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Autore: The Ghostface    28/09/2014    6 recensioni
Un folle dal cuore intriso di malvagità minaccia di attuare il più assurdo, rischioso e geniale dei piani, teneterà di liberare un potere celato al mondo da eoni, un potere senza uguali e di controllaro.
Ma i suoi progetti saranno stravolti dai suoi sentimenti verso Stella Rubia.
E sia lei che i Titans ce la metteranno tutta per sconfiggerlo e salvare Corvina, caduta nelle sue grinfie.
Chi attacca un Titan deve vedersela con tutti i Titans.
Una storia ricca di mistero e azione, in cui personaggi classici, nuovi e dimenticati si sfideranno tra loro per ottenere un ruolo nel grande gioco delle vendette.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Rigor Mortis'
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Epilogo.
 
Non eran passate che due settimane ma alla Torre tutto sembrava essere tornato alla normalità.
Sembrava.
Stella, BB e Cyborg avevano completamente dimenticato la passata esistenza di Mar’i, ma una cosa che non erano riusciti a scordare era Ghostface, di lui conservavano un ricordo sbiadito, confuso tra la nebbia della memoria, lo ricordavano solo come uno degli avversari più forti e crudeli che avessero mai affrontato, stranamente nessuno si ricordava esattamente cosa avesse fatto e come fosse finita la storia, ma sapevano che ormai non avrebbe più potuto nuocere a nessuno, e questo gli bastava.
La solita routine riprendeva, continuavano le missioni a Jump city, le corse in auto con la T-car, i tornei di video-games, i litigi, i pranzi a base di soia…la vita continuava.
Ma non per tutti.
Robin era riuscito a dimostrarsi sereno solo la mattina del primo giorno, soffriva troppo per la perdita così recente della figlia, e questa disperazione velata non poteva passare inosservata alla persone che lo conoscevano meglio di tutti.
In missione non ci veniva quasi più, aveva perso interesse per qualsiasi cosa e anche vederlo a tavola era una rarità.
I suoi amici si scervellavano cercando di intuire cosa rendesse il loro leader così cupo, ma senza riuscire a venir a capo di nulla.
La più preoccupata era Stella Rubia, tornata allegra e solare, sempre pronta a ridere e a stupirsi per nuove scoperte di quel pianeta bizzarro chiamato Terra, la piccola aliena aveva passato un’intera settimana a sbafarsi tutto quello che trovava, non riusciva a capire come avesse potuto diventare così magra.
La spiegazione poco attendibile di Corvina era che si era fatta prendere da una crisi di anoressia, Stella non ne era certa, ma per quanto si sforzasse non ricordava nulla degli ultimi giorni.
-Se fosse successo qualcosa di importante me lo ricorderei…- diceva tra sé e sé.
Era tornata la solita Stella di sempre, si pettinava i capelli, passava ore in bagno, passava giorni a decidere se era il caso di indossare un completino viola-prugna o uno viola-primula, coccolava Silkie, mangiava litri di mostarda e voleva tanto passare una notte “speciale” col suo fidanzato…
Ma nonostante le insistenti ed esplicite richieste dell’aliena, Robin non poteva proprio immaginare di andare a letto con lei, non dopo quello che era successo così poco tempo addietro.
La morte di Mar’i gli aveva spezzato il cuore, per il bene di Stella si era tenuto tutto dentro fino ad ora, ma non ne poteva più, era come una diga pronta a cedere riversando tutto il suo dolore accumulato in una terribile valanga che avrebbe distrutto la squadra.
A meno che qualcuno non l’avesse impedito.
