LA NOTIZIA AGGHIACCIANTE

‘’morti in un incidente d’auto i due famosi attori sposati. La figlia salva per miracolo.’’
‘’incidente d’auto: è la causa della morte dei famosi attori comici, l’unica a sopravvivere è la figlia.’’
‘’morti ieri notte verso le 2.00 i due famosi attori. Stavano tornando a casa dopo un matrimonio. La figlia si salva.’’

Su tutti i telegiornali c’era questo titolo, per non parlare dei quotidiani. La morte dei miei genitori è stata la morte di una parte di me. Mia zia continuava a ripetermi che sarebbe andato tutto per il verso giusto, e io annuivo guardando nel vuoto, senza avere più la forza di fare nulla, ne di parlare, ne di piangere, ne di ridere, ne di vivere. La mia vita, da che era fantastica, si era trasformata in una vera merda.
Mia zia è stata l’unica a essermi stata vicino veramente oltre i miei migliori amici. I miei genitori erano delle persone fantastiche, amichevoli e piene di voglia di vivere. Erano la mia vita, finchè non arrivò quella notte che non potrò mai dimenticare.
23.05.13, 2.00 di notte. Stento a ricordare cosa sia successo bene quella notte, ricordo solo che stavo in auto con i miei genitori, e ad un certo punto vedo al lato destro dell’auto le luci di due grandi fari di un Camion e poi più nulla. Nero. Il vuoto assoluto. Quando mi svegliai ero su un lettino, in un posto scuro e grigio, forse un ospedale, vicino a me che piangeva c’era mia zia Joanne che appena vide che mi ero svegliata si limitò a dire ‘’ciao’’ e continuò a piangere. Non capendo chiaramente cosa fosse successo mi guardai intorno, si, era chiaramente un ospedale. Una fitta alla gamba mi fece distogliere lo sguardo da quel posto. In quel momento entrò un uomo abbastanza alto vestito con un’uniforme simile a un pigiama di un celeste scuro, un camice bianco con sopra un’etichetta con su scritto ‘’dottor. Giraldi.’’. Il dottore mi guardò per un minuto con della tristezza negli occhi e poi disse freddamente ‘’signorina Evans, lei è l’unica sopravvissuta dopo l’incidente di ieri notte.’’ Con molta difficoltà pensai alla notte passata, era un po’ tutto più chiaro: il matrimonio, l’auto, i fari e il vuoto. Nel frattempo un singhiozzo pesante si alzò nella stanza e proveniva da vicino al mio letto. Non mi girai, sapevo benissimo che era mia zia. Io avevo lo sguardo fisso nel vuoto, inconsapevole di fare o dire qualcosa .Anche il dolore alla gamba era cessato. Il silenzio nella stanza durò 2 o 3 minuti finchè mia zia prese tutte le forze per dire ‘’grazie dottore, può andare.’’ . Ed in quel momento scoppiai. Lacrime amare scesero dal mio viso con velocità, accompagnate da grossi singhiozzi. Mia zia mi aveva messo un braccio intorno alla spalla e continuava a dirmi ‘’è tutto okay, è tutto okay..’’ ma niente era ‘okay’ e lo sapeva benissimo anche lei.

Ciao a tutti.
Volevo cominciare col dire che è la mia prima storia e che so che questo capitolo è molto corto, ma se arriverà a abbastanza recensioni, vi prometto che la prossima volta lo scriverò più lungo. Mi dispiace per eventuali errori di ortografia. Dite la vostra, mi raccomando.

-slytherin.