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Autore: Sharymore_    23/09/2014    9 recensioni
Dopo l'uscita dell'ultimo film della saga di Hunger games, Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson si sono persi di vista. Sono andati avanti con le loro vite e soprattutto con le loro relazioni. Ma qualcosa sta per cambiare..
Dal testo: "Presa dalla fretta di tornare a casa per preparare il pranzo, Jennifer non fa caso ad un ragazzo che sta venendo verso la sua direzione, probabilmente anche lui distratto da qualcosa. I due si scontrano e Jennifer non fa neanche in tempo ad alzare lo sguardo che subito si rende conto di chi ha appena incontrato. "Josh?!" esclama con aria del tutto incredula. "Jennifer?! Oh mio dio che ci fai qui?"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Altre due settimane erano passate e Jennifer quella mattina, si era svegliata provando una strana sensazione. Era in ansia, ma per cosa? Probabilmente per i suoi genitori e in questo caso si sarebbe trattato di un'ansia “positiva”. Ma Jennifer sapeva benissimo che l'ansia che sentiva aumentare dentro di sé, non era legata alla cerimonia. Sapeva che quell'ansia era per Josh, per il loro incontro e per come Jennifer si sarebbe sentita. Il problema era che non voleva ammetterlo a sé stessa.
C'era ancora molto da fare e la ragazza si mise subito all'opera per mettere a punto gli ultimi particolari, sperando che la preparazione l'avrebbe aiutata a distrarsi e a sentirsi meglio. Bevve una tazza di caffè e dopo essersi vestita comoda, uscì di casa per recarsi nella sala che avevano affittato per la festa. Non appena entrò nell'enorme spiazzo, subito fu investita da una sensazione positiva. Le decorazioni bianche e delicate emanavano la tranquillità che Jennifer cercava. C'erano fiori appesi ovunque e la stanza profumava di fresco. Jennifer rimase a fissare quelle decorazioni per circa 10 minuti restando immobile e tenendo la bocca socchiusa. Poi si bagnò le labbra con la punta della lingua e si mise all'opera. Inizio a parlare con gli addetti al catering che erano da poco arrivati e poi si occupò dei centrotavola. Dei piccoli mazzetti di fiori color panna, posti in un piccolo vaso di cristallo. Jennifer aveva deciso di puntare sulla semplicità, cercando di rispecchiare al meglio lo stile e i gusti dei suoi genitori. Più si guardava intorno analizzando il risultato, più si rendeva conto di essere riuscita nel suo intento. Purtroppo però, il pancione iniziava ad essere pesante e ogni tanto Jennifer era costretta a fare delle pause, ma non le dispiaceva. La prendeva come scusa per mettersi a sedere e scrutare i minimi particolari alla ricerca di qualche ipotetica imperfezione.
Nella preparazione, Jennifer perse la cognizione del tempo e non appena si rese conto di che ore fossero, si diresse subito verso la macchina e fece ritorno a casa. La cerimonia si sarebbe svolta tra un paio d'ore e lei doveva ancora farsi una doccia, vestirsi e aggiustarsi i capelli. Con un leggero fiatone entrò in casa e si diresse subito al piano superiore. Si tolse la felpa e i pantaloni elasticizzati che ormai erano diventati abituali a causa della necessità di stare comoda e aprì l'acqua della doccia. La lasciò scorrere per un paio di minuti, giusto il tempo di farla scaldare. Prima di permettere però al flusso d'acqua di accarezzare il suo corpo, Jennifer prese tra le mani il telefono che aveva dimenticato di portarsi dietro, giusto per controllare se sua madre o Nicholas l'avevano cercata. Non erano né l'una, né l'altra. Era Josh che le aveva scritto un messaggio circa 2 ore fa.

“Ehi Shrader, sono appena atterrato! Ora vado in albergo a fare una doccia e a prepararmi. La cerimonia è alle 5 giusto? Non vedo l'ora di vederti e di farti conoscere Allison. A più tardi!”

