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Autore: Lois Lane 89    22/09/2014    0 recensioni
[Attori/Cantanti]
La vita di Emma è stata stravolta dalla morte dei genitori a causa di un pirata della strada. Due anni dopo, succede qualcosa che lei non si aspettava.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo, scesi per fare colazione, e trovai i ragazzi intorno al tavolo della cucina.
Vidi che stavano mangiando uova e bacon.
Aprì il frigo e presi la bottiglia del latte e ne versai un po' in un bicchiere.
“Ne vuoi un po'?” domandò Orlando porgendomi il piatto.
“No grazie!” risposi io.
“Non ti piacciono le uova e il bacon?” domandò Sean.
“Sì, ma non le mangio a colazione; sono italiana, e mangiamo cose un po' più sane.” risposi io.
“Dici che non mangiamo in modo sano?” domandò David.
“Voi mangiate in maniera abbastanza salutare, altrimenti non riuscireste a mantenere  il fisico che avete, ma c'è un motivo per cui in America c'è un numero sempre crescente di persone obese. E questo motivo è che queste persone mangiano solo schifezze e bibite gassate.” risposi io.
“Quindi cosa hai in mente?” domandò Viggo.
“Bè... l'Italia è considerato il paese con la cucina migliore, quindi da oggi alla spesa e ai pasti ci penso io” risposi io.
“Potrebbe essere una buona idea, quindi le schifezze sono bandite?” domandò Orlando.
“Non del tutto, le mangeremo solo ogni tanto.” risposi io.
Dopo di che, uscimmo di casa tutti insieme e girammo per la città, ma prima di tornare a casa ci fermammo a fare la spesa.
Quella sera, dopo mangiato ci mettemmo a parlare in salotto.
“Sappiamo che sarai tu a scrivere il copione per il film; hai pensato a che genere sarà?” domando Sean.
“No! Non sapevo nemmeno che i protagonisti eravate voi, ma comunque comincerò a farmi venire qualche idea.” risposi io.
“Magari potresti anche essere la protagonista femminile!” disse Orlando.
“Io non sono un'attrice! Dovrò anche pensare a scegliere un'attrice adatta per quel ruolo, quando avrò deciso la trama.” risposi io.
Così dicendo, augurai la buona notte a tutti e me ne andai a dormire.
Prima di addormentarmi, cominciai a pensare in quale genere di film Orlando, Viggo, Sean e David sarebbero stati bene insieme.
Stabilì fin da subito che non sarebbe stato un film horror, perchè era l'unico genere che odiavo.
La mattina seguente, quando scesi per fare colazione, vidi che era arrivato Robert, e stava parlando con i ragazzi.
Non appena mi vide mi sorrise.
“Ero sicuro che saresti venuta!” disse Robert.
“All'inizio avevo deciso di non partire, ma poi ho cambiato idea.” risposi io, aprendo il frigo per prendere del succo di frutta.
“Hai preso la decisione giusta! Allora che ne pensi fin ora?” domandò Robert.
“E' tutto fantastico! Ancora non mi sembra vero!” risposi io.
Robert rise.
“Allora, hai già cominciato a pensare alla trama per il film?” domandò Robert mentre io mi versavo del succo in un bicchiere.
“Sì, ho già iniziato a pensare al genere più adatto. Quello che so con certezza è che non sarà un horror, perchè è l'unico genere che non sopporto.” risposi io.
“Sembra un ottimo inizio, il mio numero ce l'hai, così puoi tenermi informato.” disse Robert.
“E non ti ha detto che sarà anche la protagonista femminile!” disse Orlando.
Ci manca poco che mi soffoco con il succo che stavo bevendo, e cominciai a tossire.
“Non sarò io, penserò anche a trovare l'attrice giusta quando avrò deciso la trama.” risposi io quando fui di nuovo in grado di respirare.
“Ora scusatemi, ma devo proprio scappare, a presto ragazzi!” disse Robert, e uscì di casa.
Quando Robert se ne fu andato fulminai Orlando con un'occhiataccia.
“Se impazzito per caso? Io non sono un'attrice!” dissi io.
“Saresti perfetta!” rispose Orlando.
“Su questa decisione sono irremovibile, quando avrò deciso la trama, penserò anche all'attrice giusta per il ruolo della protagonista femminile!” dissi io.
Così dicendo, mi diressi verso le scale e cominciai a salire.
“Tanto prima o poi cambierai opinione!” gridò Orlando da sotto.
“Io non credo proprio!” risposi io.
Mi vestì e uscì a fare una passeggiata.
Dato che ero da sola, misi nella borsa anche una cartina della città, così le possibilità di perdermi diminuivano.
Mentre camminavo ascoltando  la musica e tenendo la cartina in mano, ad un certo mi scontro con una persona e tutti due finiamo per terra.
Nella caduta un auricolare mi scivolò via dall'orecchio.
Guardai la persona che in quel momento era sopra di me; era un ragazzo con i capelli castani e gli occhi marroni.
