Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xtaylorslove    26/09/2014    1 recensioni
"Perché ti lasci picchiare, deridere, umiliare, Taylor? Perché non reagisci? Tu non sei così. Tu non hai paura di loro. Non ne ha mai avuta. La ragazza che ho conosciuto, di cui.. uhm ehm.. h-ho sempre stimato, era determinata, forte, rispondeva alle provocazioni. Ora mi spieghi, dove è finita quella Taylor?"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Taylor, tesoro, mi dispiace per aver abbandonato te e la mamma, ma non me ne pento. Se sarei rimasto con voi, molto probalbilmente adesso tu vivresti ancora in quella casa. L'ho fatto solo per te, Taylor. Sì, ho dovuto rischiare molte cose, ho rischiato di perderti per sempre, ho rischiato di venire qui a Los Angeles senza una meta. Ma ce l'ho fatta. Adesso posso darti la vita che non ho mai avuto. So che mi odi, ma ti prego, cerca di capire le mie ragioni. Non ti ho abbandonato ma perché volevo un futuro migliore per te. Ti voglio bene, Taylor. E so che queste semplici parole non bastano, ma credimi, sei la mia prima figlia e ti vorrò bene nonostante tutto." 

Nella mia testa risi. Come poteva solo immaginare che io credessi a quello che diceva? Erano solo bugie. Come quelle che mi diceva da piccola mia madre:"Papà tornerà a casa presto" "La mamma sta bene" "Questo è un mio amico" 

Papà non è mai tornato, mamma stava male e quelli non erano solo "amici".

Con nessuno dei tuoi amici hai una figlia e poi non ne vuoi sapere nulla di lei. 

Non dissi nulla a riguardo e chiesi semplicemente:"Dov'è la mia camera?" 

"Al piano di sopra, seconda porta a destra." Sospirò e si alzò dal divano.

Mi diressi nella mia camera e rimasi stupita dalla sua grandezza: era più grande della mia vecchia "casa". 
Era bianca e lilia, con una cabina armadio, la quale non capì a che cosa mi sarebbe servita visto che ho a malepena dei vestiti per riempire i casetti. Ma ovviamente, mio padre aveva già pensato a tutto. Anche se sono sicura che i vestiti e le scarpe li abbia scelti Christine. La cosa migliore è il bagno in camera, così non avrei dovuto fare i turni per usarlo.

Notai una cosa che non avevo notato prima: un vestito bianco e dei tacchi argentei sul letto. 

Bussarono alla porta, dissi un semplice:"avanti", e la porta si aprì.

"Allora, ti piace?" Disse, guardando il vestito.

"E' stupendo. Ma non capisco perché era preparato sul letto." Dissi, corrugando la fronte.

"Spero non ti dispiaccia, ma stasera verrano degli amici di tuo padre a cena." Disse con un piccolo sorriso. Capii che non fosse una sua idea. Forse credeva che avrei inziato a urlarle contro o qualcosa del genere. 

"Va bene, grazie mille." Mi sorrise più ampiamente ed uscì della stanza.Non sono qui neanche da qualche ora e già devo conoscere gli amici di mio padre. Nessuno ha pensato che forse fossi stanca? No, bene. Spero se ne vadano presto.


 

La sera



Christine era venuta una mezz'oretta prima per prepararmi. Disse che dovevo apparire nel più bel modo possibile perché dovevo fare bella figura. In realtà, doveva farla mio padre. 

Mi girai nel mio vestito e potevo affermare che mi stava a pennello. Christine mi truccò un modo un pò troppo appariscente ma mi andava bene. Lei crede che questo trucco valorizzava i miei occhi azzurri. 

I miei pensieri vennero interroti dalla voce di mio padre che mi chiamava. 

"Sono pronta." Urlai. 

Appena provai a fare un solo passo, andai a sbattere contro la porta. Cominciai a camminare il più lentamente possibile, e finalmente dopo dieci minuti arrivai in salotto. Non erano ancora arrivati. 

Come se avessero letto il mio pensiero, sentì suonare il campanello e Christine mi chiese gentilmente se potessi andare io. Sospirai, e mi avviai, con il passo un pò più moderato di prima, ad aprire la porta.

L'aprii e mi ritrovai davanti agli occhi un ragazzo con gli occhi color nocciola in uno smoking blu.

"Ciao, io sono Justin."

 

NOTE :) 

Prima di tutto, devo scusarmi per questo enorme ritardo di quasi due mesi e mezzo.
Motivazioni? Vacanze, pc guasto e inizio della nuova scuola.
Mi dispiace tanto.
Spero possiate perdonarmi.
E spero che il capitolo vi piaccia.
Un bacio. 
Spero che non vi siate scordati di me!

  
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