“Io
di risposte non ne ho
mai avute mai ne avrò
di domande ne ho quante ne vuoi”
di risposte non ne ho
mai avute mai ne avrò
di domande ne ho quante ne vuoi”
Ascolto la prima strofa, e davanti ai miei occhi si proietta una figura di me stesso. Ma non sono come quando mi guardo allo specchio. Ho 10 anni!
Sono di tre spanne più basso, e molto molto abbondante. Ho i miei boccoli ricci che mi coprono la visuale e il mio viso paffuto inforca occhiali tondi. E’ la moda alla Harry Potter!
Sentendo le prime note, ricordo di quando tornavo dalle elementari e mi rinchiudevo nel salone della mia prima casa: una piccola stanza con un divano enorme – lo era per me a quei tempi ! – e il mio migliore compagno “lo stereo”.
Il disco era già inserito, lo volevo così fortemente che i miei genitori si decisero e me lo comprarono per il mio compleanno.
E lei era la prima canzone che ascoltavo ogni giorno, per molte volte di fila.
Crescendo non posso negare che questo pezzo racconti ciò che sono ora: un ragazzo di ventidue anni, ancora pieno di domande con troppe poche risposte.
“e tu
neanche tu mi fermerai
neanche tu ci riuscirai
io non sono
quel tipo di uomo e non lo sarò mai”
neanche tu mi fermerai
neanche tu ci riuscirai
io non sono
quel tipo di uomo e non lo sarò mai”
La verità di questa strofa mi riempie il cuore di sentimenti contrastanti. Racconta di tutti gli incontri che mi hanno portato verso la caduta, facendomi raschiare il fondo della mia esistenza, ma soprattutto, anche nei momenti più bui, quella voglia di non perdere mai il mio filo conduttore: credere ciecamente in me stesso e nelle mie possibilità.
Perché anche quando tutto sembra crollarti addosso, e una vieni totalmente ricoperto di macerie, se le fondamenta sono solide, tutto si può riparare.
Una frase che ho sempre portato nel cuore: “Anche la fiammella più piccola brilla nell’oscurità della vita”.
“Non so se la rotta è giusta o se
mi sono perduto ed è
troppo tardi
per tornare indietro così
meglio che io vada via
non pensarci, è colpa mia
questo mondo
non sarà mio”
mi sono perduto ed è
troppo tardi
per tornare indietro così
meglio che io vada via
non pensarci, è colpa mia
questo mondo
non sarà mio”
La strofa più vera e sincera. Mi si stringe il cuore solo a sentirla, e il ritmo accelera forsennato.
Quante volte sono dovuto tornare indietro sui miei passi, e ingoiare bile pur di non perdere tutto ciò che con fatica ho costruito in questi anni.
Quante delusioni ho dato e ricevuto, senza ricevere sconti né grazie. Abbandoni, taciti assenzi,
Ho dovuto lasciare andare parte del mio sogno una volta rivelatosi per ciò che era: una chimera!
O meglio un Utopia, qualcosa di irraggiungibile, osservabile solo dai mille sogni che la mia testa ancora oggi continua a generare senza sosta.
Perché io sono un misero fabbricante di sogni e nulla più.
“Non so
se è soltanto fantasia
o se è solo una follia
quella stella lontana laggiù”
se è soltanto fantasia
o se è solo una follia
quella stella lontana laggiù”
Non ho mai avuto paura di inseguire i miei sogni e di combattere per essi. Il più delle volte ho perso, ma non ho mai demorso. Ho proseguito lungo la via, stringendo pugni e digrignando imprechi silenziosi, rivolti più a maledirmi che a maledire. Le scelte sono state sempre mie, e di questo non mi sono mai trovato pentito.
“Però
io la seguo e anche se so
che non la raggiungerò
potrò dire
ci sono anch'io “
io la seguo e anche se so
che non la raggiungerò
potrò dire
ci sono anch'io “
Ho inseguito la mia fantasia e sono caduto, è stata una follia, ma una bella e intensa follia.
La mia stella l’avevo trovata, ma come tutte le cose della mia vita ha trovato la sua fine, e io, folle com’ero, non riuscivo a vedere il tutto con obbiettività.
Ma la mia più grande forza, è stata non evitare mai le responsabilità. Perché nel bene o nel male sono sempre riuscito a ritrovare me stesso.
“Non è
stato facile perchè
nessun' altro a parte me
ha creduto”
stato facile perchè
nessun' altro a parte me
ha creduto”
La vita mi ha dimostrato, più di una volta, della veridicità di alcuni miei ragionamenti, e della fallacità di molti altri. Sin da quando da bambino sul divano capivo di non essere accettato per la mia condizione fisica, e ho imparato a creare la mia maschera di indifferenza nei confronti delle persone. E pian piano la fobia di parlare agli altri e rinchiudermi in me stesso cresceva, avvolgendomi lentamente nell’ombra.
Avevo imparato a diffidare del mio prossimo, senza lasciare a nessuno l’opportunità di entrare in contatto con la mia anima: il mio vero IO.
“però ora so
che tu
vedi quel che vedo io
il tuo mondo è come il mio
e hai guardato
nell'uomo che sono e sarò”
che tu
vedi quel che vedo io
il tuo mondo è come il mio
e hai guardato
nell'uomo che sono e sarò”
Anch’io ho avuto il mio incontro con il destino ripetute volte. E la vita mi ha preso così tanto a schiaffi che riesco a sentire ancora le gote arrossate dalle percosse.
Ma anche nel male sono riuscito a trovare il bene e a rifuggire dalla mia più grande paura: il contatto umano. Ho imparato ad apprezzare le persone, ad ascoltarle e a farmi ascoltare.
Ho trovato qualcuno che ha scavato, o ha iniziato a scavare nella miniera dei miei sentimenti.
“Ti potranno dire che
non può esistere
niente che non si tocca o si conta o si compra perchè
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te”
non può esistere
niente che non si tocca o si conta o si compra perchè
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te”
Troppi sono gli ostacoli che si trovano davanti al cammino. Ma ognuno di essi, una volta affrontati e superati, ci conducono ad un livello di consapevolezza maggiore. Cresciamo, affrontiamo la vita, perdiamo, impariamo e ci rialziamo. E qualche volta, anche se tutto sembra un muro invalicabile, spunta qualcuno dalla cima pronto a tenderti una mano. Perché non è vero che il mondo è solo merda. E tutti noi abbiamo bisogno di una possibilità! Di credere ancora nella nostra umanità.
“E so
che non è una fantasia
Non è stata una follia
quella stella
la vedi anche tu
perciò
io la seguo ed adesso so
che io la raggiungerò”
che non è una fantasia
Non è stata una follia
quella stella
la vedi anche tu
perciò
io la seguo ed adesso so
che io la raggiungerò”
Ed ora che sono alla fine del pezzo, e vedo il bambino specchiarsi nel grande mistero che è il futuro, non posso non guardare il me di adesso. Dopo le mille battaglie affrontate e altre mille e mille ancora da affrontare, ho voglia di gridare solo una cosa:
“perchè al mondo
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'iooooooooo……”
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'iooooooooo……”