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Autore: bluelilies    22/09/2014    2 recensioni
~La storia di Chris ed Andrew prosegue. Con il passare del tempo, il loro amore si è solidificato: riusciranno a restare uniti o verranno contrastati dagli altri?
Questo lettone rende tutto così vero. Quello che all'esterno pare un sogno, viene quasi reso reale. I suoi baci, le sue carezze, il suo amore... Sono la mia forza: perché perdere la propria forza? Perché soffrire inutilmente? Sono i complessi che la mia stupida mente si fa. Non do fiducia alle persone che tentano di portarmi via Andrew, ma perché non devo avere fiducia in lui? Perché non dovrei? Sempre opera della mia stupida mente. Se non cambio, distruggerò tutto ciò che ho. L'amore sarà anche un'amicizia complessa... Ma è così complessa da mettermi in ginocchio? Direi di no.
-Capitolo IV-
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Rainbows and Love.'
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Capitolo XII(2)
22 Novembre 2013
 #Ore: 6.04 p.m.





Sto bene così? Forse dovrei mettermi qualcos'altro. Ma cosa? Non ho abbastanza tempo per cambiarmi, inoltre Andrew, annoiato, mi fissa.
Proprio così: è seduto sul mio letto e sembra che quasi giunto al limite della pazienza. Beh, dopo tutto, sono certo che questo mio strambo lato gli sia ancora nuovo, non ho motivo di biasimarlo, non lo farò. Cosa posso farci? Ogni volta che pronuncia la parola "appuntamento", vado letteralmente in tilt. Ci conosciamo da sei anni e stiamo insieme da circa undici mesi.
Siamo usciti insieme innumerevoli volte, eppure... Quella parola mi blocca.

«Ehm, Chris...» sbuffa
«Sì, lo so... D-Dovremmo andare, giusto?»
«Dovremmo.»

Stasera faremo un po' più i piccioncini. Approffittando della mia assenza, zia Abby e Will potranno stare da soli e potranno sentirsi più a loro agio. Poverini, mi hanno sempre tra i piedi, mi sembra giusto che anche loro abbiano qualche momento romantico.
Tornando a me ed Andrew: andremo al cinema... Poi ceneremo insieme...  E poi immagino che mi accompagnerà a casa... No? S-Sarà questo il piano della serata.

«Andiamo, principessa, basta sognare!» mi prende per mano; lasciamo la casa

Saliamo su un taxi dalla via principale, per poi muoverci in direzione di uno dei cinema più grandi di Londra. Oltre a questo sono ufficialmente nervoso. Che schifo.
«... Chris. N-Non abbiamo parlato molto e ti stai comportando ancora in quello strano modo.»
«S-Scusa. Sono...»
«Sei nervoso. Lo capisco, ma non devi esserlo. Non è mica la prima volta che usciamo insieme... Soli. L'abbiamo fatto tante volte, lo sai meglio di me.» mi carezza
«A-Abbiamo fatto cosa?» per un attimo perdo il filo del discorso
«Wow, che pervertito. Non abbiamo nemmeno visto il film e già tu pensi a quello?» mi bacia
«A-Andrew... Non siamo soli!»
«Era solo un bacino... Ahi, ahi. Comunque, come dicevo prima, non preoccuparti. Non mi piaci quando sei così teso...»

Eh?
«... Ah, ahahah.»
Credo di essermi offeso. Beh, certo che mi sono offeso. E' normale offendersi dopo una affermazione del genere.





 #Ore: 6.44 p.m.





Eccoci qui. Siamo riusciti ad arrivare in tempo per l'inizio. A quanto pare ad Andrew andava di vedere un horror movie... Contento lui! Ovviamente non manca mai il cibo... Andrew mangia in grandi quantità: è capace di finire una maxi busta di snacks misti da solo. E' un atleta, dovrebbe fare attenzione a ciò che mangia.
Questo film mi dà i brividi. Il  biondino è totalmente preso. Mangia e beve senza curarsi di me. Che razza di... A-Appuntamento è questo?
«
Cvhrish, ne buoi iun puoco?» mi domanda, masticando rumorosamente
«... N-No. Non voglio rovinarmi l'appetito.»
«Buarda! Gli sta apurendo ul corupo!» esclama, sembrando coinvolto
Ma cosa-- no. Perché fa così? Ah. Immagino che per lui questa sia davvero una normale uscita... Bah. Devo davvero seguire questo film? Ah, davvero.





