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Autore: cerrywoman    23/09/2014    5 recensioni
E se Sennar scoprisse qualcosa sul suo passato che non sa ? Come reagirà ? Di sicuro ha un appoggio in più... la sua Nihal
Cosa succederà ? Nuove avventure, nuove emozioni ma soprattutto la missione più importate per Nihal e Sennar ...
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nihal, Nuovo personaggio, Sennar, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Storia di un Re '
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Capitolo 15 – la Fuga

 


 

La vista si annebbiava, il fianco pulsava, il sangue colava.

Sennar afferrò il pugnale, conficcato nel suo fianco.

Appena lo mosse, un dolore lancinante che lo lascio senza fiato.

Un urlo straziante uscì dalla sua bocca. Il dolore era lancinante. Dolore che provò solo quando una lancia gli spezzò l’osso di una gamba.

La testa doleva parecchio. Il tatto si faceva sempre meno sensibile. Ma la sua pelle riuscì ancora a percepire, il tocco caldo di una mano posatasi sul suo petto, per aiutarlo a non cadere.

“Sennar, Sennar come va?” chiese disperata la mezzelfo, prendendo tra le mani il volto del mago.

“Nihal…” riuscì solo a dire, la figura della ragazza era sfocata, faceva fatica a chiudere gli occhi.

“Amore mio, non parlare, stai tranquillo e guardami sempre!” disse Nihal dando istruzioni al mago.

Una risata maligna irrorò la sala, facendo rimbombare le pareti massicce e facendo tintinnare, qualsiasi oggetto fatto di vetro presente nella stanza.

Falsch avanzò verso i due ragazzi, con un passo veloce e schiacciando i piedi, per bene, per terra.

Nihal adagiò delicatamente il mago sul pavimento e si mise in mezzo tra Sennar e il re fasullo.

“Levati!” ordinò, gelido, Falsch.

“No, mai!”

“Non posso torcerti neanche un capello!Non potrei mai rischiare di imbruttire la mia collezione, con una mezzelfo tutto sciupata!” disse cinico.

“Io non sono un oggetto che si collezione! E dovrai torcermi tutti i capelli del mondo perché su di lui non passerai mai!”  

Falsch rise, di gusto. Nihal corrugò fortemente la fronte e si irrigidì sulle ginocchia, come una leonessa pronta alla carica.

“Nihal” la mezzelfo sentì una voce soffocata che la chiamava da dietro.

Sennar era in piedi con una mando sul fianco ferito. Il sangue colava impetuose e imbrattava i vestiti. Presto sulla tunica morbida dal mago spuntò una chiazza rossatra che raggiunse anche i pantaloni grigi.

Faticava a stare in piedi.

Nihal lo raggiunse. “Non devi fare sforzi, stai seduto!” disse la ragazza dolcemente, prendendo sotto braccio il mago, dalla parte non malata.

Falsch guardò con scherno i due ragazzi.

“Presto morirai! Se presto la ferita non verrà curata! Morirai dissanguato! E finalmente non ci saranno più problemi. Io rimarrò sul trono e tutti i problemi saranno risolti!”

“No! Non morirà lui ce l’ha farà, e poi calcolatore da strapazzo, hai dimenticato Kala?!” lo provocò Nihal, perché Sennar non aveva nemmeno la forza di parlare.

Falsch rise “Lei è una donna! E solo gli uomini ereditano il trono!”

La mezzelfo si sentì punta sul vivo, un altro Raven.

“Il trono, lo puoi pure tenere, se è quello che vuoi. Io sono venuto solo a riprendere Nihal. Io, non voglio il potere!” disse il mago tutto d’un fiato.

“No, Sennar, questo uomo non merita niente!Devi vedere, come tratta le persone! L’unica cosa che merita è di cadere in un buco profondo!” si irrigidì Nihal a sentire le parole di Sennar.

Il mago guardò vago la mezzelfo, non riusciva più a metterla a fuoco.

“Amore mio, guardami, ti prego, no non chiudere gli occhi!”

