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Autore: abbracciamiale    22/09/2014    1 recensioni
Charlotte Ashley Harrison è una grande fan dei 5 seconds of summer. Sua madre viene contattata da Cara, madre di Luke Hemmings per diventare la nuova domestica. Cosa succederà la prima volta che Charlie incontrerà i suoi idoli?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 32 – Strange Things Happen On Stage -
Mi aveva davvero ferito. Non mi aspettavo tutto questo. Non mi aspettavo che avrebbe rinunciato così velocemente al nostro rapporto. Pensavo che il nostro rapporto, quasi fraterno, sarebbe stato abbastanza solido da passare tutto questo trambusto. Ma invece mi sbagliavo. Decisi quindi di estraniare completamente dalla mia vita Luke. D’altronde me lo aveva chiesto lui.
  • Ehi amore, vieni a mangiare delle crepes con me? – mi chiese Ashton il giorno dopo la tragedia
  • Certo. Aspetta un attimo … amore? Da quando? – dissi sorprendendomi molto per il termine da lui usato.
  • Da quando abbiamo deciso di dare la notizia alla stampa!
  • Davvero?? Quando lo avete deciso? Perché non me lo hai detto? Oddio sono così contenta!
Dare la notizia alla stampa. Fan. Paparazzi. Niente più privacy. Oh cavolo.
Tutto a un tratto non mi sembra questa grandissima idea. Non mi sembra una notizia così strabiliante.
La mia vita era sempre stata molto “soft”, nel senso che era sempre stata senza stress o problemi, ora tutto insieme si è formato un caos attorno al mio cervello che mi rendeva acida e nervosa e tranquilla e pacata allo stesso tempo. Diciamo che ero molto bipolare in questi giorni.
                                                                          ***
  • Bienvenue sur les Champs – Elysèes, ma cherie. – disse Ashton
  • Amore Da quanto parli in modo così internazionale? – chiesi iniziando a ridere
Era dal nostro arrivo a Parigi che Ash non la finiva più di parlare francese. Come minimo avrebbe cambiato lingua quando noi cambiavamo città. Era un po’ strano non capire esattamente cosa sta dicendo il tuo ragazzo.
  • Da quando ho preso lezioni sulle lingue internazionali prima di partire da Sydney – disse con aria da so tutto io
  • Mmh, comunque … voglio fare shopping. Ti toccherà portare qualche busta. Tipo 10.
  • CHE COSA? 10 BUSTE? MA QUANTO HAI INTENZIONE DI SPENDERE OH! – urlò.
Eravamo praticamente sotto l’Arc Du Triomphe. Sinceramente me lo aspettavo più piccolo. Era veramente enorme.
  • Scusa ma sono in una delle capitali della moda. Se non faccio shopping qua dove lo faccio? Al mercato?
  • Ok allora prego, compra ciò che vuoi ma ricordati che non sono un facchino quindi con calma che poi finisci i soldi prima di arrivare a Milano!
  • E allora? – chiesi come se non me ne importasse niente del denaro.
Iniziammo a camminare e mi fermai a guardare ogni singola vetrina.
  • Guarda qua che giacchetta stupenda! È bellissima no? Dovrebbero fare santo Roberto Cavalli per una giacca del genere. – dissi attaccando il mio naso sulla vetrina appannandola
  • Sì sì… è stupenda. – mi rispose con fare annoiato.
  • Ti stai annoiando amore? – mi girai
  • Nooo. No tranquilla. Stiamo camminando solamente da 3 ore  e mezzo ma perché dovrei esserlo? – mi rispose sarcasticamente
  • D’accordo, d’accordo. Andiamo in albergo. – dissi arrendendomi
Arrivati in albergo notai che Zoe era infuriata.
  • Vi siete scordati che stasera dovete cantare di nuovo? Oggi niente prove? Andate a spasso a fare shopping e vi fate due risate mentre qui la gente sgobba?
  • Scusaci Zoe ma non pensavamo … - tentai
  • Eh non pensate mai! Non vi ha detto nessuno che i paparazzi vi avrebbero visto? Ora ci troveremo una bella prima pagina su un giornale senza che ce ne siamo nemmeno accorti. Complimenti. – disse infuriata
  • Ehi calma. Con noi c’era Ben. Non c’erano paparazzi. Vedrai che non ci saranno prime pagine.
  • Appunto perché non li avete visti ci sono dei problemi! Charlie … è la seconda volta che ci facciamo sorprendere così dai paparazzi. Un’altra volta e torni a casa a Sydney, sappilo.
Detto questo girò sui tacchi a spillo grigi e se ne andò.
  • Oh mio Dio. No. Io non posso andarmene. Dopo tutto quello che è successo, non voglio rinunciare a tutto così! – dissi quasi iniziando a piangere.
  • Dai non piangere. Non succederà un’altra volta perché staremo attenti. Ora andiamo di sopra.
                                                                                         ***
Sentii l’emozione salire ancora. Era arrivato il mio momento. Dovevo spaccare ancora come ho fatto ieri sera. Stavolta ancora meglio.
  • Ciao Parigi! Benvenuti! – dissi nel microfono.
Mi resi conto sin da subito che erano presenti meno persone rispetto a ieri, ma pur sempre tante da scaldare subito l’atmosfera.
  • Partiamo subito! Cantate con me se sapete le parole – dissi mentre partiva la prima base.
Era sempre Heart Attack. Stavolta però le fan capirono subito la canzone e sentii un boato che mi rallegrò.
Oramai volavo sui miei tacchi, oggi azzurri, e facevo svolazzare la gonna bianca del vestito. Stavolta mi sentivo meglio rispetto a ieri anche per quanto riguarda il look, ero più a mio agio.
