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Autore: Arc en Ciel    20/01/2005    28 recensioni
Una musica dolce di flauto in un corridoio deserto, una creatura eterea così diversa dal solito sorprenderà Harry e lo costringerà a porsi molte domande e a ricordare..perchè i ricordi d'infanzia nascondono più di quanto lui stesso creda.
Genere: Dark, Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nocturnal Sky - 1. Zucchero a Velo, Latte e Miele
  1. Zucchero a Velo, Latte e Miele

A chiunque si fosse trovato in quel corridoio sarebbe potuto sembrare un alito di vento, una leggera brezza tiepida, una sensazione di dejavù, ma era solo Harry che camminava piano, silenziosamente, nascosto e protetto sotto il mantello dell'invisibilità che lieve ondeggiava ad ogni suo passo. Alta era la notte, dalle grandiose arcate del chiostro si diffondeva una lieve luce d'argento che illuminava le pareti infastidendo appena i ritratti ancora addormentati e il profumo dell'autunno appena iniziato, ma il ragazzo, perso nei propri pensieri, non si accorgeva del dipinto di luna. La cicatrice pulsava di vita e sangue, gli doleva troppo per dormire e anche se fosse riuscito ad addormentarsi nient'altro che incubi avrebbero attraversato la sua mente. Per questo notte dopo notte, da quando era iniziato quell'ultimo anno di scuola, si ritrovava a vagare per il grande castello senza meta sino a quando la stanchezza non lo coglieva, tanto da farlo cadere in un sonno senza sogni.

Un suono di flauto, lieve e acuto, melodioso, gli giunse all'orecchio e sembrò risvegliarlo. Si chiese preoccupato chi stesse suonando escludendo che il misterioso musicista notturno potesse essere il guardiano Gazza, era un pensiero ridicolo. Ascoltando attentamente l'intensita di quella musica dolce si rese conto di essere vicino, molto vicino. Si guardò attorno e lentamente si avvicinò alla grande arcata sulla destra, da dove sembrava provenire il suono. Stando attento a restare nascosto sotto il mantello dell'invisibilità si affaccò e riuscì a malapena a trattenere un gemito d'orrore. Draco Malfoy, seduto sul davanzale con le spalle appoggiate indolentemente al muro, le gambe che dondolavano pigramente nel vuoto, era ad occhi chiusi intento a suonare un piccolo flauto di legno e d'argento.

Harry si tirò indietro velocemente, indeciso sul da farsi. Era pericoloso restare là fuori, erano al terzo piano, e benchè non gli importasse nulla dell'incolumità di quell'odioso e viziato Serpeverde c'era qualcosa di strano nel ragazzo che lo rendeva sospettoso, e non era solo il fatto che si trovasse a quell'ora fuori da una finestra ad arco a suonare un flauto. Sbirciò senza far rumore e osservò con attenzione gli strani abiti bianchi che indossava: morbidi stivaletti senza tacco di pelliccia alti sino al ginocchio, pantaloni di pelle morbida che disegnavano le gambe delineandone i muscoli fini e tonici, una maglietta di finissima lana sottile come una seconda pelle senza maniche che ondeggiava piano al vento insieme ad una morbida sciarpa di pelliccia che gli abbracciava il collo e gli scendeva come un delicato serpente lungo il petto. La cosa piu stupefacente e buffa era però il cappello di pelliccia floscio e a punta che lo faceva sembrare incredibilmente giovane e spensierato.

