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Autore: Kafeth    04/10/2008    1 recensioni
Una vita che sapeva di eternità è dura da lasciare. La paura di morire, di cosa ci sta dopo la morte, è grande. Ma quando la paura diventa terrore, spesso si fanno cose che non si vorrebbero. (la mia prima fanfic, spero gradiate :) )
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Che scena imbarazzante.
Pensava di tornare di fronte all'entrata per cercare di entrare, e invece che vide? vide Lantis baciarsi con una ragazza.
-E bravo Lantis, ti sei innamorato anche tu...-
Non se ne curò minimamente, e continuò a camminare. Il rumore fece alzare lo sguardo a Lantis, che con un gesto brusco si separò da Luce e, presa la spada che teneva legata alla cinta, si pose di fonte al tizio.
Luce intanto era caduta per terra e guardava stravolta.
" Vattene...o ti ridurrò a brandelli"
"Ehi calmo! io non voglio fare male a nessuno"
Lantis si sentì preso alquanto in giro, e attaccò.
"Lantis aspetta!"
E Luce anche, presa la spada, si preparò a combattere.
L'uomo sfoderò le spade, ma Lantis era troppo forte da affrontare assieme a qualcun altro e allora , quando poteva, colpiva Luce sulle gambe, ma col piatto della spada. e infatti
dopo 3 - 4 colpi, Luce, dolorante, si allontanò dalla disputa poichè il dolore alle gambe, insopportabile,  non le consentiva di reggersi in piedi.
Ma nonostante questa piccola accortezza, Lantis era comunque un avversario temibile.
"Fulmini dell'universo!"
- che cosa!?!-
Il guerriero albino non sapeva che fare: Lantis era intenzionato a ucciderlo.
-cosa faccio...-
"AAAAAH!"
- ti prego, funziona...-
E farfugliata una sola parola, l'attacco sparì. Lantis era incredulo: come aveva fatto un tipo di Autozam a fermarlo?

Clef stava guardando tutta la scena.
Perchè, perchè!?!
Perchè si comportava così?

Lantis per un momento guardò Luce: era per terra, dolorante: aveva rossori in più punti e si massaggiava i polpacci. Fissò il guerriero albino negli occhi.
"Lotterò finchè non sparirai dalla faccia di Sephiro!"
" Ma sei fuori di senno?!"

A ecco perchè...
certo non c'è altro motivo...

