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Autore: Mew_vale    26/09/2014    5 recensioni
La nostra storia parte dalla puntata 167, che però prende un' altra direzione. Marcella, anziche confessare tutta la verità a Betty, si è tenuta tutto per sè, provocando così l' allontanamento di Betty dall' Ecomoda la quale ha deciso di accettare la proposta di Michel e trasferirsi a Cartagnena. Nel frattempo, passano sei mesi e....
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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ALTERNATIVE STORY


Visto il mio grosso stop nell’aggiornamento, mi sembrava giusto non farvi aspettare oltre per leggere un pò di seguito quindi eccovi un altro capitolo! ^^ Rompo gli indugi e vi lascio leggere questo capitolo carico di avvenimenti! Buona lettura!



CAPITOLO DIECI.




Le segretarie osservano il nuovo ospite, che ha appena varcato la soglia dell’ ascensore, completamente esterrefatte. Patrizia, si copre il volto, dalla vergogna per la figura fatta poc’ anzi, utilizzando i suoi lunghi capelli biondi.
“Michel Doinel!”
Esclama Annamaria. La sua esclamazione, attira Berta e Sofia, mentre Sandra si alza e raggiunge le altre così come Mariana che giunge dalle scale.
“Salve ragazze…”
“Michel, ma come mai da queste parti?”
“Sono qui per vedere il Dottor Mendoza e per parlare con la sua segretaria.”
“Co… Con il Dottor Armando?”
Dice Annamaria, preoccupata.
“Esatto… Posso vedere la sua segretaria?”
“Sono io la sua segretaria, Michel. Ma purtroppo il Dottor Mendoza si trova in riunione con gli altri dirigenti, e non posso disturbarlo…”
“Non è un problema, io lo aspetterò finchè non potrà ricevermi.”
“Facciamo così Michel, provo a sentire per quanto ne hanno ancora!”
Quindi Michel si accomoda in sala d’ aspetto, mentre le ragazze si guardano tra loro preoccupate. Cosa è venuto a fare Michel? Come mai vuole parlare con il Dottor Armando? Cosa succederà in azienda? Prima che Annamaria raggiunga la sala del consiglio, Michel le porge una domanda che spinge Patrizia a sgattaiolare via per rifugiarsi nell’ ufficio di Marcella.
[Cos’ ho fatto!! Armando mi licenzierà!!]
Pensa Patrizia.
“Annamaria mi scusi, ma è lei la segretaria del Dottor Mendoza?”
“Certo Michel… Prima che prendesse la presidenza Betty ero addetta alla reception, poi sono diventata segretaria di presidenza con Betty e il Dottor Armando mi ha tenuta come sua segretaria!”
“Grazie Annamaria…”
[Quella al telefono non era la voce di Annamaria… Allora chi era?]
Nel contempo, Annamaria bussa alla porta della sala riunioni interrompendo l’ ennesima discussione animata tra Armando e Marcella.
“Chi è?!”
Chiede Armando irritato.
“Mi perdoni Dottore…”
“Che succede Annamaria?”
“Il fatto è che c’è una visita per lei…”
“Annamaria, ti sei forse dimenticata che sono in riunione??”
“Certo che no Dottore, infatti ho fatto accomodare il nostro ospite in sala d’ aspetto, mi domandavo solo se ne ha per molto, potrei consigliarli di tornare.”
“Di chi tratta?”
Annamaria, indecisa sul da farsi, farfuglia parole incomprensibili.
“Non la capisco Annamaria, e mi sto irritando!”
“Michel Doinel, si tratta del Dottor Michel Doinel.”
In sala del consiglio, di colpo regna il gelo. Mario tossisce, Marcella si fa nerissima (e preoccupata) in volto mentre il viso di Armando si tinge di autentica sorpresa. Il suo rivale in amore ha deciso di affrontarlo a brutto muso, e nella sua azienda. Dopo aver deglutito, Armando viene destato dalla voce di Annamaria.
“Dottore? Cosa devo dire al Signor Doinel?”
“Gli dica che lo riceverò tra una decina di minuti.”
”Va bene Dottore. Con permesso.”
Dopo che Annamaria ha richiuso la porta, nessuno ha più coraggio di aprire bocca. Marcella, si tormenta tra le mani una matita finche non si spezza. La donna scaglia i pezzi sul tavolo. Armando, alzando gli occhi, legge sorpresa nel volto di tutti, in più curiosità in quello di Mario e delusione e angoscia in quello di Marcella… Armando, intuendo il disagio della donna, decide di sciogliere la riunione cosi che la donna possa rifugiarsi nel suo ufficio e dare sfogo alla sua angoscia. Intanto Annamaria torna da Michel.
“Il Dottor Armando la riceverà tra poco…”
”Perfetto, grazie mille…”
”Michel, le posso fare una domanda?”
“Certo…”
”Poco fa mi sembrava sorpreso quando le ho detto di essere la segretaria di presidenza… Come mai le interessava tanto?”
“Il fatto è che oggi ho ricevuto una telefonata al ristorante… La donna con cui ho parlato ha detto di essere la segretaria di Armando Mendoza, e lo stava cercando nel mio ristorante. Ma mi rendo perfettamente conto che non era lei Annamaria, la sua voce è del tutto diversa!”
Questo racconto, richiama tutta la banda sull’ attenti mentre, da dietro la parete, Patrizia ascolta facendo il segno della croce.
“Ah sì? E saprebbe descriverci questa voce Michel?”
Chiede Sandra.
“Non saprei, sembrava più acuta, e anche piuttosto fastidiosa…”
“Assomigliava a questa??”
Afferma Sofia, andando verso l’ ufficio di Marcella. Una volta trovata Patrizia accuratamente appostata per origliare, la trascina da Michel.
“Come si permette, mi lasci racchia nanerottola!”
Urla Patrizia, dimenandosi.
“Mi vuole spiegare perché si è nascosta appena ha visto Michel e stava origliando, bionda finta?!”
“Certo, era lei ne sono certo…”
Afferma Michel, interrompendo Sofia. Tutte le ragazze spalancano la bocca per la sorpresa, mentre Patrizia diventa rossa dall’ imbarazzo e dalla disperazione.
“Ah, bionda finta lei oggi ha commesso un errore madornale, ha messo la firma sulla sua lettera di licenziamento dall’ Ecomoda!”
Afferma soddisfatta Sandra, mentre Annamaria rincara la dose.
“Il Dottor Armando diventerà una belva e la licenzierà in tronco, quando gli racconterò che si è impicciata dei suoi affari personali!”
“LEI NON FARA’ UN BEL NIENTE VOLGAROTTA CHE NON E’ ALTRO!!”
“AH SI? SENNO CHE FARA’?!”
Tra le due scoppia una rissa, che viene contenuta da Michel e dalle altre ragazze della banda. Marcella sembra non curarsene perché, sconvolta da quella giornata, passa oltre sbattendo la porta del suo ufficio.
“MA INSOMMA CHE DIAVOLO SUCCEDE QUI?!”
Le urla di Armando fermando la rissa. Dopo un po’ di silenzio, Armando continua a sfogarsi.
“Siete diventate pazze??!!”
“Dottor Armando, a questo punto non ci resta che attuare un licenziamento di massa! Rissa durante l’ orario di lavoro! Siete tutte licenziate signorine, now now!”
“Ma come?? Licenziate??”
Afferma sconvolta Annamaria.
“Dottore non può farci questo, è stata lei a cominciare! E poi non sa quello che ha fatto, Dottor Armando!”
“E non mi interessa!”
“Good doc, gliene dica quattro!”
Dopo aver tirato un’ occhiataccia a Gutierrez, Armando ha la risposta pronta anche per lui.
“Gutierrez, le devo ricordare chi è il presidente?”
“Lei doctor.”
”Esatto… QUINDI LEI NON LICENZIA NESSUNO SENZA IL MIO BENESTARE! Di questa faccenda me ne occupo dopo, ora sparite tutti.”
Quando la calma ha ripreso possesso del corridoio, Michel ha tutta l’ attenzione di Armando e viceversa. I due si scambiando uno sguardo glaciale.
“Michel, bentornato all’ Ecomoda. Prego, possiamo accomodarci nel mio ufficio.”
”La seguo Dottor Mendoza.”


