Una vita che sapeva di eternità è dura da lasciare.
La paura di morire, di cosa ci sta dopo la morte, è grande.
Ma quando la paura diventa terrore, spesso si fanno cose che non si vorrebbero.
(la mia prima fanfic, spero gradiate :) )
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
Che scena imbarazzante.
Pensava di tornare di fronte all'entrata per cercare di entrare, e
invece che vide? vide Lantis baciarsi con una ragazza.
-E bravo Lantis, ti sei innamorato anche tu...-
Non se ne curò minimamente, e continuò a
camminare. Il
rumore fece alzare lo sguardo a Lantis, che con un gesto brusco si
separò da Luce e, presa la spada che teneva legata alla
cinta,
si pose di fonte al tizio.
Luce intanto era caduta per terra e guardava stravolta.
" Vattene...o ti ridurrò a brandelli"
"Ehi calmo! io non voglio fare male a nessuno"
Lantis si sentì preso alquanto in giro, e attaccò.
"Lantis aspetta!"
E Luce anche, presa la spada, si preparò a combattere.
L'uomo sfoderò le spade, ma Lantis era troppo forte da
affrontare assieme a qualcun altro e allora , quando poteva, colpiva
Luce sulle gambe, ma col piatto della spada. e infatti
dopo 3 - 4 colpi, Luce, dolorante, si allontanò dalla
disputa
poichè il dolore alle gambe, insopportabile, non
le
consentiva di reggersi in piedi.
Ma nonostante questa piccola accortezza, Lantis era comunque un
avversario temibile.
"Fulmini dell'universo!"
- che cosa!?!-
Il guerriero albino non sapeva che fare: Lantis era intenzionato a
ucciderlo.
-cosa faccio...-
"AAAAAH!"
- ti prego, funziona...-
E farfugliata una sola parola, l'attacco sparì. Lantis era
incredulo: come aveva fatto un tipo di Autozam a fermarlo?
Clef stava guardando tutta la scena.
Perchè, perchè!?!
Perchè si comportava così?
Lantis per un momento guardò Luce: era per terra, dolorante:
aveva rossori in più punti e si massaggiava i polpacci.
Fissò il guerriero albino negli occhi.
"Lotterò finchè non sparirai dalla faccia di
Sephiro!"
" Ma sei fuori di senno?!"
A ecco perchè...
certo non c'è altro motivo...
Luce non poteva guardare il suo amato combattere così
duramente.
Le venne spontanea 1 parola sulle labbra.
"RAYEARTH!"
Il Genio apparve immediatamente sopra il giardino, e Luce ne fu subito
al suo interno.
Namok trasalì:- Maledizione! mi occorre l'Ac1!- pensò, dopodichè si rivolse direttamente a Luce:"Cavaliere Magico mi hai costretto! AC1 COME!"
In un turbinio di polvere, apparve assolutamente dal nulla un robot
grosso come il Genio, ma profondamente diverso:
Aveva delle game larghissime e squadrate, su cui i riflessi del sole
disegnavano i contorni del motivo, a placche lunghe, completamente
pittate di nero metallizzato, e coi bordi ricoperti di tinta dorata.
Sul ginocchi portava una sorta di X sempre dorata. Il piede era simile
a una enorme scarpa chiusa, come quelle dei classici robot.
Il resto della gamba era meno largo ma dello stesso colore, mentre il
petto era gigantesco: massiccio e largo, aveva uno spuntone cilindrico
davanti tutto grigio, e delle placche color oro all'altezza dei
pettorali, il tutto colorato di nero. Le braccia, più
snelle,
avevano lo stesso motivo delle gambe, e impugnavano due armi
diverse.
La destra aveva una sorta di enorme disco sul dorso della mano con una
piccola sporgenza tonda subito sulle nocche, mentre la sinistra
impugnava tramite un manico, che si univa più in basso
tramite
delle sbarre più in basso col resto dell'arma, quello che
poteva
sembrare un enorme cannone. Su entrambe le spalle aveva un enorme
cilindro puntato dritto verso davanti.
La testa, invece, era praticamente incastrata nel tronco del busto,
dove c'era lo spazio e la protezione necessaria. La parte degli "occhi"
era a visiera unita e a angolo retto, completamente bianca, mentre il
resto della testa, leggermente schiacciato e spinto in avanti, era
tutto nero. Solo due antenne (simili a quelle del frontino di Marina ,
per capirci) sprogevano ai lati, completamente dorate.
