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Autore: roseren    21/09/2014    5 recensioni
Cosa accadrebbe se in realtà fairy tail fosse stato tutto un videogioco alla “sword art online”? Ovvero cosa accadrebbe se i maghi di fairy tail in realtà fossero persone normalissime intrappolate in un videogioco con i ricordi alterati? E se riuscissero ad uscire da questo gioco cosa accadrebbe al loro risveglio? Ecco una storia raccontata in prima persona da Lucy riguardo a questa esperienza, cosa farà la ragazza senza i suoi amici... e soprattutto senza il suo Natsu?
Genere: Sentimentale, Drammatico, Slice of life, Fluff, Romantico, Commedia, Soprannaturale e c'è anche un po' di mistero.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mi trovavo di nuovo in quella stanza stanza ma da sola. Mi misi seduta sul letto e con lo sguardo perlustrai tutta la stanza sperando che non fosse stato solo un sogno e che Natsu fosse lì, da qualche parte, ma lui non c'era.
Dopo soli pochi istanti mi resi conto che era inutile anche solo sperarci perchè Mavis mi aveva anche spiegato che potevo essere trasferita solo io su Earthland perchè il mio collegamento con la Terra era l'unico che potesse reggere a tale azione.
“Che stupida...” mi dissi sfiorandomi le labbra con le dita.
Però, nonostante sapessi che era impossibile, decisi di andare a controllare nella stanza dove il corpo di Natsu stava riposando, per esserne certa.
Appoggiai i piedi a terra per alzarmi ma prima che potessi mettermi in piedi la porta si aprì.
“Natsu!” dissi d'istinto alzando lo sguardo ma vidi solo Happy con in mano un pesce.
“Oh! Sei già sveglia!” disse il mio amico entrando nella stanza.
In un attimo il mio leggero sorriso scomparve e presi un'espressione di malinconia. Mi sentivo ancora più stupida per averci creduto, anche solo per pochi istanti.
“Natsu non può essere qui...L'immaginazione deve aver preso il sopravvento su di me...” dissi a bassa voce per non farmi sentire.
“Eh? E' già sveglia?” chiese qualcuno spuntando da dietro Happy, il primo particolare che notai di quella persona fu...La sua capigliatura rosa.
Ad ogni suo movimento, anche il più piccolo, verso di me i miei occhi si allargavano sempre di più lasciando cadere delle calde lacrime di gioia che sfioravano le mie guance fino a cadere e appena lui superò la soglia della porta non riuscì più a trattenermi.
“Natsuuuuu!!!” gridai saltandogli letteralmente addosso per abbracciarlo, facendogli perdere l'equilibrio e facendoci cadere entrambi a terra.
“E-ehi, che ti prende?” mi chiese ridendo mentre cercava di far credere di essere un po' infastidito ma l'unica cosa che riuscì a fare fu sorridere mantenendo gli occhi leggermente lucidi.
Tenevo le braccia strette attorno al suo collo e la mia testa appoggiata al suo petto fasciato a causa delle ferite riportate, come quasi tutto il suo corpo.  Riuscivo a sentire il battito del suo cuore accelerare con me così vicina e soprattutto sentivo il suo calore, il calore che il corpo senza anima che avevo trovato poco prima non era stato in grado di trasmettermi. 
“Non era un sogno” affermai alzando la testa in modo tale da guardarlo negli occhi anche se le lacrime mi permettevano di vedere solo qualcosa di sfuocato. 
“N-non ti sembra il caso di alzarti...?” mi domandò appoggiando una mano sulla mia spalla per invitarmi ad alzarmi ma io strinsi ancora di più.
“Voglio rimanere così ancora per un po', per favore...” dissi riappoggiando la testa al suo petto.
Natsu spostò la mano dalla mia spalla per appoggiarla sulla mia testa ed avvicinarmi ancora di più a sé.
“Ok...” rispose alzandomi la frangetta in modo tale da darmi un bacio sulla fronte per poi stringermi anche lui tra le sue braccia.
Faceva davvero caldo mentre mi stringeva, era quasi soffocante ma allo stesso tempo talmente piacevole da non fare alcuna fatica per sopportarlo.
Chiusi gli occhi e mi lasciai andare a quel dolce momento: Natsu era ancora con me.
Eravamo talmente vicini che riuscivo a sentire il suo respiro sfiorami la pelle, era fastidioso eppure sembrava così indispensabile da non poterne fare a meno neanche per un istante di più.
