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Autore: Matrona    27/09/2014    10 recensioni
Akane odia gli uomini è un dato di fatto e Ranma vuole scoprire il perchè e lo farà con ogni mezzo.
" Dentro loro si amavano come se non ci fosse un domani, fuori erano due amichetti litigiosi dell'asilo, pronti ad azzannarsi la gola per sciocchezze ma altrettanto pronti farsi strappare via le braccia se qualcun altro s’intrometteva nel loro rapporto..." Piccolo racconto sui sogni e i ricordi dei nostri baka preferiti!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Kasumi Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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POV AKANE



*Che avrà da guardarmi come un pesce lesso adesso? *
Pensò una irritata Akane, mentre addentava svogliatamente un mochi.

*Crede davvero che un tea e delle scuse risolvano i problemi?…
Vorrei affogarcelo quando mi fa questa faccia da cucciolo… se solo contasse fino a mille prima di aprire la bocca! Meglio berci su…  *


Il profumo fruttato della bevanda e il sapore del dolcetto si fusero insieme inebriando i suoi sensi,
mentre  fissava ancora contrariata il fidanzato, che si scottava la lingua.

*Che baka… vorrei proprio sapere perché si comporta così con me…
solo poche ore fa mi ha lanciato addosso un crogiolo di insulti e ora mi chiede scusa quasi ansioso che lo perdoni… mah…*


La bella Akane non poteva sapere di aver appena espresso un desiderio e non poteva certamente immaginare che quel tiepido e dolce senso di torpore,
che la stava facendo scivolare in un sonno profondo, l’avrebbe condotta nei meandri dei ricordi più segreti del suo promesso sposo.  


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Buio pesto. Solo un tiepido raggio di luna filtrava da una finestra illuminando il tatami e il futon appena affianco di essa.
Akane conosceva gli intarsi geometrici di quella coperta. Era sicuramente il letto di Ranma quello.
Deglutì sonoramente chiedendosi perché mai fosse al buio in camera dei Saotome.
Il leggero russare del signor Genma nella versione panda, rendeva la scena alquanto fastidiosa.
Gattonando carponi, la mora cercò di uscire di lì cercando di non svegliare nessuno.

- Mmm… quella stupida… Akane Tendo… non bastava la mia maledizione a rendermi sfortunato, anche una fidanzata camionista mi doveva capitare? -

Stava quasi per tirargli un calcio, quando si accorse, con l’aiuto della luce lunare, che aveva in testa un sacchetto del ghiaccio e la faccia pesta.

*Non mi sembrava di averlo colpito tanto forte… e poi prima non aveva affatto la faccia ridotta così. *

Un particolare la fece sobbalzare, erano almeno due anni che Ranma non indossava più quel pigiama.
Una casacca orientale colore del cielo con i pantaloni uguali. Si ricordava distintamente il giorno in cui l’aveva buttata perché gli andava troppo stretta e corta.

* Possibile che…*

Tentò di osservalo meglio, il volto era più giovane di quanto ricordasse, quasi infantile e i capelli erano avvolti in una treccia più corta del solito. Si portò una mano alla bocca incredula.

- Oh kami sto sognando… e questo è il Ranma di tre anni fa! -

La faccia pesta, il ghiaccio, era la sera della loro venuta in casa Tendo. La sera in cui si erano visti nudi e avevano scoperto che la lei era un lui.
Quanta delusione e imbarazzo aveva provato quel giorno.

- Ahi, che male… non riesco a prendere sonno. - Akane si voltò verso di lui e anche se non aveva proferito parola poteva leggere chiaramente nei suoi pensieri.

* Quella pazza…aggredirmi così! Non ho scelto io di essere il suo fidanzato! Quando ero ragazza, tutta uno zucchero e da uomo mi vuole morto…
certo però che quando sorride è proprio carina… eh sì mi sono messo proprio in un brutto guaio…*


Il codinato sbuffò sonoramente e Akane poté giurare di averlo visto sorridere prima di sprofondare nelle coperte.