Dalla testa del robottone, più precisamente dalla visiera,
un
raggio di luce teletrasportò il guerriero dal terreno a
dentro
il corpo del robot.
-Aspetta... come sa dei cavalieri magici? Probabilmente deve aver
conosciuto Lantis quando stava a Autozam... e questo significherebbe
che si conoscono!- Pensò Luce, e disse da dentro il Genio: "
Combatti!"
Sfoderò dalla mano la sua spada e guardò verso il
robot che stava ancora a terra.
" Non voglio lottare! Non sono qui per questo!"
"Smettila di prendermi in giro, e vieni qui!"
Il robot nero e dorato non si mosse.
" E allora preparati!"
Nonostante sapesse i danni che poteva causare, Luce si
lanciò
contro il robot, alzando la spada. Quando fu abbastanza vicina,
tirò il fendente.
Alzata la mano destra, con un veloce scatto appena sotto la
spada
di Luce, dal cilindro si materializzò una sorta di luce
blu, che apparì per un istante, e deviò il colpo
di Luce.
-Che cosa?...- Pensò Luce
A quel punto puntò il cannone contro il viso del Genio.
- Ok, è il momento perfetto. Potenza minima, colpo shock...-
Dal cannone, con un enorme boato, uscì fuori un razzo che
prese
in pieno il viso del Genio, e quindi anche Luce la quale, dopo che il
colpo esplose in un tonfo sordo, ebbe immediatamente una scossa
fortissima a tutto il corpo, che le fece lanciare un urlo tremendo,
prima di svenire. Il Genio sparì e Luce apparve al suolo,
vestita come prima.
-Eh già... questo Ac1 è proprio un gioiellino...-
Lantis la soccorse e la raccolse in braccio. Qualcosa non andava...
Il robot alzò la testa di scatto e puntò il
cannone verso un punto in alto.
Una folata di vento freddo, e poi come delle enormi scheggie di
ghiaccio, gli arrivarono addosso.
-da qui non posso far niente! ricorrerò ai Decoy-
Un'eco tuonò per tutto il castello.
"... RAYEARTH!"
Anemone ancora era con Ferio, quando le porte si spalancarono e l'eco
la raggiunse.
Risorse dal sogno terreno che la avvolgeva.
"È la voce di Luce!"
"Anemone... se devi andare vai..."
Ferio le afferrò una mano al volo prima che se ne andasse.
"...ma io ti aspetterò qui... Grazie Anemone..."
"Ferio..."
Sorrise al principe, dopodichè divolta la mano si
recò verso l'entrata del castello.
In quel momento un boato terrificante avvolse l'aria. E poi un urlo.
-Mio dio Luce!- Pensò Anemone. Era agitatissima... lei aveva
visto combattere Namok, e sapeva che probabilmente non aveva
possibilità da sola Luce.
Arrivò alla fine del castello, e vide che Lantis teneva in
braccio Luce e guardava verso l'Ac1.
Ma non appena uscì fuori dal castello, il robot mosse il
cannone verso l'alto, e un vento freddo le sfiorò le guance
e le scompigliò i capelli: sopra di lei Ceres stava volando.
Marina era seduta con la schiena appoggiata alla porta dello studio di
Ascot. Aveva le gambe raccolte e la testa fra queste, ed era molto
triste.
Ma quando udì la voce di Luce, scattò in piedi.
-Oh no! Namok!-
Corse verso l'uscita, ma durante il suo tragitto vide un arco che
portava a una balconata.
-Perfetto!-
Marina urlò con quanto fiato aveva in corpo.
"CERES!"
E apparve immediatamente dentro il Genio Managuerriero. A quel punto
rimaneva di lanciarsi verso il nemico. Si alzò sopra il
castello e guardò intorno, e subito vide il robot nero e oro
che teneva puntato il cannone contro
Luce.
Poi il razzo, e Rayearth sparì.
-NO LUCE!-
Si lanciò verso il nemico con tutta la forza che aveva.
"LANCE DI GHIACCIO!"
Subito da lei partirono decine di queste, che si diressero
verso il robot. Lo avrebbero fatto a pezzi, ma per sicurezza estrasse
la spada.
