Fanfic su artisti musicali > B.A.P
Segui la storia  |       
Autore: Masayume Pachirisu    23/09/2014    4 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Passò una settimana e novembre ormai era quasi alla fine del suo corso, accompagnato da un freddo gelido che sembrava volesse far arrivare in anteprima il Natale.
Kibum si svegliò preso per andare al Dream Girl quella mattina. 
Gli aspettavano ben due settimane di lavoro snervante, in cui Jinki aveva deciso di chiudere il locale per ri-organizzare l'inventario del locale.

Jinki aveva pensato di organizzare un'unica serata, prima della chiusura per le vacanze di Natale, in cui i due gruppi avrebbero suonato insieme alternandosi e mischiandosi tra loro. 
Yong Guk e Daehyun avevano accettato l'idea e si erano già messi all'opera. 
Hoya avrebbe aiutato entrambi i gruppi nel caso il maknae degli Humanoids non fosse tornato in tempo e questo bastò a Jinki per mandare avanti la sua idea.

Kibum uscì presto di casa e si avviò a piedi verso il locale. 
Ci avrebbe messo una ventina di minuti, ma aveva voglia di prendere più aria possibile, anche se questa era praticamente congelata. 
Molte macchine erano già immerse nel traffico mattutino, mentre molte persone si avviavano verso la metropolitana. Kibum passò il tempo a guardarsi intorno, camminare con calma e controllare ogni tanto il cellulare.
Senza guanti era impossibile tenere le mani fuori dalle tasche del giubbotto, ma per fortuna Jonghyun era ancora nel mondo dei sogni e quindi non doveva fare i salti mortali per rispondere ai suoi messaggi. 

Arrivò al Dream Girl alle nove, e trovò la saracinesca abbassata solo per metà.
Aprì la porta con le sua chiavi e subito fu accolto dall'inconfondibile profumo di cannella e dal caldo tepore del riscaldamento. 
Si chiuse la porta alle spalle, dando poi un paio di mandate per evitare che qualcuno entrasse mentre loro erano nel retro.
Non c'era nessuno dietro al bancone. Tutte le sedie erano state messe al contrario sui tavoli, già puliti e lucinadi. 
Il pavimento era lindo e non c'era più nessuna traccia né della macchia gigantesca di un drink che qualcuno la sera prima aveva rovisciato, proprio al centro del locale, né dei  bicchieri da lavare, o della spazzatura da buttare e nemmeno di tutte le cose da mettere in ordine. 
Come aveva fatto Jinki a mettere tutto in ordine da solo, se il giorno prima avevano chiuso alle quattro a causa del karaoke indetto all'ultimo minuto da Taemin?
Quello scansafatiche del bassista sicuramente non si era alzato per dargli una mano, su questo era pronto a mettere tutte e due le mani sul fuoco. 

-Oh! Sei già arrivato? Ti aspettavo per le dieci!- disse Jinki uscendo dalla porta che dava sul retro del locale.
-Te l'avevo detto che sarei venuto presto...- rispose Key guardandosi intorno -Ma perché non mi hai aspettato?-
-Ah! No non sono stato io...  ma lui! Il nostro nuovo aiuto cameriere!-

E Key si voltò verso il punto in cui Jinki stava indicando, scontrandosi con una figura alta, snella, con un sorriso inconfondibile sulle labbra e due orecchie a sventola davvero ridicole ma allo stesso tempo adorabili.

-OH SANTO DIO!- esclamò Key di colpo.
-Ciao! lavori qui anche tu?- domandò invece l'altro, senza preoccuparsi dell'esclamazione di Kibum - o della sua faccia che pareva aver visto uno spettro.
-TU CHE CI FAI QUI!?- continuò Key ancora paralizzato dal terrore.
-Ma vi conoscete?- si intromise  a quel punto Key, senza capire che diavolo stesse accadendo.

E il modo in cui Key gridò "NO" mentre l'altro rispose un semplice "", fece capire al barista che qualcosa non quadrava per niente. 

Si ritrovarono dunque seduti ad un tavolo, quello più grande e tondo dove di solito Luna - la ragazza innamorata di Jinki - e le sue amiche, si fermavano a chiacchierare per quasi due ore. 
Kibum aveva le mani affondate nei capelli, mentre la sua gambe destra tremava a vista d'occhio.
Il nuovo arrivato, che si era presentato a Jinki come Chanyeol, continuava a sorridere senza motivo, mentre fissava prima un preoccupato Key e poi la faccia stupita di Jinki.