*Che diavolo succede? Perché sono nel passato e posso leggere nella testa di quel baka?* 

Mentre formulava una serie di infinite domande il buio e il torpore la riavvolsero ancora una volta trascinandola altrove.


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Nuvole bianche, dense come zucchero filato, correvano veloci in un cielo terso e limpido.
Akane poteva quasi toccarle con mano. Era forse in paradiso?

*Dove sono?*

 Si alzò a sedere. Conosceva quel posto. Il tetto dell’ istituto superiore Furinkan.
Spesso con Yuka e Sayuri era andata a pranzare li, nelle belle giornate primaverili.
Contenta di essere in un ambiente meno imbarazzante, si incamminò alla ricerca di Ranma.
Nemmeno il tempo di voltarsi che lo trovò accovacciato appena dietro la porta, sudato e con il cuore a mille.

- Meno male sono riuscito a scampare alle grinfie di quelle arpie. Un giorno quelle tre mi uccideranno ne sono sicuro… -

Un moto di rabbia s’impossessò della mora, stava assistendo anche nei sogni al solito teatrino che cadeva con frequenza quasi giornaliera.
Ukyo, Kodachi e Shanpu o anche tutte insieme lo inseguivano per passare l’ora del pranzo con lui.

*Ecco dove scappa di solito…*

- Ranma! -

Il codinato scattò braccato come un’animale, senza accorgersi che la voce che lo chiamava era quella di un ragazzo.
Hiroshi e Daisuke con le braccia piene di panini lo chiamavano a gran voce. Avevano assistito alla scena ed erano ormai sicuri che lui si fosse rintanato li.

- Hei Ranma vieni fuori, siamo noi. Abbiamo il pranzo. -

Con un balzo si parò di fronte ai due ragazzi, facendogli quasi perdere l’equilibrio.

- Grazie, grazie amici! Si inchinò più volte con gratitudine. -

- Si ok, ma adesso mangiamo prima che riescano a trovarci. -


Tutti e tre mangiarono allegramente, erano davvero ottimi amici e Ranma era felice di poter aver un po' di supporto maschile ogni tanto,
visto che tutti gli uomini che conosceva lo volevano morto o volevano compiere oscenità con la sua controparte femminile.

- Vorrei tanto sapere cosa ci trovano in te Saotome. - Borbottò Daisuke addentando un panino.

- Che diavolo ne so! Quelle sono fuori come un balcone… -

- Ah ma non avevi il pranzo di Akane da mangiare? Si proclamano tutte tue fidanzate, ti portano regali e cibo, sei davvero fortunato. -

- Io non ho chiesto nulla! E poi meno male che nella ressa mi è caduto l’ Obento di quella pazza o a quest’ora sarei morto avvelenato! -


I due lo guardarono scettici e con una punta d’invidia, mentre Akane stava per tirargli una sonora e immateriale martellata.

- Povera Akane ti aveva preparato il pranzo con tanto amore…. non te ne basta una, ti piace volare di fiore in fiore eh?

Ranma sprofondò ulteriormente nel suo imbarazzo e nel suo senso di colpa nei confronti di Akane.

- Volare? Fiori? Ci…ci manca solo lei! Quel maschiaccio incapace… -

- Se fossi io il fidanzato di Akane, altro che pazze che mi inseguono, starei tutto il giorno a pomici…
-
Daisuke diede una gomitata nelle costole all’amico, intimandolo di smettere.

- Con Akane? Non farei mai nulla con quel mas… -

- Sì sì maschiaccio privo di sex appeal, rozza, violenta etc…
-

La mano di Hiroshi sventolava come a cacciar via una mosca, recitando l’elenco di dolci epiteti usati dal codinato nei confronti della fidanzata.
Non credeva ad una sola parola del giovane Saotome.

