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Autore: Red Robin_Shurei    06/10/2008    7 recensioni
Roy prese il suo giaccone e s'incamminò mesto verso l'uscita.
Non sarebbe mai stata sua.
La sua presenza gli sembrava indispensabile Ma inesistente.
Non avrebbe potuto avere una storia con lei.
Con l'unico frutto proibito di ogni uomo.
Soprattutto, era proibita a lui.
Ciaooo a tutti!! ^^^ Noi siamo Red Robin e Shurei con una nuova RoyA da proporvi ^^^ Speriamo che vi piaccia e, di aver attirato la vostra attenzione ciaoo!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Fma azione-1

 

Cap 1: Giornate insolite



Roy guardò l'ora dall'orologio appeso alla parete.
Chiuse gli occhi e sospirò...
Riaprì le sue iridi nere ed incrociò lo sguardo della donna davanti a se.
Il Tenente Hawkeye.

Riza dal canto suo, notò la svogliatezza del suo superiore.. nello svolgere il suo lavoro
Con la coda dell'occhio senza farsi notare, l'osservava, incrociando il suo sguardo
Occhi fatti d'oblio... in cui era facile perdersi... ecco cosa pensava la donna...
Poi.. tornando alla realtà.. realtà dove lui e lei... non potevano aver legami...
E guardando il tavolo notò l'ennesima pila di documenti da far firmare al colonnello
Allora sospirando si avvicinò alla sua scrivania
Dove quest'ultimo era con lo sguardo perso

-Colonnello Mustang, ci sono altri documenti che richiedono la sua firma!-
Disse la donna

Il moro si riscosse.
Sorrise mellifluo picchiettando un dito sull'orologio d'Argento.

-Il mio turno è finito, come il suo Tenente.-
Guizzò gli occhi su i suoi abiti.

"Un giorno chissà"
Pensava amaro.
Sarebbe mai riuscito a portarla a cena fuori?

-Bene allora mi congedo... andiamo Black Hayate...-
La donna prese gli abiti e porse il soprabito al colonnello, mentre lei indossava il suo
Poi chiamò il cane e aprì la porta

Roy prese il suo giaccone e s'incamminò mesto verso l'uscita
Non sarebbe mai stata sua.
La sua presenza gli sembrava indispensabile
Ma inesistente.
Non avrebbe potuto avere una storia con lei.
Con l'unico frutto proibito di ogni uomo.
Soprattutto, era proibita a lui.

Arrivò davanti la macchina e dopo esserci salito, mise in moto.
Una ventina di minuti, si ritrovava sdraiato sul divano del suo appartamento.
Sentì il cuore fremere di gioia
Gioia che avrebbe dovuto frenare
Doveva frenare i suoi sentimenti.
Frenare se stesso.

Riza al contrario, percorse la strada di casa a piedi col piccolo Black Hayate..
Mentre pensava a lui...
A quel testardo e cieco di un superiore...
Avrebbe voluto rivelargli i suoi sentimenti...
Ma la sua scorza da dura non glielo permetteva.
Si accontentava di guardarlo da lontano.

Arrivata a casa, diede da mangiare al cane e, dopo essersi spogliata
Entrò in doccia per rinfrescarsi e riflettere sui suoi sentimenti
Sentimenti repressi, che andavano oltre l'immaginazione...

Con un piede andò ad aprire un armadietto accanto al bracciolo del divano.
Si tirò su lentamente non appena lo sportello gli permise di vedere le bottiglie.
Si strofinò un occhio che gli prudeva e andò a stappare uno degli alcolici.
Era wisky
Un ottimo wisky
Uno di quelli che gli facevano dimenticare le giornate pesanti e il suo stato d'animo.
Sembrava un cane bastonato.
dopo un lungo sorso, posò la bottiglia sul tavolino accanto al divano.
Si levò la giacca e la camicia
Rimase a torso nudo
Faceva caldo.

Riza uscita dalla doccia cadde a peso morto sul letto..
Incrociò le braccia sugli occhi, pensando ad un'amore impossibile...
Poi senza accorgersene si addormentò ancora tutta bagnata
Fino all'indomani

Roy continuò a bere sino allo sfinimento
Quando si accorse del mal di testa, decise di farsi forza.
Si alzò, dirigendosi sul suo comodo materasso.

Roy sbattè le palpebre frastornato.

Aveva dormito più del previsto...
Riza, lo avrebbe fatto fuori.
Si brigò nel lavarsi e vestirsi.
Si tagliò col rasoio per farsi la barba di fretta e furia.
In poco tempo fu in ufficio.

Riza, notando il fatto che ha dormito bagnata,
Si era buscata un bel raffreddore
Il cane l'osservava
Si preparò ed uscì. Stranamente arrivò in ritardo, rispetto al taisa!

Il Colonnello entrando, dopo varie prove di scuse, iniziò a sparare una raffica di idiozie, quando si accorse che qualcosa non andava.
Si guardò attorno e capì che gli mancava qualcosa
Non sapeva cosa di preciso
Poi, ci arrivò

"Il Tenente dov'è?"
Dopo un quarto d'ora.. ecco arrivare Riza col cane..

