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Autore: Devil_san    21/09/2014    2 recensioni
Signore e Signori, la Fool&Silly è lieta di presentarvi...
:- Ma quale Fool&Silly, Autrice. Ma presenti la storia come si conviene!
*L'Autrice rotea gli occhi irritata.*
Bene. Come vuoi tu... Silver.
...
Sotto l'argentea luna... segreti vengono svelati e complotti vengono tramati.
Un giovane umano sarà scaraventato dall'invisibile mano del destino nel paese di Halloween.
Il Re delle zucche, invece, si incamminerà verso sentieri tortuosi verso mete sconosciute.
I loro destini si intrecceranno e insieme, forse, troveranno quello che ognuno cerca.
Ma il Re non aveva capito che quello che anelava da un eternità era caduto dal cielo dritto tra le sue braccia.
Genere: Horror, Parodia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atemu, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo XII








L'orologio principale in città sopra il municipio oramai segnava: 36 giorni a Natale.
Erano passati pochi giorni dal giorno dell'assegnazione dei compiti agli abitanti di Halloween.
Da dopo quel giorno cominciarono i preparativi.  
Furono immediatamente preparati i tavoli e gli attrezzi nella piazza centrale per iniziare a confezionare i regali, preparato tutto il necessario per addobbare a festa la città e per creare gli accessori natalizi da far indossare agli abitanti, recuperati tutti i materiali per realizzare la slitta-sarcofago ed era stata allestita una tenda in un angolo della piazza centrale con macchina da cucire, tavolo, specchio, fili, aghi, manichino per le prove, stoffe bianche e rosse, cuoio e fibbie metalliche perché venisse adoperata da Yugi per preparare l'abito da Babbo Nachele per Atemu.
Le giornate seguenti furono un susseguirsi di preparativi, ogni giorno uguale ma diverso dall'altro. 
In quel preciso momento i fantasmi del cimitero Aknamkanon, Yoshimori, Arthur Hopkins e Shimon Muran stavano portando secchi di vernice per dipingere i giochi di legno. Il musico dalla pelle incartapecorita Karim intanto percorreva al contrario la stessa strada trasportando una carriola di zucche intagliate che solitamente adornavano le vie della città per essere sostituite con festoni argentei, neri e arancioni e alcune palle di ceramica rosse per tenerli appesi e questi venivano sistemati dagli altri due membri degli Shinkan, Aisis e Shada. I due kappa Mei e Kyu rifornivano la città con tutti i piccoli accessori natalizi prodotti dalle fabbriche di Kaiba dove i golem operai lavoravano a ritmo sostenuto. Il behemoth Ushio si occupava di aprire le scatole di legno, tirare fuori gli attrezzi o altro ancora. Mahad intanto preparava la pista di decollo della slitta-sarcofago utilizzando un tocco di magia facendo assemblare il legno e inchiodandolo nel mentre il Sindaco Seth alla guida della motoslitta che il Faraone aveva riportato dall'altra città delle feste controllava se la pista fosse ben dritta guidandoci sopra.
Tutto procedeva senza problemi, tranne per Yugi
In quei giorni aveva tentato di parlare con Atemu per farlo ragionare sulla questione 'Natale' ma i pochi momenti che passavano assieme erano o la mattina presto per fare colazione, o a pranzo che ormai si faceva tutti i giorni al ristorante di Mai per via del poco tempo che si passava a casa. In più aveva scoperto, dopo uno scambio di battute con Shizuka, che il ristorante si chiamava Lady Arpia come il sopranome della proprietaria. La strega, a quanto gli aveva sempre confidato la zombie, aveva guadagnato quel sopranome proprio per via del ristorante. Gli altri momenti che passava insieme allo scheletro erano a cena e il resto della serata che veniva speso in un gioco o a casa loro o al Kame Game Shop, un vecchio negozio di giochi che venne trasformato in circolo di appassionati di giochi d'azzardo e in cui addirittura ancora si poteva comprare qualche vecchio gioco non più in produzione, oppure la notte tardi  passeggiavano per la città con Osiris. I suoi tentativi per dissuadere lo scheletro venivano ogni volta interrotti da un abitante casuale della città per chiedere un chiarimento o sopratutto da Seth o Seto per parlare di Ra sa cosa visto che ogni volta si allontanavano per discutere privatamente. Ogni volta che finiva di parlare con loro diventava cupo e silenzioso, un espressione di preoccupazione assumeva la sua faccia e subito controllava che Osiris fosse vicino a loro e tendeva ad abbracciarlo ermeticamente o se stavano passeggiando ad avvolgere un braccio intorno alla vita e tirarlo il più vicino possibile facendo in modo che camminassero uno appoggiato all'altro. Un silenzio cupo li avvolgeva ogni volta e non si dissipava mai velocemente.