Sentire Josh e sapere che distava ormai pochi chilometri da lei, era una sensazione che Jennifer aveva aspettato da mesi ormai. Tuttavia il loro incontro non sembrava proprio essere quello che Jennifer si aspettava. La preparazione della sala aveva avuto il suo effetto, l'aveva aiutata a distrarsi. Purtroppo però, quelle parole l'avevano riportata alla realtà dei fatti. Josh sarebbe venuto e sarebbe venuto con la sua nuova fidanzata e Jennifer non riusciva a capire perchè la cosa la infastidisse così tanto. Con la testa piena di pensieri, finalmente entrò nella doccia e l'acqua iniziò a cadere sul suo corpo.

Dopo quasi mezza giornata di volo estenuante, Josh e Allison atterrarono. Impiegarono circa 15 minuti per recuperare i propri effetti personali e poi si diressero in un albergo a 5 stelle, prenotato per un paio di giorni. Avevano intenzione di farsi una doccia e poi prepararsi a dovere per andare alla festa. Durante il viaggio Josh non era riuscito a chiudere occhio. Mentre Allison dormiva sulla sua spalla, il ragazzo non faceva altro che provare emozioni contrastanti. Passava dalla felicità sfrenata, alla preoccupazione in poco meno di un secondo. Gli sudavano le mani e in alcuni momenti si sentiva tremare. La verità è che aveva paura. Lui ed Allison ormai erano una coppia a tutti gli effetti e Josh si sentiva felice, nonostante questo però, era terrorizzato. Temeva l'incontro con Jennifer perchè sapeva benissimo che rivederla avrebbe riacceso in lui quei sentimenti che per due mesi e poco più, non aveva fatto altro che riporre in un cassetto, un po' come i sogni che si fanno da bambino. In questi due mesi aveva imparato a rassegnarsi e aveva trovato in Allison quelle attenzioni e quella sicurezza che di cui da tempo aveva un disperato bisogno. Non voleva mandare tutto all'aria ma sapeva che il rischio sarebbe stato piuttosto alto. Jennifer aveva un potere incredibile su di lui. Bastava un suo sorriso a fargli dimenticare ogni cosa e a fargli battere il cuore come poche volte.
Con tutti questi pensieri ancora vivi in mente Josh iniziò a prepararsi. “Sono un po' in ansia tesoro. Non conosco nessuno e voglio fare una buona impressione!” esclamò Allison mentre tentava di tirare su la lampo del vestito che aveva scelto per l'occasione. “La farai sicuramente, non preoccuparti!” rispose Josh sorridendo. Allison era davvero molto dolce. Si avvicinò lentamente alla sua schiena e con la mano destra chiuse il vestito. Poi, le diede un piccolo e dolce bacio sul collo. “Ecco fatto!” esclamò Josh. “Come farei senza di te?” rispose Allison abbracciandolo e ridacchiando ironicamente. “Ah non lo so proprio!” disse Josh sorridendo e ricambiando quell'abbraccio. Rimasero per alcuni istanti in quella stretta, poi lo sguardo di Josh cadde sull'orologio che portava al polso destro. “Oh cavolo, è tardissimo, dobbiamo muoverci!” esclamò il ragazzo, mollando la presa. In 10 minuti avevano finito di prepararsi e prima di uscire dalla stanza, Josh si guardò un'ultima volta allo specchio, stringendo di qualche centimetro il nodo della cravatta.