“Mi dispiace tanto!” dissi io, quando lui si tolse da sopra di me, e io mi misi a sedere.
“Non ti preoccupare, sono cose che succedono!” rispose lui.
In quel momento lo riconobbi: era Joe Jonas, uno dei componenti dei Jonas Brothers, insieme ai suoi fratelli Kevin e Nick.
Per un momento mi dimenticai di respirare; avevo il mio cantante preferito davanti a me.
Notai dal suo abbigliamento che stava facendo jogging.
Raccolsi la cartina da terra e mi alzai, e lui fece la stessa cosa.
“Come mai la cartina?” domandò lui.
“Sono arrivata da poco a Los Angeles, ed è la prima volta che vengo in questa città!” risposi io.
“Allora benvenuta! Io mi chiamo Joe e tu?” domandò Joe.
“Emma, piacere di conoscerti.” risposi io, porgendogli la mano che strinse sorridendomi.
“Da dove vieni?” domandò Joe.
“Sono italiana, di Roma.” risposi io.
“E quanto ti fermerai qui?” domandò Joe.
“Ancora non lo so.” risposi io.
In quel momento squillò il suo cellulare, e controllò.
“Scusa, ma ora devo scappare! Ciao!” disse Joe.
“Ciao.” risposi io.
Joe corse via.
Io tornai a casa.
Durante il tragitto, mi veniva da sorridere.
Quando entrai in giardino, vidi che i ragazzi erano lì, e si accorsero della mia espressione.
“Che ti è successo?” domandò David, mentre mi sedevo accanto a loro.
“Niente, perchè?” risposi io.
“Perchè non la smetti di sorridere, quindi deve essere successo qualcosa mentre eri fuori.” disse Orlando.
“In effetti qualcosa è successo!” risposi io.
Così gli raccontai dell'incontro – scontro con Joe.
“Quindi vi rivedrete?” domandò Sean.
“No! Lui è Joe Jonas. E' sempre molto impegnato. E non uscirebbe mai con una come  me, anche perchè sono una sua fan.” risposi io.
Così dicendo, andai in camera mia mi stesi sul letto.
Arrivò l'ora di cena e decidemmo di cenare in giardino.
Per cena avevo pensato di preparare un risotto, dato che quando avevo fatto la spesa avevo preso quello mi serviva.
Mentre aspettavo che il brodo che avevo aggiunto nel tegame si asciugasse, prima di aggiungerne dell'altro e portare il riso a cottura, presi la tovaglia e andai in giardino.
Vidi che Orlando, Viggo, David, Sean e David erano comodamente seduti sulle sdraio a bordo piscina.
“Potreste anche aiutarmi ad apparecchiare la tavola.” dissi io.
“Hai detto che avresti fatto tutto tu.” rispose Orlando.
“Ho detto che mi sarei occupata della cucina, ma voi potete apparecchiare, non è così complicato.” dissi io, lasciando la tovaglia sulle gambe di Orlando, e me ne tornai in cucina a controllare il riso.
Dalla vetrata vidi che i ragazzi si alzarono dalle sedie.
Orlando mise la tovaglia sul tavolo, poi insieme a Sean, Viggo e David, entrarono per prendere piatti, bicchieri, posate, tovaglioli e le bevande.
“Che buon profumo!” disse Orlando prendendo un cucchiaio e infilandolo nel tegame, ma lo fermai.
“Non ci pensare nemmeno! Non è ancora pronto!” risposi io.
I ragazzi finirono di apparecchiare la tavola, dopo pochi minuti la cena era pronta.
Portai fuori il tegame tenendoci un tagliere sotto per evitare di bruciarmi, feci i piatti e mangiammo.
I ragazzi rimasero tutti entusiasti della cena, e io ne fui felice.
“E' un problema se esco a prendermi un gelato?” domandai io.
“Siamo tuoi  amici, non i tuoi genitori. Puoi fare quello che vuoi. Tanto hai il tuo mazzo di chiavi.” rispose Viggo.
Indossai un paio di jeans e una maglia bianca; per andare a prendere un gelato sarebbero stati perfetti.
Salutai i ragazzi e uscì di casa.
Mi incamminai per le strade di Los Angeles.
Quando arrivai in gelateria, presi il mio gelato e uscì.
Mi sedetti su una panchina a mangiare e tornai a casa.
Quando arrivai non vidi nessuna luce accesa, così quando entrai in casa, cercai di fare meno rumore possibile.
Salì in camera, indossai il pigiama, e dopo essere andata in bagno, tornai nella mia stanza, e andai a letto dopo essermi assicurata di aver tolto la suoneria al cellulare.
Addormentarmi non fu semplice, continuavo a pensare allo scontro che avevo avuto con Joe Jonas.
Facevo fatica a credere che fosse successo davvero.
Avevo incontrato il mio cantante preferito, anche se per un minuto, ma era stato bellissimo.
Mi addormentai felice.


TO BE CONTINUED...
   
 
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