Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: KimberStormer    27/09/2014    1 recensioni
Una song-fic tratta dalla canzone Umbrella acoustic di Rihanna unita all'amore di Ruby e Belle di OUAT! Quello che volevano farci vedere nella 2 stagione e che non hanno concretizzato mai -_- (per colpa di chi chi chi chiiii...)
[Rubelle-RedBelle/Ruby+Belle]
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Belle, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
Sta piovendo,
tesoro sta piovendo,
tesoro vieni da me,
vieni da me sta piovendo,
tesoro sta piovendo
 


Abbracciata a quel corpo dalle morbide rotondità, Ruby alzò una mano posandola sul suo viso e lo carezzò con la punta del dito dallo zigomo fino alla bocca generosa color fragola, per poi distendere il palmo e sfiorarle la gola scendendo sulla clavicola e fermandosi lì: 

-Ti piace? – le sussurrò all’orecchio. 

Per tutta risposta Belle emise un respiro strozzato, spostò la testa all’indietro donandole una porzione maggiore di pelle dove ancora la mano dell’altra era posata. 

Ruby era in piedi dietro di lei, entrambe nude. I capelli sciolti di Belle con quei riccioli castano rossi ribelli, le ricadevano disordinati sul viso, mentre aveva gli occhi spalancati in un’espressione intensa.

Ruby non poteva vederli, ma il suo fiuto da lupo intuiva ogni minima emozione che il corpo dell'altra le rimandava, Poteva leggerla come un libro aperto, uno dei libri che Belle tanto amava, e poteva sfiorarle il corpo, proprio come quelle pagine bianche venivano sfiorate dalle dita della bella, in attesa che la ragazza le "raccontasse una storia" solo muovendosi contro di lei. 

-Sei mia adesso, non ti lascerò più a nessuno… - l’alito caldo della donna lupo nell’orecchio le fece venire la pelle d’oca, Belle arrossì. Ruby sentì il suo lieve tremore, il suo imbarazzo. 

-Ti vergogni? – la sua voce era calda e arrochita dal desiderio che provava, quasi incontenibile.

Com’erano finite in camera da letto non sapeva dirlo, e poco le importava: aveva Belle in piedi contro di lei, ansimante ad ogni suo tocco, e non riusciva a non accarezzarla, sfiorarle la schiena con la punta della lingua, darle piccoli morsi…fremeva ad ogni battito impazzito del cuore dell’altra, che solo lei poteva sentire– voglio vedere tutto il tuo corpo arrossire sotto i miei morsi… - le voltò il capo cercandole di nuovo la bocca, spingendo delicatamente l’indice tra le sue labbra schiuse. 

-Ru..by…- ansimò la ragazza. – Ru… 



-..by? Ruby! Vuoi svegliarti o no? E’ tardi! 

Sua nonna strattonò le coperte con la sua tipica “legiadria” e la fece rotolare maldestramente giù dal letto fino a terra con un tonfo. 

-Ah…ma…cosa? 

-Red!- la chiamò esasperata poi. – cosa diavolo stavi sognando di così importante da non riuscire a sentire neanche la mia voce? Se non ti chiamo Red poi neanche mi rispondi? - borbottò.

Si sedette sul pavimento e riprese vigore in un attimo lanciando alla nonna uno sguardo che avrebbe fatto tremare chiunque. 

-Non c’era davvero bisogno che mi svegliassi in questa maniera! 

-Smettila di ringhiare e vestiti! Questa sera daremo una festa per il ritorno di Snow ed Emma e voglio che sia tutto pronto per il pomeriggio! 

-Per il pomeriggio?! 

Sbuffò beccandosi lei stavolta lo sguardo arrabbiato della nonna. 

-Non ho sbuffato per la festa, ma perché non me lo hai detto per tempo! 

-Cosa volevi ti dicessi, sono tornate appena ieri era normale no?

Prese la sua maglia dei Wolverines e la indossò. Dormiva senza vestiti da quando aveva ritrovato la sua vera forma, ma davanti alla nonna ancora le dava fastidio. 

-Il tuo pelo è tutto arruffato… - le scompigliò i capelli. – che razza di sogni hai fatto? 

Sogno? Era un sogno? 

Aveva sognato…Belle… nuda! Tra le sue braccia!!! 

Beh più che altro, era lei che la abbracciava da dietro… arrossì! 

Che aveva fatto!!! 

Poi si voltò e vide la nonna fissarla in quel modo tipicamente suo che valeva a dire “So cosa stai pensando”, ed arrossì di rabbia stavolta. 

-Sto arrivando nonna! Per favore aspettami fuori...fuori anche dalla mia testa!