Dal cilindro al centro del petto sbucò una palla, tutta
bianca, che fluttuava a mezz'aria. Il robot a quel punto dai
"polpacci", dalla schiena e dalle braccia cacciò 3 piccoli
motori, che si piegarono tutti quanti verso il basso.
A quel punto si accesero assieme, e il robot spiccò il volo.
Le lance, come attratte si schiantarono contro la palla.
"Non scapperai!" urlò Marina.
"WINDOM!"
-Questa è la voce di Anemone-
E infatti poco dopo si unì il Genio Managuerriero signore
del vento alla lotta.
Namok non sapeva che fare.
Entrambi i Geni sfoderarono le spade, e lo caricarono.
-.... e va bene...-
I cilindri sulle spalle del robot si aprirono , e puntarono ognuno
contro un Genio diverso.
- Obiettivo agganciato, fuoco...-
Partirono alcuni piccoli missili, che andarono verso i due Cavalieri.
Esplosero al contatto con l'armatura del Genio.
Entrambe le ragazze lanciarono urla: le esplosioni avevano causato
alcuni buchi sulle spalline delle loro armature, e le avevano ferite.
Ma non si diedero per vinto, e ingaggiarono il combattimento.
- Non si fermano!-
"VI PREGO! Non voglio lottare!"
Marina e Anemone nemmeno lo sentirono , che lo attaccarono.
Namok a questo punto era deciso a fermarle.
Si lanciò contro di loro col robot, e sparò altri
missili. Alzò il braccio con il disco e lo
preparò a un fendente contro Marina, mentre puntò
il cannone contro Anemone.
-proiettili standard, fuoco!-
3 enormi palle di piombo vennero scagliate dal cannone.
-Se io le evito, colpiranno il palazzo-
"Vento di difesa!"
Le palle vennero sbalzate via da un fortissimo vento che
circondò Anemone.
-perfetto...-
A quel punto il robot compì una violenta virata, portandosi
contro Marina, e attaccò.
Dal cilindro del disco, per un istante, spuntò la lama blu,
che colse di sopresa Marina.
Non potendo difendersi, fu colpita da un attacco che affontò
dall'esterno verso l'interno del braccio. Un profondo taglio apparve su
Marina, che svenne per il dolore.
"TU"
Namok si rivolgeva a Anemone, mentre puntava il razzo contro Marina.
"Ascoltami!"
"E perchè dovrei ? hai ferito Marina e stordito Luce, e come
se non bastasse, vuoi distruggere Sephiro!"
"E immagino che questa ultima scemenza te la ha raccontata Clef vero?"
"Perchè dovrei crederti? Clef non mentirebbe mai!"
"Credi a chi vuoi, ma io non voglio uccidervi! non voglio combattere,
voglio solamente parlare con Clef!"
"Mi vuoi prendere in giro!?!?"
"Non hai tutti i torti... in fondo tu credi di più a lui che
a me..."
Namok se ne andò.
Marina era a terra, e una piccola pozza di sangue si venne a formare
sotto il braccio, macchiandole i vestiti.
Improvvisamente sparì.
Nel frattempo Lantis aveva strane idee in testa.
Perche non aveva ammazzato Luce quando poteva?
Perchè non ci ha uccisi mentre ci ha visti?
Come sapeva che, colpendo il Genio con una scarica, anche il Cavaliere
avrebbe subito la scarica?
E soprattutto, come ha fatto a far sparire la mia magia?
Ascot seguiva tutto da una sfera nel suo studio. Appena vide Marina per
terra, uscì e teletrasportò la ragazza dentro.
La ragazza apparve all'improvviso per terra, e continuava a perdere
sangue.
Ascot strappò un pezzo del suo mantello e lo strinse forte
attorno alla ferita, poi con un pò di coraggio, prese in
braccio Marina e la portò in camera sua.
La distese sul letto, dopodichè si sedette li e la
sorvegliò.
-------------------------------------------- Ok finalmente a qualcuno qualche
dubbio su quel tipo sta venendo... ce ne hanno messo di tempo XD
cmq meglio tardi che mai no?
Adesso una precisazione.
Se Luce causò la creazione di Nova dalla disperazione della
morte di Emeraude,
Forse Clef...
Vabè non aggiungo altro, poichè nel prox
capitolo, qualche nota di mistero, nonchè la realizzazione
un sogno...
x Isa: grazie della recensione, sei stato il primo!
x Rox: Non mi hai detto se ti piace o no alla fin fine!