Ad Harry, così pallido e vestito di un innocente candore, Malfoy ricordò un'illustrazione di un libro per bambini sbirciato di nascosto tanto tempo prima, quando i Dursley temendo che in casa potesse combinare chissà quali pasticci si erano costretti a portarlo con loro in libreria dove avevano comprato i libri di scuola esclusivamente per Dudley. Si sforzò di riportare alla mente non solo l'immagine di quella creatura eterea ma anche il suo nome. Come una stella cadente che disegna una scia luminosa nel cielo il ricordo gli balenò in mente riportando a galla la meraviglia provata e le tenere fantasie infantili con cui aveva intessuto di magiche storie quel personaggio: Comet, il piccolo guardiano del mondo d'Inverno. Quasi rise felice ma si trattenne appena in tempo per non farsi udire. Rimase a fissare quella figura incantata per qualche minuto, come estasiato. Si chiese come non avesse mai notato la 'perfezione' del volto del ragazzo. Si rispose che forse non lo aveva mai davvero guardato, non cosi a lungo, non cosi attentamente, e il biondo purosangue non aveva mai sfoggiato un'espessione così rilassata e felice.

Tornò improvvisamente alla realtà. Malfoy aveva smesso di suonare e sembrava guardare nella sua direzione. Pensò che fosse impossibile, forse aveva sentito qualche rumore e si era voltato verso l'interno del portico per controllare. Un sorriso fiorì sulle labbra ciliegia pallide del ragazzo. Harry, troppo sorpreso da quel sorriso, fece un passo indietro, ed un altro ancora, piano per non fare rumore. Malfoy si alzò in piedi, perfettamente stabile sul piccolo davanzale come un acrobata su un filo teso, e si stiracchiò sensuale prima di sistemare il flauto nella custodia bianca attaccata alla cintura e saltare aggrazziato nel corridoio.

"Ciao!" sussurrò, sempre sorridendo.

Harry si voltò di scatto credendo che qualcuno gli fosse arrivato alle spalle ma il corridoio era vuoto e silenzioso, si voltò di nuovo verso il ragazzo e scosse piano la testa. Sembrava davvero lo stesse osservando curioso ma non era possibile, solo alcuni avevano il potere di vedere oltre il mantello e Malfoy aveva gia ampiamente dimostrato di non essere uno di questi al terzo anno, quando si erano scontrati alla Stamberga Strillante. Si guardò per assicurarsi di essere completamente coperto e tornò a volgere lo sguardo al ragazzo che immobile, rilassato, i fianchi leggermente sporgenti in avanti e la schiena arcuata continuava a fissare nella sua direzione.

"Ho detto ciao!" ripetè inclinando piano la testa.

Harry sobbalzò sentendo nuovamente quella voce conosciuta ma insolitamente senza acredine, senza violenza a stento trattenuta e senza arroganza. Si indicò con un dito per essere sicuro stesse parlando con lui.

"Si, certo, ho salutato te..non c'e nessun altro in giro comunque..!" rise piano.

"Tu..emh..riesci a vedermi?" chiese stupefatto Harry.

"Oh, parli di quel leggero velo di stoffa con cui sei coperto da testa a piedi? Ovvio che riesca a vederti..anche se ammetto che sei un po' strano ad andare in giro vestito così!" gli sorrise bonario e ironico.

"Strano? Strano! Senti chi parla comunque..e tu credi sia normale andare in giro vestito da..ecco..elfo d'Inverno? Ho sempre pensato che fossi strano Malfoy ma adesso hai superato ogni mia previsione..strano io!" rispose offeso Harry strappandosi di dosso il mantello e aggiustandoselo con delicatezza sul braccio, sistemandosi poi gli occhiali sul naso e scoccando un'irritata glaciale occhiata smeraldo al giovane compagno di scuola.

Guardò il biondo Serpeverde inclinare piano la testa e gli occhi d'argento scrutare ogni suo dettaglio, intimamente. La cicatrice sulla fronte sembrò smettere di pulsare mentre quello sguardo la sfiorava quasi come una carezza, le labbra sembrarono ammorbidirsi in un sorriso appena accennato e non desiderato, il cuore palpitò nel petto e il sangue iniziò a scorrere velocemente riscaldando il suo corpo.

"Smettila di fissarmi, Malfoy!".

"Scusami, ti da fastidio?" gli rispose calmo l'altro.