Mi stavo quasi per addormentare per quanto mi sentivo bene, rilassata e soprattutto protetta, se non fosse stato per Happy che in sottofondo cercava di non scoppiare in una risata.
“Voi vi piiiiiiacete” disse l'exceed non riuscendo più a trattenersi.
A quel punto spalancai gli occhi e mi alzai immediatamente completamente presa dall'imbarazzo.
“T-t-t-t-t-t-ti po-possiamo s-s-sp-spiegare!!! No aspetta...Così sembra qualcosa di grave...! No, cioè quello che volevo dire è che....C-cioè...Ehm...Ecco vedi...” balbettai senza lasciar comprendere niente a nessuno, nemmeno a me.
Non avevo mai pensato di informare Happy sulla notizia, non perchè non volessi ma perchè non volevo sprecare il poco tempo che mi era rimasto con lui per simili informazioni che non gli sarebbero mai servite e anche perchè mi imbarazzava parlargliene proprio per il suo modo di reagire a simili notizie. Nonostante avessi sempre trovato molto fastidioso quel suo modo di dire “voi vi piacete”, però, dopo non averlo sentito per quasi un anno era diventato piacevole a tal punto da farmi sorridere anche se l'imbarazzo mi stava inghiottendo.
“Che?” fece Happy confuso dal mio tergiversare.
Mi guardai nervosamente in tutte le direzioni, balbettando e cercando le parole adatte a spiegare la situazione anche se non difficoltà. Ero talmente presa dall'agitazione da non riuscire a fermarmi neanche per un secondo, fino a quando non sentii la mano di Natsu sulla mia spalla.
“Tranquilla, gli ho già raccontato cosa ci è successo, più o meno” mi disse completamente calmo.
“Cosa?!!! P-perchè non me lo avete detto prima? S-stavo impazzendo per cercare di spiegarlo!” 
“Quando avrei dovuto dirtelo? Prima o dopo che mi sei saltata addosso?”
“Eh eh...G-già, è vero...Però, Happy, non sembri molto sorpreso dalla notizia, è strano...” dissi con ancora un po' d'imbarazzo.
“Mh? Era ovvio, no?” rispose Happy molto disinvolto.
“In che senso?”
“L'ho sempre saputo che a te, Natsu...Piiiiaceva. Ero sicuro che un giorno saresti finiti con lo stare insieme...” disse ridendo sotto i baffi.
“Già...Probabilmente hai ragione...” risposi sorridendogli. Ormai quel suo particolare modo di dire che qualcuno si piaceva non mi dava più fastidio, ma anzi volevo ascoltarlo sempre di più nel poco tempo che mi rimaneva con lui.
“Natsu, salvami! Lucy è strana! Anzi, no! Lei non è Lucy! E' spaventosa!” affermò Happy facendosi consolare da Natsu.
“Come sarebbe a dire 'spaventosa'?! Ti ho dato anche ragione!” risposi infastidita, ma poi la mia smorfia di rabbia si trasformò in un sorriso nel vederli di nuovo insieme.
“Già, in realtà è da un po' è così...Pensa che alle volte mi fa anche dei complimenti ed è gentile!” disse Natsu inquietato.
“E questo ti sembra spaventoso?!” gli sgridai mentre ridevano e mi ignoravano.
“Cosa? No, questa non può essere Lucy, lei è molto più cattiva...” disse Happy.
“Ehi! Davvero vi sembra il momento adatto per parlare di questo?”
Entrami avevano un sorrido talmente radioso mentre parlavano di me che fecero provare felicità anche a me nel solo guardarli.
Quando Natsu sciolse l'abbraccio “consolatore” con Happy si girò verso di me allargando le braccia, come un invito ad abbracciarlo.
“Che c'è? Adesso che sono in piedi non vuoi più abbracciarmi?” mi chiese aspettandomi con il sorriso ma preferivo non andare ad abbracciarlo perchè sapevo che non mi sarei fermata a quel gesto e che lo avrei anche baciato ma non volevo che accadesse di fronte ad Happy...
“H-ho già avuto quel che volevo...” risposi chiudendo gli occhi per cercare di frenare ogni mio istinto che mi spingesse ad andare da lui ma quando gli aprii mi ritrovai il volto di Natsu vicinissimo al mio. Non ebbi nemmeno il tempo di dire una parola che lui mi baciò e a quel punto mi lasciai andare anche io chiudendo gli occhi e fregandomene completamente che Happy ci stesse osservando ridacchiando.