“Ragazze, che storia!!”
“Mi spiegate bene cos’è successo? E perché tu Annamaria e Patrizia vi stavate prendendo per i capelli?”
Chiede Ines, essendo arrivata troppo tardi dall’ atelier.
“Non puoi capire cos’è successo Ines!! Pensa che la bionda finta ha chiamato al ristorante di Michel spacciandosi per la sua segretaria, dicendo che stava cercando il Dottor Armando!”
“Il Dottor Armando si arrabbierà come un diavolo quando lo saprà! E la licenzierà in tronco!”
Aggiunge Berta.
“Ecco perché quel ragazzo, Michel, si è presentato qui. Quella donna ha combinato un bel guaio ragazze!”
Afferma Ines, quindi Mariana prosegue con la conversazione.
“Ma ragazze, come avrà fatto a trovare il numero del ristorante? E perché avrà chiamato?”
“Ragazze mie, qui urge un grosso intervento di spionaggio!”


“Ah, Marce! Armando mi licenzierà!”
“E’ molto probabile…”
”Grazie Marce, sei così di conforto!”
“Mi dispiace Patrizia, ma è la realtà dei fatti. Quando Armando saprà che ho ancora ficcato il naso nelle sue cose, che addirittura ti ho mandata a frugare nella scrivania della sua segretaria, che ti ho chiesto di chiamare il ristorante e di spacciarti per la sua segretaria per sapere se fosse lì, se la prenderà pesantemente con me! Figurati con te Patrizia! Armando ha sempre cercato un pretesto per farti fuori, non ti ha mai sopportata! Sei sopravvissuta qui solo perché la rospa ha preso la presidenza e non ti ha licenziata per non dover cacciare anche le sue amiche, poi perché Roberto ti stima… Ma adesso fidati, Armando non avrà più alcuna pietà per te! Ma cos’ ho fatto Patrizia!”
“Nooooo… Marceeee!!”