La spinse in malo modo e chiuse la porta, poi controllò l’orologio. Non vedeva Belle da due giorni ormai, la ragazza era stata occupata con la biblioteca e stranamente non aveva voluto più il suo aiuto. Quindi era logico che la sognasse…e per di più era un lupo, ed erano logici anche certi altri sogni vista la sua doppia natura… 

Anche sè, riflettè, con Peter non le era mai accaduto. 

Oddio,
 sono diventata un animale!

Si sfilò la maglia ficvcandosi sotto il getto gelido della doccia, tutta tremante ne uscì maledicendosi e se la reinfilò, completando il tutto con un paio di fuseaux neri e le sneakers, poi scese da basso a fare colazione: la sala del Granny’s era piena zeppa di festoni di ogni genere e la nonna instancabilmente era in cucina intenta a preparare vettovaglie che avrebbero sfamato un esercito. 

-Sono solo le 10 del mattino nonna! – il locale era vuoto, lei si versò una tazza di caffè nero ed allungò una mano sui croissant. 

-Giù le zampe animale! – le diede uno schiaffetto. – E non temere, per addobbare avremo l’aiuto che ci serve dopo pranzo. Ora bevi quel caffè e vieni in cucina! 

 

Un’altra giornata come quella e sarebbe morta! 

-Che poi perché tocca a me lavare le vetrate?! – mugugnò. 

-Cosa ringhi lì? – sua nonna si affacciò dalla dispensa.- forza! Dobbiamo darci da fare, perchè voglio sia tutto pulito e splendente per quando Snow ed Emma arriveranno! 

Gia! Snow ed Emma! Erano riuscite a tornare da quest’altra parte! Sane e salve! Con tantissime notizie ed informazioni riguardanti i superstiti del nuovo mondo magico che avevano visitato, che inspiegabilmente si era salvato dalla maledizione, finendo a quanto pareva però vittima di una sorte ben peggiore. 

Secondo la nonna la festa sarebbe stata grandiosa, più bella della festa delle candele di Storybrooke. Erano stati invitati tutti, anche Belle ovviamente.

Chissà se ci sarebbe andata… ma che scemenza, certo che sarebbe andata! Dopo tutto era diventata amica sia di Emma che di Snow oltre che ovviamente del Principe. 

L’avrebbe rivista!

La scala sulla quale era arrampicata traballò. 

-Attenta Red! Non vogliamo che tu ti rompa una gamba cadendo giusto? 

-Più che altro non voglio dover lavorare con una gamba rotta visto che conoscendoti non mi lasceresti in pace comunque! E poi, non chiamarmi Red! Non qui, non a Storybrooke! – sbuffò la ragazza. Sua nonna usava ancora quel nomignolo. 

-Oh, avanti! Tieni, metti questo fiocco la sopra, e vedi di attaccarlo bene! Le ragazze e metà paese saranno qui a breve e… 

Ma lei non ascoltava più le lamentele della nonna. Aveva appena guardato fuori e là, avvolta in un grazioso abito leggero verde pistacchio c’era la sua Belle. 

Non era sua!!! No di certo! 


La scala trabballò di nuovo. 

-Red? Che ti ho detto? 

-Non chiamarmi… 

-Salve a tutte! Serve una mano? 

Belle aprì la porta proprio in quell’istante, e con lei entrò una folata di vento che le scompigliò i capelli, portando alle narici di Ruby, l’odore inconfondibile di cannella e zenzero, un profumo che a Belle donava. 

-Corri, corri più veloce che puoi, non puoi prendermi, sono l’omino di pan di zenzero… -canticchiò Ruby ridacchiando- che buon profumo! E’ tanto che non ci vediamo eh? 

-Buono vero? E’ un regalo… 

Di chi? Pensò Ruby. Gold? Era il tipo da fare regali del genere? 

No, era un miserabile! Non avrebbe mai dimenticato la spinta che le aveva dato. Se non fosse stato un amico di Belle, la lupa che c’era in lei avrebbe fatto colazione molto volentieri!

-Ultimamente sono stata molto occupata…Cosa state facendo? 

-Attacco le decorazioni. Mi vuoi dare una mano? 

-Certamente! – sorrise entusiasta. 

Belle non conosceva ancora quasi nulla degli usi e costumi di quei luoghi e tutto le sembrava come magico! 

E naturalmente Ruby pensava che lo fosse magico, perché c’era lei! 

-Red! Che fai lì impalata? -tornò la nonna.-Oh buon giorno Belle, ecco il motivo per cui mia nipote batte la fiacca allora!- si mise le mani sui fianchi. 

-Nonna!- arrossì la ragazza lupo saltando agilmente giù dalla scala- non chiamarmi…-una fitta al braccio, dovuta al brusco movimento però quasi la fece cadere a terra: il braccio che aveva battuto per colpa di quell’odioso bugiardo! 