“Eeehm...N-non esagerate però...” disse Happy notando che quel bacio stava durando più di quanto si aspettasse.
“Perchè dovevi intervenire facendomi imbarazzare proprio ora che abbiamo superato la fase dell'imbarazzo?!!” dissi, con il volto completamente rosso, spingendo via l'exceed.
“Fase dell'imbarazzo?” fece eco Natsu confuso.
“Sì, non ti ricordi che prima eravamo molto più...Mmmh...Timidi?”
“Eh? D-davvero Natsu era timido?” si intromise Happy, già pronto a ridere.
“I-io non sono mai stato timido...E neanche imbarazzato!” protestò Natsu gonfiando le guance come un bambino imbronciato.
“Si invece...Per esempio quando mi hai chiesto di sposarti...Mi ricordo che eri completamente rosso!” 
“Eh? N-Nastu ti ha fatto una proposta?” chiese Happy paralizzato dallo shock.
“P-perchè...N-non ti ha detto niente riguardo a questo?”
“Non ho avuto tempo per spiegargli proprio tutto...” spiegò Natsu.
“Cosa?! E-e io che l'ho detto così tranquillamente...”
“Non ci posso credere...Natsu, sei sicuro di voler passare il resto della tua vita con lei?! Cioè...Sai che è Lucy, vero?!” chiese l'exceed parecchio sconvolto.
Come risposta credevo che Natsu mi avrebbe preso  in giro, come succedeva sempre anche perchè era da un po' che non lo faceva e il “ritorno” di Happy lo stava spingendo a tornare a quei giorni ma non mi dispiaceva affatto perchè alla fine, anche se le loro battute mi facevano irritare, mi divertivo anche io.
“Sì, ne sono sicuro...Voglio passare il resto della mia vita con lei al mio fianco! Questi giorni senza di lei sono stati terribili e non voglio più riviverli!” affermò Natsu convinto, rendendomi incredibilmente felice.
“Natsu...Sei sicuro di stare bene?” chiese Happy un po' spaventato dalla serietà dimostrata dal suo migliore amico nel dire quella frase.
“Ora che siamo di nuovo insieme sì...Il nostro team è di nuovo unito!” disse appoggiando un braccio sulle mie spalle.
“Sì...” risposi pensierosa.
Era incredibile, ma nonostante la strana situazione in cui ci trovavamo le nostre conversazioni erano normali, per quanto “normali” potessero essere definite... Riuscivamo a ridere e scherzare, dimenticandoci anche per qualche istante del casino in cui ci eravamo cacciati.
“Non allontanarti più da me...Mai più” mi sussurrò Natsu nell'orecchio, così che Happy non lo sentisse, poi si allontanò da me e si mise seduto sul bordo del letto.
“Ti...Ti ho...Deluso?” chiesi con il volto basso, spaventata da quale potesse essere la risposta. 
“Di cosa stai parlando? Non importa quello che farai, tu non potrai mai deludermi, Lucy” rispose con un convincente sorriso.
In quell'istante mi accorsi che fino a quel momento non aveva mai detto il mio nome, ma non lo aveva pronunciato “Lu” come ormai era solito fare, il che mi fece comprendere che, nonostante lui mi avesse rassicurato con le sue parole, c'era qualcosa che non andava.
“Natsu...” dissi ma Happy mi parlò sopra, non permettendomi di scusarmi per bene con col mio amato.
“Natsu, adesso puoi spiegarci cosa è successo? Cioè come hai fatto ad arrivare qui...Mi ha promesso che mi avresti raccontato tutto una volta che Lucy si fosse svegliata...”
Tutte le emozioni che avevo provato nel rivedere Natsu mi avevano completamente fatto dimenticare della delicata situazione in cui ci trovavamo, tanto da non fare nemmeno caso a quanto fosse stato incredibile riaverlo in quel mondo!
“Ah! Sì, giusto!”
“Aspetta! Prima di questo...Quello che è successo fuori poco fa...Era vero? E'-è successo davvero?”
“Sì...Quando mi sono risvegliato qui ero in una stanza e quando ho aperto la porta ti ho vista così ho provato a seguirti, ma non avevo forze quindi ci ho messo un po' e alla fine sono crollato quando ti ho raggiunta...”
“Quindi non era solo un sogno?” dissi con un sospiro di sollievo.
