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Autore: alix katlice    25/09/2014    4 recensioni
(Bellamy/Clarke ♥) Raccolta di one-shots/flash/drabble • AU • W il Bellarke
#01 ~ Di Macchinette Fotografiche e Ricordi { Fa una foto a me, allora. }
#02 ~ Di Verde e d'Argento { Serpeverde, eh? }
#03 ~ Di lunghi Capelli e Ladri gentiluomini { Sappi che non ti bacerei mai in condizioni normali. }
#04 ~ Di Caffè e Cose Nascoste { Il barista è proprio carino, uhm? }
#05 ~ Di Ombrelli e Idee stupide { Ti do un passaggio a casa! }
#06 ~ Di Tristezza e Comunicazioni difficili { Tua madre è appena... }
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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In questa e quell'altra vita, forse
#01 ~ Di Macchinette Fotografiche e Ricordi




 


 


 




 

Bellamy guardava Clarke mentre lei osservava concentrata il mare, come se volesse carpirne ogni particolare. La guardò mentre, dopo alcuni secondi, tirava fuori una macchinetta fotografica nera dal suo zaino e puntava l'obiettivo verso il tramonto.
L'idea di quella piccola gita fuori porta era venuta a sua sorella quel mercoledì pomeriggio di metà luglio, quando verso le due l'aria era diventata estremamente pesante e calda, ed Octavia era scattata in piedi, gli occhi sgranati, l'idea ormai in testa: io, tu, Clarke e un week-end in tenda al mare!. Lui non aveva avuto il coraggio di replicare nulla ed ora si trovavano lì, a guardare il tramonto, godendosi l'aria fresca che spirava dal mare, l'odore della salsedine.
Clarke, in quei due giorni che erano stati lì, era stata estremamente sopportabile: solitamente loro due non andavano d'accordo, ma quei giorni... erano stati piacevoli. Si erano divertiti.
Bellamy sarebbe tornato con felicità in città, ripensando a quei giorni.
La cosa migliore -o peggiore, a seconda dei punti di vista, era stata che di lei aveva potuto notare tanti piccoli particolari a cui non aveva mai fatto attenzione.
Come per esempio il fatto che si svegliasse dannatamente presto, per andare a camminare, che quando beveva si rilassava e smetteva di fare la principessa saccente, che amava stare ore in acqua e non le piaceva il caffè.
Queste erano, certo, tutte piccole cose: ma avevano aiutato Bellamy a farsela piacere un po' di più -sempre di più.
Poi, si era reso conto di un particolare talmente grande che aveva catturato tutta la sua attenzione, e che aveva capito di aver notato anche in altre situazioni, senza mai però soffermandocisi troppo.
Ogni cosa che Clarke Griffin guardava, ogni luogo, oggetto, persona che lei incontrava, doveva fotografarla: portava sempre con sè una borsetta nera che conteneva la sua macchina fotografica, ed ogni tanto la tirava fuori e scattava foto.
In quel momento era così concentrata sul tramonto che Bellamy provò persino un po' di rimostranza nell'interromperla.
‹‹ Perché lo fai? ›› le domandò, affiancandola.
La ragazza sobbalzò leggermente, stando però ben attenta a non far cadere la macchinetta.
‹‹ Cosa? ›› chiese lei, non capendo a cosa il ragazzo si riferisse.
Indicò con lo sguardo la sua macchinetta fotografica, e lei di riflesso se la strinse al petto.
‹‹ Mi piace fotografare le cose ›› rispose lei, vaga.
Bellamy sperava che avrebbe aggiunto un qualcosa, un qualsiasi cosa: quella sua fissazione era più che un semplice hobby, un semplice piacere.
‹‹ I miei nonni materni, gli unici che ho conosciuto... ›› cominciò Clarke quando capì che Bellamy non se ne sarebbe andato senza una spiegazione decente ‹‹ ...sono entrambi morti dopo diversi anni di Alzheimer. ››
Tutto d'un tratto Bellamy rimpianse l'averglielo domandato. Detestava parlare di parenti morti -gli ricordava sua madre che se n'era andata da poco meno di due anni, lasciandolo solo con sua sorella senza una minima indicazione di chi fosse loro padre.
‹‹ Entrambi erano arrivati al punto da non riconoscermi. Entravo nelle loro stanzette, calde, accoglienti, e trovavo solo sguardi confusi a guardarmi. Io non voglio diventare così, da vecchia. Voglio ricordare tutto ciò che ho fatto e ciò che ho provato. ››
La guardò, dritto negli occhi: anche lei si voltò, quasi nello stesso momento, e Bellamy apprezzò davvero tanto il fatto che non stesse piangendo.
‹‹ Voglio ricordarmi tutto. Mio padre è morto circa un anno fa, e non ha avuto il tempo per guardare tante cose: io voglio ricordarmi di tutto e stampare su carta e nella mia mente quante più cose possano essere ricordate. ››
Bellamy pensò che fosse davvero una bella spiegazione; malinconica, certo, ma bella.
Improvvisamente sentì il bisogno di farla sorridere, di alleggerire l'aria diventata ormai pesante.
‹‹ Fa una foto a me, allora ›› gli disse, procurandosi un'occhiata pieno di scetticismo e... sì, anche leggermente divertita.
‹‹ Non sei poi così bello come soggetto, sai? ›› disse lei, voltandosi comunque di petto verso di lui e portando l'obiettivo ad altezza viso.
‹‹ Sì, ma valgo la pena di essere ricordato ›› concluse lui, sorridendo al flash della macchina fotografica.
Mentre sorrideva, pensò che lui e Clarke dopotutto non erano poi così diversi; entrambi avevano perso almeno un genitori ed entrambi erano dovuti crescere troppo presto e in fretta.
Ringraziò silenziosamente la ragazza, per averle aperto uno spiraglio del suo cuore.
La cosa che però lo intimoriva era il fatto che, guardando dentro, ciò che aveva visto lo aveva compreso e condiviso, facendolo un po' anche suo.
Tornarono insieme alle tende, Octavia che li guardava con sguardo complice come a dire "so io cos'avete fatto da soli".
Bellamy decise che al prossimo compleanno di Clarke le avrebbe regalato una nuova macchinetta fotografica.


 

[758 parole]


 


















Note Autrice:

Tadaaaan! Io poche cose alla volta non le so fare.
Oggi ho fatto un giro su Tumblr e ho deciso di dover andare sul tag Bellarke: PESSIMA IDEA. NON LO FATE.
I miei sentimenti si sono riavvivati per questa bellissima otp e ho cominciato a cercare prompt su prompt, arrivando ad un post con dentro una marea di prompt AU: risultato? Una raccolta di flash/one-shot/drabble, tutte AU anche se di diverso tipo.
Specifico, se non si era capito: questa è una ModernAU! Le prossime varieranno da un Hunger Games AU a un AU storica e tante tante altre AU.
Viva le AU.
Okay, ora vi saluto, poveri voi che dovete avere a che fare con questa malata mentale.
Bene: un bacio, lasciatemi qualche parere se vi va, e... boh, non so che altro dire!
Grazie per aver letto ed essere arrivati fin qui, e spero che continuerete a seguirmi in questo piccolo percorso :3

Alice.

 
  
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