"Malfoy..mi hai chiesto..scusa?! Se prima non ne ero certo adesso lo sono..andiamo, ti porto in infermeria, sicuramente hai qualcosa che non va!" gli disse avvicinandosi cauto, preoccupato che il biondino fosse sotto l'effetto di qualche pozione che annullava la personalità o qualcosa del genere.

Immaginando già chissà quali catostrofi causate dal volere di Voldemort, del suo fedele e strisciante servo Lucius Malfoy, indegno padre del biondino, e dei Mangiamorte e maledicendosi per non aver mai prestato attenzione alle lezioni di Pozioni del professor Piton allungò piano una mano volendo prendere il braccio del ragazzo ma l'altro sorridendo gli accarezzò le dita e le intrecciò alle proprie, Harry aspirò aspramente l'aria sorpreso.

"Harry, hai paura di me?" gli chiese sorridendo rassicurante e trattenendo piano le dita che il moretto aveva tentato di ritrarre.

"Harry..?! Non ti permettere di chiamarmi per nome Malfoy..".

"Draco!" lo riprese il biondino con un sorriso, attirandolo piano ma con sicurezza a sè, più vicino.

"Malfoy io non ho certo paura di te ma ammetterai che ti stai comportando in modo strano stanotte..sicuro di stare bene?" gli chiese imbarazzato Harry che tentava ancora senza successo di liberare la propria mano dalla presa delicata ma forte del ragazzo.

"Mai stato meglio, Harry! Tra poco dovro sparire..qualcuno sta arrivando..promettimi che ci rivedremo, suonerò per te se vorrai..anche se ancora non lo sapevo stavo suonando per te anche prima, sai?" gli chiese accarezzandogli piano una guancia con la punta delle dita.

"Malfoy smettila e lasciami..per favore!" aggiunse riluttante quando il suo tono brusco fece incupire e diventare color piombo gli occhi del biondino.

"Non verrò, non mi fido di te..nè in questa improbabile versione angelica nè nella tua solita veste..ogni volta che sei gentile con me cerchi di mettermi nei guai..potrai anche chiamarmi San Potter ma credimi, non sono così buono e ingenuo!" si lamentò debolmente chiedendosi perchè le sue parole piu che un'accusa suonassero come una scusa.

"Ti aspetterò Harry, tutto il tempo necessario..ti sto aspettando da più tempo di quanto tu possa immaginare!" gli sussurrò il ragazzo sulle labbra e lentamente sfiorò con le proprie quelle del moretto che stordito da quel tocco lieve non si mosse.

Durò solo un secondo, poi dei passi lo obbligarono a voltarsi di scatto con ancora un sapore di zucchero a velo, latte e miele sulla bocca.

"Bene bene, chi abbiamo qui? Il fantasmagorico Potter! Sempre a caccia di guai sembra..spero lei sia così gentile da darmi una spiegazione convincente su cosa ci fa a quest'ora nei corridoi con quello sguardo imbambolato non tanto diverso da quello che tiene durante tutte le mie lezioni!" lo rimproverò aspramente Piton, sorridendo soddisfatto del leggero tremito che scosse Harry.

Il ragazzo si voltò a cercare Malfoy ma dietro di lui non c'era nessuno.

"Professore..lei..ha visto Mal..qualcuno?" chiese stupito, leccandosi piano il labbro superiore imbarazzato.

"Qualcuno, Potter? Oltre lei? Non dica sciocchezze! E di certo quella sua aria smarrita e ingenua non la esonorerà dall'avere un'adeguata punizione..dopo cena nel mio laboratorio, alle 21 in punto e adesso smetta di aggirarsi per la scuola e per una volta sia all'altezza del suo tanto decantato nome..esegua un semplice ordine come quello di andare a dormire, dia il buon esempio!" gli disse velenoso, un sorriso tirato sulle pallide labbra sottili.

