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Autore: xhphorcrux    22/09/2014    0 recensioni
“Al, c’è una pietra arancione lungo il sentiero.” aveva ragione, Mallika non era impazzita, ma la cosa che più la incuriosiva è che non sembrava dipinta, sembrava appartenente ad uno scoglio esattamente di quel colore.
-Sarà di qualcuno che l’ha persa- disse Alice cercando di convincere più se stessa che l’amica, insomma, era il 1898, chi mai avrebbe voluto avere un sasso arancione come soprammobile?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Cosa? - rise -stai impazzendo Mal-
-No! Ti giuro Al! E’ lì! - disse mentre continuava a correre per il parco, in preda alla rabbia.
Mallika era una bambina undicenne originaria dell’India, sua madre era morta quando aveva solo sei anni, per questo suo padre le dedicava tutto il tempo libero che aveva. La vita di Mal era stata molto movimentata, dato che oltre alla tragica morte della madre, Sahana, aveva assistito a vari episodi e aveva vissuto esperienze a dir poco orribili.
Alice era la migliore amica di Mallika, dodici anni, lei viveva nel lusso, abitava in una villa nella periferia della città e il suo cognome era noto a molti, era una Rookwood.
-Basta, ti prego, mi sto stancando- disse Al piegandosi e poggiando le mani sulle ginocchia sottili che possedeva.
Mallika si fermò di scatto a qualche metro da lei e si chinò fino a sedersi a terra a gambe incrociate, Alice si alzò, tolse dal vestito la terra con cui si era sporcata per essersi inginocchiata poco prima e si avvicinò a lei riluttante.
-Eccola!- esclamò Mal –è qui! Vieni a vedere-
Rookwood chinò a sua volta esaminando la pietra arancione che giaceva lungo il sentiero, era come una pietra qualunque, solo… diversa. Arancione. E leggermente più spigolosa in confronto alle altre che erano lisce.
“Al, c’è una pietra arancione lungo il sentiero.” aveva ragione, Mallika non era impazzita, ma la cosa che più la incuriosiva è che non sembrava dipinta, sembrava appartenente ad uno scoglio esattamente di quel colore.
-Sarà di qualcuno che l’ha persa- disse Alice cercando di convincere più se stessa che l’amica, insomma, era il 1898, chi mai avrebbe voluto avere un sasso arancione come soprammobile?
Alice era affascinata dalla strana pietra ma non voleva darlo all’occhio, quindi si mostrava indifferente.
Mallika vedeva quel sasso come un oggetto speciale che non doveva essere mai perso, quindi data la sua ossessione lo raccolse e lo portò con se, mettendolo nella tasca anteriore della salopette esageratamente larga che era appartenuta in precedenza al fratello maggiore, Ishwar.

-vedi che non sono pazza?- disse Mallika seccata. Alice si limitò ad annuire mentre calciava il suo grazioso vestito azzurro che usava spesso per le passeggiate. Era cresciuta in una famiglia nobile, ma lei non voleva quello, voleva una vita normale e spensierata come quella della sua migliore amica.                                          A volte le ragazzine della sua età la prendevano in giro perché l’avevano vista spesso con una “contadina”, come la chiamavano loro, più piccola… ma a lei non importava, era quella la vita che voleva. Non le importava degli infiniti vestiti, o della letteratura avanzata, dei giochi e dell’immenso giardino intorno alla villa. “Che me ne faccio dei giochi se sono da sola?” oppure “giocare nel giardino? Con chi?” si faceva queste domande in continuazione e non riceveva risposte.

Mallika, invece, voleva una vita come quella di Alice. Mille abiti, più istruzione, un posto per stare da sola e dei giochi solo suoi. Molto spesso, da piccole, giocavano ad un gioco che loro chiamavano “scambio di vite”: consisteva nello scambiarsi i vestiti e vivere come viveva l’altra per quell’ora al giorno in cui stavano insieme.
A proposito di questo, si conobbero a cinque anni, proprio in quel parco… nello stesso parco dove trovarono la pietra arancione.

-Hey maschiaccio!-
-Vai via Mallika, questo è un posto per femmine!-
Commenti di questo genere la seguirono per tutto il resto della loro camminata fino al cancello. Spesso Mallika veniva chiamata “maschio” per la salopette che portava sempre, e lei stava male per questo, non era neanche colpa sua. L’unica cosa che la facevano sembrare una femmina erano i capelli lunghi e biondi perché a dirla tutta non possedeva forme e aveva sempre le ginocchia sbucciate, caratteristica che aveva la maggior parte dei ragazzini, ma non delle femmine; loro erano graziose e attente ai dettagli mentre lei era sbadata e spericolata, per di più indossava abiti larghi il doppio di lei da maschio.

-secondo te cos’è quella pietra? Insomma... perché era lì?- disse Alice spezzando il silenzio che si era creato fra le due
-non lo so- rispose Mallika. –ma secondo me c’è qualcosa di strano. - Va bene, Mallika aveva una fervida immaginazione ma stavolta non sbagliava, c’era davvero qualcosa di strano in quella pietra, qualcosa che doveva essere scoperta. Le due si guardarono e poi guardarono la tasca della salopette, entrambe erano incuriosite anche se sapevano che probabilmente era semplicemente il portafortuna di qualcuno a cui era caduto.
 

SPAZIO "AUTRICE" 
che poi non sono un'autrice in teoria, ma va beh.
mi è venuta l'ispirazione ieri e non so se sia una buona
o una brutta storia, questo me lo dovete far sapere
voi quindi.. boh.. recensite se vi va e.. al prossimo capitolo!

   
 
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