RESTA CON ME.
Skye è stata la prima a sorprendere Fitz
parlare da solo.
E’ successo poco dopo la partenza di Simmons, quando
ancora nessuno aveva idea di come avvicinarlo senza farlo sentire un invalido o
un cucciolo abbandonato in mezzo alla strada. Attraverso i battenti della porta
l’ha visto parlottare di fronte al
tavolo ingombro di componenti e poi voltarsi e annuire come per rispondere alla domanda di qualcuno.
Skye l’ha fissato scioccata, ma non è stata in grado
di avvicinarsi a lui.
Se persino Simmons
ha gettato la spugna, io come potrei aiutarlo?
Nel corso dei mesi Skye ha visto Fitz
peggiorare, andare giù, sempre più giù, senza nessun raggio di luce se non
quell’allucinazione continua in cui Simmons è sempre
con lui e come in passato è l’unica a capirlo.
E’ come guardare un puzzle a cui manca
un pezzo. Si è detta una volta
mentre lo guardava lavorare da solo al proprio tavolo e parlare al niente con
aria disinvolta. O un film a cui hanno dato
un finale sbagliato.
-Come si dice…Ah, sì,
grazie. Giusto.-
Skye fa finta di non vedere che Fitz
si è appena rivolto al nulla alla sua destra. No, decisamente non può
sorprendersi del fatto che è l’unica che tenta ancora un dialogo con lui.
Fa malissimo vederlo così.
Coulson ha nascosto la testa sempre più affondo fra
impegni che comporta la sua nuova carica per non dover decidere cosa fare di lui all’interno
di una squadra che non può permettersi pesi morti e May, beh May non brilla
certo per delicatezza, quindi forse è un bene che non gli rivolga più di tanto
la parola.
Skye non riesce a non provarci.
Fitz, il vecchio Fitz, fra
le ferite fisiche e emotive è ancora da qualche parte, ne è sicura.
Dopo essere uscita dalla cella dove Ward è rinchiuso,
Skye non fa altro che massaggiarsi il polso destro,
quello che l’ex agente ha cercato di aprirsi. Un gesto di puro nervosismo, che
non sfugge allo sguardo attento di May.
Skye la vede corrugare le labbra in quel modo che annuncia
sempre una predica e non può fare a meno di sentire la rabbia salire e superare
il nervoso post calo adrenalinico.
Sa che non dovrebbe empatizzare con lui, nemmeno per
un momento, ma è più forte di lei.
E’stata la più grande delusione della sua vita.
May apre la bocca, ma poi ci rinuncia,
riassumendo tutto il discorso in un - Stai sbagliando.-
Fitz è solo, come sempre, chino su un componente che sta saldando ad
un altro.
Skye non sa se Fitz abbia
idea di cosa faccia o se sta cercando di improvvisare alla ricerca di una
illuminazione. Apre la porta e lo vede porta una mano alla spalla, come per
rispondere alla stretta di qualcuno.
E’ un gesto che Skye gli ha visto fare spesso in
questi mesi e che ogni volta gli ha stretto il cuore in una morsa.
-Se riusciamo a finire questo componente per questa sera, domani potremmo …-
Fitz sussulta a sentire la presa di Skye
sovrapporsi a quella immaginaria di Simmons, si gira
e la ragazza, dopo un breve sorriso, gli va a sedere accanto, sullo sgabello su
cui, nella sua testa, lei siede
sempre e lo guarda lavorare. Le immagini delle due si sovrappongono per un attimo e Skye
lo guarda scrollare la testa.
-Sei ancora con me?- gli chiede la ragazza.
Fitz corruga la fronte -Cosa?-
-Perché io sono ancora con te.Non sono andata via.-
Gli occhi chiari di Fitz si ingrandiscono mentre Skye gli accarezza piano un braccio. Coulson
si chiedeva se Fitz sa che Simmons
è andata via, ora Skye conosce la risposta.
Sì, sa che lei non c’è. Sa di essere rimasto solo.
E’ che non lo accetta.
-Resta con me.- Fitz
annuisce piano abbassando gli occhi - Non andare via anche tu.-
Resta con me.
-Vorrei del pop corn.-
Skye solleva entrambe le sopracciglia sorpresa -Mi
aiuta a pensare.-
Skye annuisce alzandosi, fa per andarsene, ma Fitz la trattiene afferrandola per un braccio.
-Cosa?-
Fitz preme le labbra una contro l’altra, poi le
sposta la mano verso la spalla, quella che è solito massaggiarsi, quella in
cui, nella sua testa, Simmons poggia sempre la mano. Skye stringe piano il muscolo sotto la camicia e il
maglione.
-Resta con me. Io resterò con te.-
Fitz annuisce lasciandole andare la mano -Resteremo
soli assieme.-
Skye sorride prima di allontanarsi dalla schiena
curva dello scienziato -Non è così male.-
MINI STORIA PERCHE’ NON
RIESCO A SOPPORTARE IL DOLORE DI FITZ, E’ PIU’ FORTE DI ME.
Se vi va, fatemi sapere che ve ne pare.