The end
Urla.
Silenzio.
Nulla.
Il tonfo lontano delle ginocchia che colpiscono il pavimento.
Il tremore di una mano che si tende verso la morte.
Il dolore di un cuore rimasto solo.
Sospesa nell’aria.
Né in cielo né in terra.
Né morta né viva.
Torna da me…
Un lampo di luce verde
le sfiorò il viso, ma lei non si mosse.
Una risata crudele e
isterica la raggiunse.
Maledetta…
“Cosa
c’è, feccia? Qualcuno ha
mandato il tuo ibrido dove meritava di stare?”
Ancora una risatina di
scherno.
Maledetta…
“Alzati, piccola
traditrice!”
La serva più fedele
del Signore Oscuro attese, la bacchetta levata, lo sguardo malvagio.
Cosa faccio qui? Senza di te?
“Difenditi, codarda!”
Un altro lampo di
luce, a pochi centimetri dalle sue ginocchia.
“Alzati!”
Sollevo gli occhi, li poso su di lei.
Morirai.
Urla.
Silenzio.
Nulla.
Il nostro bambino…
L’ultima sferzata,
letale.
Il tonfo lontano di un corpo che colpisce il pavimento.
Il tremore di una mano bianca che si tende, verso il cielo che non vede.
Il dolore di un cuore che tenta di ricongiungere le sue due metà.
Risata diabolica.
Sospesa nell’aria.
Né in cielo né in terra.
Né morta né viva?
L’ultimo respiro.
Perdonami.