Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: Malanova    22/09/2014    1 recensioni
Sequel di 1982. E' passato un pò di tempo da quando Ralph e Felix hanno conosciuto Vanellope e Calhoun. Ora i due fanno una vita felice: Ralph è ben voluto dai Belpostiani ed è l'amico inseparabile della piccola presidentessa di Sugar Rush mentre Felix convolerà presto a nozze con la sua "Dinamite Pura". Ma l'apertura di un nuovo portale capulterà i nostri amici in una avventura che li porterà fuori dalla lora amata Arcade e una nuova minaccia sarà in agguato. Vi auguro una buona lettura.
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Re Candito/Turbo, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Sei sicuro che questa sia la strada giusta? A me sembra che camminiamo in tondo come un pollo a cui hanno appena mozzato la testa …”. Calhoun stava davanti al gruppo, tenendo Bacon per la collottola della tunica con una mano mentre con l’altra impugnava il fucile. Finalmente erano riusciti ad uscire da quella maledetta foresta ed ora stavano attraversando una pianura circondata da maestose montagne dalla cima innevata. Il vecchio frate la guardò storto e borbottò “Ne sono più che sicuro ... E complimenti per il tuo paragone …” “Ho finito quelli che stavano sotto la fascia d’età dei dieci quindi ti conviene non farmi arrabbiare, nonno, altrimenti te ne sparerò di quelle così grosse da far tremare ‘sto paesaggio alla Heidi …” ribatté la bionda. Poi diede un’occhiata dietro di sé per vedere se gli altri riuscivano a tenere il suo passo. Felix si stava sforzando a rimanerle più vicino possibile, correndo a tratti per recuperare la distanza, ma continuava a sorriderle come se nulla fosse. Alice e Daniel erano dietro di lui ed scrutavano l’area circostante tenendo i sensi in allerta ed le loro armi da fuoco pronte all’uso. Koudelka e Ralph erano in fondo al gruppo, dietro a Lancaster e Loki, e stavano parlottando tra loro e di tanto in tanto si mettevano a ridacchiare mentre Vanellope dormiva poggiando la testa sulla spalla dello Spacca Tutto. Calhoun tornò a guardare avanti e scosse la testa, tra il divertito e lo scocciato. Ad un certo punto; il vecchio si fermò, arrestando anche gli altri, tese un braccio rinsecchito e disse “Ecco! Quello è il vulcano Gulgu …”. Tutti alzarono lo sguardo.

Il vulcano era incastrato in una piccola catena montuosa ed la cima era così alta che veniva nascosta dalle nuvole e le coltri di fumo nerastro che esso emetteva. La lava fluiva in piccoli rivoli lungo i bordi, mandando bagliori arancio-rossastri. In poche parole; era il classico vulcano che si poteva vedere in ogni gioco fantasy conosciuto. Il sergente di HERO’S DUTY fece una smorfia ed abbassò le spalle “Sarebbe quello? Non mi sembra un granché …” “Che cosa ti aspettavi dolcezza? Che fosse rosa acceso, sbuffasse nuvole di fumo a forma di cuore con una grossa freccia al neon con su scritto ‘Tunnel dell’amore’?”. Bacon si svincolò dalla sua presa e aggiunse “Così è fatto un vulcano … almeno che l’interno non sia stato modificato …”. Si diressero verso di esso. Koudelka stava ascoltando attentamente il racconto di Ralph quando si mise una mano sulla fronte e barcollò appena. Lui le cinse una mano dietro alla schiena e le domandò, preoccupato “Tutto bene?” “C’è qualcuno che sta venendo da questa parte a velocità pazzesca” mormorò lei, ripetendolo poi al resto del gruppo. Alice e Daniel puntarono il macina-pepe e la mitraglia dietro le spalle della medium ed attesero. Un grande polverone si stava innalzando all’orizzonte, simile all’onda di uno tsunami, e poi …