La bambola aveva quasi rinunciato a farlo ragionare perché sembrava che gli Dei stessi non volessero che lui riuscisse a fermarlo dal suo intento, o come lui in realtà pensava che fosse: pazzia.
E intanto il tempo passava inesorabile.

In quei giorni frenetici al laboratorio del Dottor Finklestein, il Dottor Pegasus lavorava sul suo progetto speciale mentre intanto il suo maggiordomo lavorava sul disegno del progetto affidatogli da Atemu.
:-Dunque... Quale teschio ti si addice di più?
La creatura senza un occhio in quel momento stava provando diversi teschi sul corpo che aveva creato ma nessuno lo soddisfaceva. Uno aveva gli zigomi troppo larghi, un altro aveva il mento troppo lungo e tutti gli altri con qualche strano difetto.
:-Signor Pegasus, i progetti.
Girando la sedia verso il suo maggiordomo osservò attentamente i disegni che gli venivano aperti sopra il tavolo elettrico del laboratorio. Dopo un attenta valutazione  si congratulò con il suo fedele golem:-Eccellente lavoro Crocketts. Hai il permesso di comprarti un nuovo paio di occhiali scuri.

I giorni continuarono a passare e l'orologio segnava: 27 giorni a Natale.
Il lavoro di sartoria di Yugi procedeva a gonfie vele e probabilmente avrebbe finito il costume in anticipo alle sue previsioni. Era metà mattina ed era sul punto di iniziare a imbastire la giacca quando un vassoio di bignè ripieni comparve all'improvviso sul tavolo da lavoro congelandolo a metà nell'appoggiare la stoffa sul piano. Alzando lo sguardo collegò i suoi sorpresi occhi ametista con divertiti occhi celeste acquamarina:-Ryou, lo sai vero, che mi hai fatto rischiare di sporcare la stoffa?
Un dolce sorriso pestifero si allargò ancor di più tra le bende della mummia:-Davvero? Non me n'ero accorto.
Si guardarono, occhi negli occhi. Infine la bambola esalò stanco:-Bugiardo.
Una risata leggera eruppe tra le labbra della creatura bendata e spostando la stoffa da sopra un cassa lì a fianco si sedette per poi farcire nella bocca un bignè alla crema. Il sarto capendo che era un modo sottile per dirgli di prendersi una pausa mise da parte la stoffa e per ripicca scroccò un bignè con crema alle nocciole, l'altro sollevò un sopracciglio divertito alla sfrontatezza dell'altro che semplicemente ricambiò lo sguardo con uno insolente.
Mangiarono in silenzio, decisi a rilassarsi almeno per quei pochi minuti prima di riprendere a lavorare. 
Intanto davanti a loro passò l'albero delle impiccagioni Miho insieme ai suoi impiccati. Tra i rami lei teneva diversi rotoli di carta da pacchi di colore bianco, nero, arancione, grigio e viola. Gli impiccati Haga e Ryuzaki stavano discutendo su chi avesse realizzato la coccarda natalizia più bella, Ryota Kajiki invece stava legando dei fiocchi arancioni attorno a dei pesce-gatti stecchiti mentre invece Esper Roba li impacchettava e Bandit Keith con un sorriso ferino arricciava i fiocchi con un coltello per poi depositarli momentaneamente tra i rami di Miho.