La cerimonia stava per avere iniziò e tutti erano davvero tanto emozionati. Papà Gary aveva già iniziato a piangere e a Karen tremavano le gambe. Jennifer avanzò lungo la navata, alla ricerca di un posto dove sedersi senza dare troppo nell'occhio, non perchè la sua gravidanza la mettesse a disagio. Solo, voleva evitare di attirare l'attenzione su di sé dato che quello era il giorno speciale dei suoi genitori. Nicholas prese posto vicino a lei in seconda fila e le prese la mano. Mancavano ormai pochi minuti all'inizio e Jennifer non faceva che guardarsi intorno alla ricerca di Josh. Purtroppo però, le campane suonarono e i genitori iniziarono ad avanzare verso l'altare. Di Josh, neanche l'ombra. La cerimonia durò circa un'ora e fu davvero emozionante. Più volte Jennifer sentì le guance inumidirsi per via delle lacrime e Nicholas l'aveva presa in giro dando la colpa agli ormoni. Dopo il fatidico bacio, le campane ripresero a suonare e tutti gli invitati si apprestarono ad uscire dalla chiesa. Il ristorante distava 5 minuti e così, i genitori di Jennifer decisero di rimandare le congratulazioni e i vari auguri a più tardi, per recarsi subito nella sala che la loro figlia tanto si era impegnata a preparare. Arrivarono a destinazione e Jennifer per tutto il tragitto non aveva fatto altro che domandarsi che fine avesse fatto Josh. Forse non era venuto, forse aveva avuto un impegno imprevisto.
In quel preciso istante, Jennifer si sentì davvero delusa. Aveva aspettato così tanto per quel momento ed ora tutte le sue aspettative erano crollate. Presa dallo sconforto si diresse verso l'unico luogo in grado di farla sentire meglio: il buffet. Prese uno dei tanti piatti bianchi posti l'uno sopra l'altro e iniziò a camminare da sinistra verso destra, ispezionando le varie portate. Neanche era arrivata a metà tavolata che il suo piccolo piatto era già pieno. “E tu vorresti far entrare tutte quel cibo in quel misero piattino? Oh Shrader, non cambierai mai..” disse una voce dietro le spalle di Jennifer. La ragazza rimase immobile per alcuni secondi. Quella voce era inconfondibile, non poteva che appartenere ad una sola e unica persona. Si voltò di scatto, lasciando il piatto sul tavolo. “Josh..” sussurrò a bassa voce. Il ragazzo che aveva aspettato per mesi e che tanto le era mancato finalmente era lì. In carne e ossa, davanti ai suoi occhi. Aveva un completo nero e una cravatta chiara con delle piccole righe diagonali. Era davvero elegante e incredibilmente bello. Josh le sorrise con il suo solito fare gentile. Jennifer non esitò neanche un attimo, fece un paio di passi e si lasciò sprofondare tra le sue braccia calde e accoglienti come al solito. Josh sentiva le gambe tremare, così come le mani, ma cercò di non darlo a vedere. Più cercava di evitare momenti come questi e più sembrava esserne attratto. Il profumo di Jennifer invase le sue narici e Josh ebbe l'impressione di riuscire a respirare di nuovo dopo tanto tempo. Il suo profumo sembrava essere come una boccata d'aria fresca dopo più di due mesi di prigionia.
Nessuno dei due avrebbe mai voluto sciogliersi da quell'abbraccio. “Josh? Josh?” iniziò a chiamare una voce alla loro spalle: era Allison. Non faceva che battere le dita sulla spalla di Josh per attirare la sua attenzione. Il ragazzo dopo alcuni richiami finalmente si staccò da Jennifer e ritornò alla realtà dopo essere stato in un luogo dove solo la sua Shrader riusciva a condurlo. “Si?” rispose Josh voltando verso quella che ormai era la sua ragazza. “Non mi presenti? Sei proprio un maleducato!” disse Allison ridacchiando e stringendosi al ragazzo. Jennifer sembrava assistere a quella scena impotente. “Si certo, scusami..” rispose Josh avvicinandosi nuovamente a Jennifer, questa volta insieme ad un'altra persona. “Jen, questa è Allison, la ragazza di cui ti ho parlato..” esclamò Josh per poi abbassare lo sguardo. “Sono davvero felice di conoscerti, Josh non parla quasi mai di te, ma so che siete grandissimi amici e poi sono anche una tua grande fan!” disse Allison