhi luccicanti. 
Giusto, mi ero dimenticato che 'Cedes studia canto per il suo super-potere...  "Insomma, da quello che ho sentito potresti essere un controtenore, ma sono così rari..."
Si interruppe di colpo e spalancò gli occhi quando il manipolatore si mordicchiò l'interno guancia con espressione eloquente. "Ti dispiace se..." continuò la ragazza emozionata, indicandogli il pc.
Con un sospiro di resa, Kurt si avvicinò alla tastiera, e digitò velocemente il titolo di una canzone.
Premette play, titubante, e le note di "Defying Gravity" riempirono la stanza.
"Quello è un fa naturale?" boccheggiò Mercedes, incredula. Il ragazzo annuì, con gli occhi bassi, mentre l'amica borbottava qualcosa di molto simile a "fantastico... straordinario..."
"Ehm, ragazzi..." intervenne Sam, esitante. "Non vorremmo interrompervi, ma dobbiamo preparare un piano d'attacco."  
"Io voto per Kurt come voce principale" propose subito Puck, alzando la mano per enfatizzare. "Insomma, ha una voce molto... particolare."
"Ma questo potrebbe essere un problema" considerò il diretto interessato. "Magari non tutti apprezzerebbero." si affrettò a spiegare, "C'e qualcun altro, oltre a me e a 'Cedes, che sa cantare?"
Tina prese parola, imbarazzata. "Io facevo parte del club di canto, alla mia vecchia scuola."
"Bene, siamo a tre... Credo che gli altri sette siano capaci di fare un coro..." 
"Sì, ma quale canzone scegliamo?" chiese Quinn, spostandosi nervosamente sul letto.
Mercedes si fece pensierosa. "Beh, deve essere qualcosa di incisivo, vivace, che rimanga impresso..."
"E penso che sia importante la coreografia" aggiunse Kurt. "Insomma, hai visto che gli Warblers non si muovono molto. Nel complesso sono molto rigidi, si limitano ad ondeggiare sul posto. L'unico modo che abbiamo di batterli è essere più sciolti."
Nella stanza calò il silenzio, mentre tutti i ragazzi aggrottavano le sopracciglia e si mordicchiavano le labbra nella speranza di farsi venire in mente qualcosa.
"Trovato!" esclamò Rachel, d'un tratto. "Ma per questa canzone abbiamo bisogno di un tocco di originalità..." sorrise, con gli occhi luccicanti, mentre gli altri la guardavano con espressioni interdette. "Avete tutti una t-shirt bianca? Per questa sfida tireremo fuori il nostro 'lato oscuro'"
 
"Non sapevo neanche che il McKinley avesse un auditorium" borbottò Puck, buttandosi con poca grazia su una poltrona davanti al palco. Gli altri ragazzi ridacchiarono, sistemandosi accanto a lui.
Kurt fece scorrere lo sguardo su ciascuno di loro, con un sorriso dolce ad arricciargli le labbra. 
Ho scoperto più cose di questi pazzi negli ultimi dieci giorni che in due anni...
Chi si sarebbe mai aspettato che Quinn venisse presa in giro alla sua vecchia scuola perché sovrappeso?
Che Tina avesse avuto problemi perché orientale, o che Rachel avesse seriamente preso in considerazione l'idea di rifarsi il naso? Nessuno di noi è stato molto fortunato, prima di scoprire di avere dei superpoteri. 
I ragazzi della Dalton si sistemarono dall'altro lato della platea, in silenzio come di consueto. Il manipolatore si impedì fisicamente di girarsi per incontrare lo sguardo di Anderson, irrigidendosi e stringendosi le cosce con le mani. 
Forza, Kurt. Ce la puoi fare.
In quel momento, il sipario si sollevò con uno svolazzo bordeaux, svelando la figura di Mr. Schuester al centro del palco. "Buon giorno, ragazzi! Dopo la pausa natalizia, rieccoci con la penultima sfida. Per estrazione, i primi ad esibirsi saranno gli Warblers. Io e altri due insegnanti staremo laggiù..." indicò un punto imprecisato degli spalti "per goderci entrambe le esibizioni... Buona fortuna!"
Scese dal palco con un piccolo balzo, raggiungendo i colleghi sulle poltrone.
Come convenuto, i ragazzi in divisa si diressero silenziosamente dietro le quinte per organizzare gli ultimi dettagli.
"Quando volete!" urlò il professore dopo qualche minuto.
Il cuore di Kurt iniziò a scalpitargli nel petto quando le tende rosse si scostarono al passaggio degli Warblers, che si sistemarono a testa bassa al centro del palco. Per il ragazzo non fu difficile notare immediatamente la figura di Anderson, esattamente a metà della prima fila, illuminata dai riflettori.
Accidenti! Devo stare calmo. Non ha nemmeno iniziato a cantare!  
Con un gesto stizzito strofinò i palmi sudati sui jeans. Devo trovare una soluzione a questa... cosa.
"Kurt, tutto bene?" gli chiese Rachel preoccupata, occhieggiando i suoi movimenti nervosi. 
L'amico si limitò ad annuire meccanicamente, con un sorriso stiracchiato dipinto sul viso. 
In quel momento, gli Warblers iniziarono ad intonare la melodia della canzone, sollevando la testa.
 
