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Autore: I_am_a_Crazymofos    24/09/2014    2 recensioni
Sei amiche stressate dal lavoro estenuante; soluzione?
Una vacanza da sogno dove inaspettatamente incontreranno delle star di nostra conoscenza!
Simpatia, emozioni, amore e tante risate.
«Ti ci vorrebbe una vacanza»
Vacanza.. quand'è l'ultima volta che sono andata in vacanza?
«Anche a me ci vorrebbe» dice sospirando.
«California, Holliwood» dice Kat esaltandosi.
«Quale parte di poco affollato e poco conosciuto non hai capito» le dico.
Si zittisce.
«Chiacchiera»
«Non con me, io sto facendo i sudoku» dice Valerie mostrandomi la rivista che tiene sulle ginocchia.
«Ma tu non lo sai fare il sudoku» dico.
Tu odi la matematica, come fai a fare una cosa con i numeri?
«Infatti, inserisco i numeri a caso» dice e torna a scarabocchiare sulla rivista.
No comment.
«Hey Alyssa frena! Quello assomiglia un sacco a Zayn!» dico.
«Zayn?» mi chiede guardandosi intorno nervosamente.
«Là! Guarda! Quello invece sembra Louis»
«Louis?»
«Cazzo, sono loro!» comincio a saltellare sul posto.
«Dobbiamo farci notare» dice Valerie battendo un pugno sul tavolo.
«E come?» chiedo.
«Ci serve un piano per conquistarli» propone Gwen.
«Niente di imbarazzante però» dico.
Mi guarda sorridendo.
Oh cazzo.
Buona lettura, spero vi piaccia
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cerco la mia sveglia a tastoni sul comodino e trovata la spengo.

Ancora due minuti per favore.

Apro gli occhi ancora assonnata, mi metto a sedere lentamente sul letto e scendo in piedi sul pavimento.

Vado in bagno a sistemarmi ed esco dopo una decina di minuti.

Guardo l'ora e mi spavento.

Corro di sotto, afferrò una brioche confezionata e corro fuori dalla porta.

Mi accorgo che sono ancora in pigiama.

Torno dentro, salgo le scale, mi vesto velocemente, scendo di sotto, metto le scarpe, la giacca ed esco.

Ok, ci sono.

Frugo nelle tasche della giacca e mi ricordo di una cosa.

Dove cazzo è la mia brioche?

Torno in casa, corro su per le scale, entro in camera, trovo la brioche ancora confezionata sul letto, la prendo, torno di sotto, esco di casa e chiudo a chiave la porta d'entrata.

Adesso ci sono, sono pronta.

Tiro su la saracinesca del garage e salgo in macchina.

Sono le 7.15 e ho dieci minuti per arrivare al lavoro e cinque per essere già pronta a fare il mio dovere.

Arrivo al parcheggio privato dell'azienda, faccio scorrere la mia tessera personale per essere riconosciuta e la sbarra si alza lasciandomi entrare.

Metto l'auto nel primo parcheggio libero che trovo e corro fuori dall'auto a tutta velocità mentre mangio la brioche.

Freno bruscamente quando, entrata, l'ascensore è circondato da operai che tentano di aggiustarlo.

Prendo le scale e comincio a salire al quinto piano, due rampe di scale a piano.

Un secondo ascensore no?

Arrivo in cima finalmente con lo stomaco sottosopra per colpa della brioche appena mangiata.

Ok, devo svegliarmi prima.

Attraverso la sala salutando i colleghi già presi nelle loro faccende e guardo l'orario: 7:29.

Arrivo in fondo ed entro nel mio ufficio sbattendo la porta alle mie spalle e tirando un sospiro di sollievo.

Guardo l'orologio da parte con la bandiera inglese sul fondo: 7:30.

Perfetto.

Mi siedo alla mia scrivania e comincio a radunare i fogli dei miei impegni.

«Mademoiselle» comincia a dire Kevin, il mio per ora semplice segretario ma un giorno farò carriera, come dice lui.

«Oggi hai una piccola assemblea con i vari capi dei settori alle nove e zero zero, poi alle dieci e trenta hai l'incontro con i tessitori che vogliono il tuo parere sule stoffe da utilizzare»
«Sì, lo so, hanno telefonato ogni giorno per chiedermi di riceverli»
«Esatto. Alle undici ti devo parlare del mio aumento cara e delle mie ferie soprattutto, vorrei andare in vacanza tesoro»

«Ci sei stato un mese fa in vacanza» borbotto.

«E allora? Io è da mesi e mesi che non mi faccio una vacanza, forse anni. Sono sempre qui su questa cazzo di sedia a questa cazzo di scrivania piena di fogli ammucchiati con scritte, disegni, diagrammi e appuntamenti! Io ho bisogno di una vacanza!»

Kevin resta sorpreso dalla mia reazione ma si riprende subito.

«Ok le ferie le decidiamo domani»

Ma perché?