“Ehi! Levatevi dalla mia pista!!!” urlò Turbo sgommando a zigzag tra loro e ridendo di gusto quando si lasciò il gruppo alle spalle. Il piccolo esercito di antivirus che l’avevano seguito fluttuarono verso di loro ed iniziarono a sparare. Loki creò una barriera che li protesse dalla prima raffica di proiettili, dopo prese le sue carte dorate e le lanciò con maestria, centrando due robot. Alice iniziò sparando i chicchi di pepe ma prestò l’arma andò in surriscaldamento. Allora lo trasformò nel cavalluccio e, coperta dalla mitraglia del cavaliere ossuto e da Lancaster, partì all’attacco. Koudelka seguì con lo sguardo la direzione del kart rosso, poi disse a Ralph “Voi andate; ci pensiamo noi a trattenerli qui …” “No! Gli antivirus sono in troppi! Lascia che vi aiuti …” “Ci sarai di più d’aiuto se lo inseguirai e non gli permetterai di impadronirsi del Keyblade” disse l’altra e gli accarezzò una guancia con dolcezza. Allora Ralph prese la medium per la vita e l’attirò a sé, si chinò e la baciò sulle labbra. Lei fu sorpresa da quel gesto ma non poté fare a meno di ricambiarlo. Quando si lasciarono; Koudelka gli disse “E’ stato molto bello e, se riusciremo a rimanere vivi, lo voglio assolutamente rifare ma adesso va … andate …” “Sii prudente …” la pregò lo Spacca Tutto. Le accarezzò a sua volta il viso e si affrettò a raggiungere Felix e Calhoun. Bacon rimase ad osservarli mentre si allontanavano, poi si mise a fianco della collega e commentò, ridacchiando “Non ti si vede spesso con quel sorrisetto tenero”.

Vanellope si svegliò e borbottò, vedendo di sottecchi l’amico correre “Ehm … Che succede doc?”. Lui sbottò “Abbiamo il sonno pesante ragazzina … Il sole splende alto in cielo con qualche nuvoletta attorno e Turbo ci ha raggiunto con i suoi antivirus e si è diretto verso il vulcano …” “Cosa?!?” strillò lei “Perché non mi hai svegliata subito?!”. Si drizzò sulla schiena e volse la testa verso le montagne, dove poteva vedere chiaramente il kart rosso entrare nell’enorme apertura che stava in mezzo ad esse. Spalancò gli occhi e urlò “Ralph! Quello è a bordo di un’auto! Come pretendi di riuscirlo a raggiungere a piedi? Non lo raggiungeremo mai così almeno che non hai le gambe di Sonic …”. Lui stava per risponderle male quando vide fra l’erba alta qualcosa che non si era mai aspettato: c’erano una piccola macchina verde tutta luccicante ed un piccolo furgoncino rosso con una palla demolitrice attaccata sul retro. Si fermò, con la bocca spalancata dallo stupore, mentre la ragazzina gridò “Wow! Finalmente la fortuna ha deciso di girare dalla nostra parte!”. Si catapultò sul kart verde chiaro e disse “Andiamo gigante! Con questi gioiellini lo raggiungeremo in un attimo …” “Ma io …” iniziò a balbettare lo Spacca Tutto ma Calhoun arrivò con Felix volando sopra ad dei alianti e ringhiò “Smettila di cincischiare yeti e salta a bordo di quel cazzo di furgoncino!” “E’ più facile di quel che sembra” disse l’Aggiusta Tutto verso il collega, che era sopra ad una specie di disco volante dove ai bordi ruotavano delle eliche ricurve illuminate di blu come se fossero delle lampade al neon. Le gambe gli tremavano appena ma riusciva a tenere sotto controllo il mezzo. L’energumeno li guardò tutti quanti, poi sbuffò con esasperazione e salì a bordo del furgoncino. Stranamente, come aveva detto Felix, sentì una strana sensazione … come se all’improvviso avesse imparato a come si guida una macchina. Si mise più comodo sul sedile ed tutti insieme partirono.