                                                                          Before you met me, 
                                                                                     I was all right, but things were kinda haevy,
                                                                                     You brought me to life,
                                                                                     Now every February, you'll be my Valentine
 
Katy Perry: dovevo immaginarlo.
Cavolo, sono davvero bravi.
Kurt spalancò gli occhi, stringendo i braccioli della propria poltrona talmente forte da farsi sbiancare le nocche. 
"Valentine"? E' solo un caso. DEVE essere solo un caso. 
 I ragazzi sul palco iniziarono a muoversi contemporaneamente, come un sol uomo; facevano dei semplici passi laterali, schioccando le dita. La parte razionale del suo cervello (sempre la solita), si complimentò per aver avuto un buon presentimento riguardo alla coreografia.
La voce di Blaine era straordinaria. Calda, profonda, vibrante... Esattamente come Kurt la ricordava dal loro "duetto" in camera. Il castano sospirò impercettibilmente.   
 
                                                                  Let's go all the way tonight
                                                                                       No regrets, just love.
                                                                                       We can dance until we die
                                                                                       You and I, will be young forever
 
Kurt deglutì, giocando nervosamente coi bottoni del golf. Cercava di autoconvincersi che Blaine non lo stesse guardando intensamente. Non si chiese nemmeno per un attimo perché Anderson fosse stato scelto come leader: senza dubbio era talentuoso e carismatico.
E attraente.                                             
                                                                   You make me feel
                                                                                         like I'm living a teenage dream
                                                                                         the way you turn me on
                                                                                         I can't sleep,
                                                                                         let's run away and don't ever look back
                                                                                         don't ever look back
 
Il manipolatore si agitò sulla sedia, col cuore che procedeva a singhiozzo, incapace di distogliere lo sguardo dalla competizione. Sì, dalla competizione...
Non era possibile che avesse indicato proprio lui, giusto? 
Perché diavolo continua a lanciarmi quei sorrisetti ammiccanti? Volevo dire "lanciare alla platea sorrisetti ammiccanti." 
Il suo stomaco si contrasse in uno spasmo piuttosto spiacevole. Gli altri Warblers iniziarono da fare da controcanto al solista, muovendosi con più energia. 
 
                                                                 Let's go all the way tonight
                                                                                       No regrets, just love.
                                                                                       We can dance, until we die
                                                                                       You and I, will be young forever
 
Adesso era assolutamente sicuro che l'avesse indicato. Non c'erano dubbi.
Gli Warblers fecero una giravolta in perfetta sincronia.
Hummel iniziò a sentire parecchio caldo. Era talmente concentrato ad evitare di andare in iperventilazione e riportare alla mente ricordi (e sogni) (s)piacevoli, che si perse alcuni versi della canzone. 
Perché continua a scoccarmi sguardi infuocati con quel dannato sorrisetto? 
Sì, hai dimostrato che mi piaci fisicamente, ma adesso basta! I miei ormoni stanno ballando la samba, non sono sicuro di resistere ancora per molto...
                                                                            
       I'ma get your heart racing
       In my skin-tight jeans 
       Be your teenage dream
       Tonight
       Let you put your hands on me
       In my skin-tight jeans
       Be your teenage dream tonight
 
