Pensiero stupendo


Leggere: Salve! Volevo provare qualcosa di diverso, un triangolo fuori dal comune, un ensemble un po' drammatico. Allora ho pensato, chi meglio di un trio di migliori amici? Ricordo che i personaggi, la storia e Hogwarts appartengono a JK Rowling, la canzone 'Pensiero stupendo' e' della mitica Patty Pravo, e se vi e' piaciuta la storia, o se vi ha disgustato, mi piacerebbe saperlo, quindi non esitate a recensire. Grazie.
Nella canzone, tenete bene in mente che l''io' e' Scorpius, il 'tu' e' Albus e il 'lei' e' Rose.


E tu
E noi
E lei
Fra noi
Vorrei
Non so
Che lei
O no
Le mani
Le sue

Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d'amore
Meglio non dire

E tu
E noi
E lei
Fra noi
Vorrei
Vorrei
E lei adesso sa che vorrei
Le mani le sue
Prima o poi
Poteva accadere sai
Si può scivolare se così si può dire
questioni di cuore.


Devi scegliere, Scorpius. Non posso aspettare per sempre

Lei ha ragione, e tu lo sai. Sdraiato sul letto, rifletti. Non sei mai stato un ragazzo di tante parole. Cresciuto prima del dovuto, hai raggiunto un livello di maturita' che ti distingue dal resto dei studenti dell'ultimo anno. Sei certo che questa sia la ragione per cui sei amico con lui. Scorpius Malfoy e Albus Severus Potter.

Quanto clamore ha causato quella notizia. Ecco la smorfia che si distende sulle tue labbra chiuse; Rose e Albus sono gli unici che sanno interpretare le tue emozioni attraverso le tue labbra. E adesso saprebbero perfettamente spiegarti che quella smorfia che indossi e' un segno d'irritazione. Soprattutto lei.

Amica d'infanzia; ci sei cresciuto insieme. E' un ricordo vivido, quello che custodisci gelosamente del vostro primo incontro. Il finestrino dell'Espresso di Hogwarts non ti mostrava altro che distese verdi, e gli occasionali rovesci di pioggia. Poi lei si e' seduta di fronte a te, e quel che ricordi di provare a vederla, e' stato un tonfo al cuore. Era cosi' colorata. Rosso, blu e arancione. Quei capelli non li ha nessuno ad Hogwarts: mogano, molto ondulati, che solleticano le spalle. E un sorriso leggermente saputello.

Ti ha parlato, ti ha riempito di storie e risate. Ha accettato il tuo silenzio e la tua inabilita' di sollevare gli angoli della bocca. Non ci riuscivi. Non ancora. Poi, naturalmente, lei ti ha insegnato. Insieme ad Albus, ti ha condotto per la mano nel mondo che sarebbe diventato esclusivamente il vostro. Le meraviglie che ci hai trovato!... Siete stati scelti come Serpeverde, con il grande stupore da parte delle loro famiglie, ma non dalla tua. Il dormitorio e' stato il vostro complice di giochi, dove in tre vi chiudevate dentro il letto a baldacchino di Albus a parlare. Si', parlare, perche' quel che avete sempre avuto in comune e' stata la normalita'. Non eravate di certo come i fratelli di Albus, o il fratellino di Rose. Voi non desideravate altro che essere normali.

Col passare degli anni, quel mondo si e' silenziosamente diviso in due. Si era creato un altro per te e Rose, dall'istante che, nel quinto anno, ti sei scrollato di dosso la timidezza e le hai proibito di vedersi con Joseph Corner. L'hai presa per le spalle, e l'hai zittita con uno sguardo ferocemente non tuo. Poi l'hai baciata. E da quel momento si puo' dire che non e' stato piu' il letto di Albus a tenervi nascosti.

Il tuo, sicuramente; il suo, assolutamente no; gli sgabuzzini, che trovavate all'improvviso troppo spaziosi, vi ha salvati da molte punizioni a' la Gazza; e, senza dubbio, la biblioteca. Tra gli scaffali, tra le storie che avevate letto insieme, tra le poesie su cui avevate pianto insieme, tra i giocattoli preferiti della vostra infanzia, vi siete detti il primo e sicuramente non l'ultimo 'Ti amo'.

Questo era il mondo con lei. L'altro, era piu' irrazionale. Ti alzi in piedi, e lo sguardo, quasi senza scelta, si posa sul letto di lui. Al contrario del mondo con Rose, il mondo con Albus e' stato ironicamente costruito di assenze. Ormai, da quando stai con lei, non avete altro che occhi da scambiarvi. I vostri sguardi s'incrociano sempre durante colazione, a sette posti di distanza; anche durante Pozioni, da dietro i calderoni fumanti; e soprattutto nella sala comune, con agonizzante indifferenza. Un tempo riuscivate a stare seduti sulle poltrone davanti al fuoco senza dire una parola per ore. Ghignavate all'unisono ai capricci di Rose. Certe volte ti addormentavi tra le coperte insieme ad Albus, quando Rose non si presentava nei vostri incontri notturni sotto le tende vellutate.

Poi una notte, solo qualche mese dopo il tuo primo bacio con Rose, ti sei rigirato sul letto, e una frenesia si e' impossessata su di te. Hai ringraziato il cielo che le tende celavano il tuo dubbio, la possibile, inimmaginabile realizzazione che Albus, la seconda meta' della vita composta dalle tue due anime gemelle, rappresentava di piu' per te. Ti sei chiesto come avevi potuto scivolare nel suo letto in passato, senza sfiorarlo. Nonostante i tuoi disperati tentativi di dimenticarlo, l'immagine di voi due, con la pelle delle vostre braccia ad un velo di distanza, non ti ha piu' lasciato in pace. Albus nel letto accanto al tuo ti ha portato una dolce, angosciante insonnia. Poi, ancora una volta di notte, hai capito che anche lui doveva sentirsi nello stesso identico modo al tuo. Era l'unica spiegazione al vostro improvviso distacco. Poi, come una reazione a catena, hai anche capito che la sua realizzazione deve essere arrivata prima della tua. E la ragione? Il tuo inquestionabile legame con lei. Lei.

Essendo tutti e due le tue anime gemelle, hanno letto il tuo stato d'animo senza troppe difficolta'. Rose e' rimasta scioccata, ma sapendo che la gelosia e il disgusto non aveva posto nel vostro mondo, ti ha dato del tempo. Albus ti ha guardato dal profondo dei suoi occhi verdi, mentre vi cambiavate nei pigiama prima di dormire. L'intensita' e l'ardore del suo sguardo ti hanno fatto arrossire, ma ti hanno anche informato che non tutto era irremediabilmente perso fra voi due.

E dunque eccoti, impadronito dal dilemma della tua esistenza, costretto a scegliere qualcosa che avrebbe salvato uno, ma avrebbe ucciso l'altro. Nessuna via di mezzo.

O forse si'? I tuoi occhi chiari, grigi, si imperlano mentre ti risdrai sul letto. Il solito pensiero stupendo: lui, e la pelle delle vostre braccia che si sfiorano, finalmente. Lei, e le sue mani bianche, sulle tue labbra. Lei, fra te e lui, insieme, sotto le tende vellutate della vostra infanzia, il tuo cuore impazzito fino all'orlo. I tuoi occhi si infoschiano, e ancora un altro giorno ignori quel che dovresti fare, aggiungi un peso in piu' ai fardelli dei due che ami, e ti lasci viziare nel pensiero stupendo.