“Quando mi sono svegliato questa notte e ho notato che non c'eri, Lucy, sono andato a cercarti e ti ho trovata a dormire con vicino Natsu. Visto che era buio ho preso una candela per cercarti, quindi quando mi sono avvicinato a voi due Natsu si è svegliato subito ed ha mangiato il fuoco...A quel punto ha recuperato un po' di forze e ha fatto il possibile per non svegliarti, infatti ti ha anche portata in braccio fino a qui, nonostante non fosse in forze, e poi mi ha raccontato brevemente cosa è successo sulla Terra...” spiegò Happy.
“A-aspetta un attimo... Se non ha incontrato Mavis come fa a sapere che la Terra è un mondo a parte? Ti ha detto qualcosa Happy?”
“No, sapevo già tutto prima di tornare qui” rispose Natsu.
“C-come è possibile?”
“E' stata Mavis a spiegarmi tutto, la Mavis della Terra”
“Ma lei...E' morta...”
“Un giorno sono andato al cimitero e sono passato vicino alla sua tomba. Per qualche strano motivo ho sentito il bisogno di parlarle e lei mi ha risposto, anche se non riuscivo a vederla sentivo la sua voce nella mia testa e così mi ha spiegato tutto!”
“Mi stai dicendo che, anche se sapevi che forse saresti rimasto intrappolato qui, tu...Sei venuto lo stesso? Rischiando di non poter più tornare indietro?” dissi sentendomi vicina a lui in modo da poter finalmente piangere tra le sue braccia perchè era quello l'unico modo in cui tutti i miei sensi di colpa e la mia tristezza potevano svanire attraverso le lacrime, grazie all'appoggio di Natsu.
“L'ho fatto perchè non potevo più rimanere senza di voi e perchè sono sicuro che troveremo una soluzione anche a questo, come facciamo di solito, ne?” disse sorridendomi e a quel punto piansi, ovviamente.
“E-ehi non c'è bisogni di piangere così...” disse Natsu un po' imbarazzato.
“Ma...Ma io ho fatto tutto senza avverti e tu mi hai comunque raggiunto...Io...”
“Va bene! E' stata una mia scelta”
“Ma...”
“Adesso sarà meglio dormire... Happy mi ha spiegato che al momento siamo a corto di potere magico perchè Mavis lo ha usato per trasferire le memorie. Io sono riuscito a recuperare un po' le forze perchè ho mangiato del fuoco ma ancora non riesco ad usare la magia, quindi probabilmente se ci riposiamo ne saremo di nuovo in grado!”
“Sì”
“E poi così potrò anche tornare a combattere...Non vedo l'ora! Tu sarai la mia prima avversaria, Lucy!”mi disse entusiasta.
“Non ci tengo, grazie. Comunque...Dove dormirai? Qui non c'è solo un lett-” provai a dire mentre Natsu si stava sdraiando tranquillamente sul letto.
“Qui, non è ovvio?”
“M-ma...”
“Infondo dormiamo sempre insieme, no?”
“Eh? S-siete già arrivati a quel punto?!” chiese Happy sbalordito, nascondendo una risata.
“Ma che hai capito?!!”
“Dobbiamo solo stare un po' più stretti... Non è un problema!” continuò Natsu con un enorme sorriso che mi fece arrossire leggermente. Era ovvio che non fosse un problema in quando sulla Terra, nonostante il nostro letto fosse grande, ci risvegliavamo sempre molto vicini, come se fossimo ancora in un lettino.
“V-va bene, ma Happy dove dormirà?”
“In mezzo a voi!” si intromise determinato.
“Eh?!”
“Per precauzione starò in mezzo a voi...Devo evitare che-”
“E-e-ehi...! C-che ti ha raccontato Natsu per farti avere tutti questi sospetti...?” chiesi con molto imbarazzo.
“N-non è questo...Ho solo paura che voi possiate escludermi adesso che state insieme...” 
Mentre Happy parlava aveva un'espressione talmente dolce fa farmi intenerire per il suo imbarazzo anche perchè non lo avevo mai visto in quello stato.
“Cosa stai dicendo? Non potrebbe mai succedere!”  rispose Natsu.
“Già, infondo il motivo principale per cui siamo tornati qui sei proprio tu, Happy, non riusciremo mai ad escluderti neanche se lo volessimo, sei una parte di noi!” gli dissi sorridendo. 
