Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ilovereadbaby    25/09/2014    0 recensioni
Una ragazza dopo aver subito diversi anni in un posto dove non era fatto per lei,nonostante siano successe brutti episodi familiari..decide di cambiare,di cambiare se stessa di cambiare posto..
vuole trovare la felicità. ci riuscirà? d'altronde dopo la pioggia c'è sempre l'arcobaleno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 3. Mi trovavo in difficoltà,non volevo dirgli si,ma sinceramente non volevo neanche rispondere al messaggio,ma non volevo essere sgarbata quindi provai a dargli una change. Gli risposi. Seth era esaltato voleva che io allargassi le mie amicizia,ma io non ne avevo intenzione,stavo bene cosi’,non volevo cambiare o allargare le mie amicizie e questo Seth non riusciva a capirlo. Dopo essere stata con Seth per un oretta,andai a casa avevo da finire i compiti di filosofia e giornalismo,si amavo scrivere e avevo iniziato a fare un corso extrascolastico e mi piaceva molto. Arrivai a casa e trovai mia madre svenuta a terra con qualche bottiglia vuota di Vodka e lei in questo momento dovrebbe essere al lavoro,mi spaventai tantissimo chiamai l’ambulanza che arrivo’ subito. Non potevo crederci,pensavo che avesse smesso, dopo essere andata a molte sedute del signor Burner,egli aveva detto che stava bene che non ci dovevamo piu’ preoccupare io e mia sorella. Dopo che la portarono via,chiamai mia sorella,le spiegai l’accaduto,si incavolo molto,mi disse che era stanca di questa situazione,non ne poteva piu’, lei mi disse che il signor Burner la chiamo’ e le disse che nostra madre aveva lasciato la seduta e lui cerco’ di convincerla,ma a quanto pare non ci riusci’. Inizio’ a piangere mi disse che se ne voleva andare e non ritornare piu’ le mancava papa’, la mamma piano piano se ne stava andando e lei non riusciva piu’ a sopportare questa situazione,voleva scappare,iniziai anche io a piangere,volevo tanto bene a mia sorella,non volevo che soffrisse,piangemmo insieme. Dopo la conversazione con mia sorella decisi di andare a trovare mia madre in ospedale, ci andai con la vespa rossa,visto che la macchina l’aveva mi sorella,Camilla. Entrai e andai in segreteria per chiedere dove fosse,loro mi indicarono e trovai facilmente la sua stanza,appena entrai mi venne da piangere,volevo solo che le cose ritornavano come prima. Vidi un dottore vicino a lei,stava regolando la flebo, mi disse che doveva parlarmi e se ne ando’ dicendomi di seguirlo,lo seguii nel suo studio,mi fece sedere,mi stavo preoccupando.. “Lei è la figlia,giusto?” Annuii. “sua madre..mentre le stavamo facendo la flebo,ci risulto’ dalla tac..” “Cosa? Cosa avete visto?!?” “sua madre ha un tumore al polmone sinistro e l’abbiamo trovato troppo tardi è al quarto grado,non si puo’ piu’ fare niente”. Non ci potevo credere,pensavo che queste cose non mi sarebbero successe mai a me o alla mia famiglia. Ma non è cosi,nessuno puo’ decidere chi verra’ colpito. E questa volta fu colpita mia mamma. “ha ancora due o tre mesi di vita,mi dispiace.” Mi alzai e iniziai a correre,non sapevo dove,ma correvo,correvo finchè non arrivai al parco e crollai,piansi,piansi finchè qualcuno mi tocco la spalla,non ebbi neanche il tempo di girarmi che sapevo chi era,Adam,mi disse cosa fosse successo per essere in queste condizione.. Non gli risposi,si sedette anche lui,mi abbraccio’,non sapevo come comportarmi,volevo solo scappare,ora potevo capire mia sorella,capivo come si sentiva. Adam me lo richiese e quella volta gli risposi che era tutto una merda,mi guardo’,mi guardo’ intensamente non riuscivo a capire cosa stesse pensando,optai per lo sguardo da svitata,ma lui non capiva,non poteva capire. Dopo mi madre chi mi rimaneva? Mio padre se ne era andato,forse si era accorto di quanto schifo c’era, mia madre era sulla via della andate,andata e basta. Io e mi sorella stavamo diventando