«Anche l'aumento» sbotto.

«Anche.. l'aumento» sospira.

«Ci sono altri appuntamenti oggi?»

«Verranno quelli di ModaOggi per farvi un'intervista»

«A che ora?»

«Alle dodici e zero zero»

Ma perché dice anche zero zero?

«Poi arriveranno le modelle per provare i vestiti della sfilata e dovrete fare una visitina al vostro negozio in centro per un breve controllo»
«Un controllo?»

«Tutte le persone di buon senso fanno dei controlli a ciò che possiedono non le pare?»

«Sì..»

«Perfetto»

«Hai altro da dirmi?»
«Che quel completo le dona» dice e se ne va.

Mi guardo e noto la camicia al rovescio.

No, non è possibile. Come si fa a mettere la camicia al rovescio e soprattutto come ho fatto ad allacciarla?

Tolgo la giacca e la metto sullo schienale, poi mi tolgo la camicia facendo fatica a liberare i bottoni.

«Signorina dimenticavo che..» Kevin torna dentro senza preavviso.

«Kevin!» urlo.

«S-scusi» balbetta uscendo subito.

Spero che oltre a lui non mi abbiano visto anche i curiosi di questo piano. La stilista in reggiseno; ci mancava solo questa.

Rimetto apposto la camicia e mi sistemo la giacca nera.

«Kevin!» alzo la voce.

«Posso entrare?» chiede.

Adesso lo chiedi?

«Sì, vieni»

«Allora, verrà a farle visita anche Gabriel, vuole vedere i nuovi disegni che gli ha promesso»

Quando ha fatto qualcosa di sbagliato mi da del lei. Aspetta un attimo.. Gabriel?

«Quando viene? Eravamo d'accordo che ci saremo visti tra qualche giorno»

«Oggi»

«A che ora»

«Alle due per pomeriggio»

Strana la sua non precisione.

«Rimanda l'appuntamento» dico.

«L'ho già rimandato da ieri ad oggi»
«Non ho avuto tempo di prepararli»
«Un rinvio non è possibile»
«Kevin»
«Mi dispiace»

Esce dall'ufficio in silenzio.

Prendo all'istante dei fogli e comincio a creare dei disegni seduta stante.

Dopo qualche ora osservo il risultato.

Uhm.. non male.. ma non mi convincono. Gabriel poi è un tale precisino..

«Signorina Wilson, l'appuntamento delle nove e zero zero» dice Kevin intrufolandosi nell'ufficio.

Alzo lo sguardo sull'orario.

Oh cazzo, sono le nove e dieci.

Corro fuori e vado in sala riunioni dove tutti sono già pronti per iniziare.

 

«Quindi potremmo far pubblicità a questi nuovi modelli..»

Un caffè, per favore non chiedo molto, solo un piccolo caffè o mi addormento.

«E con questo abbiamo finito. Ci vediamo alla prossima riunione»

In meno di cinque secondi sono in ufficio.

Guardo l'ora: 10:34.

«Kevin! Dove sono i tessitori?»

«Ma tesoro, ti stanno aspettando da parecchi minuti qui fuori non li hai visti?» risponde senza entrare.

Esco e li noto che mi guardano stupiti.

Zitti.

Sorrido e vado a dargli consigli.

«Io però pensavo che lei mi consigliasse la seta» dice dopo circa mezz'ora che stiamo parlando.

Ma allora perché sei venuta da me, spiegami.

«Senta, io le ho detto il mio parere, userei un tessuto in cotone per questi capi d'abbigliamento, poi faccia lei»

«Elena» sento gridare da in fondo alla sala.

«Gwen» dico sorridendo felice.

Finalmente un volto amico.

«Come stai?» mi chiede.

«Vuoi sapere come sto? Una parola: stressata» rispondo.

«Ti capisco. Continuano a chiamarmi per sfilate, servizi fotografici, non ne posso più, sono esausta»

Ci rechiamo in sartoria al piano inferiore.

«I vestiti per la sfilata di luglio fine luglio dove sono?»
«Qui signorina» mi avverte una ragazza.

«Grazie»

Prendo un vestito a caso posto su una gruccia a sua volta posta su un appendiabiti in metallo con sotto delle ruote.

«Sono questi?» mi chiede.

«Sì, pensi di riuscire ad entrarci?»

«Certo» dice lei.

«Di là ci sono i camerini» indico a destra «Poi chiamate le ragazze quando li avete indossati così sistemeranno tutte le misure eccetera»

Lascio Gwen e le altre modelle nelle mani della sartoria ed io torno di sopra.

Adesso che ci penso.. le modelle sono in anticipo e io a mezzogiorno.. l'intervista!

Corro al piano di sopra ed mi fermo alla scrivania di Kevin appena fuori dal mio ufficio.

«Dove sono quelli che devono farmi l'intervista?» chiedo piombandogli davanti.

Mi fa cenno di voltarmi.