Corvina camuffava  abilmente la sua tristezza, esperta a celare e soffocare i sentimenti si era tenuta dentro il male di Trigon per anni, avrebbe sopportato in silenzio anche la sofferenza per morte della bambina.
Tutto sembrava normale in lei, distaccata, antipatica, sarcastica, litigiosa e sprezzante.
E ovviamente aggressiva e intraprendente sotto le coperte che BB aveva ripreso a frequentare.
Spesso litigava con Malchior nella sua stanza…e a volte piangeva quand’era sola.
Ma nessuno sospettava nulla, al contrario di quanto succedeva a Robin.
Una notte, la maga passava fluttuando lungo il corridoio della Torre.
Aveva permesso a BB di fermarsi a dormire nel suo letto, ma nel cuore della notte il ragazzo bestia aveva sognato di essere un ippopotamo, e il suo potere aveva presto realizzato la sua fantasia onirica.
E Corvina si era trovata di colpo senza più un letto su cui stare.
Diretta verso il divano passò davanti alla porta metallica con su scritto “ROBIN”.
Si soffermò a guardarla pensierosa, decise di sporgere la testa attraverso la parete per dare un’occhiata alla situazione.
Quello che vide non le piacque per nulla.
Scosso da violenti incubi il ragazzo si dimenava come un ossesso nel letto, le coperte aggrovigliate confusamente attorno al corpo, il cuscino buttato via, si agitava in preda all’angoscia e parlava nel sonno…anzi urlava.
Poche parole ma tutte chiare.
-NO…Stella…no! Ghostface! X…no! è mia figlia! MIA!!...Mar’i…-
Fortunatamente le stanze erano insonorizzate.
Quanto tempo sarebbe passato prima che tornasse a dormire accanto alla focosa aliena dai capelli di fuoco?
E se avesse parlato nel sonno quando Stella era con lui??!!
Corvina non osò pensarci.
Robin non era più lo stesso, lo si capiva con un’occhiata, e gli altri avevano dimenticato di Mar’i, ma non erano stupidi…presto o tardi i loro vaghi sospetti si sarebbero rafforzati diventando qualcosa di concreto.
Qualcosa che avrebbe distrutto le loro vite per come le conoscevano.
In silenzio Corvina sfrecciò nuovamente in camera sua, poco dopo era nuovamente in corridoio, volando vertiginosamente verso il tetto, con sé portava amuleti magici, filtri incantati, alambicchi e polveri misteriose…e un libro bianco.
Quando furono sul tetto sistemò tutto in cerchio, disegnando in fretta e furia un pentagono mistico attorno a se con un gesso.
Il freddo vento notturno le scompigliò i corti capelli viola.
-Aww…ma dico sei impazzita più del solito oggi?! Lo sai che ore sono?! Sarò anche imprigionato qui dentro ma ho il diritto di dormire!- sbottò una voce infastidita dal libro.
-E poi perché c’era un ippopotamo sul tuo letto? Mi devo essere perso un passaggio del film porno che stavi girando ieri sera- aggiunse tagliente.
-Malchior non è il momento!!- ringhiò lei alle provocazioni del drago, con calma riprese a parlare- Mi serve un altro filtro smemorizzante, ma non ho il tempo di farlo da sola, non senza essere scoperta.
Devi aiutarmi-
-Dammi una buona ragione- disse il drago notando che la situazione volgeva a suo favore.
-Che cosa vuoi in cambio?- chiese la maga rassegnata.
-La mia libertà- disse schietto.
-NO-
- E allora io…-
-Ho detto no- replicò dura la maga non tollerando contraddizioni.
-Aiutami e prometto che ti metterò via quando faccio l’amore, e ti metterò in un angolo della libreria in compagnia di tutti i libri che vorrai, e ti permetterò di assumere forma cartacea in occasione del nuovo anno dragonico. Prendere o lasciare-
-Ho scelta?- disse il drago ben consapevole di cosa avrebbe potuto fare la maga se rifiutava le condizioni.
-Cominciamo- concluse Corvina.
 