-Mi state dicendo che voi due... voi due siete finiti a letto insieme?!?!?- disse Jinki, non riuscendo a comprendere appieno la frase appena detta.
-Sì hyung... devo dirtelo in cinese?- chiese Kibum lanciandogli uno sguardo omicida.

Chanyeol sghignazzò e poi prese a bere del té freddo dal bicchiere che Jinki gli aveva offerto.

-Ma è successo solo un paio di volte hyung e... ora sono fidanzato quindi non preoccuparti...- continuò dopo aver fatto un paio di sorsi.
-Ah tu sei fidanzato?!?! BENE perché anche io lo sono!- quasi gridò Key, chiendosi che diavolo aveva fatto di male nella sua vita precedente per essersi cacciato in un guaio simile.
-Davvero?! Fantastico! Potremmo fare un'uscita a quattro!-

E Jinki scoppiò a ridere di gusto mentre il volto di Key assumeva lo sguardo feroce di un leone lasciato senza cibo per almeno quattro lunghi giorni.
Doveva aver ucciso qualcuno nella sua vita precedente, o essere stato qualcuno di veramente cattivo, perché non poteva essere andato a letto con un idiota simile. 
Già si vedeva a cena con Jonghyun, Chanyeol e il suo fantomatico ragazzo e poi vedeva Jonghyun prendere il coltello per il pesce e ficcarglielo in mezzo agli occhi.

-NON SE NE PARLA! TU NON PUOI STARE QUI! JINKI NON PUO'!-

E Jinki smise di ridere, perché ora la faccenda si stava facendo seria e lui era anche il maggiore tra i tre.
Guardò prima Chanyeol, che aveva perso il sorriso e si era tramutato in un bambino al quale era stato tolto il gelato, e poi Kibum, rosso in viso, con gli occhi liquidi e i pugni serrati.
Che diavolo doveva fare, proprio non lo sapeva.
Aveva parlato con Chanyeol giusto qualche giorno prima e quel giorno si era dato da fare per mostrare le sue abilità come cameriere.
Forse a prima vista non sembrava sveglio, sempre con quel sorriso ebete in faccia, ma alla fine si era dimostrato veloce e capace, tutte qualità che Jinki stava cercando per il suo locale.
Sospirò.

-Mi dispiace Jinki hyung... Kibum è tuo amico e cameriere da molto più di me quindi... me ne andrò come giusto che sia...-

E Kibum rimase a bocca aperta, perdendo completamente la voglia di prenderlo a testate.
Si era rassegnato così presto senza urlare o contestate le sue parole.
Perché?
Perché doveva essere così carino e dolce?
Perché finiva sempre per farsi abbindolare dai ragazzi stupidi che sembrano dei grossi peluche morbidosi?

-Key... Jonghyun non sa di... di Chanyeol...?- chiese Jinki a quel punto.
-Sì lo sa... ma non gli ho detto il suo nome... non gli ho detto nulla quindi... quindi se Chanyeol non dicesse niente... si potrebbe fare... ecco... potremmo lavorare tutti insieme...-

Chanyeol annuì velocemente, iniziando a dire che anche il suo ragazzo era molto geloso e no, non avrebbe detto nulla perché il suo ragazzo non sapeva nulla di Kibum e non avrebbe mai dovuto saperlo o lo avrebbe appeso per le palle sul lampadario del Dream Girl.
Kibum sorrise e i due si diedero la mano.
Chanyeol era uno sciocco, ma si vedeva che non stava scherzando.
Probabilmente anche la sua era stata una semplice sbandata e poi aveva trovato la sua dolce metà.

-Bene, questione chiusa allora! Al lavoro! Chanyeol tu aiuterai me mentre Kibum farà l'elenco di tutte le cose che troviamo negli scatoloni. Vi va bene?-

I due risposero positivamente e tutti e tre si avviarono verso il retro.

 
**
 

-Quindi tu davvero credi alle sue parole... che tra quei due non è successo nulla?- chiese Daehyun poco convinto.