stringendo la mano di Jennifer. La ragazza non rispose e rimase in silenzio per alcuni istanti. La sua mente si era soffermata su quelle sei parole “non parla quasi mai di te”. Era davvero diventata così poco importante per lui? “Il piacere è tutto mio..” rispose Jennifer con voce triste e mascherando un finto sorriso. Poi rivolse il suo sguardo a Josh. Era triste, entrambi lo erano in effetti. “Congratulazioni per la tua gravidanza!” concluse Allison rivolgendo lo sguardo al pancione ormai fin troppo evidente di Jennifer. “Grazie..” rispose la ragazza poggiandovi una mano sopra. “Ora sarà meglio andare a mangiare, ci vediamo più tardi allora.” esclamò Jennifer chiudendo la conversazione e lasciando Josh e Allison davanti al buffet. “Ho detto qualcosa di sbagliato?” chiese Allison. “No, tu non hai fatto niente, Jennifer è fatta così..dai andiamo a mangiare!” rispose Josh sorridendo. Si sedettero nel tavolo che gli era stato assegnato e per tutta la cena, Jennifer e Josh non fecero che scambiarsi sguardi. Gli occhi di Jennifer erano chiaramente malinconici e questo Josh lo sapeva bene. Le tre portate principali vennero assegnate e finalmente arrivò il momento tanto atteso da tutti: i discorsi di ringraziamento da parte dei due sposi. Karen e Gary si alzarono in piedi, super emozionati. Gary tirò fuori un foglio bianco dalla tasca destra dei pantaloni e dopo essersi infilato gli occhiali, iniziò a leggere.

“Io e Karen volevamo ringraziare tutti voi, per il vostro amore, il vostro affetto e il vostro calore. Siamo lieti di poter festeggiare il nostro giorno speciale insieme a voi. La nostra vita non potrebbe essere più perfetta di così. Siamo innamorati, insieme e abbiamo una famiglia meravigliosa. Due figli maschi che c'hanno regalato dei fantastici nipotini e una figlia meravigliosa. Jennifer, il tuo amore, la tua bontà e la tua forza, ci sono d'esempio ogni giorno della nostra vita e nel caso tu avessi qualche dubbio, vorremmo ricordarti che siamo davvero molto fieri di te. Godetevi il resto della serata e grazie ancora.”

Concluse Gary asciugando le lacrime di commozione. Karen fece lo stesso. Jennifer aveva gli occhi lucidi e subito si avvicinò ai suoi genitori per abbracciarli. Tutta la sala fece un grande applauso e poi la musica riprese a suonare in sottofondo. Jennifer si trovava contro la porta all'entrata per prendere un po' d'aria. L'atmosfera in sala era davvero calda e portare un bambino dentro di lei non rendeva certo le cose semplici. Si sventolava con la mano sinistra, mentre la destra scendeva lungo i fianchi.
Mentre cercava di farsi aria, sentì una mano stringersi intorno alla sua per poi darle un piccolo strattone. Jennifer sobbalzò mentre il suo corpo aveva iniziato a voltarsi verso destra. “Josh, accidenti a te mi hai fatto..” “Shhh, vieni con me!” la interruppe il ragazzo non lasciandole la mano e trascinandola verso una destinazione che a Jennifer restava sconosciuta. Camminarono per pochi metri, poi arrivarono a un muretto che dava su una fantastica vista della città. Jennifer rimase senza parole. Josh le fece cenno di sedersi accanto a lui su quell'insieme di piccoli mattoncini. Con delicatezza la ragazza si sedette, continuando a tenere una mano poggiata sul pancione. Era diventata super protettiva ormai. “Che significa tutto questo?” chiese Jennifer rivolgendo il suo sguardo sospettoso a Josh. “Volevo solo rubarti per 10 minuti, ed averti tutta per me.” rispose il ragazzo guardandola con dolcezza. “Allison dov'è?” domandò Jennifer guardandosi intorno. “Era stanca per il viaggio e ha preferito tornare in albergo, ma mi ha pregato di restare, non voleva che me ne andassi per lei.” rispose Josh. “E' davvero una brava ragazza..” commentò Jennifer cercando di non far trasparire alcun tipo di emozione. “Si, lo è..” controbatté Josh. Le loro parole dicevano una cosa, ma i loro sguardi comunicavano in un modo tutto loro. Jennifer si girò verso Josh e dopo averlo osservato per un paio di secondi si rivolse nuovamente a lui. “Ti rende