- Se non vuoi che ti diano più fastidio scegline una e amen. E poi se Akane è un maschiaccio e non ti piace, perché avvolte rimani imbambolato a guardarla per minuti,
sei nervoso se lei ti ignora o l’aspetti sempre per tornare a casa? -
    Piccato.

- Beh…perché… sì insomma…oh dannazione.  -
Akane ridacchiava nel vederlo in difficoltà. Quei due erano davvero tremendi ma Ranma un po' se lo meritava.

- Non sai rispondere. Ci sei simpatico lo sai, ma sei un tale disastro con le donne… comunque se ti lasci con lei possiamo provarci noi vero? -
Ranma si rabbuiò. Quei due erano tanto cari quanto snervanti con la loro ossessione per la sua ragazza, spesso dimenticava che anche loro erano membri attivi dell' Akane fan club.

- Ehi ragazzi non vi ci mettete anche voi…è stata un giornata terribile. Sicuramente quando tornerò a casa lei mi darà il carico da cento -

- Potresti approfittarne, chiederle scusa e poi baciarla appassionatamente…. -

- Si certo così mi spedirebbe su Marte in pochi secondi. -
Davvero aveva contemplato questa possibilità?

- Ah ah! Allora la vuoi baciare! Lo sapevo che non potevi essere così pesce lesso…dicci a che punto sei arrivato? Baci, carezze o proprio quel… -
Ranma si portò le mani alla bocca shoccato, urlando un sonoro “idioti” agli amici, in quel preciso istante Akane, poté leggere nei suoi più profondi pensieri.

 * Quell…intendono fare l’amore? Oh kami se solo Akane sapesse che l’ho sognato e immaginato più volte, mi darebbe fuoco seduta stante…
se non fosse sempre così sulla difensiva forse io potr… ma chi voglio prendere in giro? Sono un codardo… non ho il coraggio di prenderla per mano,
figuriamoci baciarla o altro…eppure quando non ci scanniamo per gli altri, stiamo così’ bene insieme….*


La mora arrossì inverosimilmente a quei pensieri. Ranma la desiderava? L’aveva sognata, immaginata?
Non se lo sarebbe mai aspettato da uno che non fa altro che dirle quanto sia brutta e goffa.

*Che baka, è tanto coraggioso da affrontare demoni e spiriti ma non ha coraggio di avvicinarsi ed essere semplicemente carino con me… *
    

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Un forte e fresco refolo di vento le spettinò i capelli, offuscando la sua vista per qualche minuto. Aprì di nuovo gli occhi cercando di dare un tono agli ormai scompigliati vestiti.
Non era più sul tetto ma davanti ad un incantevole danza di fiocchi bianchi e perlescenti.

*Sono al parco! Ed è inverno…* 

Si guardò intorno con un espressione indecifrabile, non riusciva a collocare il periodo, fino al momento in cui vide due sagome avvicendarsi lente lungo il viale principale.
Erano loro due, che passeggiavano al ritorno da scuola.

- La casa sarà inagibile per un bel po’ -
Borbottò piano il codinato, evitando di guardarla.

- Di piuttosto che è irrecuperabile… -
Rispose lei con un risolino.

-Già, quelle pazze l’hanno rasa al suolo… -
Silenzio. Respiro.

- Senti Akane, mi spiace che adesso siamo tutti in casa vostra… ecco…io…

- Non dire sciocchezze la tua famiglia è sempre benvenuta da noi… lo sai… - Imbarazzo.

Akane nel vedersi da fuori, affianco a lui ebbe un tuffo al cuore. Sembravano davvero due innamorati a passeggio, ed erano anche piuttosto carini insieme.
Cerco di focalizzarsi sui pensieri di Ranma e sul suo sospettoso silenzio, visto che si aggiustava nervosamente il colletto  della casacca imbottita.