Zelo sembrava intenzionato a non rivolgergli più la parola, dopo lo schiaffo ricevuto e questo suo fratello non riusciva più a sopportarlo. 
Daehyun ci aveva provato ad approciarsi con il minore, ma era stato tutto inutile. L'altro pareva non vederlo nemmeno e gli dava delle considerazioni solo per quanto riguardava la band.
Jinki aveva chiuso il locale per due settimane e loro dovevano organizzare una serata con l'unione degli Humanoids. 
Mai decisione poteva essere risultata peggiore in quel periodo.
Daehyun aveva studiato tutti i movimenti di Yong Guk in quella settimana, notandolo felice, preoccupato per Sungjong e quasi sempre con il telefono in mano per mandargli un messaggio o fargli una chiamata veloce - si sa, la Cina non è dietro l'angolo e chiamare costa.
Lui e Zelo poi andavano d'accordo, ma non sembravano presi da chissà quale emozione, questo poteva quindi far valere le parole di Jongup, che per l'ennesima volta gli ripeteva

-Si hyung, Zelo è mio amico e io ci credo in quello che mi dice- rispose Jongup con sguardo serio.

I due se ne stavano seduti sul divano della cantina, mentre Zelo sembrava essere scomparso in camera sua. Daehyun avrebbe voluto parlargli, obbligarlo ad ascoltare le sue parole, ma anche Youngjae gli aveva intimato che questa era una pessima idea e di lascialo sbollire.

Ma quanto? 
Quando si sarebbe sbollito?
E se cio non fosse successo velocemente? Avrebbe dovuto smettere di parlare con il suo unico fratello minore?
Ok aveva sbagliato, ma tutti potevano commettere degli errori almeno una volta nella vita. Non era certo quello il modo di comportarsi.

Daehyun sospirò e il campanello di casa rimbombò per la casa al piano di sopra.

-Vado io! Devono essere loro...- disse Hoya alzandosi dal suo sedile, percorrendo le scale che lo avrebbero portato all'entrata di casa Jung. 

Gli Humanoids entrarono in quella villetta con educazione, salutando Hoya e scendendo insieme a lui le scale.

-Benvenuti!- li salutò con un gran sorriso Youngjae, seguito poi da Daehyun, che fissò con un po' troppa durezza Yong Guk.

Questo non fece una piega anzi, gli porse la mano e lo ringraziò dell'ospitalità.
Fare le prove in una sala apposta sarebbe costato sicuramente un sacco di soldi a tutti e non avevano voglia di spendere così tanto, ora che il Natale era alle porte.

-Hoya ha studiato tutte le vostre canzoni, però dovremmo decidere come dividerci... abbiamo tre ore di tempo ha detto Jinki, quindi possiamo giocarcela come vogliamo... Yong Guk sai se Sungjong tornerà per fine novembre?- chiese Youngjae.

Il biondo negò imbracciando la sua chitarra.

-No. Sembra che sua nonna sia peggiorata e che anche sua madre sia partita per la Cina. Ma lui non vuole lasciarle sole quindi ha deciso di rimanere ancora lì... Non so proprio. Anche se tornasse in tempo, dovrebbe poi rimettersi in pari con l'università e non so quando tempo avrebbe a disposizione per imparare il tutto... se per te non è un problema...-

Hoya sorrise.

-Quando si tratta di suonare, sono sempre disponile. Per te va bene, boss?-

Daehyun alzò lo sguardo, che fino a quel momento era rimasto bloccato sulla chitarra di Yong Guk. 
In quel momento avrebbe voluto dire no, che non gli andava bene e che Hoya era il LORO batterista e che quindi gli Humanoids si sarebbero dovuto attaccare e tirare.
Ma Daehyun non disse nulla di tutto ciò, perché Zelo scese le scale e salutò tutti calorosamente avvicinandosi a Yong Guk, che gli diede un cinque amichevole. 

-Nessun problema- disse allora Daehyun, alzandosi per sistemare il mixer con i nuovi microfoni di Jonghyun e Taemin.
-Allora iniziamo!- disse Zelo imbracciando anche lui la sua chitarra, sedendosi su una sedia vicino a Yong Guk, in modo che i loro strumenti potessero guardarsi. 

E a Daehyun questo dettaglio non passò di certo inosservato.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B.A.P / Vai alla pagina dell'autore: Masayume Pachirisu