Anzu e Rebecca poco lontano preparavano le teste mozzate rinsecchite per essere impacchettate e Otogi e Honda intanto inseguivano un chibi Ginzo che aveva rubato delle matriosche appena assemblate.
Erano ormai rimasti pochissimi bignè sul vassoio quando Ryou gli domandò:-C'è qualcosa che non va', Yugi? E' da quando sono iniziati i preparativi per il Natale che ti vedo preoccupato.
Un altro sospiro stanco sfuggì dalle labbra della bambola:-Sì.
Distolse lo sguardo dagli altri abitanti della città e incentrò il suo sguardo verso l'altro commensale che lo guardava interrogativo:-Ho la brutta sensazione che tutto questo sia una una cattiva idea.
Vedendo lo sguardo perplesso dell'altro cominciò a spiegare:-Svariate sere fa ero fuori a fare una passeggiata con Osiris quando io...
Qualcosa o qualcuno in quel momento si schiantò contro il tavolo da lavoro facendo cadere nel processo il vassoio, che fortunatamente era ormai vuoto, la macchina da cucire e svariati aghi e fili. Scioccati i due guardarono Honda e Otogi che teneva saldamente tra le mani uno una matriosca mentre l'altro il chibi Ginzo in un groviglio di aghi e fili. Con un sorriso imbarazzato i due lentamente si alzarono mentre contemporaneamente si districavano, o per essere più precisi ci tentavano senza grandi risultati, dai fili.
Tutto quel trambusto aveva richiamato Seto che era a pochi passi dalla tenda poiché stava controllando il giusto funzionamento della ghigliottina all'angolo della piazza.
:-Cosa diamine sta succedendo qui?- chiese il diavolo perentorio.
Il mutaforma e il clown malvagio stavano per imbastire le loro scuse quando la creatura più ricca in città alzò la mano bloccandoli prima che potessero emettere un singolo suono:-Non ho bisogno delle vostre scuse patetiche, posso vederlo da me quello che è successo. Rimettete tutto a posto e poi tornate a lavorare. E tu, Ryou...- continuò rivolto alla mummia:-Non avresti delle bambole voodoo da finire?
La mummia annuì e voltandosi verso la bambola gli sussurrò con un sorriso di scusa:-Ci vediamo.
E sparì tra la folla di creature. Il diavolo lo osservò fino a quando non fu più in vista e poi si rivolse ai due casinisti minaccioso:-Vedete di rimettere tutto come era prima di tornare alle vostre mansioni.
E con questo ultimo ordine se ne andò. I due rimisero tutto in ordine mentre borbottavano tra i denti quanto fosse stronzo Kaiba e scusandosi tra un insulto e l'altro con la bambola. Quando tutto fu come prima i due, dopo che si scusarono un ultima volta, se ne tornarono ai loro compiti.
Yugi con un sospiro preoccupato tornò a lavoro. Un pensiero ricorrente negli ultimi giorni passò nella sua mente veloce come un fulmine di tempesta. 
Speriamo che tutto vada bene. Speriamo che vada tutto bene. Oh Horakthi, veglia su tutti noi.

L'orologio sul municipio segnava: 25 giorni a Natale.
Silver sedeva in uno dei tavolini fuori dal ristorante Lady Arpia con affianco un tavolo su cui sopra stavano diverse tazze di cioccolata calda alcune già completamente vuote e altre ancora completamente piene, un vassoio di churro e una piramide di bignè al cioccolato su un altro vassoio. La falce d'argento riposava nella curva del gomito del braccio appoggiato al bracciolo della sedia mentre l'altro braccio era sospeso in aria nel mentre la mano teneva tra le dita il manico di una tazza di cioccolata calda che intanto veniva sorseggiata.