felice?” domandò, avendo paura di quale risposta il ragazzo le avrebbe dato. Josh fu preso alla sprovvista e rimase in silenzio per un istante. “Mi fa stare bene..” alla fine disse il ragazzo. Jennifer sorrise, cercando di nascondere l'amarezza che provava in quel momento. Poi si voltò ed entrambi si misero ad osservare quella vista mozzafiato. “E' davvero meravigliosa..” esclamò Jennifer tenendo gli occhi fissi su quell'insieme di case, di luci e di alberi. “Come te..” sussurrò Josh con lo sguardo basso, rivolto a terra. Odiava sentirsi in questo modo. Quando era con Jennifer non riusciva a controllare le sue azioni. Era come se la sua testa desse dei comandi ma il suo corpo proprio non aveva intenzione di seguirli. Quel sussurro gli era uscito senza che potesse rendersene conto. Un sussurro che Jennifer non riuscì a percepire. Qualche minuto di silenzio accompagnò i loro sguardi imbarazzati. Josh notò che Jennifer aveva assunto un atteggiamento strano, diverso dal solito e questo lo preoccupava. “Sei arrabbiata con me per caso?” domandò con fare retorico. “Dovrei?” rispose Jennifer quasi seccata. Non riusciva a togliersi dalla mente il pensiero che Josh, in questi due mesi, si fosse quasi dimenticato di lei tanto da non parlare alla sua nuova ragazza del loro rapporto. “No, non dovresti. Mi sono fatto mezza giornata di volo solo per essere qui con te.” esclamò Josh agitando la mani e sbuffando. “Sei venuto per i miei genitori.” rispose Jennifer cercando di restare offesa e continuando a fissare il panorama. Tuttavia sapeva benissimo che non poteva essere arrabbiata con Josh, non dopo tutto questo tempo che erano stati lontani. Josh sbuffò ancora. “Jennifer, io voglio bene ai tuoi genitori, ma è per te che sono qui. Avevo bisogno di vederti.” controbatté avvicinandosi a Jennifer. La ragazza finalmente lo guardò negli occhi. “Davvero?” chiese sorridendo. “Davvero..” rispose Josh per poi prenderle la mano. Entrambi risero. Si guardarono negli occhi per alcuni istanti e Josh sentì nascere dentro di lui quella solita e strana sensazione che provava ogni volta che lui e Jennifer si trovavano a pochi centimetri di distanza. “Non mi hai ancora raccontato dell'ecografia..” esclamò Josh cercando di distogliere i suoi pensieri da quell'irresistibile voglia di buttare tutto all'aria e baciarla. “Oh, già! E' stata una giornata incredibile Josh. Ho visto il bambino, il mio bambino. Penso di non essermi mai sentita una mamma fino a quel momento. E' andato tutto bene, proprio come tu avevi detto.” terminò Jennifer guardando Josh negli occhi. “Ma tu devi sempre darmi retta Shrader, io non sbaglio mai!” rispose il ragazzo con fare ironico. Entrambi risero mentre Jennifer cercava di colpirlo con un pugno sulla spalla. Gli occhi di Josh caddero poi sul pancione di Jennifer. “Posso fare la conoscenza di questa meravigliosa creatura finalmente? Penso che ora sia abbastanza grande!” disse Josh avvicinandosi all'addome di Jennifer. “Credo tu abbia ragione!” rispose la ragazza per poi poggiare entrambi le mani sulla superficie del muretto, lasciando quindi la pancia scoperta. Le mani di Josh si avvicinarono delicatamente e poco dopo il suo viso. Al tocco delicato e gentile di Josh, Jennifer sentì un brivido. Le sue mani l'avevano sfiorata per l'ultima volta quando avevano fatto l'amore. Subito nella sua mente giunsero i ricordi di quel momento. Josh iniziò ad accarezzare delicatamente la pancia con la punta delle dita. Il contatto con il corpo di Jennifer, il sapore della sua pelle, tutte cose ancora nitide nella sua mente e che le erano mancate per troppo tempo. Josh chiuse gli occhi, cercando di godersi quel momento il più a lungo possibile. Jennifer, quasi istintivamente e senza rendersene conto, poggiò la mano destra sulla testa di Josh e iniziò a passargli le dita tra i capelli. Entrambi non facevano che pensare a quanto si fossero mancati, ma nessuno dei due aveva il coraggio di ammetterlo. Si erano già detti addio da quel punto di vista, ne erano consapevoli, ma era dura, eccome se lo era.