“Si accomodi Michel.”
Li dice Armando, indicando le sedie di fronte alla sua scrivania.
“Signor Doinel, a cosa devo la sua visita?”
Chiede Armando, agitato e preoccupato. Che piega prenderà la conversazione? Cosa accadrà ancora in questa giornata?
“Non lo immagina? Sono qui per parlare di Betty.”
Afferma Michel, senza preamboli.
“A che proposito?”
”Dottor Armando, sono qui per chiederle di lasciare in pace Betty. Non ha già causato abbastanza fastidio a quella ragazza?”
La sfrontatezza del francese, il coraggio nel presentarsi in Ecomoda fanno scaturire in Armando la voglia di scattare dalla sedia e scagliarsi sul biondino! Ma Armando, sapendo che una scenata simile li farebbe perdere terreno con Betty, cerca di mantenere la calma. Assume un’ espressione ironica ma allo stesso tempo irritata.
“Ma io la ringrazio infinitamente Michel, se lei oggi non fosse venuto qui io mi sarei dimenticato come per magia di tutto quello che è successo con Betty! La cosa che non capisco è: lei cosa centra nella mia storia con Betty? Quello che le ho fatto o non le ho fatto, riguarda me e Beatrice. Lei come si permette di venire qui e sollevare l’ argomento come se fosse affar suo?!”
[Armando, stai calmo, Armando non scagliarti su di lui!]
Si ricorda mentalmente il dirigente.
“Nel caso non fosse stato informato, io e Betty abbiamo una storia. Anche se lei non avrebbe alcun diritto di saperlo… A me risulta che lei si stia intromettendo.”
Ad Armando scappa una risata nervosa.
“Ah, ah ah… Io mi starei intromettendo, io?! Michel, le devo ricordare che lei sei mesi fa è venuto qui, nella mia azienda e mi ha sottratto la mia presidente?! Vuole che le dica come sarebbero andate le cose se lei non fosse mai venuto qui? Io avrei riconquistato Betty, ed ora staremmo insieme! Quindi è lei che si è intromesso tra a me e Beatrice, Signor Doinel!”
“Le sue sono solo congetture e fantasie, Dottor Mendoza. La realtà dei fatti è ben diversa… Nessuno ha costretto Beatrice a partire con me, è stata una sua scelta. Così come è stata una sua scelta decidere di mettersi con me… Non le resta che accettare la realtà Dottor Mendoza! Se ne faccia una ragione e lasci in pace Betty.”
“NO CERTO, QUESTO E’ IL COLMO! Ora si mette anche a darmi ordini nel MIO ufficio?!”
“E non alzi la voce…”
“Ma come si permette!!”
“Io ho detto tutto quello che dovevo dire, e vedo che con lei non si può ragionare quindi tolgo il disturbo.”
“Nooo, certo! Sono un interdetto, con qui non si può parlare!”
“Io non sono venuto qui per litigare, alzare la voce e fare scenate, Dottor Mendoza.”
”Va bene Michel, va bene. Propongo di fare una cosa…”
“Ovvero?”
“Se come dice lei è stata una scelta di Betty partire, una scelta dettata dall’ immenso amore che prova per lei… “ – afferma Armando ironicamente e sicuro di sé. – “Perché non facciamo scegliere di nuovo a Betty?”
“Sono perfettamente d’ accordo con lei. A me interessa solo la felicità di Betty.”
”Anche a me Michel, si fidi.”
”A rivederci Dottor Mendoza, con permesso. Conosco la strada.”
Usciti in corridoio, tutte le segretarie sono sull’ attenti, curiose e preoccupate. Cosa si saranno detti? Improvvisamente ritorna Berta, che comunica alle amiche quanto ha origliato poc’ anzi appostandosi alla porta dell’ ufficio di Marcella. Contemporaneamente, Mario entra nell’ ufficio di Armando e lo trova molto alterato, più del solito, per quanto possibile!
“Armando?”
“CHE VUOI CALDERON?” SAPPI CHE NON HO NESSUNA INTENZIONE DI SOPPORTARE UN TUO SERMONE!”
