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Autore: ezechiele    27/09/2014    1 recensioni
Sofia, una ragazza di 17 anni, ancora inconscia del terribile destino che la aspetta sarà costretta a crescere in fretta ed ad apprendere il suo posto nel mondo, un posto importante e impegnativo che non potrà rifiutare.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO1
Una mattina particolare...
 
Il sole splendeva alto di una luce intensa e avvolgente, piccoli timidi raggi penetravano dalla finestra rendendo lo spazio circostante sempre più definito, una sedia turchina spinta appena sotto una scrivania di mogano, piccoli pooster appesi alle pareti e un letto, anch'esso turchino che ospitava una graziosa creatura.
''Sbrigati! o farai tardi a lezione!'' disse una voce femminile acuta proveniente dalla stanza affianco.
Dal letto si intravide un piccolo movimento che ben preso si trasformo in una frenetica lotta per decretare il vincitore tra la forza di volontà della giovane figura e il potente cuscino morbido in cui il suo viso era affondato.
Con non poca fatica si alzò, si sistemò i capelli e si diresse verso il bagno.
appena vi entrò vide subito, come un re sul trono, il suo grazioso gatto intento a scrutarla dalla tazza del water, gli fece un cenno con la mano e si specchiò.
Una ragazza di 17 anni comparve nello specchio; lentiggini sul viso, un septuum al naso, capelli di una sfumatura azzurrina, e occhi cristallini color ghiaccio.
Al collo un pendaglio di forma irregolare color violetto spendeva di una luce fioca, a malapena visibile.
Fece scorrere l'acqua, si risciacquò in fretta e, riacquisita lucidità e fatta mente locale sull'ora, corse in camera da letto per vestirsi, prese la prima maglietta che le venne a tiro, una T-shirt viola, si mise un paio di jeans color blu scuro prese su la cartella e si fiondò fuori dalla porta della sua piccola casa, non prima però di aver salutato sua madre, intenta a fare colazione in cucina, e suo padre, immobile dentro una cornice sul davanzale.
Riuscì a prendere l'autobus appena in tempo e ansimante si sedette consapevole di dover sopportare un'altra terribile noiosa giornata.
L'autobus si fermò davanti alla sua scuola, prese forza e scese.
Appena i suoi stivali neri toccarono il suolo sentì una forte vibrazione invaderle il corpo, arrivare fino alla testa e per poi dissolversi.
L'atmosfera intorno a lei parve mutare, comparve la nebbia, si dissolse l'immagine della scuola e tutto venne ricoperta di una fitta oscurità. Iniziarono a bruciarle gli occhi e, preoccupata iniziò  a sbatterli violentemente; ad un certo punto sembrò quasi riuscire a vedere una figura a qualche centinaia di metri dinnanzi a lei, una figura incappucciata, cupa e con aria tenebrosa.
Vide che teneva in mano un pugnale che emanava una luce argentea e con un simbolo violaceo sulla lama.
Una forte sgommata di una macchina poco più in là la fece trasalire, distolse lo sguardo per un attimo e quando finalmente si rivoltò verso il luogo in cui aveva visto la figura misteriosa vide solamente il vuoto.
Una fitta le trafisse il petto, svenne.

 
   
 
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