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Autore: marikamoreschi    21/09/2014    0 recensioni
Hope,Kyle,Chad,Emily,Cecilia. 17 anni. Tutta la vita davanti.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Era più o meno da una settimana che viaggiavano ormai,e l'adrenalina dei primi momenti aveva lasciato spazio alla voglia di tornare a casa e farsi una doccia come si deve. Perchè ovviamente,farsi la doccia in quella settimana era stato quasi un evento. E comunque,anche se l'albergo fosse stato a cinque stelle,farsi la doccia a casa non è paragonabile alla doccia fuori casa. Tutt'altra cosa,questioni di comodità. 



Fatto sta che Kyle faceva sempre più il lagnoso,e aveva dalla sua parte anche Cecilia. Così Chad,se ne fregò di quello che aveva detto Hope e quella sera,decise di rovinare tutto. Erano su una spiaggia che nessuno di loro avrebbe saputo segnare su una mappa,attorno a un fuoco quando Cecilia ribadì per la millesima volta che non avevano indizi concreti tranne quella vecchietta,non molto attendible tra l'altro,da cui Kevin avrebbe comprato una specie di souvenir,cosa non nel suo stile,e che aveva detto che era andato verso nord,probabilmente senza nemmeno sapere dove fosse il nord ma basandosi su qualche vecchia puntata di Hazzard in cui qualcuno lo aveva detto a qualcun'altro. Fu allora che Kyle si ribellò agli occhi neri di Emily,e appoggiò quell'affermazione che di fatto non aveva nulla di sbagliato. Così Chad lo disse,e basta. Non lo premeditò,anzi nemmeno ebbe il tempo di rendersi conto che lo stava per dire. lo disse,punto. Fine. Così. 



Incredible è come la gente si tiene dentro un segreto per anni,faticando,e poi qualcuno lo dice così,dimostrando l'inutilità di esserselo tenuto per sè. 



Kyle fu talmente sconvolto,che gli occhi quasi gli uscirono dalle orbite,e Cecilia sbattè le palpebre così tante volte che a un certo punto le sentì completamente asciutte. Emily se ne stette per qualche minuto di troppo accigliata. Hope sbuffò,e fine.



Serata falò rovinata,ma almeno ora non dovevano più nascondere il motivo di quell'assurdità. Quello vero di motivo,s'intende.



**********************************



Il mattino dopo Kyle andò a farsi un giro in città,e Emily da brava guardia carceraria lo seguì a ruota. Erano ormai arrivati in California,posto che Kevin paragonerebbe al paradiso. Contavano infatti molto sul trovarlo lì. Kyle riuscì a mollare Emily in un negozio di intimo,con la scusa che sarebbe stato imbarazzante entrare a scegliere le mutandine con lei. Poi si diresse esattamente nel punto che Andrew gli aveva indicato,anche se aveva qualche minuto di ritardo. La bustina era rimasta senza contenuto da due giorni ormai,quindi era abbastanza urgente. 



Non sapeva come riconoscere l'amico di Andrew,e questo gli metteva un po' di ansia,ma in fondo quante persone dall'aria di uno spacciatore potevano esserci in un vicolo cieco in California? 



Si sentiva un po' in colpa,ma non per quello che stava facendo. Ma per aver promesso ad Emily che avrebbe smesso,senza mai averci provato davvero. Ma in fondo ormai tradire la fiducia altrui,era una delle sue specialità. 



Incredible come sappiamo,a volte,essere tanto egoisti da riconoscere e autocriticare i nostri difetti.



Quando entrò nel vicolo,quasi ci rimase secco per la sorpresa,o il terrore,o la speranza,non si saprebbe definirlo bene cosa fu a farcelo rimanere quasi secco in realtà. Fatto sta,che ci stava per rimanere secco seriamente. Poi Kevin fece per andarsene,e lui non si sa da dove trovò il coraggio di alzare il braccio e piantarglielo nel petto con una sicurezza che di solito aveva solo sotto effetto della cocaina. 