“Lucy...Sei cattiva!” affermò Happy con gli occhi lucidi, cercando di nasconderli alla mia vista.
“Perchè 'cattiva'?!! Ho detto solo delle cose carine!” mi stupii, ma poco dopo tornai a sorridere perchè avevo capito il motivo per cui Happy mi aveva definito in quel modo. Le mie parole, insieme a quelle di Natsu, avevano fatto commuovere il nostro piccolo amico a tal punto da farlo piangere e quelle sue lacrime fecero commuovere anche me che corsi subito ad abbracciarlo mentre mi ripeteva quanto fossi “cattiva” e dopo a noi si aggiunse anche Natsu in quel bellissimo e dolcissimo abbraccio di gruppo.
In seguito andammo tutti a dormire ma visto che il letto era piccolo eravamo scomodi.  Io tenevo la mia mano destra appoggiata ad Happy che si trovava in mezzo a me e Natsu e la mano sinistra al cuore. Stavamo molto stretti, eppure volevamo esserlo anche di più, desideravamo sentirci come una cosa sola. Mi sentivo talmente sicura e protetta da addormentarmi praticamente all'istante. Prima non riuscivo a dormire perchè non avevo Natsu con me e si sa che in due si dorme sempre meglio perchè sapere che c'è qualcuno con te ti rassicura a tal punto da non farti avere paura di niente e quindi riesci ad addormentarti senza problemi, preoccupazioni. Prima di addormentarmi, però, spostai la mia mano da Happy per non dargli fastidio e subito Natsu me la prese e le tenette stretta, anche se si era già addormentato. 
“Non lasciarmi più...Lucy...” farfugliò già nel mondo dei sogni.
Era una sensazione bellissima per entrambi poter tenere la mano dell'altro, soprattutto perchè tutti e due avevamo stretto una mano fredda poco prima. Non volevo più lasciarla, non volevo più perdere quel calore, non volevo più perdere quel bellissimo senso di felicità,non volevo più perdere né Natsu né Happy.

Quella mattina mi svegliai per le 5.00 nonostante fossi molto stanca. Al mio risveglio mi trovavo sdraiata su un fianco con Natsu praticamente attaccato a me abbracciami da dietro come se fossi un peluche. Sulla sua testa c'era Happy che sembrava essere il suo cappello e riuscivo a vederlo solo grazie alla leggerissima luce della luna che, riflessa, entrava dalla finestra. Il braccio destro di Natsu, però, era messo in una posizione piuttosto imbarazzante...Per me: mi stava praticamente palpando.
“E-ehi...N-Natsu...” provai a dire a bassa voce.
Non sapevo neanche se volevo svegliarlo per farlo spostare, o se essere io a spostarlo per evitare che la situazione si complicasse ancora di più, ma appena pronunciai il suo nome lui posò il suo braccio destro sul mio facendo intrecciare le nostre dita.
“Lucy...” farfugliò avvicinandosi ancora di più a me, finendo per appoggiare le sue labbra al mio collo facendo sembrare che mi stesse baciando mentre mi veniva da ridere essendo che mi faceva anche il solletico.
“N-Natsu...!”dissi per farlo smettere, ma invece peggiorai la situazione perchè lui, sentendosi di nuovo chiamare, incominciò a parlare nel sonno dicendo qualcosa che non riuscivo assolutamente a capire ma che mi provocava solo più solletico mentre sentivo il suo respiro sfiorarmi delicatamente la pelle, facendomi venire i brividi dall'emozione più bella che potessi provare: l'Amore.
Tentai di non svegliare nessuno, ma mi era inevitabile ridere almeno un po' quindi decisi di provare a “fuggire” spostando lentamente Natsu lontano da me per poi uscire dalla stanza e, considerando l'ora, ne approfittai per andare a vedere il sole sorgere.
Quando uscii il cielo era ancora scuro, ma luna era diventata più brillante così rimasi semplicemente ad osservarla con l'intento di pensare un po' alla situazione in cui ero finita, ma prima che i pensieri potessero sfiorarmi la mente ricominciai ancora una volta a piangere. Le lacrime di gioia si fusero a quelle di tristezza, non sapevo se essere felice del fatto che potessi stare con Natsu, Happy e i miei spiriti stellari o essere triste perchè non potevo più stare con tutti gli altri miei amici e soprattutto che avevo portato il mio amato a piangere.
“Sono stata così...Stupida...” mi rimproverai asciugandomi completamente le lacrime. Non volevo più piangere, non senza Natsu.