I suoi occhi intanto sciamavano da una creatura all'altra indecisa dove posare lo sguardo. Non sapeva scegliere cosa la divertiva di più.
Intanto alla porta del ristorante Shizuka e Mai si scambiarono un veloce bacio per poi lo zombie andare a raccogliere le tazze sporche consumate del tristo mietitore.
Sul viso di Silver comparve un ghignò e canticchiò il ritornello della canzone che ormai era sulla bocca di tutte le creature di Halloween:-Far Natale... Far Natale... Mummie e bestie, far Natale, noi!

L'orologio principale segnava: 21 giorni a Natale.
Mana stava aiutando Mahad a preparare un intruglio su un calderone portato apposta in piazza per essere utilizzato la notte di Natale per permettere a tutti i cittadini di seguire l'avventura e la gioia, ovvero terrore, della notte.
Yugi dalla sua posizione osservava tra una rifinitura e l'altra sul vestito gli abitanti che sorridevano felici mentre lavoravano. Entusiasmo, eccitazione e gioia erano nell'aria e tutti ne erano influenzati, tranne la bambola. Aveva ormai rinunciato di dissuadere Atemu spiegandogli i suoi timori, tanto tutte le volte che ci provava in un modo o nell'altro veniva interrotto a metà spiegazione. Un forte peso riposava nel suo petto e il suo cuore era roso dall'angoscia. Sentiva, no, sapeva che sarebbe stato un disastro la festa. Tutto sarebbe andato in malora ma non c'era niente che poteva fare per fermare il disastro ormai in moto. Se avesse saputo come salvare capra e cavoli lo avrebbe già fatto.
In quel momento passarono davanti a lui Jonouchi, Honda e Anzu nel mentre canticchiavano:-Tutti insieme far Natale, mummie e bestie, far Natale, noi!
Yugi a sentire il ritornello della canzone che era sulla bocca di tutti gli venne in mente una leggera modifica che andava perfettamente a tempo con il ritmo della canzone. E la voce della sua coscienza cantò tra i meandri della sua mente: Tutti insieme a far Natale, siam tutti fottuti, a far Natale, noi!
Sì, Yugi trovava la modifica decisamente azzeccata con la loro situazione. Mentre stava ancora rimuginando sulla loro... pardon, sua situazione disastrosa visto che nessuno condivideva il suo punto di vista perché tutti gli altri non capivano che era una pessima idea, Jou sbatté le mani sul tavolo facendo sobbalzare dallo spavento la bambola. 
:-Per Ra, Jou, vuoi farmi venire un colpo?
Un sorriso, più simile a un ghigno, crebbe sul volto del licantropo che invece di rispondere sghignazzava contento:-Forse sì, forse no. Ma era sicuramente il modo migliore per attirare la tua attenzione. 
Lui lo guardò, sospettoso:-Perché?
L'altro iniziò la sua spiegazione con fare vago:-Be', vedi... In questi giorni mi sembri molto preoccupato e visto che se non sei costretto non ti stacchi dal tuo lavoro, abbiamo deciso, io, Honda e Anzu, che tu hai bisogno di una pausa e che quindi verrai con noi a fare un giro a vedere gli altri mentre lavorano.
Abbassò l'ago che aveva in mano e aprì la bocca per protestare ma non riuscì a emettere un suono contro quegli occhi seri e preoccupati con cui il licantropo lo guardava. Abbassò lo sguardo e sospirò stanco. Lo so anch'io che mi sto 'ammazzando' di lavoro ma trovo che sia l'unico modo per non pensare e sentire l'ansia che mi rode il cuore. E' il solo modo che ho per non annegare nella preoccupazione.
Osservò di sottecchi la creatura davanti a lui. Sembra che il crepacuore che gli era venuto alla notizia che Mai è fidanzata con sua sorella sia migliorato. Almeno adesso riesce di nuovo a sorridere e a scherzare.
