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Autore: nutsandginger    26/09/2014    3 recensioni
Harry/Louis | Models!AU | 2.2K parole
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"Il nome della collezione è First Kiss. La pubblicità consisterà in un video in cui voi modelli sarete messi a coppie. Ogni persona vedrà l’altra per la prima volta davanti alle telecamere e tutto quello che direte o farete sarà ripreso e potrà essere messo nel video ufficiale. Ciascuna coppia ha circa tre minuti a disposizione per presentarsi velocemente. E qui arriva la parte migliore. A seguito dei tre minuti di presentazione, dovrete scambiarvi un bacio. Come baciarvi lo potete scegliere voi. L'ultima informazione che ti posso dare è che, avendo fatto delle ricerche su di te, so che sei omosessuale e sei quindi stato accoppiato con Louis Tomlinson, ricco impiegato della Toms&Co. Hai domande?"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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First Kiss

 

Harry spense la fastidiosa sveglia con una zampata, per poi stropicciarsi gli occhi dal sonno e infilarsi sotto il getto freddo della doccia. Una volta indossati un paio dei soliti skinny jeans rigorosamente neri e una felpa, acchiappò il mazzo di chiavi e si chiuse la porta dell’appartamento alle spalle. In strada il rumore del traffico e una folata di vento lo accolsero come facevano ogni mattina da ormai sette anni.

Salutò Liam, il commesso di Starbuck’s, nonché suo vicino di appartamento che gli teneva sempre in caldo un cafe mocha e un muffin ai mirtilli e girò l’angolo, già tastando nella tasca del giaccone le chiavi della serranda del negozio.

Era a pochi metri di distanza dalla sua meta, quando una voce femminile lo fermò bruscamente.

“Buongiorno signore, vorremmo farle un’offerta”.

Harry era già pronto a declinare la solita pubblicità di qualche ente benefico – non tanto perchè fosse un ragazzo senza cuore, quanto più perchè aveva a malapena i soldi per un pasto caldo ogni sera –, ma la ragazza sembrava molto convinta di portare a termine la sua missione così arrestò la sua marcia e le concesse la sua attenzione.

“Piacere, sono Eleanor Calder e lavoro per Yves Saint Laurent, una marca di vestiti molto importante e costosa, ne avrà sicuramente sentito parlare.” 

Harry voleva interrompere la ragazza per dirle che di moda ne sapeva meno che niente e che aveva cose ben più importanti a cui pensare, ma Eleanor gli chiese subito “Posso sapere la sua età e il suo nome?”.

Harry temporeggiò un poco sul fidarsi o no della prima persona incontrata per strada – letteralmente – un lunedì mattina, ma poi si decise e “Harry Styles, ho 27 anni”.

“Okay, Harry, ti dò del tu perchè siamo praticamente coetanei” iniziò lei. “Stiamo cercando venti uomini e donne che ci possano aiutare nella pubblicità della nuova collezione autunno-inverno e tu mi sembri perfetto” continuò mostrandogli una rivista piena di modelli indossanti vestiti più costosi di due mesi del suo affitto. “Se accetti di collaborare con noi, sarà solo per questa linea e dovrai presentarti giovedì prossimo alle nove in punto a questo indirizzo” segnò con una penna una riga stampata di un foglio A4.

“Lì ti daremo capi da indossare, ti truccheremo e ti spiegherò in cosa consiste la pubblicità. La paga è di 700 dollari, più altri 200 alla fine del servizio” con un sospiro terminò il suo copione.

“Signora, davvero” iniziò Harry che venne subito interrotto perchè “Dammi del tu, non sono così vecchia”

Eleanor, mi spiace deluderti, ma io non ho mai posato e neanche sentito nominare Yheves Lure-ahnt, non ho proprio niente a che fare con la moda”.

La ragazza storse leggermente il naso e lo corresse sotto voce “Si pronuncia Eeves San Loron”, poi lo squadrò da capo a piedi e prese un respiro, preparandosi a un altro monologo.