 #
Ore: 7.45 p.m.






Le luci della sala si accendono improvvisamente: il film si ferma. La prima parte dev'essere terminata. Mi sono davvero stancato di questo film. La gente non fa che morire: ma che problema mentale hanno gli scrittori? E' già passata più di un'ora dall'inizio... Spero che la seconda parte duri poco.
Gli altri spettatori si alzano e si direggono in direzione dei servizi che il cinema offre. Tra questi spettatori anche Andrew.

«Dove hai intenzione di andare?» domando perplesso
«A prendere da mangiare... Ho fame!»
F-Fame? Non ci voglio credere.
«A-Andrew, lascia stare. Vado io, ok? Ho bisogno di uscire per un po' di qui. So cosa prenderti, non preoccuparti.»
«Va bene! Mi fido di te, principessa!» si mette a sedere
«Solo una cosa... Quanto dura il film?»
«Oh, sul volantino c'è scritto... Due ore e mezza. Abbiamo visto solo settantacinque dei centocinquanta minuti!»
«Eh? Non è possibile. La metà? Dobbiamo stare qui ancora un'ora e quindici minuti?!»
«Non ti piace il film? Non ti va di stare qui con me?» il suo tono di voce cambia
«Ma no! Non è questo! Vado a prenderti qualcos'altro, va bene?»
«... Ok.»

Sono stato un po' scortese.
Ah, questi snacks! Sta mandando la salute a farsi benedire... Stupido. Almeno sono uscito di lì... Respirare un'aria diversa da quella della sala può solo farmi bene.
Il bar ha una coda lunghissima... Ce la farò a tornare indietro prima che finisca la pausa? Beh. Ne approfitterò per prendere qualcosa da bere al bancone accanto.

«Oh- mi scusi...» mi imbatto in qualcuno
«Chris?»

Quella sensazione. Quella voce.
Londra è grande e varia, perché di tutti i posti devo proprio incontrarlo qui? Mi ha seguito? Potrei pensarlo. Cosa dovrei fare? Respingerlo? Ignorarlo? Perché proprio oggi, perché ora? Vorrei tanto che sparisse.

«Ciao, Virgil... Che fai qui?»
«Sono venuto a guardare un film con qualche amico dell'università! Che bello vederti qui! Cosa stai guardando?»
«U-Un film horror.» non mi curo delle sue parole
«Ah, davvero? Non pensavo ti piacessero! Sei solo? Puoi unirti a noi!»
Sta conducendo da solo questa discussione. Non parlarmi, vattene. Ti prego.
«Non posso. Devo tornare in sala da Andrew... Siamo insieme.»
«Perché fai il duro con me? Lo sai che ti amo, mi feriscono queste parole...» si avvicina un po' troppo
«Virgil, smettila.»
Come può dirlo in quel modo?
«Ehi, dai. Io sono serio nei tuoi confronti, non ignorarmi.»
«Ho detto che devi smetterla. Cosa non capisci?» faccio un passo indietro
«Ahah, cos'è? Telepatia?»

Non comprendo le ultime parole di Virgil. Il suo sguardo non è più su di me, ma sullo scenario alle mie spalle. Cosa ho dietro?
Voltandomi, noto a pochi metri da noi Andrew: sta fulminando Virgil. La situazione si è fatta strana.
In pochi passi si ritrova accanto a me e con un gesto mi tira a sé.