Mosse lo sguardo verso il mutaforma e dall'altra parte della piazza individuò il clown malvagio. Mentre questi due sono ancora molto lontani dal migliorare. Probabilmente Jou ha migliorato così in fretta perché è Shizuka fidanzata con la creatura che ama. Buon per lui.
Abbassò infine i piedi a terra da dove erano arroccati nei pedali e con un cenno stanco della testa assentì alla loro richiesta o meglio alla richiesta a cui non sarebbe stata accettata un no come risposta. 
Con un sorriso sul volto Jou lo prese per il polso e lo trascinò attraverso la folla di creature con Anzu e Honda a ruota. Tra camminare, evitare scatole che apparivano all'improvviso all'altezza del volto, attrezzi che subdolamente cercavano di farti inciampare e altro ancora che in qualche modo attentava alla tua vita o almeno alla tua salute fisica giunsero davanti al tavolo dove stavano lavorando i giovani della città. Mokuba si dilettava a tagliare le teste alle bambole, Noah invece aveva una vena più distruttiva, prendeva direttamente a colpi di martello le macchinine giocattolo, Leon invece preferiva utilizzare le teste tagliate da Mokuba in modo proficuo, in qualche modo riusciva a rendere la testa decrepita tale e quale a quelle dei morti seppelliti nelle bare da anni, Rebecca usava invece animali stecchiti per creare dei regali originali.
I cosiddetti regali erano... inquietanti.
Ma come poteva, lui, portar via la gioia che aveva conquistato gli abitanti da quando avevano cominciato i preparativi per il Natale? Senza contare che lui non era di qui, di questa città che gli aveva regalato tanto. Amici, un senso di appartenenza che non aveva mai sentito a Domino e l'amore. Sì, amava Atemu ma... se lui non era di qui significava che non era adatto per stare insieme ad Atemu? Ma Silver gli aveva detto che doveva trovare il coraggio necessario per confessare i suoi sentimenti perché altrimenti se ne sarebbe pentito a vita. Allora, forse, se Atemu non avesse ricambiato i suoi sentimenti avrebbe fatto fagotto e se ne sarebbe andato dalla città e avrebbe cercato la felicità da qualche altra parte, forse avrebbe potuto chiedere a Silver se poteva accompagnarla. Sentiva l'immenso bisogno di fare un altra chiacchierata con Silver, per quanto fosse irritante, saccente e sarcastica, quando era in vena sapeva dare dei buoni consigli.
Mentre era perso nei suoi pensieri aveva comunque registrato il fatto che Sigfried insieme a Vivian e a Mei e Kyu stavano decorando delle paperelle di legno su ruote con i denti aguzzi e vernice rossa che imitava il sangue che scendeva da vari fori sulle papere. Poco lontano Valon si divertiva a tramortire scorpioni neri giganti, che venivano rinchiusi in una matriosca da Amelda, da una ancora più grande da Raphael e una ancora più grande da Dartz.
:-Ehi, arriva Atemu!- esclamò Ryou che era sbucato fuori dal nulla al suo fianco facendo saltare la bambola di pezza dallo spavento.
Il Re era comparso da una delle strade laterali della piazza in compagnia di Seth discutendo a bassa voce e con uno sguardo serio. Quando lo scheletro notò il via vai dei suoi concittadini indaffarati con un sorriso genuino sul suo volto li guardò mentre realizzavano la sua fantasia e quasi subito individuò Yugi in mezzo a tutto quel disordine. In poche falcate veloci raggiunse la bambola e lo abbracciò stretto al petto sollevandolo da terra e si mise a girare in tondo. 
Ne sono sicuro, questo è amore! Amore per questa piccola, dolce bambola caduta dal cielo!
Gridò nella sua testa Atemu mentre continuava a tenere Yugi tra le sue braccia. Era sicuro di quanto affermava poiché solo quest'emozione poteva essere, nessun altra si addiceva ai suoi sentimenti.
Finalmente abbassò a terra la bambola che aveva una dolce sfumatura rossastra sulle gote rendendolo ancora più carino. Incantevole.
