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Autore: Rowan936    22/09/2014    1 recensioni
Raccolta di One-shots che mettono in luce Vegeta e come il suo modo di vedere Gohan cambi negli anni.
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1. Moccioso – Quel moccioso, infatti, non aveva l’aspetto di un guerriero.
2. Guerriero – Per quanto gli competeva, quel piccolo mezzosangue era l’unico degno di baciargli i piedi, in quella casa.
3. Saiyan – C’era rabbia, in quegli occhi gelidi, nessuna pietà nei gesti fulminei, solo la sicurezza di chi sa di avere la vittoria in pugno, di chi si sente invincibile.
4. Terrestre – Gohan si stava ancora una volta fidando di lui e Vegeta non riusciva a comprendere perché.
5. Gohan – Con lui aveva fallito prima ancora di rendersi conto di volerlo tenere al sicuro.
***
[Vegeta/Gohan, pre-slash]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Vegeta
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer
» Dragon Ball © Akira Toriyama.
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The boy with the broken smile
 
 
 
 
03. Saiyan
 
Sgomento e incredulità lampeggiavano negli occhi smeraldini di Vegeta, che osservava dalle retrovie, senza partecipare alla battaglia in corso, ridotto a misero spettatore, troppo debole per fare alcunché.
Pazzo, aveva pensato, quando Kakaroth aveva mandato avanti suo figlio, quel bambino dagli occhi troppo grandi e fiduciosi per partecipare a un gioco crudele come la guerra, ma non aveva detto nulla, limitandosi a osservare lo scontro in attesa della morte di Gohan, ignorando la rabbia nel vedere il sangue del mezzo Saiyan bagnare il terreno, ignorando la voglia di prendere a pugni la faccia del rivale fino a cancellare quel sorrisetto insopportabile.
Alla fine, quell’idiota aveva avuto ragione, poiché quella potenza già manifestatasi in passato era scoppiata all’improvviso, e davanti ai loro occhi era apparso un nuovo guerriero, dagli occhi gelidi e l’espressione impenetrabile.
Molto poco aveva del bambino sorridente e gentile che in tutti cercava il buono e da tutti riusciva a cavarlo fuori, poco aveva del terrestre amante della vita che era Gohan.
Uccideva con piacere, si vedeva, guidato dalla furia e dal desiderio di vendetta.
C’era rabbia, in quegli occhi gelidi, nessuna pietà nei gesti fulminei, solo la sicurezza di chi sa di avere la vittoria in pugno, di chi si sente invincibile.
Vegeta conosceva quella sensazione, tante – troppe – volte l’aveva provata sulla sua stessa pelle, ma mai avrebbe creduto di poter ritrovare il ragazzino rabbioso e colmo di desiderio di vendetta che era stato tempo addietro proprio in Gohan.
Eppure eccolo lì, a osservare un bambino divenire assassino, a osservare la natura Saiyan di quel moccioso emergere, come lui tempo addietro aveva predetto, uccidendo e annientando la mite attitudine che il sangue terrestre gli aveva regalato.
Se avesse dovuto descrivere Gohan, in quel momento, con una sola parola, altra non sarebbe potuta essere che “Saiyan”, poiché ogni gesto, ogni respiro di quel guerriero parlava dell’orgoglio e della spietatezza di quella razza che aveva spesso usato come scudo, rivangato i diritti legati a un titolo senza più significato alcuno.
Il ghigno che deformava le labbra di Gohan, ora che si stava rifiutando di porre fine a quello scontro, onde prolungare l’agonia della sua vittima e bearsi ancora del senso di potere che derivava dal dominare qualcuno di più debole, dall’infierire su chi ti ha fatto soffrire – Non serve a nulla, Gohan, quella sensazione dura il tempo di un battito di ciglia, e quando l’euforia svanirà ne vorrai ancora, cercherai altro sangue, senza mai essere sazio. –  era così simile al suo, così carico di crudeltà, da farlo rabbrividire.
Kakaroth urlava, con disperazione, tentando di convincere il figlio a uccidere Cell, a salvare il pianeta ora che ne aveva la possibilità, ma Vegeta sapeva già che non avrebbe avuto successo, poiché nessuno sarebbe riuscito a distogliere Gohan dalla sua vendetta, poiché nessuno capiva come si sentisse.
Troppo buoni, quei Terrestri, non conoscevano il richiamo del sangue Saiyan, che esigeva cadaveri dei nemici in tributo per placare l’ira che li divorava dall’interno, non sapevano cosa provasse quel bambino, ora che quella parte di lui che da sempre aveva voluto seppellire dentro di sé era prepotentemente emersa, a causa della spinta di Kakaroth.
Forse proprio quella terza classe era l’unico oltre a lui che avrebbe potuto capire cosa provava Gohan, ma il suo cuore era troppo puro, anche nella vendetta, perché potesse sperare di comprendere la corruzione.
E allora rimanevano solo loro, Saiyan puro e mezzosangue, simili sotto certi aspetti, ma opposti sotto altri, vicini, ma irrimediabilmente separati.
 
 
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Angolo autrice
Ed ecco qui anche la terza one-shot :) Ringrazio infinitamente ka93 per la recensione, non esitate a segnalarmi eventuali errori o a farmi sapere se i personaggi vi sembrassero OOC, mi raccomando :)
  
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