E tanti saluti a quel poco di sanità mentale che era rimasta a Kurt Hummel.
Il castano abbandonò il viso sulla mano destra, le guance in fiamme e lo stomaco in subbuglio.
Devo essere stato davvero una persona spregevole nella mia vita precedente... Tipo un serial killer. Di cuccioli. Di labrador.
Kurt aveva ancora stampato a fuoco nella mente lo sguardo malizioso che Anderson gli aveva lanciato da sotto quelle ciglia illegalmente lunghe mentre intonava gli ultimi versi.
Kurt, non pensare quello che stai per pensare riguardo ai suoi jeans e le tue mani...
Quando le luci si riabbassarono quasi si diede ad una danza di festeggiamento. Respirò profondamente, tentando di recuperare la calma. Tirò su la testa appena in tempo per vedere l'espressione divertita di Blaine, che lo guardava mentre scendeva a balzelli giù dal palco.
"Bastardo" borbottò fra i denti, scoccandogli un'occhiata omicida.
Si alzò insieme agli altri ragazzi con tutta la dignità possibile, passando accanto agli Warblers che tornavano a sedersi. Stava per mettere piede sul palco, quando una voce dietro di lui lo fermò.
"Spero che ti sia piaciuta l'esibizione"
Ti giuro che ti prenderei a randellate sulle gengive.
Il castano si girò con un sorriso angelico in volto, incontrando il sorrisetto compiaciuto e consapevole di Blaine.
"Siete stati bravini" concesse, con uno svolazzo noncurante della mano.
"Pensi che possiate fare di meglio?" ribatté il riccio con un sorrisetto scettico.
Hummel non gli rispose, limitandosi a scoccargli un'occhiata maliziosa e seguire gli altri. 
Se pensa di essere l'unico a poter giocare a questo gioco si sbaglia di grosso. 
Kurt fu l'unico ad arrivare al centro del palco, mentre i suoi amici si sistemavano dietro le quinte.
"Hit it!"
Adesso è il mio turno.
 
                                                                    It doesn't matter if you love him
                                                                                                   Or capital H-i-m
                                                                                           Just put your hands up,
                                                                                     'Cause you were born this way, baby
 
Kurt, tenta di mettere su la faccia più sexy del tuo repertorio e stendilo.
Il ragazzo tenne gli occhi puntati sulla prima fila, dove sedeva Blaine, che si ritrovò improvvisamente molto interessato a ciò che stava succedendo su quel palco.
Sollevò le braccia e le incrociò elegantemente sopra la testa, mentre Tina e Mercedes si avvicinavano a lui per afferrare i lembi del suo golf a quadri rossi e neri e sbottonarglielo con uno strattone. Kurt fece un mezzo sorriso rivolto alla platea quando sulla sua t-shirt bianca fu ben visibile la scritta LIKES BOYS.
Ondeggiò sensualmente le spalle e i fianchi seguendo il ritmo della musica per arrivare a posizionarsi di fianco a Tina.
Vide Anderson affondare gli incisivi nel labbro inferiore e tendere il busto in avanti. 
E questo è solo l'inizio...
 
My mama told me when I was young
"We are all born superstars"
She rolled my hair and put my lipstick on
In the glass of her boudoir
 
Tutti e tre iniziarono a muoversi in sincrono, seguendo una coreografia ben preparata.
Hummel tentava di sembrare il più naturale possibile mentre oscillava i fianchi e scoccava occhiate infuocate alla platea. Beh, ad un punto ben preciso della platea, a dire la verità: Anderson sembrava non riuscire a distogliere lo sguardo dall'esibizione, mentre le sue dita tamburellavano senza controllo sulle sue ginocchia. 
A loro si aggiunsero anche Rachel e Brittany, nello stesso momento in cui Mercedes mostrava la scritta "NO WEAVES" sulla propria maglietta.
 
                                                        "There's nothing wrong with lovin' who you are"
                                                                                      She said
                                                                            "Cause He made you perfect, babe
                                                                     So hold your head up, girl, and you'll go far
                                                                                  Listen to me when I say..."
                                                                                            
Finalmente tutti i ragazzi fecero la loro entrata, disperdendosi a ventaglio sul palco.
Secondo la coreografia, Kurt si girò di spalle, e iniziò ad incedere a ritmo verso le quinte, ruotando la schiena e le spalle per lanciare alla platea sguardi affilati come stilettate. Fu molto attento ad ondeggiare i fianchi più del necessario, aiutato dai jeans aderenti che gli fasciavano in modo quasi osceno le gambe. Per quello che fu in grado di vedere, Blaine stava più o meno boccheggiando.
Oh, il Karma.
                                                                    I'm beautiful in my way,
                                                                                'Cause God makes no mistakes,
                                                                     I'm on the right track babe, I was born this way
                                                                                  Don't hide yourself in regret,
                                                                              Just love yourself and you're set
                                                                             I'm on the right track baby, I was born this way!
 
