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Autore: ladyzaphira    23/09/2014    5 recensioni
*Completa*
Universo 2003-2004:
Una bellezza esotica e pericolosa, come un serpente nascosto nella sabbia.
Un amore letale, feroce e passionale.
Lei è la dolcezza nell’amaro, è il piacere nel dolore, è il desiderio nell’ignoto.
Lei è la morbidezza, la calma, l’amore, ma è anche il mistero, la violenza, la lussuria …
Lei è figlia del deserto e della notte. La luna è il suo sole, la sabbia e il deserto i suoi tutori.
Lei è il demone che lo ha ferito, sottomesso, e abbandonato; lei è l’angelo che lo ha cullato, consolato, e amato …
... Lei è la donna che ha conquistato il suo cuore …
Lei è Mayra.
Genere: Angst, Azione, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Bondage, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Black eyes: Mayra's chronicles'
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“Questi soldati hanno uno stile di combattimento familiare” constatò Leonardo, parando un potente affondo da parte di una katana nemica.
 
“Vuoi dire che li ha addestrati Karai?” domandò Donnie intuendo quali pensieri stessero attraversando la mente del fratello.
“Esatto” borbottò l’azzurro amaramente “Ciò vuol dire solo una cosa …”
 
“La puttana lavora ancora per Shredder?” ringhiò Raphael abbassando all’ultimo istante la testa per evitare la lama di una nagitana.
 
I quattro fratelli stavano combattendo all’interno del relitto di una nave Triceraton, per metà affondata nel fiume Hutson, con l’intenzione di sabotare i piani di recupero di tecnologia aliena di Shredder.
Possibilmente senza rimetterci il guscio.
“Attenti sotto!!” esclamò Leo tagliando la fune con la quale i Foot Ninja stavano cercando di prelevare il nucleo energetico.
 
Il nucleo a forma di piccola piramide cadde pesantemente con un boato, riposizionandosi da solo nel suo incavo.
 
“Ehi Leo!! Vacci piano” lo rimproverò Donatello “Questo affare è un involucro di pura energia, vuoi forse distruggere la città?!”
 
“Ehm, scusa” fece l’interpellato, rinfoderando le katana sul guscio.
 
“Ok, adesso qui ci siamo solo noi” cominciò Michelangelo guardandosi intorno “Ma, ora come impediamo a quelli del Foot di riprendersi il nucleo? Mica possiamo portarcelo a casa”
“Beh, potremo provare a renderlo inutilizzabile” propose Donnie scoperchiando una faccia del nucleo per rivelarne la pura energia all’interno.
 
“Non male come idea, come facciamo?” assentì Raph.
 
“Uhm, potremmo mandarlo in cortocircuito” rifletté il viola massaggiandosi il mento con fare riflessivo “Magari con …”
Neanche a farlo apposta, proprio in quel momento, una goccia d’acqua cadde accidentalmente nel nucleo sprizzando una serie di piccole scintille.
Ciò fece accendere la metaforica lampadina sopra la testa della geniale tartaruga.
“… Dell’acqua!!” esclamò, sorridendo all’idea “Un bel po’ d’acqua!! Meglio se salata”
 
Poco dopo i quattro erano già intenti a piazzare alcune cariche esplosive che avevano trovato all’interno della stiva dell’astronave aliena.
Il piano era semplice, poche cariche piazzate nei punti giusti avrebbero fatto aprire le chiuse, facendo sì che l’acqua inondasse e mandasse in cortocircuito il prezioso nucleo energetico.
Avrebbe fatto un bel botto.
 
Dopo di che niente più tecnologia aliena per Shredder!!
 
“Ho regolato il timer in modo che le cariche saltino tutte in aria tra dieci minuti” delucidò Donnie.
 
“Ben fatto!!” annuì Leo sorridendo soddisfatto “Così dovremo avere tutto il tempo di uscire”
 
Stavano per avviarsi quando improvvisamente dal tunnel sbucarono fuori tre robot giganteschi e, di certo, per NIENTE amichevoli.
“Wow, guardate che meraviglia!!” sì ritrovò ad esclamare il viola, il cui piccolo scienziato e nerd interiore stava facendo le capriole alla vista di quei nuovi prototipi di tecnologia robotica.
 
Peccato che fosse tecnologia nemica.
 
“Oh sì, proprio meraviglioso” ribatté sarcastico Raph.
 
“Ehm, scusate ragazzi ma quella non è KARAI!?” esclamò Leo notando l’insolita somiglianza tra i robot e la kunoichi corvina.
“Allora vedo triplo” seguì il focoso facendo roteare i Sai.
“Non sapevo avesse delle sorelle gemelleeeeee!!” seguitò l’arancione, strillando come una ragazzina quando uno dei robot cercò di decapitarlo con la nagitana.
 
“Occhio ragazzi!!” gridò Raph.
 
“Uhm, così sono queste le famose tartarughe ninja” commentò Mayra, osservando con crescente curiosità i quattro mutanti mentre combattevano contro le copie robotiche di sua sorella.
Anche se sembravano più interessati a filarsela che a distruggere i robot.
 