La folla seguiva il ritmo con me. Vidi alcune ragazze che addirittura piangevano?? Cosa stava succedendo?
Finì il mio concerto e arrivò il momento di lasciare spazio ai 5 Seconds Of Summer ma sentii le ragazze che urlavano:
  • Bis! Bis! Bis! Bis!
Non sapevo cosa fare, insomma dovevo uscire. Dovevano entrare. Erano pronti.
Ma vidi Michael farmi un cenno di cantare.
Allora decisi che avrei cantato l’ultima canzone. Lovestruck dei The Vamps.
  • D’accordo, d’accordo allora canterò l’ultima canzone.
Iniziai e sentii tutto il calore delle fan che mi aiutava tantissimo.
Finita la canzone uscii contentissima. Forse stasera sono stata meglio di ieri. Sono più soddisfatta di stasera piuttosto che per quella di ieri, dove c’era molta tensione.
Lasciai spazio ai  miei 4 migliori amici super eccitati.
  • Buonasera Parigi! Siete pronti? – disse Michael al microfono
  • Partiamo con il primo pezzo?? – disse Calum rivolgendosi agli altri
  • No, io aspetterei un altro po’ – rispose Luke.
Si sentirono delle urla e delle risate. Dovetti andare nel camerino per cambiarmi quindi non riuscii a sentire altro.
P. o. V. Michael
  • Buonasera Parigi! Siete pronti? – dissi una volta entrati sul palco
Appena salivamo in scena ci trasformavamo in animali da palcoscenico. Sentivo l’adrenalina. Sentivo che avremmo spaccato. Sentivo che avremmo rese fiere le nostre fan. Volevo che le fan fossero soddisfatte  di aver speso dei soldi in questo modo invece che comprare dei pantaloni o delle scarpe.
  • Partiamo con il primo pezzo? – iniziò Calum
Oggi avevamo deciso di non partire subito con la prima canzone, quindi Don’t Stop, bensì volevamo tenere un po’ in fermentazione le fan chiacchierando un po’.
  • No, io aspetterei un altro po’. – rispose Luke.
Vedevo le facce delle fan sbigottite, non capivano cosa stava succedendo.
  • Ok, cosa facciamo nel frattempo? – chiesi curioso.
  • Chiacchieriamo un po’. – rispose Calum
  • D’accordo, allora mi metto comodo. – dichiarai.
Sul palco mi sentivo talmente tanto a casa che poggiai sul treppiedi la chitarra e mi sedetti in terra, lo stesso fecero gli altri. Anche Ashton uscì dalla sua postazione e si sedette con noi.
Calum e Luke iniziarono a battibeccare su quale sia il migliore piatto francese. Ashton aveva fatto delle foto alla platea e all’arena.
Ebbi un’idea. Avremmo fatto una cosa che sarebbe finita su Twitter, Facebook; insomma sarebbe diventata famosa. E soprattutto avrebbe fatto impazzire le fan: avremmo cantato una canzone acapella solo per le nostre fan. Adesso. In quel momento. Avremmo fatto capire a tutti che il nostro posto è “on stage”, davanti a migliaia di fan. E che sarebbe stato così fino a quando a 90 anni non avremmo potuto più muoverci  velocemente sul palco per colpa dell’artrite e della vecchiaia.
Dissi in un orecchio a Luke la mia idea e vidi il suo viso aprirsi in un sorriso. Lo stesso fecero gli altri e decidemmo velocemente la canzone da cantare.
  • Vogliamo farvi un regalo. Grazie per esserci state sempre finora. Speriamo che questa versione acapella di Amnesia vi piaccia e che cantiate con noi! – disse Ashton facendo in modo che le fan non si sentissero perse come era successo solo 2 minuti fa.
La canzone iniziò. Quella era probabilmente la mia canzone preferita del cd. Se era un successo e se alle fan piaceva era solo merito dei fratelli Madden dei Good Charlotte. Solo grazie a loro eravamo riusciti a far emozionare le nostre fan con questa canzone.
Le farfalle nello stomaco non sparivano mai quando si trattava di quella canzone. Penso che cantando questa canzone acapella abbiamo fatto lo stesso effetto alle nostre “piccole” fan.
Dal palco riuscivo a vedere alcune lacrime scendere sulle guance di alcune fan in prima fila.
  • E adesso possiamo passare a Don’t Stop? O ne volete un’altra? – dissi una volta finita la canzone
  • Io direi di cantare Don’t Stop. Abbiamo fatto stare male i cuori delle nostre fan un po’ troppo. – rispose Ashton andandosi a posizionare alla sua amata batteria.
Riuscivo a leggere alcuni cartelloni che mi facevano emozionare. Sui social network leggevo messaggi delle fan in cui dicevano che noi 4 ragazzi avevamo salvato la loro vita. Non penso proprio. Sono loro che ci hanno salvato da una vita così barbosa …
Da quel momento cantammo ogni singola canzone della scaletta con il sorriso sulle labbra. Avevamo avuto un incontro “più ravvicinato e emozionante” con le nostre fan.
Mi rendeva felice sentire le voci delle fan che si univano alle nostre.

SPAZIO AUTRICE
Ecco un nuovo capitolo! Spero che vi piaccia, anche se non è uno dei miei preferiti. 
Allora, proprio qua su EFP alcune di voi mi hanno aperto gli occhi sul fatto che Michael sia praticamente assente nella storia. Quindi ho deciso di inserire in questo capitolo un Point Of View tutto suo. Spero che sia di vostro gradimento.
Fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre, del capitolo o anche della storia in sè. Ditemi anche cosa vorreste avvenisse nei prossimi capitoli!
Alla prossima
Ila:)
   
 
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