Silenzio.
Aveva gia suonato mezzanotte e tutte le persone nella grande casa si riposavano pacevolmente nei loro letti.
Era buio, nessuna luce era accesa.
Non si trovava gnianche una nuvola nel cielo, la luna e le stelle illuminavano un pochino il grande soggiorno.
Le ombre degli alberi, che si trovavano nel giardino, gettavano delle bizarre ombre sulle Shoji e spaventavano il piccolo bambino ancor di piú.
Era rannicchiato.
La luna si rifletteva nelle lacrime che gli scendevano dai suoi occhi blu scuro e cadevano sul pavimento di legno.
Silenziosamente piangeva il ragazzino nel buio che pareva volesse divorarlo.

Ma al' improvviso qualcuno apró le Shoji origlió nella grande stanza.
„... ... Sasuke, sei tu?“, chiedeva la persona entrando nell´angolo in cui si era ritirato il ragazzino.
Lui alzó la testa e vidde un ombra tante volte piú grande di quanto fosse lui.
Dall' alto guardava giú, come un mostro che era pronto ad aggredire la sua preda.
Ma il gigante si inginocchiava e strappo un paio di capelli neri dalla fronte del ragazzino.
Questo piangeva: „... Fr... Fratello...“
Il piú grande sorrise.
Calmo chiese: „Avevi di nuovo un incubo?“
Il piccolo gli fece un cenno e il grande sorrise di nuovo.
„... Forza, andiamo nella tua stanza.“
Il piccolo scosse il capo e rincomició ad piangere.
„I-io non voglio, Itachi... ... H-ho paura..“, gemó.
Il ragazzo di nome Itachi parlava tranquillamente con suo fratello: „Non devi avere paura.Dai, andiamo insieme nella mia stanza.“

Lui prese il piccolino in braccio e lo portó fino in camera sua.
Arrivando accese la luce e mise il piú giovane nel suo letto.
„Perché hai pianto, Sasuke? Uchiha, specialmente i maschi, non piangnono mai.“, spiegó il ragazzo nel pigiama bianco quando si inginocchió davanti al piccolo.
Di nuovo scendevano delle lacrime dai occhi di Sasuke e sussurró: „Lo so... ... M-ma ho tantissima paura, fratello...“
Per la terza volta Itachi sorrise tranquillo e si alzó.
„Aspetta, torno subito.“
Un pó preoccupato il piccolo Uchiha si avvolse nella coperta di suo fratello maggiore, come se protesse proteggerlo dai mostri dei sui sogni.
Solo un pó della sua faccina lasció fuori per poter guardare.
Gli sembrava che fosse passata un' eternitá da quanto il Uchiha piú grande lo aveva lasciato solo, la paura ritornó.
E quando la porta si apri, lui gridó spaventato e chiuse gli occhi.

Quando si accorse come il materazzo si abassava, riapri gli occhi blu scuri e vide dei capelli neri, che conoseva cosi bene.
Si scopri sorridendo, perche era ritornato Itachi.
E aveva protato il suo libro preferito con sé.
„Allora, adesso ti leggo una storia e poi si dorme, capito?“, spego il più vecchio.
Sasuke fece un cenno e si mise supino per poter seguire meglio la storia.
Si soreesse con le mani la testa e guardó interessato all' insú.
Questo aveva gia aperto il libro e gli leggeva uno storia sui ninja.
Ma in veritá il ragazzino non ascoltava le parole dell' altro, ma guardava come i suoi occhi si muovevano concentrati di pagina in pagina e come le sue labbra si muovevano durante il leggere.
Itachi era sempre li, qualunque cosa fosse successa col ragazzino.
Anche se piangeva nel soggiorno suo fratello sembrava di sentirlo e veniva giú dalle scale per tranquilizzarlo.

Quando il piú vecchio chiuse il libro il più giovane si appoggió su di un fianco e faticó a tenere gli occhi aperti.
Sorridendo Itachi spense la luce e ritornó nel suo letto, dove Sasuke si rannocchió a lui.
„Ma adesso si dorme. Bambini di sei anni dovrebbero essere giá nel mondo dei sogni.“, sussurró mentre gli mise un braccio intorno.
Mezzo adormentato disse questo: „Grazie, fratellone...“
„... Grazie per cosa?“, chiese il ragazzo.
Il piccolo sorrise e chiudendo gl' occhi e sussurró: „... Grazie per il fatto che esisti...“

Sorridendo il piú grande accarezzó la sua schiena. „Prego, fratellino.“

A/N: ecco fatto ^^
mille grazie a ryanforever. Grazie a te o scoperto HTML xDD