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Autore: Danpo    26/09/2014    3 recensioni
Dal testo: La luna piena, fuori dagli appartamenti di Alessandro, illuminava tutta la Babilonia. L'uomo, in fin di vita, giaceva sul suo letto. In quegli ultimi giorni non volle vedere più nessuno, se non Perdicca e, qualche volta, il fratello di questi. Insieme ricordarono tutto ciò che avevano passato insieme. Dalle battaglie, ai banchetti di corte. Dalle liti, alla pace fatta troppo spesso in camera di Alessandro Il Grande.
Genere: Angst, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità greco/romana
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Mi Magni Reges

"Hai lottato a lungo, amore mio.
Hai combattuto per qualcosa che non cadrà nell'oblio.
Ma ora è tardi ed è tempo di andare
fai questo per coloro che non hai smesso di amare.
"


La luna piena, fuori dagli appartamenti di Alessandro, illuminava tutta la Babilonia. L'uomo, in fin di vita, giaceva sul suo letto. In quegli ultimi giorni non volle vedere più nessuno, se non Perdicca e, qualche volta, il fratello di questi. Insieme ricordarono tutto ciò che avevano passato insieme. Dalle battaglie, ai banchetti di corte. Dalle liti, alla pace fatta troppo spesso in camera di Alessandro Il Grande. Il generale, cupo in volto, si avvicinò al letto del sovrano macedone con estremo rispetto. «Sua maestà» Perdicca reggeva l'elmo d'acciaio con la mano destra «A che si deve tutta questa eloquienza, Perdicca?» l'uomo posò l'elmo a terra e si sedette sul letto di Alessandro «Sei sicuro che sia solo la febbre?» Perdicca prese la mano di Alessandro, in attesa di risposta «Nella mia breve vita mi sono imbattuto in molti nemici, ma nessuno così codardo da uccidermi col veleno, mio caro.» il sigillo reale brillava sotto la luce tenue delle candele «Ricordi la spedizione in India?» Perdicca si avvicinò sempre più al corpo sempre più debole di Alessandro «La nostra prima notte insieme» Alessandro sorrise, voleva rispondere qualcosa, ma le forze cominciarono ad abbandonarlo «Promettimi che non ci sarà una nostra ultima notte, Alessandro. Promettimelo.» Era strano vedere quell'uomo così tanto forte in battaglia, quel generale brillante che aveva condotto interi eserciti alla vittoria, piangere come un bambino tra la gonnella della madre «Sai che la nostra ultima notte è stata tanto tempo fa. Quindi promettimi tu una cosa.» il generale abbassò lo sguardo rassegnato «Promettimi di guidare la mia gente. Fai un ultimo sforzo per me ed avremo altre notti insieme, ovunque si vada dopo questa effimera vita» la stretta di Alessandro divenne sempre meno forte «Dovrei essere io a darti l'anello. Prendilo tu. Non permettere che quella feccia si prenda ciò che abbiamo conquistato insieme.» Perdicca, tremante, sfilò l'anello al suo amato. Mise l'oggetto d'oro, caldo per via delle mani bollenti del sovrano, nel pugno di Alessandro. Poi chinò di nuovo il capo e cominciarono a scendere le lacrime «Dammi la tua mano, Perdicca» l'uomo allungò la possente mano verso Alessandro «Io, qui ed ora, in qualità di Sovrano del grande regno Macedone, ti nomino mio successore e prottettore del regno.» Alessandro infilò l'anello nell'anulare di Perdicca «E ora va e combatti un'ultima volta per il nostro regno.» Ma Perdicca non si alzò, accostò le sue labbra a quelle del suo sovrano, e lo baciò con tutta la passione che aveva accumulato negli anni verso Alessandro «Ora puoi smettere di combattere, mio re.».

 
   
 
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