-Scusate il ritardo... etch!-
La donna raffreddata lasciò tutti senza parole, e,
"Accidenti che figura proprio davanti a lui"

Roy si girò notando la donna.
I suoi occhi furbi la catturarono.
-Tenente stamani sono arrivato puntuale come vede-
Si era parato le spalle per puro miracolo.
Non osava immaginare la sua fine.

-Bravo colonnello! Per una volta!-
La donna si sedette al suo posto, cominciando a smistare le pratiche per poi darle al colonnello


Riza non si smentiva mai
Riza rimaneva sempre Riza
Ecco, cose gli piaceva di lei. che fosse se stessa
Solo lei.

Nonostante il brutto raffreddore buscatasi, il tenente Hawkeye, conduceva il suo lavoro in modo impeccabile.
Smistava le pratiche, si occupava della sorveglianza del suo superiore scansafatiche e si prendeva cura del suo cagnolino, che percepiva chiaramente il suo stato di malessere.
Riza minuto dopo minuto, diventava sempre più rossa in viso e di questo il taisa se ne accorse.

Roy notò il volto della donna che man mano andava ad arrossarsi...
La vide reggersi poco bene in piedi.
Le si avvicinò con cautela...
Non voleva che gli impallinasse il di dietro per un errore...

Riza non notò minimente l'avvicinarsi del superiore.
La vista le si appannava, le gambe a poco a poco cedettero...
E poi... tutto diventò buio...
Le voci... si sentivano in lontananza..
Ed infine... silenzio.

Roy la vide cedere.
Le sue gambe farsi molli...
L'afferrò prima che potesse cadere.
La stese su uno dei suoi divanetti e aprì la porta chiamando qualcuno, per poterla portare in infermeria.

Al suo risveglio, Riza era sdraiata su un letto caldo e morbido
Le voci erano ancora confuse...
Le immagini torbide...
Piano piano, mise a fuoco l'immagine, che le stava davanti.
Il volto "preoccupato" del colonnello...
Poi un flebile sussurro

-Ma dove sono...-
Il Taisa si era preoccupato dai fuggevoli sguardi alla donna.
Cercava di capire dai medici qualcosa che lo facesse tranquillizzare.
Prendendola in braccio, aveva sentito la donna bollente.

-Quante volte glielo dobbiamo dire Taisa Mustang! Il Tenente ha solo una febbre alta...- disse il medico
L'uomo abbassò il capo sconfitto...
Sicuramente si stava preoccupando inutilmente.

Febbre!?
La donna chiaramente non capì la situazione...
Il suo stato di torpore, era così intenso...
Che non le dava il tempo materiale per ragionare, con calma e razionalità

-Ta... Taisa... Ma cosa...-
L'uomo si sentì chiamare flebilmente.
Si avvicinò alla donna.

-Tenente, si riposi, sta male...-
Vide le occhiate del medico che lo intimava a ritornare la suo lavoro.

-Verrò più tardi da lei, sennò domani.-
La salutò andandosene via sconfitto...
Quella era un'ottima scusa anche per non lavorare.

-Riposare..!? Ma cos'ho..!?-
Domandò la donna tentando di sedere sul letto
Riza ancora non capiva, quello che le stava succedendo,
Nella mente, solo una grande confusione nulla di più...
Oltre all'immagine del Taisa che varcava la soglia.

Il moro ritornò nell'ufficio.
Si sedette alla scrivania...
Poggiò la testa su una mano...
Doveva prendere coraggio...
Doveva dirglielo...
A lui piaceva veramente Riza.
Glielo avrebbe detto a debita distanza, quando si sarebbe ripresa.

Riza dal canto suo,
Non poteva fare altro che rimanere a letto
Infondo, anche se non lo avrebbe mai ammesso
Stava male e aveva bisogno di riposo

Finalmente il turno dell'uomo finì.
Era al settimo cielo.
Voleva andare a trovare la donna...
Ma sicuramente si sarebbe scoperto troppo.
Non voleva nemmeno mandarle segnali in proposito del suo amore.
Tornò a casa

Riza intanto continuava a dormire calma e pacifica,
In quel letto d'ospedale.
Sapeva bene che i suoi pensieri sul Taisa...
Erano solo sogni destinati a svanire.
Dato che lui... non la degnava di uno sguardo.
O se erano quegli sguardi ammiccanti di tutti i giorni...
Purtroppo non le davano alcuna fiducia

Finalmente si buttò sul suo letto, dopo aver passato la serata al bar, in compagnia di Maes...
Il suo migliore amico, a cui non poteva nascondere nulla.
Nonostante ciò...
Dinnanzi a lui si trovava una ragazza tutta curve...
Ma soprattutto, nuda.
Quello era, il suo modo del cazzo
Per distrarsi diceva...