:-Atemu?-Yugi non si aspettava questa dimostrazione di affetto da parte dell'altro che aveva bandito tutti i pensieri tristi, ansiosi, preoccupati, depressi della bambola.
:- Stento a crederci! Il mio desiderio, il mio sogno, la mia fantasia si sta realizzando!-esclamò Atemu felice. Circondando con un braccio la sua vita lo avvicinò di più a sé facendo in modo che il suo petto fosse in contatto con la schiena dell'altro. Nascose il suo volto nei capelli di Yugi e sussurrò con una voce talmente bassa che lo sentì solo l'ex-umano:-Sono così felice di poter condividere questo con te.
Le guance della bambola divennero ancora più rosse.
Quel momento idilliaco fu interrotto da qualcuno che gli stava tirando la manica e sollevando il volto lo puntò su Honda che disse:- Atemu che dici di questo cappello di topo che ho realizzato poco fa?
Osservò un attimo il cappello mostratogli e rispose:-Non male, ma un cappello di pipistrello sarebbe ancora meglio.
Non finì di dare il suo responso che Mahad venne a chiedere il suo parere per i giocattoli che stavano realizzando. Lo scheletro si staccò dalla bambola, non prima di dargli un bacio tra i capelli, e si diresse insieme allo stregone fantasma nel dedalo di tavoli da lavoro per controllare la qualità dei giocattoli e soprattutto per dare dei consigli ai suoi concittadini per preparare i regali perfetti. Non ebbe neppure il tempo di sospirare malinconico per il contato perso con l'altro che apparve all'improvviso dietro di sé il Sindaco Seth:-Non hai un vestito da finire tu?
Yugi si dileguò alla velocità della luce per tornare alla sua postazione:-E voi altri non avete dei regali da fare?
Con un sorriso tirato tutti loro si dileguarono per tornare ai loro compiti.

L'orologio segnava: 14 giorni a Natale.
Una elegante civetta delle nevi dagli occhi argentei era tranquillamente appollaiata sopra le lanterne di uno dei tanti lampioni della città di Natale e guardava gli elfi che lavoravano indaffaratissimi. Nella grande fabbrica si preparavano cavalli di legno a dondolo, si realizzavano tanti teneri orsacchiotti, si preparavano biscotti,  si riverniciava e ripuliva la grande slitta rossa, si accudivano le renne nelle stalle e scegliendo quelle che erano più informa per la grande notte,  si impacchettavano i regali, si riempivano le calze natalizie di piccoli giocattoli e si incominciava a preparare il grande sacco pieno dei regali per i bambini di tutto il mondo.
Nessuno in città poteva anche minimamente sospettare quello che sarebbe successo da lì a pochi giorni. Tutto procedeva nel migliore dei modi come ogni anno.
La civetta aprì e chiuse gli occhi con calma.
E osservava.

Il dottor Pegasus aveva finito di raccogliere tutte le ossa necessarie per creare tre renne scheletriche. Le ossa senza vita riposavano sul grande tavolo del laboratorio e diede il segnale a Crocketts per attivare l'elettricità delle bobine di tesla.
Con gioia guardò le sue nuove creazioni prendere vita.
Ma poiché si era sporto troppo avanti per l'entusiasmo cadde sul tavolo e fu in quel momento che notò all'angolo del tavolo un teschio perfetto da utilizzare per la sua più grande creazione. Cominciò a lucidarlo con un sorriso amorevole:-Questo è perfetto. Il tuo viso sarà meraviglioso, mio tesoro.

Il grande orologio sopra il municipio segnava: 7 giorni a Natale.
Yugi si era fermato dal cucire la suola in legno e cuoio dal resto dello stivale dell'abito da Babbo Nachele e si stava dirigendo al ristorante di Mai da solo perché Atemu era stato richiamato da Seth per alcune importanti novità.
