Prologo
Il mondo era sempre stato così. Oppresso, sottomesso, schiacciato, calpestato, ignorato.
C’era la Morte che sempre fu e sempre sarà. Lei decideva chi doveva vivere e chi invece doveva sparire.
Una mela con un morso, una rosa appassita, il gracchiare di un corvo erano tutti segni che la Morte inviava a coloro che presto sarebbero stati stritolati tra le sue grinfie, povere vittime più o meno innocenti che la Dama Oscura avrebbe squartato in mille pezzi e parte di questi recapitati ai parenti più cari del malcapitato.
Erano un monito: Lei c’era.
Sempre.