«Gli hai messo un GPS o cosa?» domanda in seguito Virgil
«Sei uno stalker o cosa?» ribatte Andrew
Non voglio che comincino una discussione. Voglio solo tornare al mio appuntamento con il biondino.
«Sono un essere umano. Vado al cinema come ogni essere umano.»
«Ah, davvero? Allora vai, non soffermarti sulla roba altrui.»
"Roba"? ... Andrew, che dici?
«Quindi per te il tuo ragazzo è un oggetto su cui hai dei diritti? Pensavo che steste insieme per amore, non per subordinazione.»
«E infatti stiamo insieme perché ci amiamo. Lui ama me e io amo lui. Cosa ancora non ti è chiaro?» Andrew alza la voce
«Non fai paura a nessuno, moccioso. Stavo solo parlando con Chris: parlare è una cosa normale.»
«Forse non hai capito che non hai proprio il diritto di parlare con Chris.»
«Scusa?! Sei forse sua madre? Non puoi ordinarmi nulla, mocciooooso.» ribatte Virgil
«Londra è vasta, cercati qualcun altro. Non voglio sporcarmi le mani con uno come te.»
«Andrew... Ti prego, torniamo in sala.» cerco di convincerlo
«Ma Chris. Mi deludi. Non gli hai mai detto dei nostri bacini?» Virgil sogghigna
N-Non... Cosa diavolo sta dicendo?!
«Che vai blaterando? Come se Chris possa aver voglia di baciarti. A pensarci mi viene da vomitare, tsk.» Andrew ironizza
«No, no, no. Non va bene, Chris. Queste cose non si nascondono. Il tuo ragazzo ha il diritto di sapere cosa facciamo quando siamo soli.»
Inizio a impallidire. Vuole forse scatenare una rissa? Noi non-- è lui che... Che continua a molestarmi! 
Andrew mi fissa perplesso e, vedendomi pallido, inizia a cambiare espressione
«Di che cazzo sta parlando?»
«N-Non... Non è come credi, Andrew.»
«Non è come credo? Ah, davvero? Dovrei incazzarmi qui? Adesso? Dovrei fare casino, Chris? Dovrei?»
Andrew non ragiona. Devo spiegargli come stanno i fatti...
«Ah, queste liti sono davvero come quelle delle coppie in-» mentre Virgil parla, Andrew lo afferra per il colletto della camicia
«Ma perché non sparisci? Sei come un incubo. Non lo realizzi? Chris non ti ama, è inutile fargli il filo. Datti all'altra sponda, se nessuno vuole darti il culo, no?»
indietreggia; mi prende per mano e mi riporta in sala. Il film è già ripreso da un po'.
Torniamo a sederci ai nostri posti, ma Andrew smette di parlarmi, di guardarmi, di considerarmi.





 #Ore: 9.03 p.m.





Il film è finalmente finito. La sala è quasi vuota. Ho paura di rivolgere la parola ad Andrew: ha le braccia conserte da prima e fissa un punto indeterminato del luogo. E' ovviamente furioso. Le parole di Virgil gli avranno fatto pensare chissà cosa. Devo... No, voglio chiarire! Ma... Perché questa paura mi blocca? Devo solo tirare fuori la verità!
«Andrew...» mi alzo
«Andiamo.»
«C-Come? Non essere arrabbiato, parliamone, ti prego!»
«Andiamo.» ripete

Saliamo su un taxi dalla via principale. A quanto pare Andrew non ha la minima voglia di ascoltare le mie parole. "Discutere e confrontarsi migliora i rapporti": al diavolo.  Al diavolo tutto, non ha senso. I minuti passano e il silenzio permane.
«Scendi.» borbotta
«Eh? P-Perché?»
«Siamo davanti casa tua.»
«... Capisco. Però dovremmo parlare.»
«Forza, muoviti. Il tassametro corre.» non mi guarda nemmeno
«Certo, come vuoi. Più tardi ti chiamo, va bene?»
«Non farlo. Starò probabilmente dormendo. Non vorrai svegliarmi, vero? Bene. Signore, proceda pure.»

E così il taxi riparte.
Non gli ho potuto dare la buona notte, non ha nemmeno ascoltato ciò che avevo da dire e non ha voglia di ascoltare. Fanculo.
Rientro in casa: zia Abby e Will stanno guardando qualcosa in tv.

«U-Un documentario? C-Certo che siete noiosi, ahahahah...» la mia voce trema
«Chris? Cosa fai qui? Pensavo restassi con Miller fino a tardi.» zia Abby si sorprende
«Ah, no... E' che ci siamo stancati prima del previsto. Ho già cenato, tranquilli!»

Senza stare a dire troppo, prima di non riuscire più a parlare, riesco ad arrivare in camera.
Adesso posso smettere di mentire. Le lacrime iniziano ad uscire da sole. Seriamente, non riesco a smettere di piangere... Ahahah. Che schifo.





#Ore: 10.21 p.m.