Hummel fece scivolare le mani fino alla vita per enfatizzarne il movimento fluttuante.
Si avvicinò velocemente al limite del palco, sgusciando fra gli altri ragazzi, e si sfilò il golf, lanciandolo verso le poltrone con un movimento fluido.
Per uno strano scherzo del destino, finì dritto in faccia ad Anderson; quello rimase qualche istante immobile, prima di afferrarlo con aria attonita, deglutendo.
E il meglio deve ancora venire...
 
                                                                                            Don't be a drag, just be a queen
                                                                                            Whether you're broke or ever green
                                                                                             You're black, white, beige, chola descent
                                                                                             You're lebanese, you're orient
 
Tutti i ragazzi mostrarono contemporaneamente le magliette, sganciandosi golf e giacche.
Kurt mantenne gli occhi incastrati in quelli del riccio per tutta la durata del suo assolo, con un sorriso sghembo stampato in faccia, cercando contemporaneamente di ricordarsi la coreografia e di essere il più sensuale possibile.
Certo che essere sexy richiede parecchia fatica... Ti prego, dimmi che non mi sto rendendo ridicolo.
Dalla sua mascella penzolante non si direbbe, però... Io non sono bello neanche la metà di quanto lo è lui, diciamo la verità. Non mi viene assolutamente naturale fare sorrisi provocanti.
Coraggio, Kurt. Siamo quasi alla fine. 
 
                                                                                                                                      Whether life's disabilities left you  
                                                                        outcast, bullied or teased,
                                                                               rejoice and love yourself today, 
                                                                            'cause, babe, you were born this way!
 
Fece scivolare lentamente le mani lungo il torace e i fianchi, fermandole sul bacino e iniziando a scuoterlo energicamente a destra e a sinistra.
E' solo una mia impressione, o Anderson sta arrossendo? Allora non sono un completo disastro. 
L'esibizione terminò con uno straordinario acuto di Mercedes, e Kurt si permise di lanciare un'occhiata di sbieco a Blaine, che stringeva convulsamente il suo golf, con gli occhi spalancati. 
I ragazzi del G.C. si scambiarono sorrisi entusiasti, mentre scendevano dal palco, pronti ad uscire dall'auditorium.
"Siamo stati grandi!" esclamò Rachel emozionata, saltellando verso la porta.
"Lo sai, Hummel? Non ti ho mai visto così sexy" sussurrò Santana all'orecchio del manipolatore. 
"A proposito!" il ragazzo si fermò all'improvviso, ricordandosi di una cosa importante.
Si esibì in un sorriso rilassato, cambiando direzione e avvicinandosi alla prima fila delle poltrone. 
Il suo compagno di stanza era ancora seduto sulla sedia, con aria leggermente smarrita. Kurt gli si fermò davanti, scoccandogli un'occhiata maliziosa.
"Ti ringrazio per avermi tenuto il golf" mormorò, abbassando il viso alla sua altezza e afferrando l'indumento dalle sue mani, stando attento a sfiorargli l'interno del polso. 
L'altro deglutì rumorosamente, guardandolo con occhi torbidi. "Non c'è di che". La sua voce uscì di due ottave più bassa del previsto, e il castano sentì un brivido colargli lungo la spina dorsale.
"Beh, allora ci vediamo dopo." concluse Hummel, con un occhiolino. Fu appena in grado di vedere le guance di Blaine tingersi di rosso, prima di girare i tacchi e uscire dall'auditorium. 
 











-Note dell'autrice-
Eccomi di nuovo!
Mi dispiace davvero, ma la scuola è iniziata solo da una settimana e mi ha già risucchiata...
Tornando alla storia:
Kurt decide finalmente di tirare fuori le... *coff coff* gli attributi per far vedere a Blaine di che pasta è fatto. E non è finita qui!
Nel prossimo capitolo Santana potrebbe dargli una mano per una certa cosuccia chiamata 'facciamo venire un esaurimento al mio compagno di stanza che tenta di non saltarmi addosso'.
Come al solito, grazie a tutti quelli che seguono, leggono e, soprattutto, trovano il tempo di recensire. Un ringraziamento particolare va a stormer_99, JamyraWhat is her name, wislava, saechan, Sslaura e Moony01. Prometto che risponderò a tutte le vostre bellissime recensioni! <3
 
  
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