Kevin il petto glielo piantò addosso,e lo guardò nel suo modo più cattivo. E il modo più cattivo di guardarti di uno che ti guarda cattivo anche senza volerlo,è abbastanza terrificante. Nemmeno c'è bisogno di dire che il coraggio di Kyle finì subito e improvvisamente,così come era iniziato. Lo lasciò andare,sbrigò velocemente l'affare con l'amico di Andrew e se ne andò a cercare Emily velocemente. 

Disse di averlo visto uscire da un vicoletto e raccontò della storia del petto e della mano,e poi del petto e del petto. Emily non gli diede nemmeno il tempo di parlare che subito lo trascinò a correre verso la spiaggia. Quando ritrovarono il fuoristrada nero sembrava passata un'eternità,e in effetti era passato un bel pò di tempo. 

*********************************



Il silenzio fu tombale,in poche ore i ragazzi,vale a dire Chad e Kyle si girarono tutta la California. In senso metaforico ovviamente. 

Pattugliavano un pò qua e là,e la sensazione doveva essere simile a quella di un poliziotto di turno senza avere nessun bandito da arrestare precisamente. 

Nel frattempo le ragazze se ne erano rimaste in spiaggia,a studiare un pò dove Kevin pioteva essere finito. 

Cecilia guardava troppo spesso Hope,ma Emily non se ne accorse. Hope,muovendo solo le labbra ribadì che non avrebbe detto nulla ad Emily,e ci aggiunse anche qualche minaccia rivolta ai capelli di Cecilia.

All'una del mattino i ragazzi tornarono,con le facce sconvolte e stanche,e senza Kevin o tracce significative. Ma portarono con loro degli ottimi pasticcini,anche se non molto caldi,che avevano comprato in quella che che qualcuno gli aveva indicato come la miglior pasticceria della California. 

Kyle,appena arrivato lasciò a Chad il compito del resoconto della pattuglia e si buttò sui sedili posteriori dell'auto senza toccare nemmeno un pasticcino. Ma sollevato da quello che contenevano le sue tasche.



Poi Chad disse qualcosa sulla stranezza di Kyle,che negli ultimi due giorni non aveva dormito nemmeno mezz'ora,e ora si era appisolato tranquillamente da quasi tre ore. Così a Emily venne il lampo. 

Quando scoprì di Kyle e la cocaina infatti,Emily fece subito le sue ricerche. Era nel suo stile,essere sempre informata su tutto ciò che la circondava. Così scoprí,che quando i cocainomani sono in astinenza soffrono di insonnia e glielo si legge chiaramente sul volto,per le occhiaie eccessive. Così si alzò di scatto,lasciando sulla sabbia un pasticcino che tanto non avrebbe mangiato perchè la nauseava solo l'odore. 

Si gettò su Kyle in modo piuttosto goffo,tant'è che tutti gli altri seduti in spiaggia si misero addirittura a ridacchiare. Mentre a lei stava quasi per venire da piangere e scoppiò definitvamente quando in tasca vide quella bustina. 

Kyle nel frattempo,dormiva spensierato. Emily gettò nel mare quello che teneva in mano,e si allontanò piangendo. 

Gli occhi dei tre ragazzi in spiaggia,si incrociarono velocemente e le loro gambe inseguirono Emily finchè non fu lei stessa a fermarsi e accasciarsi sulla sabbia. Nessuno aveva ben capito cosa stava succedendo.



Chissà che avrebbero pensato i passanti,a vedere quattro ragazzi sulla spiaggia all'una del mattino seduti in un cerchio perfetto. Magari li avrebbero pensati reduci di chissà quale super festa a base di alcolici e droga. E invece si sbagliavano,gli alcolici e le super feste non erano parte di quel cerchio,ma la droga a questo punto ne era il centro. 

Non servirono domande perchè Emily parlò da sola.