Ore e ore passate a dormire.
Riza si svegliò nel letto d'ospedale.. e si accorse che tutto quello che era successo,
Non era un sogno.
Ai piedi del letto, il piccolo Black Hayate dormiva accovacciato, con il musetto sulle zampette distese..
Questa visione dolce, faceva sorridere Riza

"Allora qualcuno di preoccupa per me"
Pensò dando una carezza affettuosa alla bestiola

Il moro aprì gli occhi sentendo la porta aprirsi...
Era Huges.
Era stato lui a consigliargli di provare a fare verso di lei, un gesto carino...
Magari anonimo.
Gliene fu in un qualche modo grato, perchè dopo l'ennesima notte di svago, si era diretto a casa della bionda:
Aveva lui le sue chiavi di casa, e aveva preso il cucciolo, dopo avergli dato da mangiare e lo aveva portato dal Tenente.
I cani non erano ammessi, ma era riuscito a fare un eccezzione

Riza allora accarezzava la bestiola sorridendo...
Poi... il sonno si fece sentire nuovamente.
E stendendosi nuovamente
Riprese a dormire... fino al mattino seguente.

Il moro passò un altro giorno senza la compagnia della donna...
Gli faceva uno strano effetto, ma lo rilassava.
Si diresse fuori, in infermeria, voleva vederla e sapere come stava.
Trovò Havoc fuori dalla porta.
Anche lui aveva avuto la sua stessa idea.
Dalla stanza si sentivano le lamentele dell'infermiera

-Tenente non deve alzarsi! E' ancora piuttosto debole..-
Disse l'infermiera bloccando il tenente che voleva a tutti i costi alzarsi dal letto.
Riza testarda, voleva tornare al lavoro ma la donna glielo impediva.

Roy e Havoc che sentirono fuori dalla porta dei strani "movimenti", si fiondarono dentro la stanza senza ripensamenti.
Il moro la fece rimanere al letto senza fatica.
Havoc, da brava volpe che era, si congedò subito trovando una scusa.
Anche lui, sapeva della situazione del suo superiore...
Erano amici in fondo, come non capirlo?

Riza era costretta a letto.
Sul suo volto si dipinse un "adorabile" broncio.

-Perchè!? io sto bene! posso tornare al lavoro!-
Terminò la giovane mettendosi a braccia conserte.
Roy si sedette sul suo letto, ridacchiando.

-Tenente, è più debole del solito, si sarebbe dimenata di più se fosse stata bene. Si riposi ancora e, se le preme di sapere se sto facendo il mio lavoro.. beh, potrà attestarlo, quando la dimetteranno e poi, vedrà di spararmi. Meglio che per il momento si riprenda.-
Soppesò con cura le parole.
Nulla doveva trasparire dalla sua bocca.

Il broncio rimase sul viso del tenente,
Solo un'affettuosa leccatina, del suo fedele Black Hayate,
Glielo fece scomparire.
Le parole del taisa, sembravano sincere ma..
Qualcosa non tornava alla giovane soldatessa.

-Non mi guardi così... è la verità!-
La verità, era che lui non aveva nemmeno toccato le vecchie scartoffie, con ormai tre dita di polvere da una vita...
Figurarsi quelle nuove.
Decise che sarebbe morto poi.
In quei giorni voleva divertirsi e mettere in chiaro le sue idee.
E quale situazione migliore per farlo, se non con Riza malata?

-Voglio crederle colonnello. Ma.. se quando torno non trovo tutte le pratiche firmate e consegnate, Gliele farò firmare a suon di spari! sono stata sufficientemente chiara!?-
Domandò la donna accarezzando il cane, seduto sulle sue ginocchia..

L'altro ridacchiò un pò nervoso.
Avrebbe sgobbato a sufficienza a tempo debito.
In quei giorni, non ne aveva minimamente voglia.
Si alzò di scatto.

-Io devo andare, ci vediamo Tenete e rimanga al letto, finché non la dimetteranno.-
Il Colonnello, era si un gran bastardo e donnaiolo distruttore di cuori anche...
Ma si sarebbe preoccupato dei suoi sottoposti, sempre e in egual modo.

Sul volto di Riza comparve un timido sorriso..
Evento molto raro e unico.

"Eh! che ci posso fare! gli ordini del taisa non si discutono.. quindi.. me ne rimango buona a letto.. Chissà se lavora veramente.. mah!?"
Pensava la ragazza sdraiandosi con il suo fedele cagnolino, accoccolatosi accanto a lei.

Roy tornò nuovamente al suo ufficio.
Doveva categoricamente dirglielo...
Ma come fare?
I dubbi lo assalirono feroci.

Riza in serata venne visitata dal medico.
gli ultimi accertamenti, erano positivi.. e quindi il tenente poteva essere tranquillamente dimesso.





 

*Wee! Salve a tutti, me finalmente ho fatto una nuova ficcy con Shurei, (è una RoyAi)... spero che il nostro stile scrittura vi piaccia! ndRR*
*
Concordo con RR e spero che vi piaccia! ndShurei*
*
E se se voi volete che la storia si spinga oltre °sguardo maledettamente malizioso°... bhhahahahhahha!!.. Shurei ne sarà sicuramente molto felice °Sguardo malefico° ndRR *
*
Se se... credici... ndShurei*
*
Ma noooooo! Sti sto facendo scuola °Altro sguardo malizioso° ndRR*
*
-.- come te pare... ndShurei*

Questo è solo il pizzico della nostra follia...




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E noi  XD!!


  
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