Piccola nota pre-storia (che ormai è diventata un’abitudine e che non è poi così piccola): ci tengo a chiedere scusa a tutti gli sfortunati lettori che sono incappati in questa mia storia per il ritardo, mi dispiace moltissimo!
   Purtroppo per tutta la durata dell’estate sono stata sballottata tra un wi-fi non funzionante ed un altro, salvo sporadiche e miracolose apparizioni. Ora dovrei aver risolto il problema e rieccomi qua. Scusate ancora per la lunghissima attesa, e…
   Buona lettura, minna-san!
 
 
 
- Be’… non so che dire, se non complimentarmi con te per la ehm… precisione, Gildarts – disse Erza a quest’ultimo con l’aria di un esperto critico d’arte, ammirando quella che un tempo era una montagna, ma che ora si era ridotto ad un ammasso di pietre disposte in maniera improbabile nel formare quella che era palesemente la testa di Cana.
   Gildarts fissò la montagna per qualche secondo, nel più totale dei silenzi.
   - Yuppie!!! – Esclamò felice battendo le mani e saltellando sul posto.
   - Yu… yuppie? – Chiese il Master, bianco come un cencio.
   - Esatto! – rispose Gildarts, gli occhi a forma di cuoricino rosa, - Ora potranno vedere tutti l’incredibile bellezza della mia piccola Cana!
   Levy si chinò per sorreggere il Master, che stava per svenire una seconda volta. Chissà perché, ma dubitava che sarebbe stato alquanto prudente lasciare che svenisse proprio sul bordo di uno strapiombo.
   Cana, dal canto suo, si limitò a trangugiare un’ampia sorsata da un barile che si era portata dietro dalla Gilda, o meglio, che Bacchus si era portato dietro, ma era riuscita in qualche modo – già, chissà in che modo, pensò Levy guardando divertita le gambe penzolanti di un Bacchus palesemente sconfitto che sbucavano da un cespuglio – ad appropriarsene.
    La Scripter stava giusto per accorrere verso il piccolo Gerard, che punzecchiava ridacchiando le gambe di Bacchus con un bastone, quando tutt’intorno scoppiò una rissa niente male, apparentemente legata al fatto che Gildarts non sembrava intenzionato a pagare per aver distrutto una montagna, in quanto ‘l’aveva resa solo più bella di tutte le altre’, mentre il Master continuava a fare disperatamente i conti in un angolino, con una nuvoletta grigia di pioggia sulla testa.
   Erza sguainò la spada gridando un ‘Per il Master!’ e gettandosi contro Gildarts, probabilmente alla ricerca di sfogo dal pensiero del piccolo Gerard, piuttosto che in difesa dell’onore di Makarov. Proprio quando la situazione stava andando a peggiorare nel peggiore dei modi – e cioè quando il Master, decisamente con fare irresponsabile, decise di buttarsi nella mischia, - un urlo da tipica donnicciola fece voltare tutti verso la fonte del suono, facendo immaginare ai presenti una qualche delicata principessa delle fiabe inseguita da un abominevole mostro.
   In realtà non era altri se non Freed, inseguito da un’infuriata Mirajane nel meglio del suo Satan soul.
   Be’, più o meno le due immagini corrispondevano, se non per il fatto che Mirajane arrabbiata e strizzata dei suoi completini di battaglia era parecchio sexy.
 
Mira venne svegliata dalle scosse poco gentili di un vecchio signore, che solo dopo essersi tirata su ed aver guardato con aria confusa l’ambiente circostante riconobbe come il vescovo della cattedrale di Caldia.
   - Cos’è successo? – chiese biascicando alle due vecchine che stavano alle spalle del vescovo, ora tutto preso da in mucchio di stracci lì per terra.
   Mira si sentiva la bocca impastata, ed avvertiva svariati sintomi di un chiaro post-sbornia.
   - Ti sei sposata – esordì quella che sembrava la meno propensa a sbranarla.
   - Già, - continuò l’altra con fere decisamente acido – e sembra che tu abbia proprio deciso di farlo in pompa magna, signorinella.
   Mirajane abbassò lo sguardo sul suo abito, che più che altro sembrava un’esplosione di pizzi, merletti, perline e tutte quel genere di cose che di solito stanno sugli abiti da sposa, solo moltiplicate per mille.
   - Sposata? – chiese Mira guardando freneticamente intorno a sé. – E con chi?!
   Nemmeno l’avessero provato per tutta la notte, le due vecchine risposero insieme, indicando la stessa persona, con lo stesso gesto. – Con lui.
   Proprio in quel momento, Freed riprese conoscenza, e Mirajane si rese conto che quello che prima aveva scambiato per un mucchietto di stracci era... be’, era suo marito.
 