Luce non poteva guardare il suo amato combattere così duramente.
Le venne spontanea 1 parola sulle labbra.
"RAYEARTH!"
Il Genio apparve immediatamente sopra il giardino, e Luce ne fu subito al suo interno.
Namok trasalì:- Maledizione! mi occorre l'Ac1!- pensò, dopodichè si rivolse direttamente a Luce:"Cavaliere Magico mi hai costretto! AC1 COME!"
In un turbinio di polvere, apparve assolutamente dal nulla un robot grosso come il Genio, ma profondamente diverso:
Aveva delle game larghissime e squadrate, su cui i riflessi del sole disegnavano i contorni del motivo, a placche lunghe, completamente pittate di nero metallizzato, e coi bordi ricoperti di tinta dorata. Sul ginocchi portava una sorta di X sempre dorata. Il piede era simile a una enorme scarpa chiusa, come quelle dei classici robot.
Il resto della gamba era meno largo ma dello stesso colore, mentre il petto era gigantesco: massiccio e largo, aveva uno spuntone cilindrico davanti tutto grigio, e delle placche color oro all'altezza dei pettorali, il tutto colorato di nero. Le braccia, più snelle, avevano lo stesso  motivo delle gambe, e impugnavano due armi diverse.
La destra aveva una sorta di enorme disco sul dorso della mano con una piccola sporgenza tonda subito sulle nocche, mentre la sinistra impugnava tramite un manico, che si univa più in basso tramite delle sbarre più in basso col resto dell'arma, quello che poteva sembrare un enorme cannone. Su entrambe le spalle aveva un enorme cilindro puntato dritto verso davanti.
La testa, invece, era praticamente incastrata nel tronco del busto, dove c'era lo spazio e la protezione necessaria. La parte degli "occhi" era a visiera unita e a angolo retto, completamente bianca, mentre il resto della testa, leggermente schiacciato e spinto in avanti, era tutto nero. Solo due antenne (simili a quelle del frontino di Marina , per capirci) sprogevano ai lati, completamente dorate.
Dalla testa del robottone, più precisamente dalla visiera, un raggio di luce teletrasportò il guerriero dal terreno a dentro il corpo del robot.
-Aspetta... come sa dei cavalieri magici? Probabilmente deve aver conosciuto Lantis quando stava a Autozam... e questo significherebbe che si conoscono!- Pensò Luce, e disse da dentro il Genio: " Combatti!"
Sfoderò dalla mano la sua spada e guardò verso il robot che stava ancora a terra.
" Non voglio lottare! Non sono qui per questo!"
"Smettila di prendermi in giro, e vieni qui!"
Il robot nero e dorato non si mosse.
" E allora preparati!"
Nonostante sapesse i danni che poteva causare, Luce si lanciò contro il robot, alzando la spada. Quando fu abbastanza vicina, tirò il fendente.
Alzata la mano destra, con un veloce scatto  appena sotto la spada di Luce, dal cilindro si materializzò una sorta di luce blu, che apparì per un istante, e deviò il colpo di Luce.
-Che cosa?...- Pensò Luce
A quel punto puntò il cannone contro il viso del Genio.
- Ok, è il momento perfetto. Potenza minima, colpo shock...-
Dal cannone, con un enorme boato, uscì fuori un razzo che prese in pieno il viso del Genio, e quindi anche Luce la quale, dopo che il colpo esplose in un tonfo sordo, ebbe immediatamente una scossa fortissima a tutto il corpo, che le fece lanciare un urlo tremendo, prima di svenire. Il Genio sparì e Luce apparve al suolo, vestita come prima.
-Eh già... questo Ac1 è proprio un gioiellino...-
Lantis la soccorse e la raccolse in braccio. Qualcosa non andava...
Il robot alzò la testa di scatto e puntò il  cannone verso un punto in alto.
Una folata di vento freddo, e poi come delle enormi scheggie di ghiaccio, gli arrivarono addosso.
-da qui non posso far niente! ricorrerò ai Decoy-


Un'eco tuonò per tutto il castello.
"... RAYEARTH!"

Anemone ancora era con Ferio, quando le porte si spalancarono e l'eco la raggiunse.
Risorse dal sogno terreno che la avvolgeva.
"È la voce di Luce!"
"Anemone... se devi andare vai..."
Ferio le afferrò una mano al volo prima che se ne andasse.
"...ma io ti aspetterò qui... Grazie Anemone..."
"Ferio..."
Sorrise al principe, dopodichè divolta la mano si recò verso l'entrata del castello.
In quel momento un boato terrificante avvolse l'aria. E poi un urlo.
-Mio dio Luce!- Pensò Anemone. Era agitatissima... lei aveva visto combattere Namok, e sapeva che probabilmente non aveva possibilità da sola Luce.
Arrivò alla fine del castello, e vide che Lantis teneva in braccio Luce e guardava verso l'Ac1.
Ma non appena uscì fuori dal castello, il robot mosse il cannone verso l'alto, e un vento freddo le sfiorò le guance e le scompigliò i capelli: sopra di lei Ceres stava volando.

Marina era seduta con la schiena appoggiata alla porta dello studio di Ascot. Aveva le gambe raccolte e la testa fra queste, ed era molto triste.
Ma quando udì la voce di Luce, scattò in piedi.
-Oh no! Namok!-
Corse verso l'uscita, ma durante il suo tragitto vide un arco che portava a una balconata.
-Perfetto!-
Marina urlò con quanto fiato aveva in corpo.
"CERES!"
E apparve immediatamente dentro il Genio Managuerriero. A quel punto rimaneva di lanciarsi verso il nemico. Si alzò sopra il castello e guardò intorno, e subito vide il robot nero e oro che teneva puntato il cannone contro
Luce.
Poi il razzo, e Rayearth sparì.
-NO LUCE!-
Si lanciò verso il nemico con tutta la forza che aveva.
"LANCE DI GHIACCIO!"
Subito da  lei partirono decine di queste, che si diressero verso il robot. Lo avrebbero fatto a pezzi, ma per sicurezza estrasse la spada.