“Ok, ok… calmati… Volevo solo capirci qualcosa… Prima domanda, dove sei stato stamattina? Perché è evidente che non sei stato alla Color-Inn… Domanda due, cos’è venuto a fare il francese qui e cosa vi siete detti?”
“Sai cosa ti dico Calderon? Che non sono affari tuoi!!”
“Come mai adesso questo voltagabbana?”
“Perché dovrei dirtelo Calderon? Per sentire sempre le solite risposte da parte tua? LE SOLITE SCIOCCHEZZE USCIRE DA QUELLA BOCCA?”
“Ho capito, me ne vado, magari parliamo più tardi, quando avrai ritrovato la lucidità mentale.”
“Io sono perfettamente lucido Mario, sono solo stanco. Stanco che nessuno capisca niente in questa dannata azienda! Sono stufo del fatto che nessuno capisca che sono diverso, cambiato! Che sono pentito per ciò che ho fatto, e che sono ancora innamorato di Betty!!”
“Certo, ecco il tuo punto debole, un nervo scoperto. Io Armando non riesco a capire come tu non ti renda conto di come ti sei ridotto per quella donna.”
“MARIO! NE HO ABBASTANZA DANNAZIONE! Fuori di qui!”
“Farò di meglio Armando, me ne vado dall’azienda, stavolta definitivamente prima tu mi prenda ancora a pugni per quella lì.”
Ed ecco che Armando non riesce più a contenersi. Afferra Mario per il colletto della camicia e lo guarda minacciosamente.
“Fai come credi Mario, ma non te lo ripeterò ancora, Beatrice la devi rispettare! Lei non è quella lì! Ha un nome!!”
“Lasciami Armando! Tu sei completamente uscito di testa! L’ unica cosa che so è che in questi mesi eri tornato quello di un tempo, quasi, ma almeno non eri ridotto così! Insonne, isterico e sofferente!”
“Vattene Mario!”
“Con molto piacere.”
Dopo essere uscito sbattendo la porta, Mario si reca nel suo ufficio a raccogliere le sue cose sotto gli occhi incuriositi della banda. Prima di uscire, bussa all’ ufficio di Gutierrez.
“Dottor Calderon mi dica!”
“Gutierrez, sono qui per annunciarle le mie dimissioni immediate.”
Questa notizia lascia tutti di stucco!
“Dimissioni Dottor Calderon?? Why??”
“Il Presidente saprà rispondere a questa domanda. In giornata avrà la mia lettera di dimissioni. Gutierrez, a rivederci.”
“Doctor, questa notizia mi amareggia molto!”
“Dottor Calderon, perché si dimette?!”
“E’ una lunga storia Sandra, come ho detto potete chiedere ad Armando. Ma non si preoccupi per il suo posto di lavoro Sandra, verrà assegnata ad altre mansioni oppure sarà la segretaria del nuovo Vice Direttore Commerciale.”
”Ha litigato di nuovo con il Dottor Armando, vero?”
Chiede Sandra.
“Credo che lo abbiate sentito bene! Stavolta me ne vado prima che mi metta le mani addosso… A rivederci ragazze, vi porterò nel mio cuore.”
“Mario, che succede?”
Chiede Marcella, giungendo dal suo ufficio in compagnia di Patrizia.
“Me ne vado Marcella.”
”Di nuovo?”
Chiede Patrizia.
“Stavolta è irrevocabile. Ragazze, è stato un piacere lavorare insieme.”
Quindi Mario sparisce nell’ ascensore, definitivamente.
“Ma che è successo?”
Chiede Marcella alla banda.
“Signora Marcella, noi ne sappiamo quanto lei! Il Dottor Calderon è uscito dall’ ufficio del Dottor Armando e ha annunciato le sue dimissioni!”
In quel momento arriva Armando, serio e scuro.
“Doctor, il Dottor Calderon ha annunciato le sue dimissioni e farà avere in giornata la sua lettera di licenziamento!”
“Lo so Gutierrez, grazie.”
“Armando, si può sapere che diavolo succede ancora?!”
“Ora non ho voglia di parlarne Marcella!”
Mentre Armando gira sui tacchi per tornare nel suo ufficio, Annamaria si fa avanti, impaurita!
“Dottor Armando?”
“Cosa c’è Annamaria?”