«Kyle non se n'è andato,otto mesi fa,solamente perchè il padre era diventato ricco. Insomma,la scuola e la città nuova erano per questo,ma c'era un motivo per cui a smesso di chiamarci e di vederci. Suo padre aveva scoperto che si faceva di cocaina e lo aveva mandato a frequentare delle sedute in un centro per tossico dipendenti. Lui aveva smesso di aver rapporti con noi perchè si sentiva in imbarazzo. Io l'ho scoperto poche settimane prima di questo viaggio,quando l'ho cercato a casa sua e mi sono trovata davanti la madre. Sapete com'è la madre di Kyle,ha la bocca larga e me lo ha detto. Io ero sconvolta,e poi l'ho visto proprio con i miei occhi,seduto in cerchio insieme ad altri ragazzi,su sedie di plastica a dire tutte quelle cose che a noi non aveva mai detto. Poi ci ho parlato. E ho capito il motivo della rissa a casa tua,Hope. Kyle non ci aveva detto niente prima perchè il suo spacciatore glielo aveva contattato Kevin. E gli doveva un sacco di soldi. Questo tizio se l'era presa con Kevin,e anche piuttosto pesantemente. Così quando Kevin l'ha rivisto,dopo aver dovuto pagargli lui tutti i debiti,non ci ha visto più e lo ha picchiato. Per questo l'ho costretto a venire,è surreale ma Kyle può sapere più di noi su dove sia finito Kevin.»

Spiegò i fatti con esattezza e tranquillità a lei non propria.



A volte,ci riesce facile essere come non siamo.



Tutti rimasero un pò in silenzio e fermi. Nessuno aveva più il coraggio di muoversi o di anche solo poter pensare qualcosa in risposta. Si guardavano solo,tentando di ritrovarsi in una sicurezza di qualcun'altro,ma nessuno in quel cerchio era sicuro. Alla fine fu Hope ad alzarsi.



*****************************************



Quando Kyle si svegliò nessuno gli disse nulla,forse aspettavano che fosse lui a esplodere. In effeti Kyle stava lì lì per esplodere,quando si accorse di avere le tasche vuote. Non sapeva bene come reagire,cosa avrebbe dovuto fare? Chiedere agli altri se avevano visto della cocaina in giro? Così pensò che ignorare il problema fosse la soluzione. 



Ci volle poco per capire quello che era successo,lo si poteva ben capire da come lo guadavano tutti,dal fatto che non lo lasciassero mai solo e soprattutto da Hope e Emily che erano uscite a farsi una passeggiata appena lui aveva aperto gli occhi. 



Gli veniva da piangere,aveva un disperato bisogno di quella sostanza,era una necessità incontrollabile.



********************************************



Il viaggio non era andato a buon fine,c'era stato un disastro dopo l'altro,specie dopo la faccenda della cocaina. Era quasi un mese che si giravano posti mai visti,senza nessuna indicazione,mentre Kyle era evidentemente in astinenza,e non faceva che essere isterico e nevrotico. Non dormiva,parlava fin troppo velocemente,aggrediva chiunque,era fuori controllo. Scappava spesso,tant'è che Chad lo legava all'auto appena facevano soste come fosse un cane. Non mangiava ed era pelle e ossa,le occhiaie scavate e la pelle bianca. Sembrava che le iridi gli volessero uscire fuori dagli occhi. Non aveva fiato e respirava a fatica,aveva inoltre attacchi di tremolio in piena notte,sudava freddo e non si lavava dal giorno della scomparsa della cocaina comprata da Andrew. Non riuscivano più a tenerlo sotto controllo,e aveva il corpo ricoperto dei lividi che Chad gli faceva appena gli veniva fantasia di liberarsi e andare a comprare la coca. Non era più una situazione sopportabile. Cecilia stava lontano da lui tutto il giorno,si faceva delle passeggiate di ore in totale solitudine. Con quella pelle bianca come il latte,e gli occhi nocciola fissi a terra. La frengetta le copriva e scopriva la fronte,guidata dal moto ripetitivo del vento. Era di una bellezza triste,come un panorama sotto la pioggia. Aveva l'aria di una che ha un problema importante,il che le conferiva un eleganza da donna,come quella di Hope che aveva ucciso un uomo. Emily invece non aveva affatto l'aspetto di una donna,vedere Kyle in quello stato la devastava così come devestava Cecilia,ma lei si limitava a piangere. Rinchiusa nel suo guscio rudimentale,fatto dalla posizione accasciata che assumeva sulle sue ginocchia,piangeva. In silenzio come dovesse tenerlo segreto,ma tutti sapevano che stava piangendo. Lei non si comportava da donna,bensì era una ragazzina alla quale il papà non voleva comprare un giocattolo. Una ragazzina che piangeva,e si metteva troppa matita nera attorno agli occhi,così se la vedeva colare giù per le guance,poi andava in macchina,si puliva e se ne rimetteva altrettanta per nascondere il rossore attorno agli occhi. 



