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Autore: Sere J Potter DiLaurentis    25/09/2014    18 recensioni
E se Harry Potter avesse una cugina?
Scarlett Ferguson è una Serpeverde, amica di Draco Malfoy e compagnia a seguito. Visse una vita alquanto tranquilla fino a quando la sua strada non si incrociò a quella del famoso Harry Potter, nella fatale notte d’Agosto del 1993 sul Nottetempo.
Un banale incontro che avrebbe dato inaspettate conseguenze per l’intero Mondo Magico e per Scarlett stessa, la quale si ritroverà a scoprire un segreto di famiglia che sigillerà il suo destino.
Il destino inizia a giocare, muove le sue pedine e qualcuna verrà inghiottita dall'oscurità.
Tutti vorrebbero essere degli eroi, i prescelti, e molte volte si prendono decisioni sbagliate; decisioni che possono portare alla propria morte e a quelle di persone innocenti.
La verità è che tutti hanno sia luce che oscurità, ciò che conta è da che parte si sceglie di agire.
Harry, Draco e Scarlett sono intrappolati in un destino cruedele e non servirà a nulla ribellarsi: la loro storia è già stata scritta.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Grazie alla mia Sister  (La mia Sirius) per avermi fatta tornare a scrivere questa storia <3

Broken Crown - Trailer

 


Prologo



Il cielo grigio, tetro, osservava la battaglia sanguinolenta sotto di lui. La morte raccoglieva le anime del crudele massacro operato dai Mangiamorte. Inarrestabili e nel pieno delle forze, gli uomini di Voldemort combattevano uccidendo chiunque si trovasse sulla loro via, anche gli studenti del primo anno che cercavano di fuggire aiutati da qualche Auror. Ciò che una volta era Hogwarts ormai era diventato un vecchio rudere pieno di cumuli di macerie e corpi senza più vita e anima.
L’alba sarebbe sorta di lì a poco e la guerra non pareva concludersi. I coraggiosi studenti difendevano le loro vite, la scuola, ma soprattutto stavano combattendo per Harry, colui che stava sacrificando tutto per salvarli così come loro stavano sacrificando tutto per tenerlo in vita e liberarsi dalla presenza del male.
Lealtà e onore mischiati a coraggio, facevano diventare anche il più timido degli studenti un vero guerriero. Era la speranza. La speranza di vivere in un mondo migliore, senza più sparizioni o uccisioni. La speranza di restare vivi.
Raccontato con parole gloriose fa sembrare la situazione migliore di quello che sia, ma in realtà era l’inferno. Una visione orribile per chi si trovava là. Vedere amici morire o torturati per essersi schierati dalla parte opposta. Osservare come i ragazzini cercavano di mettersi in salvo, non riuscendoci la maggior parte delle volte, oppure guardare dei genitori in cerca dei propri figli, piccoli o grandi che fossero, li volevano sani e salvi, al sicuro.
Urla agghiaccianti, colpi di bacchetta, cocci di cemento cadevano da ogni parte e sangue. Ecco cosa prospetta una guerra, la quale anche se finirà non lo sarà mai del tutto.

Non importa come finirà questa guerra; in un modo o nell’altro saremo tutti morti dentro.

Era questo che si ripeteva una giovane ragazza che correva per i corridoi difendendosi dai Mangiamorte con a fianco gli amici di sempre. Quelli con i quali era cresciuta a suon di risate e amore. Aveva sempre visto la vita piena di colore, ma da tempo aveva capito che l’oscurità si era impadronita di tutti loro e non era sicura se ne sarebbero mai usciti. Sentiva il sangue colare dalle ferite aperte che bruciavano quando si strofinavano contro la stoffa degli indumenti. Il cuore batteva all’impazzata per la tensione e solo l’adrenalina che aveva in tutto il corpo la faceva continuare a combattere e, anche se iniziava ad essere allo stremo delle forze, doveva farcela!
Aveva promesso di combattere fino alla fine, qualunque essa fosse stata, non si sarebbe mai arresa. Lo sentiva nel cuore di dover continuare. Doveva combattere per i suoi amici, per suo fratello, per la sua famiglia e per Hogwarts.
Non era solo un dovere, ma bensì una questione d’onore.
Improvvisamente un forte fascio di luce la travolse facendola finire a terra. Si sentì sbattere contro dei pezzi di marmo rotti e la sottile polvere salire verso l’alto. Nonostante la vista si stesse lentamente offuscando vide alcune sagome che velocemente si stavano avvicinando a lei. Udì la voce del fratello urlare il suo nome. Qualcuno le toccò le spalle, ma lentamente quel tocco sembrò sparire.
Che la morte la stesse venendo a prendere?
Le voci dei suoi conoscenti cominciarono a diventare mute al suo udito.
Tutto stava finendo.
Sentì di aver fallito. Era quella la sua maggior preoccupazione in quell’istante in cui esalava il suo ultimo respiro che diventava sempre più flebile. Da mesi era preparata alla morte che, prendendola per mano, avrebbe trascinato via la sua anima. C’era ben poco da capire: quando si è in guerra aperta la prima cosa da imparare era che non tutti ne sarebbero usciti vivi. Terribile da sentire, ma era la verità!
Dire che fosse preparata per la sua morte probabilmente sarebbe stato troppo. Non si è mai pronti, anche perché non si sa cosa ci sia dopo.
Sentì le palpebre chiudersi. In quegli ultimi istanti i ricordi dei suoi ultimi anni cominciarono a tornare alla luce diventando sempre più nitidi. Nella sua mente non c’era più la guerra, non c’era il pensiero che stava per lasciare i suoi cari. No. Tutto ciò che stava vivendo erano i ricordi passati. Quando tutto era cominciato. Ciò che l’aveva portata lì a fare quella fine.
Una luce accecante che trasportò la sua mente al giorno dello smistamento al primo anno.