Se lo strinse ghignando di dolore. 

-Ru…che succede? - Belle salì le si avvicinò visibilmente preoccupata. –che cos’hai, ti fa male il braccio? 

La fece indietreggiare per poi farla sedere sulla sedia lì accanto. – Nonnina, non le dispiace vero se Ruby si riposa un attimo? 

-Oh certo che no cara! – le sorrise meritandosi uno sguardo adirato della nipote. 

Vecchia antipatica, mi schiavizzi e quando viene lei fai tutta la splendida eh? 

Ma fulmineo come era partito quel suo pensiero all’ indirizzo della nonna, glie ne arrivò un altro altrettanto diretto. 

Ti proibisco di chiamarmi vecchia Red! 

Sua nonna l’aveva sentita! Le aveva letto nel pensiero! E non perse tempo a risponderle nuovamente per le rime: 

Ti ricordo Red che siamo due appartenenti alla famiglia dei lupi, e che come tali i nostri pensieri possono essere collegati…soprattutto se mi tiri un offesa così diretta! 

-Ru, mi stai ascoltando? 

-Ah,si… scusa… - distolse lo sguardo da quello dell'anziana, sorridendo come avesse appena combinato una marachella- il mio braccio, bè… sono caduta. 

-Bugia, è stata spinta! –s’intromise la nonna. Stavolta il suo non era stato un misero pensiero. 

-Nonna! 

-Ru…sei stata spinta? Chi ti ha spinta? Come può qualcuno mettere le mani addosso ad una donna?-si indignò. 

Ecco, frittata fatta! E ora? Avrebbe davvero dovuto dirle che colui che l’aveva spinta facendole fare anche molto male era il suo caro "papà gambalunga"? 

Il rumore di un campanellino attirò nuovamente l’attenzione delle tre donne. 

-Ciao a tutte! - fece Henry trafelato.

-Ciao Henry! – felice di quella distrazione, Ruby si sganciò dall’amica andando incontro al ragazzino. Allora? Che ne pensi? 

-E’ tutto meraviglioso, non so che dire, mia mamma ne sarà felicissima e…anche la nonna! 

Corse ad abbracciare prima la nonnina e poi Ruby. 

-Posso aiutare anche io vero? 

Così si misero tutti all’opera e prima delle quattro del pomeriggio, era tutto addobbato a festa anche fuori dal locale.

Le suore, o per meglio dire, le fatine, avevano donato loro tantissime candele colorate che avevano messo dentro delle piccole lampade di vetro, e Belle con l’aiuto di Henry le avevano appese tutte intorno accanto a piccole composizioni floreali, regalo di Mourice, il padre di Belle.

La strada che dava davanti al locale, era chiusa al traffico, e tutti avevano voluto proclamare "festa del paese"!


-Credi che il cielo si manterrà? 

Man mano stavano arrivando tutti, sia a dare una mano che per partecipare semplicemente, portando fiori, piccoli regali di portafortuna... Belle si era Avvicinata a Ruby, seduta sopra il suo pic up a fare la sua meritata pausa e fissò le nubi in cielo.

-Lo spero. Più che altro perché sono troppe persone, e tutte nel locale non entrano di certo.- rise voltandosi verso di lei. – abbiamo fatto un gran lavoro che sarebbe un peccato se venisse sprecato per…Belle? Cosa ti succede? 

D'un tratto la ragazza si era zittita, e nei suoi occhi si leggeva chiaramente che c'era qualcosa che la turbava, ma nonostante i suoi sensi, Ruby non riusciva a capire cosa fosse. Le sorrise tranquillamente 

-Io sono qui. Se vuoi parlare… 

Però poco prima che lei emettesse anche il minimo fiato, Henry le "disturbò" di nuovo:

-Ragazze! – corse verso di loro. – stanno arrivando, stanno arrivando! – prese Ruby per mano e Belle con l’altra ed insieme rientrarono nel Granny’s. 

 

Fu tutto perfetto, la musica, il cibo, le chiacchiere e le avventure che Emma raccontava loro che avevano vissuto, condite con storie lacrimevoli che raccontava Snow, almeno fino a quando un lampo non aveva squarciato il cielo, ed era iniziata a cadere una fitta pioggia pungente.

Tra gli urletti e gli schiamazzi generali, Emma propose di interrompere lì la bellissima serata, lei e Snow erano molto stanche e dovevano ancora riprendersi per via di tutto quello che era successo, quindi quasi la metà del paese suo malgrado era stata convinta a tornare a casa. 