* Chissà se gli fa piacere che sia tornato da lei? Io sono così contento… ho mia madre ma anche la famiglia Tendo, infondo loro sono stati la mia prima vera famiglia…*
Lei invece gli passeggiava accanto pensosa, osservandosi le mani e lui non poté fare a meno di pensare alla faccenda dell’anello della madre. Che baraonda per una scatolina di compresse!

* Chissà se c’è rimasta male del fatto che non era un anello di fidanzamento?
Infondo siamo insieme da tre anni, le nostre famiglie ora sono unite, tra un anno finiremo la scuola…
oh kami ma che penso, darle un anello significherebbe dimostrare che… *


Il codinato l’osservò meglio. Akane era una ragazza semplice, non aveva mai preteso nulla da lui.
Era gelosa, sgraziata e lo riempiva di botte ma era sempre li per lui, accollandosi anche problemi non suoi e combattendo al suo fianco senza lamentarsi mai.

*Come una vera fidanzata… infondo tu sei sempre stata l’unica…* 

Un’altra folata di vento. Ranma notò che la pesante sciarpa di Akane si era sciolta. Con un gesto fluido e gentile gliela risistemò meglio sulle spalle, facendola rabbrividire.
Per un lungo attimo i due si guardarono negli occhi, dicendosi mille parole ma ancora troppo codardi per dargli voce.

* Un giorno riuscirò a parlarti dei miei veri sentimenti… magari con un vero anello… non lo darei a nessun altra. Lo sai vero?*  

La mora che ascoltava il flusso mentale di quello sconclusionato del suo baka si commosse.
Ranma l’amava, nonostante tutte le apparenze il suo cuore aveva scelto lei e di questo non poteva che gioirne.
Le calde lacrime annebbiarono i suoi occhi, sfocando in piccoli punti di luce colorati lo scenario invernale.




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- Ranma kun, potresti darmi una mano? -
La dolce voce di Kasumi gli arrivava ovattata. Akane aprì gli occhi felice di trovarsi nella sua stanza. Si guardò intorno. Scatoloni e vari abiti sul letto.

* Mi sembra di aver fatto un po' di pulizia degli armadi in primavera, proprio dopo il…*

- Si Kasumi san arrivo! -

La voce di Ranma era squillante e vicina, evidentemente stava scendendo dalla sua stanza per aiutare la sorella.
In quel preciso istante vide se stessa entrare in camera. Aveva appena finito di farsi il bagno a quanto pareva.
Scese al piano di sotto per incontrare il suo fidanzato e sapere cosa Kasumi gli avrebbe chiesto.

- Eccomi, mi cercavi? -

- Si Ranma, volevo chiederti di prendere questi due pacchi, uno è tuo e l’altro di Akane, sono i vestiti del matrimonio, sono appena tornati dalla lavanderia. -

- Oh… -
L’espressione del ragazzo era indecifrabile.

- Sono riuscita a rammendarli e la lavanderia ha fatto un miracolo. Sono di nuovo lindi e puliti. -

- Ok, glielo porto, dovrebbe essere in camera giusto? -

- Credo si stia facendo ancora il bagno… ah Ranma, di ad Akane di non provare a buttarlo via di nuovo. Non è carino visto che papà ha speso un sacco di soldi. -
 
Il ragazzo la guardò incredulo.

*Voleva buttarlo via?*

- Beh sì, suppongo che dopo quel che è successo, quel vestito sia solo un concentrato di brutti ricordi,
però magari quando vi sposerete sul serio possiamo modificarlo un po’, non credi?
-

Il sorriso ingenuo della maggiore delle Tendo era disarmante.

- Eh eh eh… forse è meglio che lo porti su. -
Come svuotato si trascinò sulle scale verso la sua camera. Akane lo seguiva cercando di leggergli nel pensiero.