Turbo entrò dentro al vulcano canticchiando di gioia. Era talmente preso dai suoi pensieri di gloria che non si stupì del terreno talmente piano che il suo kart procedeva senza alcuna difficoltà, creando una pista attraverso i fiumi della lava infuocata. Il suo sorriso si allargò di più. Quando tutta questa insulsa storia sarebbe finita; lui sarebbe diventato il padrone assoluto di tutta la rete virtuale, surclassando Jabal, ed avrebbe trovato ad ogni costo una cura per la memoria della sua Celeste. Quel moccioso megalomane gli aveva detto che solo chi aveva avuto l’amnesia poteva recuperare i ricordi perduti ma lui era di un’altra opinione. Grazie ad quel programma, internet, sarebbe riuscito non solo a guarirla ma anche a modificare alcuni ricordi ed a cancellarne altri. Ed allora i suoi meravigliosi occhi violetti lo avrebbero guardato con gioia e amore. Dette un’occhiata allo specchietto retrovisore ed impallidì. Due kart lo stavano inseguendo con a bordo il facocero con l’alitosi e il glich mentre in alto c’erano la bambolona bionda con il suo cagnolino Felix. Digrignò i denti. Perché ogni volta che le cose gli andavano bene si ritrovava la gang della sala giochi ad ostacolargli la strada? Pigiò il piede sull’acceleratore e ringhiò “Non riusciranno a rovinare i miei piani anche questa volta!”.

Calhoun notò dall’alto che il virus stava accelerando così chiamò Felix e gridò “Presto! Affiancalo a destra mentre io vado dall’altro lato. Quando ti do il segnale avvicinati il più possibile al kart come faccio io …”. Lui annuì, deciso, ed fece come gli aveva detto. Si posizionò alla destra del mezzo, schivando agilmente le colonne di pietra e passando sotto a improvvisi schizzi di lava che formavano per brevi secondi arcate incandescenti tra un fiume e l’altro, poi la fidanzata gli fece un cenno con la testa ed i due alianti cominciarono ad avvicinarsi all’obiettivo. Il virus diede un’occhiata velenosa ad entrambi e ringhiò “Mi stanno prendendo per un dilettante alla sua prima lezione di guida? Io sono Turbo, il più grande pilota di tutti i tempi!”. D’improvviso mise entrambi i piedi sul freno, facendo stridere le ruote dell’auto, e curvò verso un’altra via, ridendo di gusto. Per i due alianti era troppo tardi per ritornare al punto di prima e si scontrarono. Ralph fermò il suo furgoncino ed andò a soccorrere i due amici che, per il rotto della cuffia, erano precipitati sul terreno a pochi centimetri dalla lava. La soldatessa si rimise in piedi e chiese bruscamente a Felix “Stai bene?” “Niente di rotto …” borbottò l’altro. Poi le prese le mani e disse “Per me la cosa più importante è che TU stia bene …”. Lei fece un sorrisetto, a disagio, mentre gli altri due si scambiarono un’occhiata divertita. Poi la soldatessa si riprese e ringhiò “Non c’e tempo per fare gli occhi languidi: Turbo si è diretto da quella parte …”. Riprese il suo aliante, che come forma sembrava molto il suo crouser tranne che questo era bianco con strisce gialle ed aveva due razzi verso la parte posteriore del mezzo, ci saltò di nuovo su e il gruppo ripartì.

