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Autore: JulietXD5    26/09/2014    1 recensioni
“Katniss… se sto per fare qualcosa che tu non vuoi… fermami.”
“Non ho intenzione di fermarti.” Rispondo pronta, per poi eliminare la distanza tra le nostre bocche.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
"Vedrai Katniss, andrà bene."




 
Sono giorni che filmiamo, e ogni giorno è difficile portare a termine le riprese, dato che finisco sempre per crollare e piangere disperatamente.

Giusto ieri, siamo andati a girare al Distretto 8. Non ci aspettavamo di certo un assalto, ma quello che è successo, il bombardamento, ha reso le nostre riprese più vere e piene di emozioni, per quanto possa essere stato doloroso vedere tutta quella distruzione e morte ancora una volta.

Il fuoco sta divampando! E se noi bruciamo, voi bruciate con noi!  Ho detto, anzi, ho urlato, ieri.

Oggi non si gira. Dobbiamo cercare di trasmettere lo spot di ieri.
Mi trascino fuori dal letto dell’ospedale del Distretto 13, mangio quella misera colazione che mi propinano tutti i santi giorni e mi incammino, si fa per dire dato che mi spingono con una sedia a rotelle, verso il Comando per una riunione.
Lì trovo tutta la troupe, Cressida, Messalla e i coleotteri… maledizione, devo finirla di chiamarli così!
Infine arrivano anche Boggs, Haymitch, Plutarch e la Coin.
Passano i minuti, e ci ritroviamo a discutere sul fatto che io e Gale abbiamo infranto le regole, che potevamo usare Finnick come presentatore ecc…

A cena mi ritrovo al tavolo con Finnick, e iniziamo a guardare il pass-pro insieme. Vediamo le riprese nel Distretto 8, vediamo l’attacco, vediamo l’ospedale e la sua distruzione… guardiamo tutto fino alla fine, finchè il ragazzo non si alza per spegnere la tv.
Ma lo fermo, perché noto che l’immagine in tv sta cambiando. Capitol City sta registrando un servizio straordinario, e nell’inquadratura c’è Peeta.

Peeta, il mio Peeta.
Non so se essere felice di vederlo vivo o triste perché non è qui con me.
Caesar lo intervista, e quello che esce dalla sua bocca non è nulla di buono.
Ci chiede un cessate il fuoco, dosando bene le parole. E’ sempre stato bravo a parlare, a convincere.
Quando la trasmissione finisce, io non ho più parole. Perché si comporta così? E’ stato costretto a dire quelle cose? Stava seguendo un copione o gli venivano dal cuore?

Mi passo una mano tra i capelli confusa e sull’orlo di una crisi di nervi, quando sento la mano di Finnick appoggiarsi sulla mia ancora sul tavolo e stringermela.
Quel tocco mi fa sussultare e mi costringe ad alzare lo sguardo e immergermi nei suoi occhi verdi.
“Noi non l’abbiamo visto.”
“Cosa?” chiedo io.
“Peeta. Abbiamo guardato solo il pass-pro e poi abbiamo spento perché le immagini ti provocavano troppo dolore. Chiaro?”
Io annuisco. So che lo fa per il mio bene. Ma come posso dimenticare ciò che ho visto.
Lentamente, Peeta sta scivolando via da me. E questo pensiero mi uccide.
La mia mano è ancora racchiusa in quella di Finnick. Le sue dita sono esili e ruvide al punto giusto. Sono mani che stringeresti tutto il giorno.

Nel momento in cui mi accorgo di cosa sto pensando, scuoto la testa cercando di cancellare i pensieri.
“Vedrai Katniss, andrà bene.” Mi dice con un tono melanconico ma sicuro. So che soffre quanto me.
Io sono sicura solo di una cosa: rivoglio Peeta qui con me.

Il giorno dopo, il luogo delle riprese è quello che sono meno pronta a rivedere: il mio distretto, il 12.
Logorato e devastato dagli attacchi di Capitol City.
Camminare tra quelle vie mi fa capire quanto tenevo a quel posto. Dopotutto, era casa mia, anche se era solo un accrocco di poche e povere casupole.
Quando scavalco la recinsione ancora una volta e mi dirigo verso i boschi, mi sento davvero  a casa. Non ne potevo più di quelle quattro mura pesanti del 13.
Le riprese continuano, e mi inquadrano cantare “L’albero degli Impiccati” e inneggiare alla ribellione.
Passo per un attimo al Villaggio dei Vincitori, chiedendomi se quella maledetta rosa del Presidente Snow è ancora lì ad appestare l’aria di casa mia.
Torniamo al Distretto 13 e io mi concedo poche ore di sonno.

Ma la mattina seguente vengo svegliata da Prim, che mi avvisa di un’altra riunione al Comando.
Lì trovo una folla, ma mi hanno lasciato un posto tra Finnick e Plutarch.
Saluto il primo con un lieve sorriso. Sono felice di vederlo, anche se non capisco perché. Mi siedo vicino a lui e osservo il monitor.
Quello che vedo non mi piace per niente.
C’è Peeta, seduto vicino a quel serpente di Snow. Inizia ad incespicare parole senza senso, Finnick mi porge la mano e io la afferro con tutta me stessa.
Ed ecco che a un certo punto il nostro pass-pro approda nelle comunicazioni, e Peeta mi vede.
Il set è in subbuglio, abbiamo scatenato un bel casino!
Quasi verso la fine della trasmissione, Snow chiede a Peeta se ha un messaggio d’addio per me. Ma una volta che Peeta sente il mio nome, i suoi occhi si fanno cupi, e la sua voce cattiva.
“E tu nel 13…sarai morta prima che faccia mattina!” dice.
Snow ordina di chiudere, Peeta tenta di continuare a parlare e l’ultima cosa che scorgiamo sono la telecamera che cade a terra, un colpo, un grido e del sangue vivido schizzare nell’inquadratura.
Mi alzo di scatto, mollando la presa di Finnick che tenta di riprendermi per un braccio. Ma la sua forza è nulla in confronto alla mia ora.
Urlo, strepito, mi dimeno. Sono impazzita. Ho talmente tanta rabbia e dolore in corpo che potrei uccidere qualcuno o addirittura me stessa.
“Il ragazzo ci sta dicendo che stiamo per essere attaccati. Qui, nel 13!” urla Haymitch.
E di colpo mi trovo di nuovo la mano di Finnick addosso, sul braccio, ma non è un gesto d’affetto. E’ una vera e propria presa di forza, con cui mi trascina via dal Comando.
Così, mentre ho ancora impressi nella mente gli occhi da pazzo di Peeta, ci incamminiamo verso il rifugio. Tra poco ci bombarderanno, e spero che questo maledetto posto resista, perché , giuro, che non appena tutto questo sarà finito, andrò a riprendermi Peeta.
E ucciderò Snow.






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Ed eccoci alla fine del primo capitolo!
Come vi avevo già accennato, questo è uno di quei capitoli di stallo, quasi paro alle pagine del libro...
ma come ho già detto mi serve a dare alla storia un senso temporale :)
Dal prossimo iniziamo a entrare nel vivo della storia :)
Grazie per aver letto! Al prossimo capitolo!
Juliet
  
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