Classe 1980. Camminando fianco a fianco con ragazzini della sua età, intimoriti e al contempo eccitati esattamente come lei. Da quando era bambina non vedeva l’ora di oltrepassare il grande portone che conduceva alla Sala Grande. Ai lati c’erano le lunghe tavolate dove vi erano seduti gli altri studenti più grandi che li osservavano ridacchiando e forse sfottendoli un po’ per com’erano conciati: chi per la folta chioma simile a cespuglio, chi per l’altezza o per qualche caratterizzazione facciale.
Davanti al gruppo dei novellini c’era l’algida professoressa Minerva McGranitt di cui aveva tanto sentito parlare, più lamentele che complimenti, da parte di suo zio e suo padre, i quali a loro tempo erano stati alunni di Hogwarts.
La sua famiglia era purosangue da tempi antichi e quindi ci si poteva immaginare tutte le raccomandazioni che le erano state fatte prima di prendere l’espresso 9¾: la regola principale era di non far amicizia con i sangue sporco perché non degni di stare in compagnia sua e di tutti quelli che avevano sangue di maghi puri da generazioni.
In realtà non le interessava granchè. Aveva già i suoi amici, che conosceva da quando stava nella culla, quindi il problema non se l’era proprio posto.
Alzò gli occhi cerulei verso il palco e vide lo sgabello di legno con sopra un capello vecchio e logoro: era il famoso Cappello Parlante lasciato dal fondatore Godric Grifondoro per assegnare ciascuno studente nella Casa adatta alla propria persona.
Quell’anno sarebbe stato presente anche Harry Potter, conosciuto meglio come “il bambino che è sopravvissuto”. Nella sua famiglia non si parlava molto di lui, anzi… non se ne parlava affatto.
Tutto ciò che aveva saputo su Potter l’aveva sentito dal suo migliore amico, il piccolo blasonato Draco Malfoy. Le loro famiglie erano amiche, così anche come con quelle di Nott, Zabini o Greengrass, e tutti i pochi purosangue che c’erano in circolazione.
La professoressa McGranitt chiamò qualche studente e rapidamente il Cappello li smistò nelle varie Case tenendo ben conto di ciò che c’era nella loro mente, ma specialmente nel cuore.
«Scarlett Ferguson!»
Il cuore della ragazzina fece un balzo. Deglutì. Draco le diede una pacca sulla spalla. Si fece coraggio e nervosamente avanzò oltre la folla per raggiungere lo sgabello e sedercisi sopra.
«Ah! - esclamò il Cappello Parlante - Guarda un po’ di chi è questa testolina! Se non ricordo male ho smistato tuo fratello in Corvonero! E tu? Dove sei destinata a finire tu?»
I vispi occhietti di Scarlett andarono in cerca di quelli smeraldini del fratello, il quale si era messo al primo posto della tavolata dei Corvonero apposta per lei. Mason, questo era il suo nome, le lanciò uno sguardo tranquillo e un sorriso più che positivo. Nel corso dell’estate le aveva ribadito che per lui non aveva importanza dove sarebbe finita, il suo affetto non sarebbe certamente mutato.
«Noto del coraggio e dell’intraprendenza, ma c’è anche molta furbizia e una certa determinazione… uhm… sì… sarebbe meglio… Serpeverde!» decretò il cappello parlante.
Immediatamente la tavolata dei Serpeverde applaudì vivamente per l’arrivo di un nuovo membro. Nonostante ciò che si diceva - malamente - a riguardo dei componenti, erano veramente uniti tra loro. Non molto gentili verso il prossimo, però riuscivano a far gruppo.
Scarlett saltò giù dallo sgabello per dirigersi con animo più tranquillo verso il tavolo della sua Casa. Nel breve percorso urtò per sbaglio un ragazzino alto come lei, con i capelli a scodella e dagli occhi limpidi e svegli. Mormorò un flebile “scusa” accorgendosi pochi istanti dopo che era andata a scontrarsi con Harry Potter.
Non soppesò per niente il fatto. Si sedette serenamente alla tavolata assieme agli altri suoi compagni, pensando all’incredibile avventura che stava per affrontare.
In quel momento di spensierata gioia non poteva certamente immaginare che la sua vita si sarebbe intrecciata a colui che un giorno avrebbe salvato il mondo magico e ad un ragazzo le cui scelte sarebbero state sbagliate.
Il loro destino era scritto nitidamente. Oramai era solamente una questione di tempo, prima di potersi compiere.



Note Autrice:
Buonasera a tutti! Vi ringrazio per aver letto questo inizio della mia storia e spero vi abbia intrigato da continuare a leggere xD
Vorrei informarvi che questa storia è nata l'anno scorso ed era anche stata pubblicata con un titolo diverso, ma poi essendomi accorta di dettagli che non quadravano e come stavo svolgendo il filo della storia avevo deciso di interromperla e non molti mesi fa l'ispirazione è tornata e da essa è nata questa mia nuova creaturina <3
Non desidero annoiarvi troppo quindi andando al dunque ringrazio anticipatamente chi deciderà di seguire la storia e chi di recensirla. Se avete dubbi o domande sono a vostra disposizione :)
Un Bacione,
-S
   
 
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