“Harry, l’idea della pubblicità è proprio di trovare uomini e donne comuni che indossano i nostri capi quotidianamente. L’unica cosa che non permette a tutti di poter prendere parte a questa pubblicità è il fisico, cosa di cui tu sei ben dotato ed è proprio questo che mi ha portato a chiamarti mentre camminavi” gli fece l’occhiolino e riprese “Per quanto riguarda il posare, devi stare tranquillo perchè non sarà necessario farlo e questo è tutto quello che posso dirti”.

Harry era parecchio assonnato, essendo un fottuto lunedì mattina, e non riusciva veramente a capire come Eleanor trovasse tutta quell’energia e voglia di parlare. Quindi, se bisogna essere sinceri, Harry accettò l’incarico soprattutto per far tacere quella voce squillante e trapana-timpani di cui era dotata la ragazza.

Eleanor, al suo consenso, gli scoccò un luminosissimo sorriso e gli consegnò e vari fogli da firmare per poi dargli indicazioni su dove si dovesse presentare per poi congedarlo con un “Sii puntuale!”.

Harry intascò il marasma di fogli e si incamminò verso ToysRUs, accogliendo con un sorriso le due coppie di genitori che aspettavano già l’apertura del negozio.

 

Harry spense la fastidiosa sveglia con una zampata, per poi stropicciarsi gli occhi dal sonno e infilarsi sotto il getto freddo della doccia. Una volta indossati un paio dei soliti skinny jeans e una felpa, acchiappò il mazzo di chiavi e si chiuse la porta dell’appartamento alle spalle. In strada il rumore del traffico e una folata di vento lo accolsero come facevano ogni mattina da ormai sette anni.

Passò da Starbuck’s, dove salutò Liam e ritirò il suo caffè e il suo muffin per poi scendere le scale della metropolitana e prendere il treno in direzione 5th Avenue.

Il negozio di Yves Saint Laurent era esattamente di fronte all’uscita della metropolitana, così Harry non perse tempo ed attraversò la strada, infilandosi dentro al negozio. Un nauseante profumo lo accolse assieme a un po’ di calore che permise al sangue di riprendere a circolargli nelle mani, coperte solo da dei guanti di cotone leggero.

Un commesso gli si avvicinò e Harry gli chiese di Eleanor Calder, come gli era stato detto di fare dalla ragazza stessa la scorsa settimana,

“Chi la cerca?” questo rispose, squadrandolo da capo a piedi con un’espressione di superiorità.

“Harry Styles, sono qui per la pubblicità della–  uhm.. nuova collezione?” disse un po’ insicuro finendo per far suonare la frase come una domanda.

Quello lo squadrò nuovamente per poi voltargli le spalle e farsi seguire in un ascensore silenzioso. Arrivati al quarto piano, le porte dell’ascensore si aprirono e Harry venne spinto in una stanza grande e luminosa, piena di appendiabiti su ruote, specchi e persone che la percorreva in lungo e in largo in preda all’isteria.

“Harry! Finalmente!” Eleanor lo prese per un braccio e lo trascinò davanti a uno specchio, facendolo accomodare su una sedia girevole imbottita, senza neanche dargli il tempo di respirare.

“Lei è Louise, la truccatrice che ti seguirà oggi. Mentre lei cerca di darti un aspetto migliore, io ti spiego come funzionerà la pubblicità” disse Eleanor, con la solita parlantina veloce, presentando una ragazza silenziosa con i capelli biondi tinti, il braccio destro ricoperto di tatuaggi colorati e un sorriso timido sulle labbra rosee.

“Allora, il nome della collezione è First Kiss. La pubblicità consisterà in un video in cui voi modelli sarete messi a coppie. Ogni persona vedrà l’altra per la prima volta davanti alle telecamere e tutto quello che direte o farete sarà ripreso e potrà essere messo nel video ufficiale. Ciascuna coppia ha circa tre minuti a disposizione per presentarvi velocemente. E qui arriva la parte migliore” si sistemò su una sedia in parte a Harry prima di continuare.

“A seguito dei tre minuti di presentazione, dovrete scambiarvi un bacio. Come baciarvi lo potete scegliere voi. L'ultima informazione che ti posso dare è che, avendo fatto delle ricerche su di te, so che sei omosessuale e sei quindi stato accoppiato con Louis Tomlinson, ricco impiegato della Toms&Co. Hai domande?”