Harry si gonfiò di rabbia ma decise saggiamente di restarsene in silenzio, non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione se solo avesse tentato di spiegare qualcosa che neanche lui comprendeva. Annuì e si avviò verso la torre dei Grifondoro, chiedendosi distrattamente cosa ci facesse comunque Piton al terzo piano, di solito pattugliava i sotterranei.

"E Potter..penso che anche uno studente con una scarsa intelligenza come la sua possa arrivare a comprendere che portare un mantello dell'invisibilità appoggiato al braccio non sia la cosa più utile da fare se si vuole passare inosservati..sono anni che tento di toglierle quel pericoloso oggetto magico ma torna sempre misteriosamente in suo possesso, con l'aiuto del Preside scommetto..non mostri quell'espressione rabbiosa, stasera sono in vena di buone azioni e non desidero toglierglielo..però stia attento, io la tengo d'occhio..buonanotte e domani alle 21 sia pronto a lucidare tutti i calderoni del mio laboratorio senza usare la magia!" ghignò sadicamente prima di girare su se stesso e con uno svolazzo ampio del mantello andarsene per la sua strada.

"Maledetto Piton..la tengo d'occhio.." mormorò rifacendo il verso al professore.

"Come se gli altri anni avesse mai fatto qualcosa di diverso.." sospirò e guardò l'arco dove poco prima si stagliava la pallida sagoma di Malfoy.

"Possibile che sia stato tutto un'illusione? Un sogno?" si chiese prima di scuotere la testa.

Le labbra mantenevano quel sapore d'infanzia che lui non aveva mai conosciuto ma si era sempre immaginato, un morbido tepore non aveva ancora abbandonato la mano che era stata stretta lievemente.

"Non è stato un sogno..ma allora..che cosa è accaduto? Dov'è finito Malfoy? E soprattutto..perchè gli ho permesso di baciarmi? Non che fosse proprio un bacio..certo..e ad essere sinceri non che sia un esperto di baci..alla mia età posso annoverare solo un bacio amichevole con Cho Chang..ma insomma, che vado a pensare? E la cicatrice sta tornando a pulsare..maledizione, tutto è davvero deprimente!" sospirò stringendo i pungi strettamente e cercando di calmare l'infuriare del sangue respirando lentamente e a fondo.

Prima di avviarsi rivolse uno sguardo ancora all'arco e al cielo senza nubi dove la luna quasi piena splendeva placida attorniata da milioni di stelle. Sbadigliò coprendosi la bocca con una mano, si stropicciò gli occhi dietro gli occhiali. In fondo Piton era d'ottimo umore dato che gli aveva assegnato solo una blanda punizione per i suoi standard, la nottata era splendida e lui sentiva che finalmente avrebbe potuto riposare senza preoccuparsi troppo.

"Potrebbe andare peggio..forza Harry, a letto!" si prese in giro, ritrovando il suo solito ottimismo e salutando l'arco con un rigido saluto militare, la mano destra tesa sulla fronte, prima di avviarsi fischiettando piano.

Non si accorse di star ripetendo la melodia udita dal flauto di Malfoy.

Commenti e Ringraziamenti

Pant pant..una gran fatica iniziare a scrivere questa idea ma. modesto parere, sembra un buon risultato! Questa storia nasce in un periodo di blocco pressochè totale ed e dedicata a tutte le mie lettrici che rimpiangevano una cara vecchia coppia,,un po' diversa dal solito..fatemi sapere cosa ne pensate! Regalo un sorriso a Viridiana, Sanzina, Dany e Lori..loro sanno perchè!

Comunicazione di Servizio: 'Il Vento tra i Salici' sto continuando a scriverlo, solo molto lentamente..è sempre stata così quella storia, alti e bassi ma con grande soddisfazione. Non perdete la speranza perchè a breve posterò il nuovo capitolo!
Sotto l'immagine del flauto suonato da Draco, uno splendido modello molto raffinato e lavorato a mano!

  
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