“Io le dovrei parlare, da soli se possibile.”
“Andiamo nel mio ufficio.”
Mentre Armando e Annamaria si allontanano, Patrizia si porta una mano alla bocca e con Marcella si preparano alla fine. Questo è solo il principio della carneficina di Armando!
“Mi dica Annamaria.”
“Bhe vede, io le vorrei spiegare come mai il francese si è presentato qui…”
“Annamaria, io e Michel abbiamo parlato e mi scusi ma non mi và di riferirle la conversazione.”
“Non mi riferisco a questo Dottore, parlo di quello che ha fatto Patrizia…”
”Patrizia? Che centra lei?”
“Bhe ecco, pare che Patrizia l’ abbia cercata al ristorante di Michel spacciandosi per la sua segretaria!”
“CHE COSA??!!”
“Dottore per favore, non urli!”
“E come diavolo ha fatto Patrizia ha scoprire del ristorante??”
“Molto probabilmente ha trovato la rivista, Dottor Armando.”
[Ma certo, l’ ha mandata Marcella ad impicciarsi! Ecco perché quelle domande sulla Color-Inn, sicuramente ha chiamato e ha scoperto che non ero lì quindi ha iniziato ad indagare.]
“Lei come sa queste cose Annamaria?”
”Michel ha raccontato della telefonata e ha riconosciuto la voce di Patrizia…”
“La ringrazio Annamaria.”
Quindi i due escono dall’ ufficio della presidenza. Annamaria torna alla sua scrivania, mentre Armano chiama a gran voce Patrizia.
“PATRIZIA FERNANDEZ!!”
Dopo pochi secondi, Patrizia esce titubante dall’ ufficio di Marcella.
“Nel mio ufficio, ora. Muoviti.”
Le intima Armando rientrando nella sua stanza. Patrizia lancia un occhiataccia ad Annamaria. Quando Patrizia, richiude la porta, inizia a parlare.
“Mi volevi parlare Armando?”
“No Patrizia, ti ho invitata nel mio ufficio per giocare a monopoli! MA CHE RAZZA DI DOMANDA FAI?? SEI PROPRIO STUPIDA!”
Urla Armando, sbattendo le mani sulla scrivania.
“Armando, non mi sembra il caso di offendere!”
“Patrizia, ho una domanda da porti. Tu sai qual’ è il comportamento da tenere nei confronti dell’ azienda e dei suoi dirigenti? Il regolamento è ben chiaro… E SI DA’ PER SCONTATO CHE TUTTI I DIPENDENTI LO ABBIANO LETTO E LO RISPETTINO!”
“Certo, questo discorso vale solo per me e per le tue protette no, vero?”
“PATRIZIA! Non ti sembra di avermi già fatto arrabbiare abbastanza per oggi?? Te lo dico io cosa non bisogna fare! Non bisogna mancare di rispetto al Presidente, per esempio impicciandosi della sua vita privata! Non bisogna spacciarsi per la sua segretaria per ottenere informazioni private! Oltre al fatto che questo è un reato penale!!”
Patrizia deglutisce. Prima regola: negare sempre.
“Armando, non so di cosa stai pa….”
Prima che possa finire la frase, Armando l’ ha già presa per i capelli.
“Ne ho abbastanza di te, decolorata! Sei licenziata Patrizia!”
“Armando ti prego, non puoi licenziarmi!!”
“Non posso?? Ho i motivi, il potere di farlo, e guarda un po’ ho anche la voglia!”
Quando Armando l’ ha lasciata, i due escono dall’ ufficio continuando la scenata in corridoio sotto gli occhi di tutta la banda, di Marcella e di Ugo.
“CERTO CHE TI LICENZIO PATRIZIA, E TI QUERELO ANCHE PER INVASIONE DELLA PRIVACY!”
“Così mi rovinerai Armando!!”
“Non è un mio problema! Gutierrez, prepari una lettera di licenziamento per la Signorina Patrizia Fernandez.”
“Come licenziamento, Armando?!”
“Esatto Marcella, licenziamento! E tu entra nel mio ufficio che cen’è anche per te!”
I due entrano nell’ ufficio della presidenza, lasciando fuori una Patrizia sconvolta e in preda alle lacrime.
“E’ TUTTA COLPA VOSTRA, RACCHIONE!!”
Quindi la bionda si rifugia in bagno a piangere.