Harry si prese un minuto per riflettere sulla quantità di informazioni che Eleanor gli aveva appena dato e poi “E se io mi rifiutassi di fare la pubblicità? Insomma, non mi avevate parlato di un bacio, io pensavo dovessi solo uhm posare per delle foto” chiese indispettito.

“Harry caro, so benissimo che lo stipendio di ToysRUs è molto più basso di quanto ti paghiamo per questa pubblicità. Rinunceresti seriamente a così tanti soldi per un bacio a uno sconosciuto che non vedrai più in vita tua?”

E okay, lo sappiamo benissimo che per quanto Harry amasse stare a contatto con i bambini e aiutarli nello scegliere l'aereoplanino più bello lo facesse felice, la paga di quel negozio fosse davvero molto bassa.

“Okay, va bene” confermò con un sospiro rassegnato il ragazzo.

 

“Cinque minuti all’inizio. Si prepari la prima coppia.” annunciò un uomo sulla cinquantina che precedentemente si era presentato come il direttore della campagna pubblicitaria.

Harry era terribilmente scomodo in quei jeans, la maglia che indossava era talmente scollata da far spuntare le ali delle rondini che aveva tatuate sul petto e il pellicciotto gli faceva davvero troppo caldo.

Stai calmo continuava a ripetersi invano.

Aveva fatto conoscenza con un paio di altre persone e fortunatamente si era accorto di non essere l’unico in ansia.

I modelli furono messi in fila indiana e fu spiegato che il loro partner sarebbe entrato sul set da un'altra porta.

“Coppia numero tre. Styles Harry e Tomlinson Louis” annunciò un addetto dopo qualche minuto dall'inizio delle riprese.

Harry prese un lungo respiro e camminò fino al centro del palchetto al centro della stanza, costruito appositamente per le riprese.

Alla sua sinistra fece comparsa un uomo dalle forme femminili che si avvicinò a lui con un gran sorriso e gli occhi blu lucenti.

Harry sorrise a sua volta mettendo bene in mostra le fossette di cui andava molto fiero e andò incontro all’uomo. Stavano per stringersi la mano quando Harry inciampò distrattamente sui suoi piedi e si aggrappò alle spalle dell'altro.

“Ooops!” disse arrossendo e passandosi una mano tra i ricci, cercando di scacciarli dagli occhi per poi ricomporsi e tendergli la mano.

“Ciao, mi chiamo Louis” disse quello, non perdendo il sorriso e stringendogli deciso la mano.

“Harry, piacere”.

Un silenzio cadde pesante tra i due che erano persi a osservarsi e squadrarsi da capo a piedi.

Louis, al contrario di Harry, era vestito in modo molto sobrio. Dei pantaloni gessati gli fasciavano le gambe nei punti giusti, la camicia azzurra faceva risaltare i suoi occhi e la giacca ampliava perfettamente le sue spalle.

Harry, un po’ intimidito, si girò verso Eleanor, che aldilà delle telecamere assisteva in prima fila alle riprese, e “Cosa dovremmo dire?” chiese innocentemente.

Eleanor accennò una risata e “Fate quello che sentite, siete liberi. Magari appoggia le mani sui fianchi di Louis, interagite, flirtate” lo incoraggiò.

Allora Harry appoggiò esitante le sue mani sui fianchi morbidi e rotondi del suo partner e “Parlami di te” gli disse.

“Uhm, ho trent'anni, vengo dall’Inghilterra e lavoro per la Toms&Co., ma tu considerami Louis e basta, odio il mio cognome” disse sussurrandogli all’orecchio e facendogli venire la pelle d’oca. 

“E tu?”

“Ho venticinque anni e vengo anche io dall’Inghilterra. Tu, invece, considerami solo Harry, non il famosissimo impiegato di ToysRUs”.

La risata cristallina di Louis aleggiò nella stanza, beando le orecchie di Harry e facendolo sorridere a sua volta.

“Ti prego ridi per sempre” sussurrò Harry prima di spingere le sue labbra carnose su quelle piccole ma soffici di Louis.