“Beh, se stessi combattendo in un posto pieno di cariche innescate andrei di fretta anch’io” sorrise la guerriera.
 
Mayra era arrivata sul posto molto prima dei robot di Chaplin, di conseguenza aveva avuto modo di osservare le tartarughe mentre piazzavano gli esplosivi.
Anziché cercare di fermarli, come avrebbe cercato di fare qualunque altro soldato ninja, aveva preferito starsene in disparte a giudicare se quei nuovi “nemici” valessero davvero la sua attenzione come gli aveva fatto intendere suo padre.
Il che era il motivo del perché ora stava semplicemente seduta con le gambe accavallate sopra una trave del soffitto a guardare quelle strane, ma allo stesso tempo particolari e affascinanti creature.
 
Guardare e commentare!!
 
“Divertente come combatte quello arancione, come mi avevano detto che si chiamava? Ah, Michelangelo!!” sorrise la giovane, guardando divertita il saltellare a scatti di Mikey “Donatello invece lo trovo un po’ noioso, ha una buona tecnica ma pensa troppo” continuò a giudicare “Raphael è ben piazzato, il che è piuttosto notevole per essere una tartaruga, ma manca di grazia …”
 
Man mano che procedeva nella sua analisi Mayra, alla fine, volse finalmente lo sguardo su Leonardo.
 
“Quello deve essere il capo, mi piace come si muove” si compiacque guardando deliziata i movimenti rapidi, ma allo stesso tempo eleganti del leader “Fluido, morbido, preciso”
 
Nessun movimento a caso, nessun dispendio inutile di energia, affondi netti, veloci e puliti.
Era una politica che Mayra apprezzava molto.
 
Si, Leonardo sapeva decisamente il fatto suo.
 
“Woahh!!” esclamò Leo evitando per un soffio la catena del terzo robot con un salto mortale all’indietro.
 
Sapeva di star perdendo terreno contro quell’ammasso di ferraglia senz’anima, ma d’altronde combattere con la fifa di esplodere da un momento all’altro era diverso da combattere a mente fredda.
Inoltre per quanto potessero essere abili lui e i suoi fratelli, i circuiti di quei robot erano ovviamente più rapidi dei loro riflessi.
 
“Ehi!!” sibilò l’azzurro quando con un nuovo colpo di catena l’amazzone gli fece perdere una delle katana, che cadde a terra con un tonfo metallico “Accidenti!!”
 
Il robot fece roteare nuovamente la catena, avvolgendola attorno Leonardo e intrappolandolo così contro una trave caduta in verticale lì vicino.
Leo gemette quando il suo guscio sbatté violentemente contro la superficie metallica.
 
Anche l’altra katana gli scivolò dalle mani.
 
“Ahi-Ahi” borbottò il leader, mordendosi nervosamente il labbro.
Il robot si avvicinò a lui con la lama all’altro capo della catena alzata “… Ehm ragazzi? Un aiutino?” si trovò a strillare, gettando un’occhiata supplice ai fratelli.
 
Peccato che anche loro non fossero messi meglio!!
 
Donnie era intrappolato sotto la carcassa di uno dei due robot rimanenti mentre Raph e Mikey erano occupati a non farsi uccidere dall’ultimo.
 
Tutto ciò mentre alcune delle cariche che avevano piazzato stavano già per arrivare al fatidico 0:00!!
Poteva andare peggio di così?
 
L’azzurro cercò di strattonarsi via ma le catene erano troppo strette!!
 
Il robot alzò la lama contro di lui, pronto ad ucciderlo, e Leonardo non poté fare altro che chiudere gli occhi pregando in un qualche miracolo.
Miracolo che alla fine giunse sotto una forma che il leader non si sarebbe mai aspettato.
“Ah-Ah!! Non ancora!!” esclamò infatti una voce femminile seguita da un scrocchio metallico.
 
“C-Cosa …?!”
 
Leo si permise di socchiudere un occhio, salvo poi sgranarli entrambi nel momento in cui si rese conto di avere di fronte una ragazza.
Un sorriso divertito le decorava le labbra mentre ammiccava al robot a terra dietro di lei, come se potesse effettivamente vederla, messo fuori uso da un pugnale da lancio conficcato dritto in fronte.
Era vestita in modo simile ad un soldato ninja, ma non sembrava una di quelli regolari.
 
L’icona a tre punta rossa spiccava sulla stoffa nera della spalla.
 
“Tu chi diavolo saresti?!” ringhiò Leo diffidente.
 
Mayra scosse la testa, senza smettere di sorridergli.
“Che tono!! E’ questo il modo di rivolgersi a chi ti ha appena salvato il guscio? Come minimo dovresti ringraziarmi” commentò fintamente offesa “Leonardo, giusto?”
 