Intanto la strana, gigantesca, caverna stava modificando a vista d’occhio: i fiumi di lava scorrevano in diverse direzioni e in alcuni tratti schizzavano getti infuocati per il percorso, il terreno rimaneva sempre liscio ma in alcuni tratti si trasformava in una rampa dove si interrompeva e certe volte liberava dei getti d’aria calda che formavano delle colonne che raggiungevano le temperature della stessa lava. La bambina si guardò intorno e gridò ai altri “Sembra di essere in una pista da corsa come il monte Diet-Cola …”. Calhoun si avvicinò ai kart e disse “A quanto pare; i metodi tradizionali non funzionano ma non posso neanche sparargli: le pareti sono troppo fragili e lui si muove troppo velocemente … Se mancassi anche solo una volta il bersaglio e dovessi colpire per sbaglio la parete di roccia che ci circonda; verremo tutti inondati da una ondata bollente di lava …” “Tamora … E se provassimo a raggiungere questa chiave prima di lui?” propose Felix con la voce che tremava appena. Sapeva quanto la sua fidanzata odiasse quando qualcuno le diceva cosa doveva fare; ma decise di continuare “Così, se Turbo ci dovesse attaccare con la sua forma di Scarafoide potrai sparargli senza problemi …”. Lei si girò di scatto e lo fissò male, tanto che l’Aggiusta Tutto abbassò gli occhi e borbottò “Lo so … E’ un’idea banale ma …” la bionda ribatté prima che l’uomo finisse la frase “Ma sembra che non abbiamo altre alternative”. Si voltò verso l’energumeno e domandò “Senti un po’ palla di lardo … Riesci ad andare più veloce con quella micro machine oppure devo venire a spingerti da dietro?”. Senza aspettare risposta; Calhoun accelerò e volò verso la direzione del kart rosso, subito seguita da Felix. Ralph sbuffò irritato ma sia lui che Vanellope le andarono dietro.

La strada si fece sempre più distorta, come se fossero all’interno di una pista da corsa, dove spuntarono sul terreno frecce luminose. La bambina, essendo programmata per questo tipo di gioco, si girò e gridò allo Spacca Tutto “Ralph! Più avanti ci sono delle rampe! Vai sopra a tutte le frecce che vedi come faccio io!”. Si girò di nuovo verso la strada, andò sopra alle frecce con il kart che accelerò e, con un ultimo slancio, saltò sulla rampa ed atterrò facilmente sulla pista. L’amico la guardò a bocca aperta ma poi si riebbe e cercò di imitarla. Ma quando lui prese le ultime frecce e si lanciò sulla rampa; un getto di aria calda gli fece sbandare il furgoncino a mezz’aria. Stava per precipitare verso uno dei fiumi di lava che fiancheggiavano la pista. Il gruppo si fermò e, vedendo lo Spacca Tutto precipitare verso la lava, gridarono in coro “Ralph!”. Egli strinse le mani al volante e … Il furgoncino si trasformò in uno scafo ed galleggiò sulla lava come se fosse semplice acqua. Ralph fece un urlo liberatorio “YEAH!”. Si girò verso ai altri e gridò “Ehi bambola! Sei capace di seguirmi con quel frisbee o devo venire io a spingerti da dietro?”. Lei fece un sorrisetto tirato mentre la piccola pilota di kart si alzò in piedi e strillò dalla gioia.

Turbo tamburellò le dita sul volante e ringhiò “Avanti … So che sei stata riposta da qualche parte … Maledetta chiave da fissati del fantasy …”. Sentì gli altri avvicinarsi e dette un pugno sul cruscotto “Maledizione … quelli si stanno avvicinando e io non so ancora dove si trova il Keyblade …”. Fece un verso irato e fissò rabbiosamente la strada. All’improvviso fu colto da un pensiero rivelatore che gli fece tornare il sorriso sulle labbra “Che idiota sono stato! Eppure sono stato programmato per questo …”. Si mise a ridere e si disse “Sono in una pista da corsa … Ah, ah, ah! Per questo non riesco a trovarlo …”. “Il Keyblade è il premio del vincitore” disse Vanellope ai altri, stando sempre alle calcagna di Turbo “Apparirà solo quando uno di noi avrà completato i giri …”. Dette un’occhiata attorno e disse “Vedete … Proprio adesso siamo ritornati al punto di partenza …”. Gli altri si guardarono intorno e si accorsero che la bambina aveva ragione. La piccola pilota continuò “Mi era suonato un campanello d’allarme quando Felix aveva fatto quella proposta ma ne ho avuto la certezza quando ho visto le frecce per terra …”. Il gruppo divenne silenzioso. Ralph fu il primo a riprendere la parola “Allora cosa stai aspettando, piccola peste? Distanziati e va a vincere quella chiave …” “Eh? Che diavolo stai dicendo?!” “Ha ragione Vanellope …” disse Felix sorridendole dolcemente “Tu sei l’unica tra noi programmata per questo … Puoi farcela …” “Ma voi …” “Quanto sei cretina marmocchia!” ringhiò Calhoun “Mica scompariremo dalla faccia del Word … Staremo solo un po’ più indietro rispetto a te e ti copriremo le spalle se ci sarà qualche complicazione del tipo … che ne so … rocce che cadono dal soffitto e altre robe ultra pallose che infestano questi giochi …”. Vanellope guardò verso l’orizzonte, dove vide Turbo accelerare e la sua odiosa risata echeggiare nell’aria. Probabilmente ci era arrivato anche lui a quella conclusione. Non c’era più un solo momento da perdere. Tirò fuori dalla tasca della sua felpa dei occhialini rosa e se li mise. Si girò verso i suoi amici, gli fece l’occhiolino e partì a tutto gas.