* Vuole buttarlo via… vuole cancellare tutto. Magari bastasse buttare via qualcosa per dimenticare…
non riesco a togliermi di mente la sua figura avvolta in quel vestito. Era davvero bellissima…
e se quella baraonda di idioti non ci avesse disturbato forse io sarei un uomo completo e anche sposato… *


Lo vide diventare color pulce per poi raggelarsi difronte la porta con la paperella gialla.

* Speriamo che non sia in camera, non ho voglia di litigare con lei, ultimamente è ancora più intrattabile… ma sì farò così... glielo lascio sul letto con un bigliettino…  *

Istintivamente aprì la porta convintissimo della sua assenza, invece si era trovato di fronte ad un’ Akane nell’atto di infilarsi un vestitino.
Ebbe appena il tempo di guardare la chiara stoffa accarezzarle la pelle e nascondere le sue belle gambe.

- Non si usa più bussare? -

*Ahi cominciamo bene…*

- Sc…scusa è che Kasumi mi aveva detto che eri andata a farti un bagno… -

- E quindi pensavi di entrare nella mia camera di nascosto?
- Perché con le parole Ranma era proprio un disastro.

- Ehi! Non è che volessi entrare in camera tua! Che ci dovrei venire a fare!? -

- Senti un po' hai intenzione di litigare?
- Borbottò  alla ricerca della spada da kendo.

- Affatto. Volevo solo darti questo, è arrivato oggi dalla lavanderia e Kasumi mi ha chiesto di portartelo, non volevo certo disturbarla sua altezza! -
Gli occhi di lei saettarono da lui al pacco che stringeva tra le mani, intuendo al volo di cosa si trattasse.

- Per quanto mi riguarda lo puoi buttare, non lo voglio. -
Ranma la guardava incredulo, davvero non voleva il vestito che aveva scelto con tanta cura per quel giorno?     

- Kasumi ha detto di non buttarlo. -

- Il mio armadio è già pieno e non so davvero cosa farmene. Non mi servirà più un abito da sposa, quindi puoi anche dargli fuoco per quel che mi riguarda. -


Certo che era testarda! Ranma poteva scorgere nei suoi occhi rabbia mista a tristezza e in un angolino del suo cuore si sentì dannatamente in colpa.

* Stupida… davvero non ti importa nulla? *

- Visto che il problema è risolto puoi anche uscire dalla stanza, ho da fare. -

- Ma io.. ma…
-

La mora lo spinse fuori in malo modo e Ranma rimase imbambolato con i pacchi in mano fuori la porta.

- Non sei affatto carina! Grr…-

* e adesso cosa me ne faccio? Anche io non ho poi tutto questo spazio nell’armadio! Forse in soffitta… *
  -

Akane lo seguiva per il corridoio. Aveva assistito a tutta la scena.

* Certo che arrabbiata faccio davvero paura…*

Ranma nel frattempo aveva abbassato la scaletta della soffitta ed era salito cercando di trovare un po' di posto a quei vestiti.
Accese la luce e rovistando tra gli scatoloni, trovò un baule abbastanza grande da contenerli.

- Perfetto li metterò li! -

 Nell’avvicinarsi però inciampò in un paio di pesi, messi li a casaccio e per bloccare la caduta fece strappare via l’involucro che conteneva gli abiti.
Un candido bagliore emerse tra le sue mani. Il ragazzo preso dalla curiosità, li tirò fuori per osservarli.
Non ne aveva avuto il tempo quel giorno ma i loro vestiti erano davvero belli. Mise l’abito da sposa vicino al suo tuxedo,
strizzando gli occhi e immaginandosi lui che teneva per mano Akane.

* Che peccato però… forse però ha ragione Kasumi, è meglio conservarli infondo potrebbero tornare utili un giorno…* -
Akane dietro di lui poteva percepire i suoi pensieri e rabbrividì.

Si avvicinò al vestito da sposa e staccò un piccolo fiore infilandoselo in tasca. Ripose gli abiti con cura nel baule, richiudendolo ermeticamente.