- Laxuuus!!! – urlò Freed saldamente ancorato alla gamba del parecchio irritato Dragon slayer. – Ti prego, salvami!!!
   - Per Zeref, Freed! Che diamine ti è successo?! – Chiese Laxus notando i vestiti semi-smaciullati e macchiati di sangue in più punti che indossava il povero Freed.
   - Mi… Mi… Mi sono aspasto!!! – esclamò il neo-marito, pronunciando l’ultima parola con una tale enfasi da trasformarla in un gorgoglio indistinto.
   - Che?! – Chiesero tutti in coro.
   - Mi sono sposato!
   Ci fu un attimo di silenzio.
   - Ebbravo l’uomo! – esclamò Elfman dandogli una pacca sulla schiena così forte da farlo finire lungo disteso a terra.
   Gerard prese a pungolarlo.
   - E la torta?! – disse invece Erza facendosi avanti e sollevando di peso Gerard, - DOV’E’ LA MIA TORTA?!?
   - I… Io n… non lo so – rispose Freed terrorizzato da Erza. Poi, cogliendo lo sguardo omicida di quest’ultima, sembrò farsi piccolo piccolo. – Laxus ti prego, proteggimi tu!!!
   Il Dragon slayer, ripresosi dal palese shock del quale era stato vittima fino ad allora
Iniziò a fare domande a macchinetta. - Ti sei sposato?! Che vuol dire che ti sei sposato!?! E con chi?!? Dove?! Come?! Stanotte?! Dove hai messo la torta di Erza?!? Eh?!
    - Come con chi?! – esordì Mirajane, atterrando sul povero Freed con aria imbronciata. – Mi sento offesa Laxus, è ovvio che abbia sposato me!
   Elfman afferrò Freed per la collottola, sfilandolo da sotto Mirajane e sollevandolo. – Ebbravo l’uomo. – Disse stavolta con fare molto più minaccioso, accompagnato da una nuvola di brillantini del suo tutù rosa.
 
- Oi? – chiese Gray entrando nella Gilda apparentemente deserta – C’è nessuno?
   Un mugolio sorprendentemente familiare gli giunse da un’ombra ad un angolo del bancone di Mira.
   - Nastu? Sei tu?
   - Mmh-mmh.
   - Cavolo fiammifero, che ti è successo? – Chiese Gray sedendoglisi vicino. Certo che detto da lui, che indossava solo un paio di mutande tutte strappate dopo un’evidente fuga precipitosa da Lluvia-versione-psicopatica, non è che fosse molto rassicurante come cosa.
   - Mmmh… - rispose Natsu con fare incredibilmente depresso per lui, torturando un lembo della maglietta da poco idossata.
   - Guarda fiammifero che mi stai facendo arrabbiare! Ch’è ‘sto muso lungo?
   - Gray, io…
   - Uhm-uhm? – disse il mago di ghiaccio protendendosi verso Natsu, che… arrossì?
   Nah, impossibile.
   - Gray, che cosa ti senti dentro, se faccio così? – chiese Natsu prendendo lo slancio e incollando le proprie labbra a quelle di Gray, che rimase congelato *badum-ts* dalla sorpresa.
   Non riuscì nemmeno a staccarsi dal neo-omosessuale fiammifero quando il portone della Gilda si spalancò, facendo riversare al suo interno tutti i membri della Fairy tail, che cercarono educatamente di non morire di stupore rimasero interdetti davanti allo spettacolo di Natsu e Gray che limonavano.*
 
 
*Attenzione: Che non venga scambiata questa cosa dello stupore come una critica all’omosessualità, ho scritto così solo perché… maddai, Natsu e G(r)ay *ri-badum-ts* che pomiciano, ma ve l’immaginate? Non è esattamente il mio ideale di sensualità.
 
We are!
   Salute, gente! Sono tornata (dopo lo spaventoso ritardo che ho spiegato un po’ più su) con questo capitolo che, francamente, non mi piace molto. In primis perché mance di demenzialità estrema come i precedenti, e poi è corto e brutto e puzza. Evvabbè, comunque non mi piace e cercherò assolutamente di fare meglio con i prossimi, che spero arriveranno puntuali (dico spero perché quast’anno sarò un po’ in sovraccarico di compiti, quindi…)
   Ad ogni modo, spero che lascerete un commentino per aiutarmi a migliorare, per raccontarmi che avete fatto ieri o come si chiama il vostro gatto, va bene comunque.
   Arrivedooooorci! J
 
NOTA DANNATAMENTE IMPORTANTE POST-RECENSIONI, GENTE: Questa storia è una NaLu, ovvero una Natsu/Lucy ed una Gruvia, ovvero una Gray/Lluvia, quindi giù quei forconi!
   La storia si svolgerà e tutto andrà al suo posto, keep calm.