Sono sotto le coperte a leggere un buon libro: probabilmente questo mi farà calmare un po'. Domani riproverò a parlare con Andrew. Sono sicuro che ha bisogno di stare da solo per un po'.
Mentre mi dedico alle righe del libro, il mio cellulare comincia a vibrare: sul display compaiono il nome e il numero di Bunny.
Cosa significa questo? Perché mi sta chiamando a quest'ora?
«
B-Bunny?» rispondo titubante
-Ehi, Chris! Come stai?-
«B-Bene.» la voce mi trema «Tu?»
-Bene, grazie! Scusa per l'ora... Possiamo parlare?-
«Oh... 'Parlare'? E' successo qualcosa?»  mi metto a sedere
-Sì! Ecco... Sai, Chris, sono fuori con amici.-
«
Capisco. Ti stai divertendo?»
-Mmh, sì, però uno dei miei amici sembra davvero stare male... Qui siamo tutti preoccupati, hai qualche consiglio da darmi?-
Cosa? Perché Bunny mi sta chiedendo dei consigli? Ma poi... Cosa dovrei consigliare?
«S-Sta male fisicamente?» mi preoccupo
-Oh, no, no! Sembra che abbia una qualche delusione: tu che pensi?-
Sta forse parlando di sé? Probabilmente ha litigato con Lay.
«... Amore?» sospiro
-Credi che abbia litigato con la sua ragazza?-
«E' possibile... Capita di litigare. Solo che ogni volta diventa più doloroso.»
-Ah, davvero? Tu come ti sentiresti dopo un litigio?-
«... M-Male. Frustrato. Triste. Arrabbiato. Stanco.» singhiozzo leggermente
-Capisco... Secondo te quale potrebbe essere la causa del litigio?-
«
Al primo posto c'è la gelosia.»
-La gelosia? Credi che il mio amico abbia litigato con la sua ragazza perché è geloso?-
«Che ne puoi sapere, magari quella gelosa è la sua ragazza. Magari lei si è ingelosita di qualcun'altra e non gli dà l'opportunità di spiegare.» sbuffo
-... Capisco, ahaha. Grazie mille! Se è come dici tu, allora non posso non consigliargli di non arrabbiarsi, di capire lo stato della sua ragazza e di non disperarsi.-
«Non ho fatto nulla! Hai ragione... Dovresti dirglielo.»
-Mi ha fatto piacere discutere con il mio cuginetto! Mi dispiace di averti disturbato a quest'ora della notte, dormi bene!-
«Buona notte, Bunny!» riattacco





#Ore: 11.22 p.m.





Il continuo vibrare del cellulare mi sveglia: perché diamine vibra? Ero finalmente riuscito ad addormentarmi.
Sbloccando il display, noto una decina di chiamate perse da parte di Andrew e cinque messaggi non letti. Cosa è successo? Non è particolamente tardi, ma sono stanco e ho bisogno di dormire, perché mi cerca?
Mi metto a sedere e decido di chiamarlo.

-Chris! Finalmente hai rispooosto! Ti ho chiamato tante volte, principeeeessa! Aaah, dovevo sentirti!-
Ma che ha la sua voce?
«Andrew... Stai bene?»
-Sì! Mai stato meglio... Sono davvero felice! E sono anche tanto triste. La mia principessaaaa, ah, voglio vederti!-
«E' davvero tardi... E poi...»
Non avevamo litigato?
-Ma principeeessa! Mi manchiiii! Cosa faccio senza di te? Per favore, raggiungimiii!-
«... Sei ubriaco?»
-Cosa?! Ho bevuto qualcosa, ma io non mi ubriaco così facilmente, saaai? Daaai, incontrami! Solo per un po', ok?! Sono qui, sotto casa tua!-
«Stai lì...» sbuffo «Dammi qualche minuto.»

Mi vesto velocemente, porto con me solo il telefono: senza fare rumore, lascio la casa.
Vedo il biondino seduto su una panchina illuminata da un lampione. Barcolla un po', immagino che sia ubriaco per davvero.

«Che stai facendo, idiota?» mi siedo accanto a lui
«Mi mancava la mia principessina! Dammi un bacino!»
«Puzzi, idiota. Perché sei ubriaco?»
«Oh, questa è una storia piuttosto divertenteee! Quando sono tornato a casa, ero così furioso, ma così furioso, che ho deciso di bermi qualcosa!»
Eh?
«Avevamo discusso, no? Ero coooosì abbattuto!» prosegue «C'era una confezione di birra... Guardando la data di scadenza, ho iniziato a sbuffare! Sai quando quella costosa birra sarebbe dovuta scadere? Domani! Domaaani! Quella birra è di una buona marca! Non potevo di certo lasciarla andare a male!»
«... Andrew, la birra non scade così facilmente.»
«Ma comeeee?! C'era scritto "Data di scadenza: 23/11/14"!»
Ma è stupido? Siamo nel 2013.
«Andrew... E' meglio se ti riporto a casa. Elizabeth non c'è?»
«Mmh- la mamma non c'è! Sarà fuori a divertirsi con le sue amiche! Se lo meritaaa! Tanto quello stronzo di mio padre se ne è andato! Che fortuna!!» 
«Abbassa la voce, disturbi il vicinato! Vieni, ti accompagno...»

Aiutandolo a camminare, inizio a pensare:
Si è forse ubriacato per il nostro litigio? Sembra uno stupido motivo per farlo, d'altronde non mi ha dato il tempo di spiegare e non abbiamo discusso propriamente, quindi dubito. Che abbia litigato con suo padre? Visto che ne parla così, potrebbe essere lui il motivo.

