23/09/2014
7 recensioniCap. 3 – L’anticipazione di qualcosa che ancora non sapevo
E’ nel mio letto! Oddio, non in quel senso anche se mi piacerebbe ma… concentrati Felicity, concentrati! Saranno passate ormai due o tre ore, anche lui come me è staso su un fianco, uno di spalle all’altro. Lo sento muoversi e girarsi, mentre fa un sospiro. Mi giro anch’io e lo sorprendo a guardarmi. Ok, ora credo di essere molto simile ad un pomodoro, o un peperone. Lui mi sorride… o sta ridendo di me, non saprei.
-Ehi, che succede?- gli dico, mettendomi a sedere sul letto, poggiandomi allo schienale.
-Niente… non riesco a dormire e a quanto pare neanche tu.- dice, mettendosi come me.
-Già…- sospiro.
-Sappiamo che per me è difficile, ho sempre avuto problemi col sonno dopo l’isola ma tu perché non dormi?- mi lancia uno sguardo molto curioso.
Mi sento in imbarazzo, è lui che mi fa questo effetto. Dannato fascino di Oliver Queen!
-Ehm… ecco io… non sono abituata a dormire con un uomo accanto a me… almeno, non più.- non lo guardo in faccia e mi torturo le mani, per poi passare al lenzuolo.
Silenzio. Completo silenzio. Alzo lo sguardo per vedere se è ancora vivo, visto che non fiata per un bel po’. Mi guarda molto sorpreso.
-Che… che intendi dire con “non più”?- lo dice con un filo di voce, continuando a guardarmi ancora un po’ sorpreso. E ora che faccio? E’ un segreto che ho raccontato a poche persone nella mia vita. A mia madre, non ebbi scelta, e al il mio migliore amico ai tempi del MIT. Poi non lo sapeva più nessuno. Avevo fatto giurare al mio amico di non fiatare e lui l’aveva fatto ovviamente. Però adesso sento quell’improvviso bisogno di confidarmi con lui ora, di potermi fidare, che lui non mi giudicherà e che mi sosterrà.
-Questa… Oliver, questa è una cosa importante che solo due persone nella mia vita sanno…-
-Ehi, se non vuoi dirmelo va bene, non preoccuparti.- mi interrompe, non facendomi finire.
-No… io, io voglio dirtelo. Ma ti prego, promettimi che non lo dirai mai a nessuno e che soprattutto non mi giudicherai.- lo guardo decisa. Lo vedo sedersi più vicino a me e prendermi la mano.
-Certo, te lo prometto.- e mi fa un sorriso.
-Da dove comincio… beh ai tempi del MIT frequentavo un ragazzo, Robbie, che poteva essere considerato “il ragazzo perfetto”. Bello, intelligente, dolce, romantico, passionale… insomma, quello che tutte le ragazze sognano. Ma ovviamente non poteva essere tutto rose e fiori, c’era un lato oscuro in lui del quale nessuno era a conoscenza, tranne il mio migliore amico. Lui mi avvertì più volte che Robbie non era come sembrava, che aveva qualche rotella fuori posto ma io non gli diedi ascolto, ero troppo innamorata per rendermene conto. Poi durante un periodo di crisi tra noi, incominciai a rendermi conto che Ribbie era sempre nei posti che frequentavo con gli amici, lo vedevo dalla finestra di casa appostato lì davanti. Mi controllava e mi seguiva ovunque, mi mandava messaggi ad ore assurde e una volta entrò perfino in casa. Se non fosse stato per il mio amico che era ancora lì io…- senza rendermene conto inizio a piangere. Oliver si avvicina a me e mi prende tra le sue braccia, poggiandomi la testa sul suo petto e accarezzandomi i capelli.
-Ehi, shh… Va tutto bene! Va tutto bene!- mi sussurrà collandomi e stringendomi sempre di più. Mi aggrappai alle sue braccia e continuai a piangere.
Era così fragile, così vulnerabile. Come può quel bastardo aver fatto una cosa del genere ad una creatura così pura, così piena di luce.. Continuo a stringerla e cullarla, le accarezzo i capelli e istintivamente le do anche qualche bacio dolce culla fronte. Restiamo così, per più di una quindicina di minuti finchè lei non si calma e si alza per guardarmi negli occhi.
-Grazie.- cerca di farmi un sorriso, con ancora le lacrime che le rigano quel suo bellissimo viso.
-Figurati.- le sorrido anch’io, mentre avvicino e con il pollice le asciugo delicatamente una lacrima appena scesa sulla guancia. La guardo negli occhi e lei fa lo stesso. Uno sguardo intenso, è sempre così tra noi. Non abbiamo bisogno di parole, gli occhi comunicano da soli.
-Beh almeno da questa storia ho imparato a fidarmi di più degli amici che dell’uomo di cui sono innamorata.- cerca di tornare la solita Felicity, sorridendomi ancora.
-Già! Come mai non gli hai dato ascolto? Era il tuo migliore amico, no?-
-Beh lui aveva una cotta per me e quindi pensavo lo dicesse perché era geloso. E invece mi ha salvata alla fine.-
-Ah però! Hai colpito i cuori di tutti sin dal MIT eh?- cerco di farla sorridere. Mi piange il cuore a vederla triste.
-A quanto pare più a quei tempi che ora.- dice imbarazzata.
-Non è vero! Walter, Dig, Roy… anche Tommy una volta mi chiese chi era la biondina che incontravo spesso.- quel ricordo di Tommy mi colpì, ma ora non era un buon momento. Lei tornò a guardarmi e sorrise.
