Dovresti dormire, sei sotto le coperte con la testa sul cuscino e la luce spenta.
Ormai è tardi, in casa tutto tace. Senti il ticchettare dell’orologio appeso sul muro della cucina e le gocce d’acqua che, una per volta, scendono da un rubinetto chiuso male.
In cortile il cane zampetta, lo ascolti mentre beve e dà un abbaio al gatto dei vicini.
Non sono questi rumori a tenerti sveglia, ma i tuoi pensieri. Le cose che ti attanagliano la mente sono assordanti; di giorno riesci a tenere il volume basso, ma di notte non puoi.
Durante la notte tutto torna in superficie.
Ciò che durante la giornata hai sotterrato, quando nel cielo spuntano le stelle, si fa sentire, prepotente.
Non puoi farci nulla, non è in tuo potere fermare tutto questo.
Puoi solo resistere fino a domani, quando coprirai le voci con la routine quotidiana.