Dal cilindro al centro del petto sbucò una palla, tutta bianca, che fluttuava a mezz'aria. Il robot a quel punto dai "polpacci", dalla schiena e dalle braccia cacciò 3 piccoli motori, che si piegarono tutti quanti verso il basso.
A quel punto si accesero assieme, e il robot spiccò il volo.
Le lance, come attratte si schiantarono contro la palla.
"Non scapperai!" urlò Marina.
"WINDOM!"
-Questa è la voce di Anemone-
E infatti poco dopo si unì il Genio Managuerriero signore del vento alla lotta.
Namok non sapeva che fare.
Entrambi i Geni sfoderarono le spade, e lo caricarono.
-.... e va bene...-
I cilindri sulle spalle del robot si aprirono , e puntarono ognuno contro un Genio diverso.
- Obiettivo agganciato, fuoco...-
Partirono alcuni piccoli missili, che andarono verso i due Cavalieri. Esplosero al contatto con l'armatura del Genio.
Entrambe le ragazze lanciarono urla: le esplosioni avevano causato alcuni buchi sulle spalline delle loro armature, e le avevano ferite. Ma non si diedero per vinto, e ingaggiarono il combattimento.
- Non si fermano!-
"VI PREGO! Non voglio lottare!"
Marina e Anemone nemmeno lo sentirono , che lo attaccarono.
Namok a questo punto era deciso a fermarle.
Si lanciò contro di loro col robot, e sparò altri missili. Alzò il braccio con il disco e lo preparò a un fendente contro Marina, mentre puntò il cannone contro Anemone.
-proiettili standard, fuoco!-
3 enormi palle di piombo vennero scagliate dal cannone.
-Se io le evito, colpiranno il palazzo-
"Vento di difesa!"
Le palle vennero sbalzate via da un fortissimo vento che circondò Anemone.
-perfetto...-
A quel punto il robot compì una violenta virata, portandosi contro Marina, e attaccò.
Dal cilindro del disco, per un istante, spuntò la lama blu, che colse di sopresa Marina.
Non potendo difendersi, fu colpita da un attacco che affontò dall'esterno verso l'interno del braccio. Un profondo taglio apparve su Marina, che svenne per il dolore.
"TU"
Namok si rivolgeva a Anemone, mentre puntava il razzo contro Marina.
"Ascoltami!"
"E perchè dovrei ? hai ferito Marina e stordito Luce, e come se non bastasse, vuoi distruggere Sephiro!"
"E immagino che questa ultima scemenza te la ha raccontata Clef vero?"
"Perchè dovrei crederti? Clef non mentirebbe mai!"
"Credi a chi vuoi, ma io non voglio uccidervi! non voglio combattere, voglio solamente parlare con Clef!"
"Mi vuoi prendere in giro!?!?"
"Non hai tutti i torti... in fondo tu credi di più a lui che a me..."
Namok se ne andò.
Marina era a terra, e una piccola pozza di sangue si venne a formare sotto il braccio, macchiandole i vestiti.
Improvvisamente sparì.
Nel frattempo Lantis aveva strane idee in testa.
Perche non aveva ammazzato Luce quando poteva?
Perchè non ci ha uccisi mentre ci ha visti?
Come sapeva che, colpendo il Genio con una scarica, anche il Cavaliere avrebbe subito la scarica?
E soprattutto, come ha fatto a far sparire la mia magia?


Ascot seguiva tutto da una sfera nel suo studio. Appena vide Marina per terra, uscì e teletrasportò la ragazza dentro.
La ragazza apparve all'improvviso per terra, e continuava a perdere sangue.
Ascot strappò un pezzo del suo mantello e lo strinse forte attorno alla ferita, poi con un pò di coraggio, prese in braccio Marina e la portò in camera sua.
La distese sul letto, dopodichè si sedette li e la sorvegliò.

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Ok finalmente a qualcuno qualche dubbio su quel tipo sta venendo... ce ne hanno messo di tempo XD
cmq meglio tardi che mai no?
Adesso una precisazione.
Se Luce causò la creazione di Nova dalla disperazione della morte di Emeraude,
Forse Clef...
Vabè non aggiungo altro, poichè nel prox capitolo, qualche nota di mistero, nonchè la realizzazione un sogno...

x Isa: grazie della recensione, sei stato il primo!
x Rox: Non mi hai detto se ti piace o no alla fin fine!







  
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