Quando fu dentro notò i pochi avventori nella sala da pranzo, era molto presto per pranzare, c'erano solo i quattro fantasmi del cimitero in un tavolo vicino , Amane che sedeva al bancone bevendo una tazza fumante di tisana alle erbe e un tristo mietitore seduto su una poltrona in legno coperto da dei morbidi cuscini viola in un tavolo in fondo affianco alle grandi vetrate colorate del ristorante.
Yugi si diresse sicuro verso Silver.
Quando fu vicino notò un piatto stracolmo di churro con affianco una ciotola di mousse al cioccolato e una tazza di cioccolata calda con un stecca di cannella infilzata nella panna, cioccolato e scorza di limone grattugiata sopra e una ciliegia posta in cima al tutto.
Prese posto davanti a lei e con un sospiro appoggiò la testa sulle braccia incrociate appoggiate sul tavolo. Silver alzò le sopracciglie dubbiose:-Stanco?
:-No... se mai...
:-Preoccupato?
:-Già.
Silver alzò la mano e segnalò a Shizuka di avvicinarsi. Quando gli fu a fianco sommessamente sussurrò il suo ordine:-Portagli qualcosa di leggero al cioccolato. Dovrebbe aiutarlo a sollevargli il morale.
Con un cenno di intesa la zombie si allontanò. Passarono i minuti e infine Shizuka tornò con un vassoio di tartufini al cioccolato bianco e cocco e di propria iniziativa anche con una camomilla, lo avrebbe aiutato a rilassarsi.
Dopo che il vassoio fu appoggiato sul tavolo lo scuoté leggermente. Lui alzò gli occhi stanchi e gli ordinò:-Mangia.
Con lentezza cominciò a mangiare e bere, e quando Silver lo vide più tranquillo gli chiese:-Allora... come vanno le cose tra te e Atemu?
:-Male.
Sollevò un sopracciglio:-Male come?
Non mi sembra che le cose vadano tanto male, Atemu ha compresso cosa sono i suoi sentimenti ed è ancora più affettuoso di prima. A meno che intenda...
:-Non importa quante volte cerchi di dissuaderlo da non fare noi il Natale, ogni volta che cerco di iniziare questa discussione in un modo o nell'altro non riesco neanche ad iniziarla.
Appoggiò affranto la testa sul tavolo:-Non so più cosa fare.
:-E hai confessato i tuoi sentimenti per lui?
:-Io... non ho trovato il momento adatto.
Momento di pausa:-Capisco.
Lei prese la tazza ormai quasi vuota di cioccolata e la fissò contemplativa:-Sai... prima di ricorrere a un metodo drastico ti consiglio di cercare di convincerlo a non fare quello che vuole fare ma se non ci riesci, be'... che posso dire, hai pur sempre tre desideri.
La bambola sollevò la testa guardandola ad occhi spalancati:-Non ci avevo pensato. Se uso uno di loro allora...
:-Potresti fermare il tuo amato scheletro senza che scopra che sei stato tu.
Rimase in silenzio un attimo contemplativo:-Credo che... ascolterò il tuo consiglio.
Si alzò, stava per andarsene quando si fermò per poi voltarsi. Anticipando qualsiasi cosa che stava per fare Silver disse:-Vai, vai. Tranquillo, pago io.
Con un sorriso riconoscente se ne andò.
Un sorriso compiaciuto spuntò sul volto del tristo mietitore.
E uno.

Gli ultimi giorni prima di Natale furono frenetici.
Furono preparati gli ultimi regali: furono preparate le scatole carillon dalle facce di clown spaventose, i teschi furono fagocitati dai serpenti neri e arancioni utilizzati al posto delle calze rosse natalizie, e la bara che avrebbe fatto da slitta fu posizionata, inchiodata ai pattini e al grande vaso che avrebbe contenuto il grande sacco pieno dei regali fabbricati dagli abitanti.

Notte fonda, ore 23.59. L'orologio segnava meno 2 giorni a Natale.