“Armando, mi vuoi spiegare cosa sono questi spettacoli disgutosi?“
“Dovresti saperlo Marcella cara, visto che hai ficcato il naso per l’ ennesima volta!”
Marcella non risponde, per la prima volta forse non sa come controbattere.
“Armando…”
“Perché sei stata tu vero, a dire a Patrizia di telefonare al ristorante fingendosi la mia segretaria! E per cosa? Per controllare i miei spostamenti, per sapere dov’ero e con chi ero! Marcella dannazione, io e te non stiamo più insieme, non siamo più nulla!”
“Armando, mi dispiace…”
Afferma Marcella con le lacrime agli occhi.
“Sì, ho chiesto io a Patrizia di chiamare… Quindi non licenziarla, ti prego!”
“Oramai ho deciso! Sono stufo Marcella, lo capisci? S-T-U-F-O!!”
“L’ hai vista?”
“Marcella, accidenti! Ma non ascolti niente di quello che ti dico??”
”Voglio solo sapere questo Armando, ti prego! Vi siete visti?”
”Sì Marcella, contenta? E spero di rivederla presto!”
“Ok Armando… Licenzierai anche me?”
“Marcella non mi permetterai mai di licenziarti dalla tua azienda… Ma vorrei solo che tu capissi finalmente che tra noi non ci sarà più nulla… Io amo un’ altra donna, e farò di tutto per riconquistarla… Io non posso vivere con qualcuno che mi spia, lo capisci?”
“Va bene Armando…”
Con quest’ ultima battuta, Marcella abbandona l’ ufficio della presidenza quindi incontra Patrizia che esce sconvolta dal bagno.
“Marce, lo hai convinto?”
”No Patrizia, ti ha licenziata sul serio.”
”No, Marce!! Ha licenziato anche te?”
“No Patrizia… Ma sarò io ad andarmene.”
”Marcella, come sarebbe?”
“Mi ha detto che ama ancora Beatrice, che si sono visti e si vedranno ancora… E’ finta Patrizia, cosa sto a fare ancora qui? A dannarmi per cosa?”
“Ora vai via?”
“Certo…”
”Vengo con te…”
“Scusami Patrizia, ma vorrei stare un po’ sola… Ci vediamo questa sera tardi nel mio appartamento, d’ accordo? Fammi un favore, vai da Gutierrez a dire che me ne vado anche io… E che informi Armando…”
“Va bene Marcella… Quella rospa alla fine ci ha fatti fuori tutti…”
“Già Patrizia…”