Leroy il minatore decise di accompagnare Henry visto che Emma, Snow e James si sarebbero trattenuti per mettere al corrente gli altri delle novità su Cora, la madre di Regina e Nova si propose di andare con lui, cosa che fece arrossire parecchio il nano che grugnì un "va bene" al suo indirizzo. 

Ruby vide Belle invece, sostare sotto la pioggia, come in attesa di qualcosa. Così corse veloce dentro a prendere il suo ombrello, ed incappò in Henry che stava uscendo.

-Ruby… - le disse mentre stava infilando il cappotto per andare via con Leroy- è stata una festa bellissima! 

La ragazza gli sorrise chinandosi ad allacciargli gli ultimi due bottoni, ed il ragazzino si sporse di colpo in avanti dandole un bacio sulla guancia. – Grazie! 

Le sorrise, poi andò verso sua madre per salutarla prima di andare via. Ruby si toccò la guancia. 

-Com’è facile per un bambino far capire quando gli piace qualcuno eh? 

-Già…tu sei Nova… giusto? 

-Si – rise la fatina. – e tu sei la ragazza lupo. 

-Già. – che tipo strano. Nessuna l’aveva mai chiamata ragazza lupo senza farla arrabbiare, invece questa piccola fatina del bosco incantato non l’aveva per nulla indisposta. 

-Devi andare da qualche parte? – indicò l’impermeabile che lei aveva in mano. 

-Si! -si riscosse da quella specie di trance. Che le fate fossero dei calmanti naturali? – Ci si vede! 

La salutò e corse fuori. 

Non c’era quasi più nessuno, ma Belle era ancora là, con i riccioli scompigliati e bagnati, incollati sul volto. Poteva vedere anche da lì i rivoli d’acqua che le scorrevano sulle guance come fossero lacrime, finire sulla sua bocca. 

Ingollò. Si fece avanti per porgerle come suo solito l’impermeabile quando un ombrello sbucò da chissà dove. Un ombrello blu: Gold! 

Aguzzò l’udito. 

-E’ tanto che aspetti? 

-No, andiamo? 

Senza neanche voltarsi, senza neanche pensare minimamente di salutare qualcuno, Belle prese il braccio di Gold, e s’incamminò a passo svelto con lui. Girarono a destra, non sarebbe rientrata neanche stasera, come ormai era successo da due giorni a quella parte. Da quando lei l’aveva svegliata nella biblioteca con…un bacio, Belle era cambiata. Non poteva averlo sentito, lei era sicura che l’amica stesse dormendo, quindi che cos’era che la rendeva così scostante?

Era quindi Gold la causa delle notti passate fuori di Belle e non la biblioteca come lei aveva creduto?

Dopo più di un quarto d’ora, Ruby decise che forse era il momento di rientrare nel locale, ma la pioggia era troppo fresca sulla sua pelle accaldata per decidere di smettere di autopunirsi guardando il punto esatto dove le figure intrecciate di Belle e Gold erano scomparse. 

Quindi rimase lì, finché tutti gli abitanti di Stoprybrooke non sparirono nelle loro casette. 

-Sono rimasta sola… - sospirò.

-Non sei sola Red. 

-Snow! -Si voltò trovandosela affianco, col suo ombrellino bianco a coprire entrambe.- James sta tornando a casa con nostra figlia, da Henry… Forse però serve a poco quest'ombrello. -lo chiuse rimanendole accanto sotto l'acqua che cadeva fitta.

-Red, tu invece, come stai? 

-Snow… - nascosta dalla pioggia qualche lacrima le cadde giù sul volto.- ti bagnerai...

-Per un'amica questo ed altro, ti pare? - le sorrise così dolcemente che le lacrome sul viso di Ruby aumentarono.

Con Snow era sempre così, non poteva nascondere i suoi sentimenti, perché con la sua gentilezza fiera, l’amica, glie li avrebbe letti nel cuore. Forse tutte le emozioni che aveva provato quando era rimasta senza di lei, il fatto di essersela vista tornare così e di averla di nuovo accanto, la sua strana storia con Belle, tutti questi sentimenti, forse riuniti nel suo piccolo cuore di lupo, traboccarono sommergendola, e forse furono questi che la fecero scoppiare in lacrime mentre Snow l'abbracciava forte tenendole la testa in basso sulla sua spalla.

L’abbracciò stretta sotto l'acqua battente, e le lacrime s’intensificarono, ma l'amica non la portò al riparo, conosceva bene Ruby, e sapeva che aveva davvero bisogno di sfogarsi, e che quello era il solo modo che aveva. 

Così la strinse a sè ancora di più iniziando a carezzarle il capo come avrebbe fatto con sua figlia, come aveva fatto con la figlia, e la lasciò piangere. 

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: KimberStormer