Gli abitanti cantando la canzone che era la più cantata in città caricavano la slitta-sarcofago col sacco pieno di regali:- Far Natale! Far Natale! La, la, la. E' quasi qui, Natale, mio! Fa din-don-dan lo scampanio. E se la luna sorgerà poi si canterà:
E Atemu che era lì che controllava gli ultimi preparativi cantò in assolo la strofa finale:- E' arrivato il Natale!
Rise da far paura. 
Le renne scheletriche create dal Dottor. Pegasus si presentarono all'appello fluttuando in aria sopra la slitta.
L'orologio scoccò la mezzanotte.
Mancava un giorno a Natale.







Note:
Shinkan: Sacerdoti
Kame Game Shop: sarebbe il negozio del nonno di Yugi nel manga/anime. Non chiedetemi come sia riuscita a infilarlo anche nella città di Halloween perché non ne ho la più pallida idea io stessa.
Bignè: piccola pasta dolce di forma tondeggiante, nella storia di preciso sono quelli ripieni
Bambole voodoo: oggetto della tradizione religiosa afroamericana, essa rappresenta una persona specifica che deve essere oggetto di azioni da chi esegue il rito, ad esempio guarirla da malattie o arrecarle dolore. Possono essere attaccati ad essa capelli o peli della persona che può essere controllata tramite la bambola.
Churro: è uno spuntino dolce della tradizione spagnola a base di pastella fritta spolverata di zucchero
Far Natale: The Nightmare Before Christmas (movie). Piccola modifica quando la canta Yugi.
Tartufini al cioccolato bianco e cocco: sono dei cioccolatini sferici o a pallina, ne esistono molte varianti. Sono originari della Francia





Note dell'Autrice:
... Ho fatto in fretta, considerando i miei standard. 
Dunque gente, Eccoci a tredici. Si lo so, niente grandi emozioni da 'Atemu cosa stai combinando?' Ma quando lo scrissi trovai che il capitolo si fermava perfettamente lì.
E adesso che la mia personale sfida abbia inizio. Riuscirò a pubblicare settimanalmente, circa, i restanti capitoli? Ovviamente mentre studio: esame teorico per la patente B, ritorno a scuola con il temuto e al tempo stesso sospirato ultimo anno di superiori? Senza contare problemi vari ed eventuali, e un paio già c'è li ho in mente.
Tuttavia l'ultimo capitolo, l'epilogo, ho tutte le intenzioni di pubblicarlo a una data ben precisa (anche se dovessero passare più o meno di sette giorni dal penultimo quello sarà postato quel giorno), per rimanere in tema con la storia. Pensandoci anche il numero totale dei capitoli pubblicati sarà in tema con la storia.
Mi ero data una data di scadenza per completarla e ho tutte le intenzioni di rispettarla. Vediamo se ne sono capace.
Un ultima cosa... ho notato che da queste parti, in tutto il sito, e mi comprendo perché lo faccio anch'io, le recensioni sono morte. Ciò, so che la pigrizia ultimamente regna sovrana e io mi considero un esempio per quanto posso essere pigra, ma... Gente! Recensite! Lo so che non sempre è possibile ma... Miseria, una recensione può spronare il pigro scrittore/scrittrice a scrivere e a pubblicare! Non dico di vivere la vostra vita a recensire ma una, anche sparodica in una storia, da l'impulso necessario per andare avanti. Perché a volte ci sono belle storie che non vengono recensite, e ne ho viste e lette tante, mentre è un vero peccato non farlo, e non possono farlo sempre i soliti quattro gatti recensori.
E dopo questo mio sfogo rivolto a tutti coloro che possono, e chiedo scusa in anticipo se ho urtato qualcuno, vi saluto fino al prossimo capitolo.
Sayonara.





Recensioni:
Goten: Ma io mi perdo, poi torno... con calma ma torno. 
Ho fatto abbastanza presto con questo? Non è che mi piace farmi attendere e che a volte la mia Fantasia va a farsi un lungo viaggetto per poi tornare piena di souvenir. Comunque tenterò di essere il più veloce possibile.
  
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