Ed avvenne così, molto semplicemente. 

Due labbra che si incontrano, lingue che si accarezzano, mani che scoprono e scorrono sulla stoffa pregiata dei vestiti di marca. Niente esisté più all’infuori di Louis, delle sue mani piccole e curiose che si nascondevano sotto il maglione di Harry, precorrendogli la schiena e facendogli venire i brividi.

Solo dopo un tempo indeterminato gli applausi provenienti dalla regia superarono il rumore soffice del battito d’ali delle farfalle che avevano preso possesso dello stomaco dei due ragazzi. Harry, pur a malincuore, fu il primo a sciogliere la presa, ma l’ultimo a terminare il bacio, trattenendo tra i denti il labbro inferiore di Louis.

“È stato– woah ”.

“Credi nei colpi di fulmine, Harreh?”

 

Harry come ogni mattina, spegne la fastidiosa sveglia con una zampata per poi stropicciarsi gli occhi dal sonno e infilarsi sotto il getto freddo della doccia. Una volta indossati un paio dei soliti skinny jeans e una camicia, acchiappa il mazzo di chiavi e si chiude la porta dell’appartamento alle spalle. In strada il rumore del traffico e una folata di vento lo accolgono come ogni mattina da ormai undici anni. Passa da Starbuck’s, dove ritira il suo caffè e il suo muffin, lasciando un saluto a Liam, commesso e vicino d’appartamento. Si avvia al negozio per giocattoli per bambini dove lavora, dopo aver girato l’angolo e aver salutato come ogni mattina Niall, un artista di strada molto talentoso, a detta di Harry.

Le porte automatiche di ToysRUs si aprono al suo passaggio e Harry si dirige dietro al bancone per cambiarsi e indossare la divisa, grato per il riscaldamento il suo capo ha fatto aggiustare.

Il primo cliente è Matthew, quello che ha scoperto essere il ragazzo prima di lui nella lista per la pubblicità di Ralph Laurent, diventato ormai uno dei suoi più grandi amici.

Alle due Zayn, il nuovo commesso, da il cambio a Harry che torna a casa per pranzare. 

Quando apre la porta del suo appartamento, pero', un forte odore di bruciato gli entra potentemente nelle narici.

Harry ha già telefono in mano, pronto a chiamare il 911 per un pericolo di incendio, quando entra in cucina e capisce che l’unico pericolo in quella casa è suo marito che impreca contro il forno che ha sicuramente bruciato quello che doveva essere il loro pranzo.

Louis interrompe il fiume di parole poco gentili quando si accorge che Harry è appoggiato allo stipite della porta della cucina del loro appartamento, le braccia incrociate e un sorrisetto a incorniciargli il viso.

Ha fatto di tutto, lo giura. Ha seguito alla lettera la ricetta di Giallo Zafferano per preparare a suo marito una perfetta carbonara per farsi perdonare l’assenza di questi quattro giorni ma si, ha bruciato tutto. Come al solito.

“Ooops!” dice ridacchiando e indicando con lo sguardo la pancetta bruciata e la panna sparsa ovunque sul bancone di lavoro.

“Ciao” Harry entra finalmente in cucina e bacia suo marito. Perchè puo’, perchè gli è mancato in questi quattro giorni in cui è dovuto andare a Washington per lavoro. Lo bacia perchè Louis è solo suo e ogni volta che lo bacia è come la prima volta, per la pubblicità di una marca che non ricorda neanche più.

 

– 

Innanzi tutto buongiorno, buon pomeriggio, buonanotte, buon Natale, buon tutto.

Vorrei solo dire due cose veloci su questa one-shot:

La prima è che è ispirata a questo che vi consiglio di guardare perchè è stupendo.

Poi, vi consiglio di ascoltare questa canzone in loop mentre leggete (che poi è la base del video).

La cosa più importante è questa: la ragazza che ha pubblicato First Kiss (il video), ne ha pubblicato un altro simile, intitolato Undress Me e la mia idea era di fare una specie di sequel di questa one-shot ispirata a Undress Me. Voi che ne dite? Fatemelo sapere in una recensione magari :)

Un grosso bacio,

Lotus.

   
 
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