Josh alzò gli occhi per fissare Jennifer e fu proprio in quel momento che si sentì prendere per una spalla e cadde all'indietro. Jennifer alzò immediatamente lo sguardo per vedere cosa stesse succedendo e quando riconobbe la figura che aveva appena buttato Josh a terra, si alzò in piedi di scatto. “Nicholas! Che diavolo stai facendo?!” urlò la ragazza a suo marito notando che aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. “Questo tizio, non fa che ronzarti intorno e tu continui a dargli corda, sono stufo” rispose Nicholas mentre se ne stava in piedi aspettando che Josh si alzasse. “Guarda che non è come pensi, stavamo solo parlando! Siamo amici, lo sai!” rispose Josh cercando di calmarlo. “Si, lo so, so fin troppo bene come stanno le cose tra voi due!” disse Nicholas. Poi si avvicinò a Josh e lo prese per il colletto della camicia. “Nick lascialo stare ti prego!” continuava ad urlare Jennifer. Era spaventata e iniziava a sentire delle fitte alla pancia. Josh cercò di spingere Nicholas lontano da lui, ma il ragazzo, preso dall'alcool e dalla rabbia, lo colpì con un pugno. Il naso di Josh iniziò a riempirsi di sangue e Jennifer urlò tanto che tutti gli invitati della festa accorsero in quel piccolo spazio. Quello spazio che fino a pochi minuti prima sembrava essere un luogo magico. Alcuni uomini, compreso il padre di Jennifer, presero Nicholas alle spalle, tentando di tenerlo fermo e di farlo calmare. Jennifer subito si diresse verso Josh, ancora a terra. “Josh, tutto bene? Josh?” chiese preoccupata. “Sto bene, credo solo di essermi rotto il naso di nuovo.” rispose il ragazzo tenendo una mano sul naso. Il sangue fuoriusciva dagli spazi tra le dita.
Le fitte di Jennifer intanto continuavano a farsi sempre più intense, tanto che improvvisamente si accasciò a terra. Aveva iniziato a tremare e continuava a tenersi stretta la pancia. “Jen, che succede?” chiese Josh che era a pochi centimetri da lei.
“Il bambino..cr-credo ci sia qualcosa che non va..” rispose Jennifer respirando a fatica.

 

Nel caso in cui ve lo stesse chiedendo..no, non è un miraggio sono proprio io con un nuovo capitolo ahahahah! Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace! C'ho messo una vita ad aggiornare e me ne vergogno ma ultimamente sono successe troppe cose. Tra il trailer di Mockingjay (oh mio dio ma l'avete visto? Se ci ripenso mi viene da piangere) e l'incotro di Domenica con il cast di Posh (HO PARLATO CON SAM CLAFLIN OH MIO DIO), ho trascurato un po' la storia! Ad essere sincera questo capitolo non mi piace, e se anche a voi fa cagare, non esistate a dirmelo ahahah! (anche se spero di no :( ) Come al solito spero che l'attesa ne sia valsa la pena (ne dubito) e ci vediamo al prossimo capitolo! Un bacio enorme,
Sara :) 

 

  
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