Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: LollyUnicorni    27/09/2014    0 recensioni
-"Sai ti capisco , anche io camminavo con il viso basso , avevo paura dei giudizi degli altri!"-
-"Tu sei Justin Bieber, tu non hai paura di niente."-
-"Andiamo Emma , tutti abbiamo paura di qualcosa."-
-"Tu di cosa hai paura ?"-
-"Di rimanere solo."-
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Stop it
Con un grugnito aprì leggermente gli occhi infastidita da qualcosa, non per il freddo o i raggi di luce che mi accecarono a primo impatto, ma per la sensazione di essere osservata. Girai la testa verso il letto e la coperta era leggermente alzata e potevo a malapena intravedere due pupille brillare sotto i pochi e flebili raggi del sole che riuscivano ad arrivare lì. Sospirai alzandomi a sedere e mi stiracchiai, ma non servì a nulla il mal di schiena non voleva proprio sparire. 
<<-So che sei sveglio, smettila di fare il bambino!->> la mia voce era al di poco orribile, quel miscuglio tra sonno e fastidio , la facevano risultare maschile.
Justin senza aggiungere altro al suo grugnito infastidito scoprì la testa facendo vedere i suoi capelli spettinati, i suoi occhi gonfi e piccoli lo facevano somigliare a un hobbit: un hobbit molto bello. 
Io non ero di certo meglio, le labbra gonfie da sembrare rifatte, le borse sotto gli occhi accentuate del viso pallido e il senso di vomito mi faceva capire che non erano le sette e mezza. 
Mi alzai con la direzione del bagno, dovevo farmi una doccia per riscaldarmi , dormendo vicino alla finestra avevo capito che il pavimento era più comodo e caldo.
Dopo circa mezz'ora di doccia , quando uscì il mio letto era vuoto e i suoi vestiti erano spariti ,era andato via lasciando dietro di lui un letto sfatto e il suo profumo. Come poterlo biasimare. 
Per le sette e venti ormai ero pronta per andare a scuola e quando andai in cucina fui sorpresa di trovare delle ciambelle al cioccolato sulla mensola, prendendone una tra le mani sentì che era ancora calda e sicuramente mia madre non sarebbe mai uscita per comprarmi la colazione, quindi l'unico sospettato era Justin! 
A scuola non lo vedi, ne' a prima ora ne' all'uscita, ne' i giorni seguenti.Non che mi sentissi triste o cose del genere ci ero solo rimasta male perché volevo ringraziarlo per la colazione. Ma quella scomparsa di pochi giorni senza nessuna traccia mi faceva sospettare un'altra settimana senza la sua fastidiosa presenza, e questo rendeva la mia vita di nuovo monotona e noiosa. 
<<-Emma!->> mi sembrò di aver sentito il mio nome o forse era la mia mente a giocare brutti scherzi, in fondo mi capitava di sentire voci quando rifletto troppo.
<<-Emma!->> mi girai con una faccia contrariata mentre i miei occhi vagavano intorno alle persone focalizzando i loro visi, cosa molto difficile perché ero abbastanza distratta, ma alla fine riconobbi il viso di Malik e Harry che si avvicinavano a me.
<<-Sono circa cinque minuti che ti chiamiamo!->> la voce infastidita di Harry , mi faceva capire che era vero.
Possibile che non mi fossi accorta di loro? 
Sospirai massaggiandomi le tempie, iniziando a sentire fitte alla testa e piccoli brividi assalirmi, raffreddore? 
<<-Emma?->> alzai di nuovo il viso verso di loro con l'espressione confusa e scombussolata.
<< - Mh? - >> 
<<-Oggi sei molto distratta, stamattina Louis ti ha salutata e tu non hai risposto.->> mi infirmò Harry osservandomi.
Da stamattina non avevo sentito nessuna voce, il mondo per me si era fermato , mi ero chiusa in una bolla lontana da tutto e tutti dove stavo bene. C'era qualcosa che non andava.
<<-Io->> sospirai <<-andiamo a prenderci una cioccolata calda->> conclusi camminando senza nemmeno aspettare una loro risposta.