Troppo tardi, il mago aveva già chiuso gli occhi e il respiro si era fatto ancora più faticoso …

“Siete finiti” disse Falsch

 

 

                                  ***

 

 

“Ahh”

“Questo era l’ultimo” esordì Rool, tutto soddisfatto.

“Maghetto, sei ancora tutto intero?!” chiese in tono provocatorio ad Albidash, il quale annui poco convinto.

La scarica era stata potentissima e lui aveva perso, la gran parte dei suoi poteri, e così si trovava senza forze.

A consolarlo, però giunse Aires, che gli schioccò un bel bacio a fior di labbra e nel mentre guardava divertita l’espressione del padre che sembrava sul punto di esplodere dalla gelosia.

“Adesso dobbiamo raggiungere Sennar?” chiese Artos.

“Se il guru della magia si stacca da mia figlia, è nei miei programmi!”

I due ragazzi si staccarono.

I pirati cominciarono a defluire verso i corridoi del castello. Rool dava ordini a destra e manca per indirizzare i pirati.

Appena Albidash prese la via insieme ad Aires, lui parlò
“No, no bello mio! Tu vai ad avvisare Adelford e io andrò con Aires!” sentenziò tutto soddisfatto.

  “E poi saresti inutile visto che non hai più magia a disposizione!” detto ciò si allontanò con un sorriso beffardo stampato in volto.

Albidash non replico, tanto sarebbe stato inutile, con Rool era un battaglia persa a prescindere.

Così si avviò verso le cucine, dove era sicuro di trovare il primo ministro.

 Il pirata e la figlia salirono le scale che portavano alla via principale, deserta.

Tutti i servi erano stati portati nelle cucine, così che non si fosse sparso sangue innocente.

Varcarono tutte le porte finché non arrivarono a quella desiderata.

Ma prima che aprissero la porta una risata malefica, proveniente da dentro essa, gelò loro il sangue.

 

                                  ***

 

“Non sono tranquillo!” dichiarò Adelford, dopo aver bevuto l’ennesimo bicchiere di rum, che Cettina gli aveva servito.

“Via, piantala Adelford, sono due ore che continui a lamentarti come una pentola di fagioli e l’unica cosa buona, si fa per dire, che hai fatto, è scolati un intera bottiglia di rum!” lo rimproverò la donna.

“Hai ragione, dovrei essere con lui invece che qui!” detto questo si alzò, ma una mano fermò il suo braccio.

“No!” esordì il ragazzo.

Era Albidash

“Lui, non vorrebbe che il re fasullo scoprisse del tuo tradimento, e credo di parlare anche a nome suo, dicendo che è meglio che tu stia qui!”

Adelford abbassò il capo.

“Ora prepariamoci stanno per arrivare!”

“Si” rispose il primo ministro.

 

                                 ***

“Siete finiti”

“Beh questo è tutto da vedere!”

Una voce da dietro le spalle dei due giovani, Rool nella sua più totale euforia, per essere arrivato nel momento giusto.

Ma il sorriso gli si spense sul volto quando vide una pozza di sangue e Sennar svenuto.

“Nihal!” chiamò Aires che la raggiunse aiutando a prendere sotto braccio il mago.

“No! Voi non ve ne andate basta!!” urlò Falsch fuori di sé “Io vi fermerò!”

“Certo e con quale esercito ?!” aggiunse il capitano, mostrandogli i suoi bei pirati.

Nihal e Aires portarono fuori Sennar, il quale perdeva ancora molto sangue.

Rool e gli altri pirati andarono al suo seguito, sempre puntandogli le armi addosso.

“Me la pagherete, me la pagherete tutti!”  



cerrywoma's corner 
Salve a tutti! Si, sono tornata! Allora che ne pensate del capitolo? Dai se vi va fatemelo sapere! 
Ringrazio infinitamente tutti i lettori che hanno messo la storia nelle preferite, seguite e ricordate, di cuore quelli che recensisco e non meno importati i lettori sileziosi, che siete veramente tanti, dio il primo capitolo è stato letto da più di 1000 persona ... Grazie, grazie infinitamente per tutto, veramente .. grazie .., come ripeto ormai da un sacco di tempo, questa storia mi è entrata nel cuore!
un bacione e alla prossima 
cerrywoman
   
 
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