«Saaaalve» dico sfoggiando un sorriso a trentadue denti.

«Buongiorno, possiamo iniziare? Non abbiamo molto tempo a disposizione e lei è in ritardo»

Di un minuto.

«Certo accomodatevi»

Li faccio entrare nel mio ufficio e mi siedo dietro la scrivania al mio solito posto.

«Ditemi»

«Registreremo l'intervista e la pubblicheremo sulla nostra rivista, concorda?»

«Certo»
«Benissimo, iniziamo»
L'intervista continua per lungo tempo con domande a raffica.

«Un ultima cosa» mi dicono alla fine.

No basta.

«Ditemi»

«Una foto da mettere in copertina»

«Certo. Dove volete che mi metta?»

«Accanto a quella vetrata sarebbe perfetto»

Mi metto dove mi hanno ordinato e cerco di restare dritta e sorridente.

«Arrivederci» dico appena hanno scattato la fotografia.

«Arrivederci» dicono loro uscendo.

Vado a sedermi sulla mia sedia e metto i piedi sulla scrivania.

«Signorina?» mi chiama Kevin aprendo un po' la porta.

«Sì Kevin?» chiedo stanca.

«Gabriel è qui»

Subito tolgo i piedi dal tavolo e scatto in piedi.

«Fallo entrare» dico.

«Non sono abituato ad aspettare» dice subito entrando.

«Gabriel» dico facendo un sorriso forzato.

«Poche storie, dove sono i disegni che ti ho chiesto?»

Gli porgo i disegni fatti stamane sperando che siano di suo gradimento.

Li osserva con indifferenza.

«Sì, possono andare» dice alla fine.

Wao, seriamente?

«Ovviamente devo chiedere prima un parere a dei miei aiutanti per sapere cosa ne pensano. Fammi delle copie ed inviamele per e-mail»

Fa per andarsene.

«Anzi, dammi qui, faccio fare subito delle fotocopie per non avere altri ritardi» dice tornando indietro e prendendo i fogli.

«Kevin fai una fotocopia ai disegni per Gabriel»

«Certo» dice lui raggiungendolo.

Scendo in aula mensa per fare un pranzo veloce, torno in ufficio per prendere la mia borsa, saluto Kevin e parto in macchina per andare in negozio.

Arrivo in centro città e dopo vari giri a vuoto trovo finalmente un parcheggio.

Mi dirigo verso il negozio ed entro.

«Ciao» dico entrando.

«Hey, come stai?»
«Bene a parte lo stress, tu?» stringo la mano alla responsabile del negozio da me assunta.

«Bene. Qui i guadagni vanno abbastanza bene, sempre tutto in ordine come vedi»

«Sì, vedo»

Il negozio è molto accogliente all'interno e gli abiti sono tutti perfettamente in ordine.

«Ti vuoi fermare un momento?»
«Solo un attimo, per controllare le entrate, le uscite, i vestiti, insomma la situazione globale»

«Certo, vieni in ufficio»

Sistemo tutto il da farsi e poi torno fuori.

Mi piacerebbe gestire io il negozio ma purtroppo non ho il tempo, sono troppo occupata in ufficio.

«Ti fermi ancora un po' qui?» mi chiede.

«No, non posso. Ho un altro appuntamento»

«A presto»
«Ciao»
Esco dal negozio e salgo in macchina.

E adesso da Valerie.

 

«Sono esausta» dico sedendomi nel centro estetico vicino a casa mia.

«Dovresti rilassarti un po' Lynsey» mi dice Valerie mentre scalda la cera per la ceretta alle gambe.

«E come faccio? Ho un sacco di cose da fare»

«Ti ci vorrebbe una vacanza»

Vacanza.. quand'è l'ultima volta che sono andata in vacanza?

«Anche a me ci vorrebbe» dice sospirando.

«Hai tanto da fare?»
«Sono piena di appuntamenti. Sto qui dalla mattina alle sette fino alle sette di sera»

«E dove vorresti andare?»
«In un posto qualsiasi e rilassante. Mi serve una pausa»

«All'estero?»
«È indifferente, mi basta che sia isolato e tranquillo» dice mentre mi spalma la cera calda.

Un posto tranquillo..

«Ahi!» urlo dal dolore alle gambe.

«Scusa» dice.

«Usciamo questa sera?» chiedo cambiando discorso.

«Dove andiamo?»
«Chiamo le ragazze e andiamo a cena fuori, che ne dici?»
«Per me va bene»

AUTRICE
Ecco qui una una fan fiction :D spero vi piaccia ^_^ allora, ho spiegato nell'introduzione di cosa si tratta quindi.. ci sentiamo al prossimo capitolo XD
questo capitolo era abbastanza tranquillo, una giornata di lavoro insomma, poi con la vacanza il capitolo diventerà più movimentato e simpatico.
Ho fatto anche un fic trailer ed ora lo vado a mettere su YouTube :) al prossimo capitolo vi metto il link.

  
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