<<-Okay! Ora ci dici cosa ti succede?->> Harry mi fissava mentre Malik si era appena messo a fumare una sigaretta con fare disinteressato e menefreghista, adatto solo a lui.
<<-Nulla->> mi scappò in automatico, i miei problemi non li riguardavano.
<<-È solo un momento.. No->> conclusi concentrandomi sulla mia cioccolata calda, oltre a dei biscotti di questa mattina non avevano mangiato altro.
Passarono momenti di silenzio imbarazzante dove i guardavo la cioccolata calda tra le mie mani immersa nei miei pensieri , Harry roteava gli occhi e Malik beveva la sua cola. Quel silenzio fu interrotto dal cellulare del riccio che se ne andò per rispondere.
<<-È per via di Bieber?->> la voce sicura e roca di Zayn mi fece spalancare gli occhi.
<<-Ma ti pare!->> sorrisi lasciandomi scappare una risatina nervosa. 
Non sapevo nemmeno io perché ero incazzata, o meglio mi sentivo confusa dal suo carattere del cazzo! Ritorna dopo una settimana dicendomi frasi da film e poi sparisce di nuovo senza salutare, solo con delle fottute ciambelle. Il tutto mi faceva abbastanza incazzare, tranne le ciambelle quelle erano ottime!
Mi sentivo usata, era venuto da me quando aveva bisogno d'aiuto e poi era di nuovo sparito come era tornato, senza lasciar tracce!
<<-Prendi->> mi porse una sigaretta appena accesa e con uno scatto automatico la presi portandola alle labbra e aspirando la sua nicotina, mi bruciò la gola, mi sentivo meglio:più libera.Ma nello stesso tempo in qui fumavo pensavo che quella non ero io. Feci un altro paio di tiri e poi gliela ripassai, con un respiro profondo ispirai tutto il fumo intorno a me :facendomi sentire un nodo nei polmoni che mi impediva di respirare. 
Posai i soldi sul tavolo graffiato del bar con sù la mia tazza ancora mezza piena e me ne andai senza dire una parola.
Controllai il cellulare nessuna chiamata o messaggio da parte sua, come aspettarsi il contrario. Quando arrivai a casa sentii mia madre lamentarsi per l'odore di fumo che avevo portato con me e senza farmi parlare mi cacciò fuori chiudendo a chiave la porta.
Rimasi abbastanza sorpresa e continuai a guardare il legno della porta per cinque minuti buoni per poi sedermi sulle scale e guardare il muro di fronte a me. Era bianco, ben detto prima era bianco , ora si stava ingiallendo , ha piccole crepe e graffi di colore grigio. La luce che filtrava dalla piccola finestra a sbarre in alto era fiocca e sui toni arancioni , un raggio illuminò la mia lacrima che scendeva in silenzio sulla mia guancia e poi piano piano , tutto iniziò a diventare sfocato. 
<<-Emma->> alzai subito lo sguardo pensando che fosse Justin.
Perché pensai a lui? 
Era mia madre che aveva aperto la porta e mi stava richiamando dentro dicendomi di buttare la spazzatura.
La mia vita era tornata monotona e noiosa, come prima di conoscerlo ed era strano ,erano passate solo delle giornate da quando era andato via da casa mia.
Potevo dire che Bieber lasciava veramente il segno quando passava.
Il mio cellulare vibrò e lo presi di scatto pensando fosse lui, e invece era Demi che mi chiedeva di andare a scuola insieme il giorno dopo.
Vibrò di nuovo e questa volta era un numero privato che mi fece brillare gli occhi e un sorriso spuntò sulle mie labbra.
"Smettila." Un'unica parola che mi lasciò spiazzata. Le mani mi tremarono e un sorriso più grande si impossessò della mia bocca. 
Vibrò di nuovo. E di nuovo ancora. Fino a quando non risposi alla chiamata.
<<-Si?->> sussurrai leggermente, attendevo delle spiegazioni:sul perché era sparito , sul suo comportamento, ma me le avrebbe mai date?
  
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