Arriviamo davanti casa Miller e, recuperando le chiavi da Andrew, apro la porta.
«Forza, entra.» lo spintono
«Principeeessa, mi aiuti a m-mettermi a letto?» mi stringe forte
«Andrew, non posso! Devo rientrare prima che si accorgano della mia assenza...»
«Ma, se sei con me, non si arrabbierannooo! Ti preeego, non voglio stare solo!»
Ah, dannazione. E' ubriaco, non ci metterà molto ad addormentarsi. Appena lo farà, tornerò a casa.
«Ok! Basta urlare...»





#Ore: 11.54 p.m.





E' praticamente mezzanotte. L'ho aiutato a lavarsi, a cercare di smaltire la sbornia e a mettersi il pigiama. Perché è più sveglio di me?
«... Ma tu non hai sonno?» domando tra uno sbadiglio e l'altro
«Ancora no... Che strano. Questo mal di testa mi sta annoiando.»
«Mmh.» sbuffo
«Scusa. Ho sbagliato.»
Cosa?
«In che senso? Cosa hai sbagliato?»
«Prima... Al cinema. Ho sbagliato. Mi dispiace.»
Wow... Lo sta ammettendo? Certo che è strano. Non ho ancora spiegato le cose e già si sta scusando.
«Hai solo sbagliato a non ascoltare ciò che avevo da dirti... Tutto qui.»
«Mi dispiace, sono stato davvero stronzo. Perdonami.» mi carezza
«Beh, non fa nulla.» lo bacio «Adesso sarà meglio dormire.»
«Resterai qui con me?»
«Sì, sì... E' tardi, ho un po' paura di... Uscire da solo.»
«Aaah, la mia principessa! Dormiamo qui insieme.» carezza il letto
«D-Dovremmo?» borbotto
«Sì, assolutamente.»
«P-Però non posso dormire con questi vestiti... Non ho un pigiama, capisci?»
«Ah, davvero? Beh, puoi dormire con questo.» mi passa un suo pigiamone
«E' troppo grande per me...»
«Ahahahah... Scusa, scusa, pensavo male! Lo devi solo mettere per dormire, siamo solo noi due su questo lettone... E poi saresti carinissimo.» arrossisce
Che diamine sta pensando? Pervertito.
«Ah, tu sei davvero... Ah, che noia!»

Ci ritroviamo abbracciati sul lettone. Andrew mi sta scaldando moltissimo, si sta davvero bene qui. S-Sembriamo una coppia di novelli sposi... Tsk! Ma che penso?! Ogni volta finisce in questo modo. Litigando, scopro sempre di più Andrew, lo studio, lo conosco, lo accetto e lo amo. Che relazione strana. La più strana e la più bella.
«B-Buona notte...»
«Buona notte, principessa. Ti amo.» mi bacia












Atashi no space.

Sì, ok. Dato che gli asini volano, sarà Chris a giustificarmi(??)! *fuggfugg*









Ok, no, dai. Mi dispiace molto di essere stata assente durante tutto questo tempo... Ho avuto diverse cose da fare e diversi problemi a cui tenere testa. So che sembrano scuse, ma è la verità. Tra le attività del gruppo di ballo, la scuola, i momenti di depressione acuta(?), la noia, la voglia di coreani(???), la casa e la salute mi sono un po' persa... E, ribadisco, mi dispiace. Dovrei anche smetterla di promettervi cose come "Scriverò più velocemente", "aggiornerò in tot giorni", perché è ovvio che faccio schifo in queste cose... Non so regolarmi con i tempi, sono in alto mare. Comunque, tralasciando tutte queste cose deprimenti, sappiate che quest'anno ho creato una tabella con la gestione dei miei orari... Da lunedì a venerdì dedicherò 10 minuti alla storia, mentre tra il sabato e la domenica dedicherò 25-30 minuti. Sono sicura che con questi tempi riuscirò ad aggiornare più velocemente. Inizierò ufficialmente a seguire questa tabella di orari da giorno 29 settembre. Così, facendo conto che scriverò tutti i giorni, potrei anche aggiornare in meno di 10-14 giorni, che è la mia tempistica (quasi mai rispettata) di aggiornamento. Scritto ciò, vi saluto. Farò del mio meglio! Vi ringrazio molto per il costante supporto! Non ho avuto molto tempo per correggere questo capitolo, quiiiindi... Se ci fossero errori, gradirei che me lo segnalaste. Alla prossima! <3

Kuroi-disperatamente-Yumi
  
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