- Ho come il presentimento che non passerà poi tanto tempo prima di tornare qua su.. -

Ranma sorrideva e canticchiando si avviò giù. Akane rimase allibita a guardarlo.
Forse stava crescendo o più semplicemente aveva smesso di combattere contro se stesso e stava accettando i suoi sentimenti.

* spero tanto tu abbia ragione… vorrei tanto anche io che quel giorno non fosse lontano…*







Note dell' autrice:

Eccoci qua, come promesso eccovi i ricordi di Ranma. Come saggiamente Happosai ha fatto notare al nostro codinato,
per far funzionare la polvere bisogna esprimere un desiderio e in
questo caso quello di Akane era sapere perchè Ranma si comporta così con lei... ed ecco svelato il segreto, che infondo conosciamo tutti. Ahahah.
E' per questo che non ci sono ricordi di lui da piccolo ma partono dai primi episodi del manga.

Il primo incontro secondo me è stato decisivo è li che Ranma ha tirato un pò il freno adattandosi alla realtà di Nerima.
Era curioso e affascinato da una ragazza normale ma soprattutto forte e gentile come Akane.
Credo proprio che tra i due il primo ad essere stato fulminato dall'amore è stato proprio Ranchan, che ne pensate?

Nel secondo ricordo ho voluto dare anche a lui un ambientazione scolastica. Infondo il Furinkan, teatro di scontri e
battaglie di ogni genere è anche la sua quotidianeità adolescenziale e per Ranma che di normalità ne ha conosciuta ben poca è luogo anche di rifugio e amicizie.
Infatti io Hiroshi e Daisuke li adoro. Sono uno spasso e poi sono gli amici ideali. Ho sempre pensato che fossero di grande conforto per il
nostro protagonista, nonostante la marginalità dei personaggi. Non trovate?

Nel terzo ricordo è arrivato il momento di dedicare ai protagonisti un momento tutto loro. Quotidiano come il ritorno a casa ma contornato da uno scenario innevato e romantico.
Tutta la questione della scatolina porta pillole mi ha sempre affascinato e sono sicurissima che Ranma fosse al settimo cielo quando sono ritornati a vivere tutti dai Tendo.
Infondo i Tendo sono stati la sua vera famiglia. Pazienti, ospitali e un pò svitati come lui, infondo anche Nodoka è adorabile e a fare da "mamma" alle ragazze tendo non è poi così una cattiva idea...
in più è in questo momento che Ranma non considera poi così remota l'eventualità di sposarsi.
I segni sono evidenti: come guarda Akane quando riceve la scatolina, come risponde ai genitori quando vestono Akane da sposa e cercano di unirli forzatamente, insomma ci sono millemila
elementi della sua crescita che conoscete senz altro meglio di me. Ed è questo che ho voluto affrontare anche nel quarto ricordo.
La questione abito da sposa mi ha sempre attirato. Apparte il matrimonio organizzato in 10 nanosecondi, il signor Soun è un wedding planner da paura ahahah!
Mi sono sempre chiesta ma dopo? Come si sono appianate le cose? Akane come ha reagito a quella baraonda? E Ranma ha realizzato che stava per sposarsi?
Ecco questa è una mia interpretazione personale, mettendoci un tocco di romanticismo e descrivendo come sempre un momento molto semplice e casalingo.

Beh che dire ci vediamo al prossimo capitolo, vediamo un pò se questi due baka riusciranno a venirsi incontro e finalmente portare la loro relazione ad un passo successivo.
Grazie di cuore a tutte le persone che si sono fermate a leggere e a chi ha lasciato un graditissimo segno del proprio passaggio con un commento. Sono felice e onorata che il mio modo di scrivere vi piaccia e che il fandom di Ranma sia sempre così popolato e ricco nonostante l'età del manga.

Grazie di cuore.

karmy

  
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