La banda, è nel bagno che si confronta. Quanti avvenimenti, quanta carne al fuoco… Le ragazze progettano di vedere al più presto Betty!
“Che disastro… E’ scoppiato un bel casino per colpa della bionda finta!”
Afferma Annamaria, poi è il turno di Berta.
“Ragazze, notizia del ultimo secondo! Anche la Signora Marcella ha rassegnato le sue dimissioni!”
“Cosa??? Davvero?”
Afferma sorpresa, Mariana.
“E ora chi dirigerà quest’ azienda? Il Dottor Armando da solo?”
“Non saprei Sofia, assumeranno qualcun’ altro!”
“Non c’è altra soluzione Sandra… Accidenti che giornata ragazze!”


Di ritorno a casa da una faticosa giornata passata tra contratti, fornitori e banche, Betty prova per l’ ennesima volta a chiamare Michel ma il cellulare risulta staccato da tutto il pomeriggio. Che fine avrà fatto? La discussione avuta con lui, l’ ha turbata per tutto il tempo. Anche se non è innamorata di lui, Betty gli vuole un mondo di bene e si sente un verme per ciò che li ha fatto, qualcosa che lei conosce bene: l’ illusione. La più crudele e subdola forma d’ inganno.
[Cosa devo fare con Armando…. Lo devo chiamare? Cosa può avermi da dire che già non so? Oh, come sono confusa!]
Betty, si toglie gli occhiali e gli appoggia sul tavolino quindi si pulisce le lacrime dagli occhi e tiene tra le mani il viso caldo e rosso. Dopo essersi calmata afferra la posta che era nella buca… Pubblicità e volantini tranne una cosa interessante: una lettera di Michel.
[Ma che significa??]
Pensa Betty, mentre strappa via la busta e la apre velocemente.

Cara Betty, Ti sembrerà strana questa lettera, ma è l’ unico modo che ho per fare chiarezza. Quando leggerai queste righe io sarò già tornato a Cartagena, ho preso un volo nel tardo pomeriggio. Io ho finalmente capito che non posso costringerti e pretendere niente da te… Se vorrai stare al mio fianco, allora io ti aspetto. Prendi il primo volo per Cartagena e saprai dove trovarmi…In caso contrario, vorrei che mi facessi avere la tua lettera di licenziamento… Ti chiedo solo una cosa Betty cioè di scegliere col cuore, anche se qualcuno soffrirà. Ma almeno sarà la verità. Non farti del male Betty… Tu meriti di vivere con l’ uomo che ami e, se non sono io, almeno ti saprò felice. Abbi cura di te, ti amo.
Michel.