orfane,pensandoci lo eravamo gia’ da un pezzo,quando mio padre se ne ando’,dopo la scomparsa mia madre lavorava e basta o si ubriacava quindi era come se non ci fosse già da un pezzo,ma era diverso,prima anche se c’era,ma non nel modo in cui volevamo io e mia sorella,c’era, invece ora se ne stava andando sul serio e questa cosa mi spezzo’. Stavo andando a pezzi,dovevo andarmene,potevo trasferirmi,scappare,lontano da qui,lontano da tutti. Decisii di parlarne con Camilla,in qualche modo mi avrebbe compresa,volevo rifarmi una vita,mi stavo perdendo piano piano. Mi alzai e scappai da Adam. Mi urlo’ dietro,mi urlo’ di non andarmene,ma io non lo ascoltai. Andai a casa,vidi Clarissa sul divano,stava studiando,lei era al college a 30 minuti da qui per questo abitava ancora qui. Appena mi vide,si alzo’ e mi abbraccio’,le dissi di sedersi le raccontai quello che mi disse il dottore,mi aspettai che piangesse,invece nulla,rimase in silenzio e poi mi disse:” Noi dobbiamo andarcene Clary,ci stiamo facendo solo del male,non possiamo vivere in questa merda,noi abbiamo il diritto di essere felici,cazzo! Io non ne posso piu’ di piangere e basta,io ho decisi basta,io me ne vado,scusami. Io non posso piu’ restare qui,non posso,andro’ lontano da qui con David e andremo a studiare a Toronto,ne stiamo parlando già da un po’,stasera mangio con lui e lo informero’ subito di cio’ e dopo vedremo cosa fare,ma penso davvero Clary che noi andremo via,sia io e sia lui, e se tu vorrai venire con noi, noi saremo felici di ospitarti con noi,pensaci tesoro. Hai diritto anche tu alla felicità.” Ci pensai a fondo,dovevo restare almeno finche mamma … finche lei,non riuscivo a dirlo..e dopo me ne andro’ anche io,ma non con mia sorella,ma da sola,frequentero’ il college da sola,mi paghero’ le rate del college e i libri con gli assegni regalati da piccola dai miei nonni e i miei genitori,sono in banca,ancora e ora visto che ho 18 anni posso recuperli. E poi mi trovero’ un lavoro, ha ragione Camilla,anche io ho il diritto di essere felice. E lo saro’ prometto! Andai di nuovo all’ospedale e mentre ero sul bus,scrissi un messaggio sia a Seth e sia ad Adam. La trovai sveglia,non riusciva a guardarmi , mi dispiace molto questa situazione,forse è colpa nostra le dovevamo stare vicino,dall’altronde anche lei dopo papà era da sola,aveva solo noi,ma anche lei era triste. Andai e l’abbracciai,piangemmo insieme,penso che il dottore le abbia detto la stessa cosa che disse a me questa mattina. Lo sapeva,sapeva tutto. Mi disse:” Tesoro mi dispiace molto per tutto,tu e Camilla siete le figlie che ho sempre voluto,non è colpa vostra se ora io sono questa situazione,mi dispiace molto di avervi addossato problemi che non erano vostri,ma unicamente miei”. Mi dispiace molto,la abbracciai ancora piu’ forte, dopo tutto era sempre mia mamma. La riportammo a casa dopo qualche giorno. Non ando’ piu’ al lavoro,non poteva,non in quella situazione io decisi di restare a casa a studiare e chiesi alla preside se potessi anticipare i miei esami per la maturità,lei valuto’ la mia situazione e infine mi disse di si, l’ ultima settimana di Marzo li diedi tutti e uscii dal liceo con 9,mi senti molto sodisfatta di me,ma per ora dovevo solo pensare a mia mamma, anche se sapevamo tutti la sua situazione decidemmo di ignorla. Seth sapeva tutto mi disse che era d’accordo con me e con Camilla,di scappare. Il 25 maggio mia madre morii. Piansi molto,ogni giorno mi mancava sempre di piu’,ogni sera parlavo con lei e Seth era sempre vicino a me. Camilla il 29 partii, la accompagnai all’aeroporto,prima di imbarcarsi con David, mi dissi:”Anche tu hai il diritto di essere felice,ricordalo Clary. Ricordalo” Vendemmo la casa, dividemmo la somma, e poi il 5 giugno partii. Alla ricerca della felicità. (Vi sarei grata se metteste un parere<3 Grazie<3)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ilovereadbaby