“Ah! Ecco dove eri finita...Ma come fai a non avere sonno?” pronunciò Natsu avvicinandosi da lontano a me sbadigliando e arruffandosi ancora di più la capigliatura rosea.
“Q-quando ti sei svegliato?” chiesi preoccupata dal fatto che potesse aver finto di dormire per tutto il tempo in cui io stavo affogando nell'imbarazzo più totale mentre eravamo nel letto.
“Poco fa...Mi sono ritrovato Happy in faccia e mi sono svegliato...”
“Non è il migliore dei risvegli...” risposi con una leggera risata.
“Comunque che ci fai qui? Lo sai che dovresti riposare...”
“S-sì...P-però volevo vedere l'alba, e poi..” dissi facendo la vaga.
“E poi?”
“Essendo come passa il tempo qui e sulla Terra non voglio sprecare neanche un secondo, altrimenti mi sembrerà solo di far passare giorni inutilmente, quindi se davvero non possiamo fare 'niente' per aiutare Mavis, voglio che questo 'niente' che dobbiamo fare sia speciale. Desidero che sia quel tipo di 'niente' talmente difficile da spiegare che se qualcuno mi chiedesse cosa abbiamo fatto quella sarebbe la mia risposta, anche se in realtà avremo sempre fatto qualcosa. Voglio che questo, probabilmente ultimo, tempo che ci rimane da passare qui, con Happy, sia speciale, non voglio sprecare questi attimi ad attendere che qualcuno faccia qualcosa perchè questo renderà tutto solo più difficile essendo che l'unica cosa che saremo in grado di fare sarà attendere...”
“Oh...Ok...Anche se non ho capito molto del tuo discorso...Allora chiamo anche Happy, così non si sentirà esclus-” annunciò Natsu girandosi verso l'abitazione verso la quale stavamo alloggiando al momento, ma prima che potesse compiere anche solo un passo mi aggrappai ai suoi vestiti per fermarlo, avevo bisogno di risposte anche da lui!
“Lucy...?”
“Scusa...Ma ci sono delle cose che devo sapere...”
“Cosa...?”
“Perchè lo hai fatto? Perchè sei venuto qui sapendo tutto?! Perchè?”
“C'è anche bisogno di chiederlo?”
“Sei uno stupido, Natsu! Stupido! Stupido...Stupido...” dissi colpendolo al petto per rimproverarlo, ma piano piano la mia voce divenne sempre più debole e sofferta fino a quando le lacrime tornarono ancora una volta a scendere dai mie occhi.
“Qual'è il problema, Lucy?” mi chiese bloccandomi il braccio sinistro dal polso mentre quello destro era appoggiato al suo petto, facendomi sentire i battiti del suo cuore accelerare come i miei.
“Io credo...No, è sicuramente così...Io...” incominciai a dire abbassando il volto e iniziando a tremare.
Lungo tutto il mio corpo sentivo uno stranissimo calore di imbarazzo per quello che stavo per dire, ma dovevo dirlo per forza, non riuscivo più a trattenermi. Il viso mi divenne rosso mentre Natsu mi guardava confuso. Ormai ero pronta a buttare fuori tutto quello che sentivo. Le lacrime si placarono per qualche istante e Natsu mi lasciò il polso.
“Tu...?” mi incitò.
“Io...Mi sono innamorata follemente di te, Natsu!!!” gridai alzando il volto al cielo per poi coprirmelo con le mani a causa delle lacrime che ancora una volta mi accarezzavano le guance.
Natsu rimase per qualche istante in silenzio ad osservarmi, poi arrossì e con molto imbarazzo mi disse “E'-è q-questo i-il motivo per cui p-piangi...?! S-scusa...Non sono la persona migliore di questo mondo..O forse dovrei dire di questi mondi?... Però-”
“No, non è questo...” 
“D-dai...N-non piangere...” disse aiutandomi ad asciugare le lacrime.
“Non è colpa mia...Sei tu che mi hai fatto diventare così!”
“Cosa...?”
“Prima che mi innamorassi di te non piangevo così spesso, invece adesso mi accade in continuazione, non importa se è per tristezza o felicità, i miei occhi ogni giorno diventano lucidi e lasciano sfuggire delle lacrime perchè i miei sentimenti per te sono così grandi che non riesco a trattenerli e devono uscire con esse! Io...Io non so neanche cosa sto dicendo adesso, non capisco nemmeno io bene il significato delle mie parole, ma sento che se non ti dico cosa provo, sento che se non cerco di esprimere quello che sento, un giorno esploderò per quanto grande è il mio sentimento! Anche se mi viene sempre difficile trovare le parole giuste io devo farlo perchè-”
“Ho capito...” disse tenendo il volto basso.