Kyle non era abbastanza lucido da sentirsi in colpa,sembrava uscito da un manicomio con quel corpo esile e quel viso pallido e savato. Aveva perfino la barba,che poi Kyle la barba non l'aveva mai avuta. L'unica cosa che era in grado di sentire era il corpo chiamare quella sostanza,e i calci di Chad sul petto,forti,senza paura di fargli del male,anzi forse con la sola intenzione di fargli pagare quella situazione di merda. A Kyle serviva la sicurezza che la cocaina gli dava,per affrontare quel padre troppo arrogante,e quegli amici tutti troppo in gamba per lui. 



Hope stava in silenzio,si nascondeva dietro gli occhi color ghiaccio,parlava a monosillabi,e guardava Kyle solo di sfuggita con lo stesso sguardo che avevano gli occhi neri di Chad quando stava per partire un calcio. Ma quello sguardo era peggio di cento calci messi insieme,e per un momento Kyle sentiva quasi il senso di colpa. Poi però tornava a pensare solo alla cocaina,alla voglia di averla.



 



Poi un giorno,così,Hope decise di tornare a casa,e tutti furono d'accordo.



Montarono tutti nella macchina,Cecilia si mise al posto di guida e Emily al passeggiero. Kyle venne posizionato tra Hope e Chad sul retro,in modo che non avesse possibilità di uscita. Puzzava parecchio. Hope stringeva nella mano destra un bigliettino di carta,e con lo sguardo fuori dal finestrino pensava. 



C'era un silenzio tombale,ma era in realtà un silenzio pieno di pensieri,tant'è che non fu imbarazzante per nessuno. Cecilia pensava alla strada,a guidare,si ripeteva in testa istruzioni sistematiche sulle manovre da fare ed evitava di pensare al suo ex,a pochi metri da lei,in astinenza dalla cocaina con addosso la puzza di settimane senza lavarsi e che ogni tanto urlava qualcosa. E quando urlava Cecilia alzava il tono delle istruzioni nella sua mente,e i suoi pensieri riuscivano a tenere lontani dai timpani quegli urli che squarciavano il silenzio. 



Emily guardava il vetro,non quello che c'era fuori ma semplicemente il vetro. Un vetro sporco,con i segni del viaggio appena trascorso. Un viaggio sinonimo di disastro. Guardava il vetro non quello che c'era dopo,ma quello che c'era ora era importante. E quello che c'era ora era un vetro sporco,con i segni di un viaggio sinonimo di disastro.



Hope invece,sotto quegli occhi impassibili e freddi,continuava a far scorrere un panorama verde. La attraeva quello strisciare di alberi e cespugli,che si trasformava semplicemente in un lunga freccia verde che scorreva.



Tutta quella vita che si trasformava semplicemente in tempo,tempo che scorre semplice e puro. 



 



Chad,sotto l'effetto dell'erba appena fumata,aveva la testa che si perdeva nella fitta rete dei pensieri che ci riempono la testa.



Perchè mai troverai una sostanza in grado di spegnerti il cervello,di liberarti definitivamente. Mai.


   
 
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