“Come sai il mio nome?! Sei … Sei un soldato dell’elitè ninja?!” ipotizzò l’interpellato nervoso, riprendendo a divincolarsi sotto la catena.
Aveva superato da tempo ormai il trauma che i soldati scelti di Shredder gli avevano provocato quella famosa sera sul tetto di quel palazzo, tuttavia non poteva fare a meno di provare ancora un vago senso di inquietudine quando pensava a loro.
 
“Ti sembro davvero una kunoichi?!” ridacchiò Mayra “Ti ringrazio del complimento ma no, non sono proprio un’esperta di ninjtsu, prediligo altri stili di combattimento”
 
Mayra gli arrivò davanti ad un passo di distanza.
Tirò fuori un pugnale dalla particolare lama ondulata e, con delicatezza, ne premette la punta sotto il mento della tartaruga facendo quel poco di pressione che bastava a costringerlo ad alzare lo sguardo verso di lei.
Un sorriso malizioso abbellì le labbra rosso scuro “Mi piace il colore dei tuoi occhi” commentò a bassa voce “Mi ricorda la mia terra”
 
“C-Come scusa?!”
 
Leo avvampò, sbattendo gli occhi basito.
Aspetta, cos’era?! Una specie di complimento?! Da una tizia completamente SCONOSCIUTA?!
  
Una forte scossa fece vacillare entrambi.
 
Le cariche stavano esplodendo!!
 
“Ops!! Che peccato, non abbiamo più tempo …” cinguettò Mayra piantando i suoi occhi neri in quelli ramati di lui “… Oh magari sì?” continuò avvicinando il viso a quello del leader.
 
“Eh?!”
 
Senza dire un’altra parola Mayra poggiò le sue labbra su quelle di Leonardo.
 
“Umphh!!!??” borbottò Leo sgranando gli occhi e agitandosi un poco.
 
Mayra lo tenne fermo, accarezzandogli una guancia, e approfondì ancora di più il bacio spingendo la sua lingua ad esplorare la bocca dell’azzurro.
Nell’impeto del momento la punta del pugnale di lei (ancora sotto il suo mento) premette troppo contro la pelle verde, ferendolo lievemente e una sottilissima linea rossa colò lungo la gola del ninja.
Leo sibilò un po’ per la ferita ma smise di muoversi, chiudendo gli occhi.
 
Fu strano, strano e …
… meraviglioso!!
 
L’aroma di lei era dolce, inebriante.
La bocca sapeva di vaniglia e i capelli gli solleticavano il viso, abbastanza vicini all’organo olfattivo da percepire delle note di miele.
 
Dopo quella che sembrò un’eternità racchiusa in pochi istanti Mayra si staccò, leccandosi il labbro superiore in modo provocante.
 
“Pasta dentifricia alla menta?!” domandò birichina, facendolo arrossire fortemente nonostante fosse ancora piuttosto stordito dal bacio.
 
Leo non rispose e distolse lo sguardo, fumante di imbarazzo.
 
Cosa diavolo era appena successo?
 
“Quindi, sei un tipo che predilige i sapori freschi, uh?” sussurrò lei, accostandogli la bocca all’orecchio “Io sono più per il caldo, ma mi piacerebbe conoscerti meglio, Leonardo”
 
Avvicinò il pugnale alle catene che imprigionavano ancora il ninja.
 
“Spero che tu sopravviva” gli augurò, tagliando di netto la catena.
 
Pochi attimi dopo era scomparsa!!
 
Il leader si appoggiò alla trave, talmente scioccato che quasi non fece caso al fatto che tutto l’ambiente attorno a lui gli stesse praticamente per crollare addosso.
 
“LEO!!”
“Fratello, siamo qui!!”
 
Le grida degli altri lo riportarono alla realtà, più o meno, perché quando il braccio di Raphael gli circondò le spalle lui quasi non ne accorse.
“Svegliati Leo, dobbiamo uscire di qui!!” lo scrollò il focoso notandolo assente.
 
“Eh? Ah s-sì, giusto andiamo …” balbettò l’azzurro.
 
“Stai bene Leo?” domandò Mikey preoccupato.
 
Quella ragazza …
… quella ragazza lo aveva baciato, lo aveva baciato in … IN BOCCA!!??
Restò sorpreso di quanto si sentisse, effettivamente, sconvolto da quel fatto, insomma, in un contesto normale un bacio, seppur improvviso e scambiato con una sconosciuta, non avrebbe sconvolto nessuno.
Un ragazzo normale, con gli ormoni nel pieno del loro tumulto adolescenziale, se lo sarebbe goduto e basta.
 
Peccato che sia lui che il contesto fossero tutt’altro che normali.
 
Oh Dio, una ragazza …
 
… No, una BELLA ragazza, lo aveva baciato.
Così, come se nulla fosse, come se il fatto che lui fosse un mutante non la disturbasse affatto, come se la situazione non fosse stata minimamente assurda e irreale!!
 
“S-Sì Mik, sto … sto bene” si affrettò a rassicurare l’azzurro mentre uscivano da quel posto infernale.
 
Tuttavia la domanda rimaneva.
 
Chi era quella ragazza?!
 
......................
 
Secondo capitolo, revisionato il 06/09/2018.
 
  
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