Turbo era fuori di sé dalla gioia. Da quando aveva capito come impossessarsi del Keyblade; aveva percorso quella pista per due volte ed era a metà del terzo giro, l’ultimo che doveva fare per arrivare al traguardo. Allora il monile sarebbe apparso e lui diventerà il padrone assoluto … Stava canticchiando allegramente quando sentì una macchina slittare al suo fianco. Lui si girò di scatto e … Vanellope lo superò con maestria, inarcando un sopracciglio come quella volta sui monti di gelato, ed con una poderosa accelerata riuscì anche a distanziarsi un po’. Il virus iniziò a tremare mentre i suoi occhi si dilaniarono dalla rabbia “No! No! Ancora questo … NO!”. In breve tempo riuscì ad affiancarla e le diede una serie di colpi ai fianchi, spingendola, in modo che cadesse nella lava. Lei lo guardò storto e ringhiò “Questa volta non mi freghi Candito!”. Inchiodò il freno bruscamente, proprio quando il virus stava per colpirla un’altra volta, ed ci finì lui al suo posto. La bambina, allora, ingranò la marcia e si diresse verso il traguardo. Turbo si slanciò la cintura in fretta e si lanciò fuori dal mezzo nel momento in cui la lava stava raggiungendo il sedile. Allora lui si ripiegò su sé stesso e fece uscire dalla sua schiena le ali da Scarafoide “Me la pagherai per questo maledetto glich!”. Si mise in volo e scattò al suo inseguimento ma un dolore lancinante alla spalla lo bloccò a metà strada. Precipitò a terra e mise una mano sulla ferita che il proiettile di Calhoun gli aveva causato, che si inondò di sangue. “Maledetta puttana …” boccheggiò lui. Fece vibrare le ali ed cercò di volare ancora ma la ferita glielo impedì. “Ehi, fiocco di neve, ti do un consiglio … cerca di rimanere fermo dove sei altrimenti il prossimo ti colpirà in una zona MOOOLTO delicata …”. Turbo grugnì di nuovo “Maledetta puttana” ma prima che potesse finire la frase; Felix scattò e gli tirò un pugno in faccia “Ti avevo già detto che non dovevi parlare così con la mia fidanzata … pezzo di merda!”. Scosse la mano dolorante e diede un’occhiata alla soldatessa. Lei lo fissò stranita per qualche secondo, tanto da metterlo a disagio, ma dentro di sé sentì una specie di euforia … Arrossì leggermente e gli diede un piccolo colpetto con la mano sulla spalla borbottando “Grazie …”. Felix risollevò la testa e le rivolse un sorriso carico di dolcezza.

In quel momento; Vanellope era a pochi metri dal traguardo quando vide scendere dal soffitto la mistica chiave d’oro. Essa era grossa, dai ornamenti raffinati e una catenella con un piccolo emblema di Topolino. La bambina porse una mano per prenderla ma una voce la bloccò di colpo “Ferma dove sei ragazzina altrimenti le taglio la gola!”.

  
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