"Non trovi che Matsuri sia molto carina?"
Gaara sputò l'intero contenuto
del suo bicchiere in faccia alla sorella.
"Cosa diavolo stai
dicendo?!?"
Temari, ripulendosi con noncuranza, rispose: "Ma sì, è davvero
una ragazza graziosa!"
Kankuro sbucò da dietro la porta: "Sbrigati,
fratellino, o te la ruberò io!"
Gaara sbuffò sonoramente. Non sapeva perchè,
ma da qualche tempo i suoi fratelli parlavano sempre e solo di Matsuri.
"E'
la mia allieva."
"E con ciò?"
"Non mi piace."
Detto ciò, il Kazekage si
alzò e uscì dall'abitazione.
Dove volevano andare a parare? Certo, Matsuri
era di aspetto gradevole, una brava ragazza, simpatica, senza grilli per la
testa.... così banale.
Ecco, banale era l'aggettivo giusto. Insulsa.
Gaara
non si trovava minimamente attratto da lei.
"Qual'è il tuo problema,
fratellino?"
Kankuro, raggiuntolo, gli si sedette accanto.
"Piaci a un
sacco di ragazze di Suna: hai il fascino del misterioso, ricopri una carica
importante, sei imperturbabile... il genere di uomo che fa girare la testa alle
donne. Eppure non ti curi di nemmeno una di loro. Come mai?"
Il ragazzo
guardò il fratello maggiore: quella era un'ottima domanda. In effetti, se l'era
già rivolta, di tanto in tanto. Il problema era che lui non provava niente di
niente, neanche attrazione fisica, per quelle ragazze.
"Sarai mica gay, eh?"
Kankuro ridacchiò, convinto di aver fatto una battuta divertente. Gaara invece
trattenne il respiro, poichè quella domanda, posta con tanta leggerezza, metteva
allo scoperto i dubbi che lo tormentavano da qualche settimana a quella
parte.
"Non è divertente! Ora, se non ti dispiace, vorrei essere lasciato in
pace. Ho del lavoro da sbrigare."
"Ooooh, d'accordo! Ci vediamo stasera,
Kazekage!"
Il tono volutamente ironico del ragazzo delle marionette lo
indispettì.
Una volta assicuratosi di essere rimasto solo, Gaara voltò lo
sguardo verso la finestra: il sole era ormai basso, e donava riflessi dorati ad
ogni cosa. I tetti di Suna rilucevano, quasi abbagliandolo con tanto
splendore.
"Bene, è ora di darci sotto con queste
scartoffie..."
Stava scrivendo già da un pò, immerso dal lavoro, quando qualcosa gli
piombò addosso.
"Ciao, Gaara!"
O qualuno.
"Naruto!! Cosa ci fai
qui?"
"Ero da queste parti, così ho pensato di venire a salutarti!"
"...
Mi dispiace ma non è un ottimo momento, come vedi sono impegnato."
L'Uzumaki
sorrise.
"Ma insomma! Non ti diverti proprio mai eh? Butta via queste
cartaccie! La vita è una sola! Siamo giovani, approfittiamone!"
"... Così mi
ricordi quel fissato di Rock Lee"
"Bando alle ciance, stasera ce la
spasseremo! Appena hai finito con 'sta roba passo a prenderti e andiamo a
mangiare una buona ciotola di ramen, poi in giro per Suna!!"
"Veramente
io..."
Il Kazekage non fece in tempo a finire la frase, che il ninja
portatore del Kyuubi era già sparito.
Sempre il solito.
Oh beh,
passare una serata fuori dal focolare casalingo (ovvero senza la pessima cucina
di Temari e gli sghignazzamenti di Kankuro) non poteva essere tanto male.
Giusto?
Ok, lo so che questo capitolo è assurdamente corto e non c'è ancora
dello yaoi vero e proprio.
E' diciamo un introduzione più per vedere se la
storia piace che per altro.... sappiate però che ho molte idee al riguardo, idee
che se siete interessati mi piacerebbe scrivere.... muahahahah!!!!
Recensite,
recensite, recensite. Dato che questa è la mia prima yaoi e la prima long-fic su
Naruto, ho bisogno di consigli e critiche (costruttive). Fatevi
avanti!!!
P.S. Si è capito che non amo
particolarmente Matsuri?