“Eh?”
“E' quello che provo anche io, me ne sono reso conto solo adesso che me lo hai detto tu che le cose stanno così...” continuò alzando il volto per mostrarmi il suo splendido e luminoso sorriso insieme a degli occhi diventati lucidi e che provavano in tutti i modi di non far scendere alcuna lacrima.
“Natsu...” 
“Potresti baciarmi?” chiese all'improvviso, cambiando completamente l'atmosfera.
“Eh?” mi bloccai imbarazzata dalla richiesta. Era da un bel po' che non avevo più alcun problema a baciare Natsu, ma sentirglielo dire mi fece tornare tutto l'imbarazzo delle prime volte in cui era successo.
“Scusa...Ma credo che se non mi bacerai finirò anche io per piangere...” 
“Non posso” risposi seriamente.
“Perchè?”
“Se ora iniziassi a baciarti...Non riuscirei più a smettere...” risposi con un leggero e dolce sorriso a cui Natsu rispose con un altrettanto dolce sorriso “Nessuno ti chiederà di fermarti”
Il mio cuore stava per esplodere. Natsu appoggiò le sue mani alla mia vita, impedendomi di scappare, e chiuse gli occhi per avvicinarsi a me ma io coprii le sue labbra con la mia mano per fermarlo.
“Ti ho già detto che ora non posso...” 
“Ok, ok...Ma perchè?” si arrese Natsu.
“Non è solo quello il motivo...Io non posso perchè ti ho fatto soffrire, prima non ci ho pensato ma è così”
“Che intendi dire?”
“Tu sei venuto tutti i giorni a trovarmi e a tenermi la mano, non è così?”
“S-sì...”
“Scusami, se solo avessi ascoltato le tue parole, io non avrei mai dovuto prendere la decisione di tornare qu-”
“No!”
“Cosa...?”
“Hai presente la lettera che avevi scritto prima di andartene?”
“Sì, ma cosa c'entra adesso?”
“Avevi ragione... Anche io desideravo venire qui, forse anche più di te...Ogni volta che ti dicevo di non pensarci in realtà cercavo di convincere anche me, quindi se non fossi stata tu allora sarei stato io ad entrare qui”
“No, è colpa mia, di tutto... Se solo il collegamento tra i due mondi non fosse rimasto aperto allora non avremmo mai scoperto la verità e quindi non avremmo sofferto in questo modo...Scusami, dopo tutti i guai e la tristezza che ti ho causato probabilmente in questo tempo avrai desiderato almeno una volta di non esserti fermato a parlare con me, una sconosciuta, quel giorno sulla Terra...Sicuramente avrai desiderato di non avermi mai conosciuta...” dissi sforzandomi di sorridere per non sembrare triste, ma lo ero e non potevo nasconderlo.
“Non averti mai...Conosciuta?...Sì, ci ho pensato..” mi rispose seriamente.
Era vero che ero stata io a dirglielo, ma era anche vero che non avrei mai immaginato che mi avrebbe risposto in quel modo. Dentro di me sapevo che non ne sarebbe mai stato in grado di dire certe cose, ma la realtà sembrava essere diversa. Sentir dire a Natsu quelle parole mi fece spezzare il cuore, ma infondo non poteva essere altrimenti, no? Mi stava chiamando “Lucy”, era ovvio che ci fosse qualcosa che non andava...


Angolo dell'autrice:
Scusateeeee!!! Che ritardo incredibile! Sono più di tre settimane che non aggiorno... Scusate ma adesso con la scuola ho poco tempo per scrivere, ma soprattutto mi manca la voglia ç__ç Non so perchè ma mi è completamente sparita, però farò di tutto per aggiornare il prima possibile anche perchè la storia è ancora molto lunga e se scrivessi solo 2/3 capitoli al mese non finirebbe più... Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e... Ammettetelo che non vi aspettavate che Natsu rispondesse in quel modo XD Ha sorpreso anche me che l'ho pensato, figuratevi... Detto questo, al prossimo capitolo (che spero di riuscire massimo entro domenica prossima)!
   
 
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