Betty appoggia la lettera, dispiaciuta ed incredula... Si rende perfettamente conto in quell’istante, di aver sbagliato tutto… Ti aver deciso, sbagliando per altre due persone. Forse, Michel ha capito tutto prima di lei…
[Ora o mai più.]
Si dice Betty, afferrando il telefono. Dopo aver composto il numero della segreteria della presidenza, sente la voce di Annamaria.
“Pronto, ufficio della presidenza di Ecomoda, sono Annamaria.”
“Ciao Annamaria…”
”Betty!! Pensa che stavo per chiamarti! Pensavamo di fare qualcosa stasera, ti và? Dovremmo raccontarti un sacco di cose!”
”Veramente non sono molto in vena, perdonatemi…”
”Betty, tutto bene?”
“Più o meno… Senti Annamaria, io ho chiamato per parlare con Armando…”
“Betty!! Ma dici sul serio?”
“Sì Annamaria, ora non ho molto tempo per spiegarti… E’ in ufficio?”
”Sì, non è ancora andato via… Oh Betty, ora provo a sentire di che umore è! Oggi è stata una giornata infinita e sono successi un sacco di disastri!”
“Di che genere Annamaria?”
“E’ una lunga storia Betty, aspetta un secondo in linea…”
Annamaria si allontana dalla sua scrivania, mentre tutte le ragazze restano stupite della decisione di Betty di parlare con Armando… Cosa si sono perse?
Annamaria bussa alla porta di Armando, e lo trova che sorseggia un drink, mentre passeggia e fa rimbalzare la pallina.
“Mi scusi Dottore, c’è una telefonata per lei.”
“No no, Annamaria. Dica di richiamare, per oggi la mia giornata è finita!”
“Dottore, credo che vorrà prenderla questa telefonata… Si tratta di Betty!”
Armando, che aveva abbandonato ogni speranza dopo la visita di Michel, rimane stupito!
“Ma certo, passamela!”
Di ritorno alla sua scrivania, Annamaria informa Betty che sta per passarli Armando ma…
“Betty, sto per passartelo. Oh amica mia, in bocca al lupo!”
“Annamaria, aspetta… Hanno appena suonato alla porta e sembra qualcuno di insistente… Puoi dire ad Armando che richiamerò?”
”Oh peccato, ok glielo dico subito…Ciao Betty.”
Quindi Annamaria butta giù il ricevitore.
“Allora? Gliel’ hai passata?”
Chiede Berta.
“Macchè! Le ha suonato il campanello e ha detto che richiamerà!”
“Accidenti ragazze, se trovo quello che è andato a disturbare Betty in un momento così lo strozzo!”
Afferma Berta, Sandra prosegue:
“Magari era il francese…”
“Oh, ragazze! Il Signor Armando era così felice… Adesso che gli dico?”
Ma ecco che Armando esce dal suo ufficio.
“Annamaria, insomma quella telefonata?”
“Dottore, c’è stato un problema… Betty ha avuto improvvisamente degli ospiti a casa mentre era al telefono, e mi ha pregata di dirle che l’ avrebbe richiamata…”
”Ah, ok… Bhe ragazze, ci vediamo domani… Potete andare…”
”Buona serata Dottore…”
”Altrettanto… “
Armando, deluso e disilluso si rintana nel suo ufficio.


Betty, seccata da questo scocciatore, si precipita alla porta e quando apre resta di stucco.
“Che ci fa qui?”
“Salve Beatrice, posso entrare?”


FINE CAPITOLO DIECI.





Vi avevo annunciato un capitolo ricco e spero di aver mantenuto la promessa! E vi lascio con un’ altra curiosità, chi sarà mai l’ ospite di Betty?? Betty, dopo questa visita, richiamerà Armando? Alla prossima!! ^^
   
 
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