-Davvero?-
-Si! E poi io scusa? Ho messo la mia vita completamente nelle mani di una biondina IT girl. - sorrido ricordando il giorno in cui lui entrò nella sua macchina e mi trovò completamente sanguinante nei sedili posteriori. Si mise a ridere.
-Ecco, questa è la Felicity che voglio vedere sempre.- le prendo nuovamente la mano e le accarezzo il dorso.
-Grazie Oliver, davvero.- alza lo sguardo e mi sorride, prima di abbracciarmi con tutto l’amore possibile. Sento un qualcosa di diverso partire dallo stomaco, qualcosa di mai provato prima che mi spinge immediatamente a ricambiare l’abbraccio e di stringerla più a me. Avverto una sensazione stupenda e mi rendo conto le parole dette quella notte, quel “ti amo” non era tutto un piano, una bugia, non erano delle parole buttate lì a caso ma erano l’anticipazione di qualcosa che ancora non sapevo. Mi sono pian piano innamorato di Felicity senza rendermene conto. Lei si allontana e guarda la sua sveglia sul comodino
-Cavolo, sono già le 3 e domani dobbiamo incontrare quel tipo alla Queen Consolidated!-
-Già! Sarà meglio metterci a dormire, o almeno provarci!- le dico sorridendo. Ormai non faccio altro che sorridere con lei, mi viene naturale.
-Beh allora buonanotte Oliver!- sorride e si sistema meglio nel letto.
-Buonanotte Felicity!- le dico dolcemente, forse troppo. Devo cercare di controllarmi. Mi sistemo anch’io e mi giro dall’altra parte, poco dopo il sonno mi prende.
La luce del sole entra dalla finestra e mi finisce dritta in faccia. Apro gli occhi lentamente e mi accorgo che c’è troppo calore e non certo per il sole che entra dalla finestra. Sono completamente tra le braccia di Oliver, la mia schiena schiacciata contro il suo petto, il suo braccio intorno alla mia vita con la mia mano sopra la sua e il suo viso troppo vicino al mio collo. Ora iniziava a fare caldo davvero. Giro leggermente il viso e noto che sta ancora dormendo… Ma quanto era bello? Lo guardo e sorrido, sorrido e lo guardo, ero completamente imbambolata e poi lui mi teneva stretta. Spero davvero che non sto sognando. Improvvisamente si muove e io ritorno come prima, pensando che si fosse svegliato e invece lui mi tira ancora più a se e avvicina ancora di più il suo viso al mio collo, potevo sentire il suo respiro e… stava sorridendo? Ok, sto andando decisamente a fuoco! Ma al diavolo tutto, quando mi ricapita di stare così con l’uomo che amo? Chiudo gli occhi e mi godo quel momento finchè non sento il suo cellulare suonare e lui si sveglia immediatamente. Io faccio finta di dormire, lui si allontana ma prima di scendere dal letto mi da una leggera carezza sui capelli. Sto sognando, me lo sento! Si alza e si avvia verso il soggiorno mentre lo sento parlare con Dig, io così mi stiracchio sul letto e sorrido come una cretina, mettendomi le mani in faccia. Ho dormito tutta la notte completamente tra le braccia di Oliver Queen, alias l’uomo che amo e lui quando si è svegliato mi ha fatto una carezza… Non posso crederci!
-Ehi, siamo di buon umore stamattina?- quasi mi prende un colpo! Non l’ho sentito tornare, ora stava appoggiato allo stipite della porta e mi sorrideva. Io stamattina non reggo, gli salto addosso. ODDIO FELICITY, MA CHE DICI? TORNA IN TE, OH MIO DIO!
-Si, tutto grazie a te.- gli dico, alzandomi.
-Io? Che ho fatto?- mi guarda stupito.
-Mi ha fatto bene parlare di quella cosa, sai ieri sera… era da troppo che me lo portavo dentro.-
Lui mi sorride e si avvicina mettendomi una mano sulla spalla.
-Te l’ho detto, io per te ci sono. Quando hai bisogno di parlare, io ci sono. Sempre.- mi accarezza la spalla e mi sorride.
-E per la cronaca, anche io ho dormito bene stanotte!- mi fa l’occhiolino.
Basta Oliver, oggi mi stai mandando in tilt e sono sveglia da nemmeno quindici minuti.
-Io vado a farmi una doccia, tu coinquilino prepara due belle tazze di caffè- gli dico, dandogli due colpetti sulla spalla e avviandomi verso la doccia.
-Agli ordini, capitano!- lo sento urlare mentre chiudo la porta.
Cosa sta succedendo? Ci siamo guardati in modo dolce come una vecchia coppia, abbiamo flirtato come due adolescenti e… oddio, ha detto che ha dormito bene stanotte e mi ha fatto l’occhiolino. Eh no però, tu non puoi fare così, mi stai mandando completamente in confusione… CHE COSA STA SUCCEDENDO?
*Angolo Autrice*
Salveeee e scusate il ritardo! Che ne dite di questo terzo capitolo? Forse è un po' corto ma per i nostri ‘innamorati-ma-troppo-testardi-per-dirselo” l’ambiente è davvero caldo, Oliver non riesce a controllarsi e Felicity sta andando ancora più in confusione! In più la nostra Felicity gli ha confessato una parte del suo passato che foooorse potrebbe ritornare… non dico altro! Ci vediamo al prossimo capitolo, mi raccomando recensite ;) <3