All’alba il filtro era pronto.
Non voleva farlo ma doveva, Robin non poteva continuare a tenersi tutto dentro.
Era necessario che anche lui dimenticasse.
Gli avrebbe versato il filtro nel suo caffè mattutino, e tutto sarebbe passato.
Tutto sarebbe tornato alla normalità…o almeno lo sperava.
<Mi dispiace Robin, ma ti avevo avvertito…ormai ci siamo spinti troppo oltre, non posso permettere che tu ti tradisca…>
 
Il giorno dopo Robin aprì gli occhi, ci mise un po’ a realizzare che era nell’infermeria e che attorno a sé c’erano tutti i suoi amici.
-C-Che cos’è successo?- chiese un po’ stordito.
-Vorremmo saperlo anche noi- disse Cyborg controllando i dati del computer.
-Amico, non ti ricordi nulla?! Ieri appena hai bevuto il caffè ti sei buttato a terra gridando come un matto, ti agitavi in un modo assurdo, sembravi il bambino dell’Esorcista!- esclamò BB incredulo.
-Poi hai dormito per 24 ore, fino a adesso. Oh Robin ho avuto tanta paura!!- concluse Stella saltandogli al collo.
-Tranquilla- disse lui accarezzandole la testa –Ora sto bene- il sorriso era tornato sul viso del ragazzo.
-B’è secondo i miei esami non c’è nulla che non vada in te- borbottò Cyborg cercando invano di capirci qualcosa.
-Sarà stato solo un malore dovuto allo stress…- ipotizzò Corvina.
Tutti nella sala la guardarono allibiti.
Il silenzio era tangibile.
-Che c’è?- disse lei facendo spallucce –Non posso fare ipotesi scontate, io?-
Gli altri scoppiarono a ridere divertiti.
 
Passò così un mese di pura serenità, Stella Rubia e Robin erano tornati gli inseparabili fidanzati che erano prima del tradimento con X rosso, si amavano ora più che mai.
BB era sempre infantile ma sensibile ai bisogni della fidanzata neo-dichiarata.
Cyborg era l’unico che si sforzava segretamente di venire a capo di quel punto vuoto nella sua memoria, esaminava il suo hard disk trovando tracce confuse nella memoria..ma era certo di poterne ricostruire in un bel po’ ti tempo e fatica…
E benché Corvina dovesse convivere con due segreti pressanti, riusciva a dimostrarsi la solita ragazza di sempre…giusto un po’ più dolce col mutaforma…ogni tanto.
Ora sì che tutto era tornato alla normalità…o quasi.
Un giorno arrivò una lettera alla T-Tower dal municipio.
Cyborg lesse ad alta voce davanti a tutti gli altri Titans.
-Ehi, ragazzi. Qui c’è scritto che noi abbiamo ancora prenotato il parco per un matrimonio di cui non abbiamo usufruito, il pagamento non è rimborsabile e che ci sono altre coppie in fila desiderose di sposarsi all’aperto, quindi ci invitano ad affrettare i tempi o a lasciare il posto agli altri-
Abbassò il pezzo di carta da davanti agli occhi rivelando un sorrisetto ebete in viso, fissando una certa coppietta -Allora…che vogliamo fare???-
Robin guardò negli scintillanti occhi verde speranza di Stella Rubia, su cui era dipinto un sincero sorriso emozionato…
 
 
La cerimonia era iniziata, tutti i Titans del globo nuovamente riuniti al parco.
Tutto allestito alla perfezione con cura e precisione fin troppo eccessiva.
La sposa era già all’altare, fissava da dietro il velo candido l’uomo che l’avrebbe accompagnata nella buona e nella cattiva sorte per il resto della sua vita.
I due testimoni erano pochi gradini più in basso, mentre la damigella dei fiori, un po’ impacciata nell’imbarazzante e sfarzoso abito rosa assisteva alla cerimonia da un punto di vista di riguardo, incurante delle occhiate di gelosia mandatele da Bumblebee.
Il prete proseguì la cerimonia, arrivò il pezzo che tutti aspettavano ansiosi, lo scambio delle fedi.
Timmy Trantum portò gli anelli ai due innamorati davanti all’altare.
Lui infilò il bellissimo monile d’oro con brillante al dito di lei, e viceversa.
Arrivarono le tanto attese parole.
-Vuoi tu prendere questa donna come tua legittima sposa nella buona e nella cattiva sorte?-
-Lo voglio- bofonchiò lo sposo nervoso ma entusiasta.
-E vuoi tu prendere quest’uomo come tuo legittimo sposo per amarlo e rispettarlo finché morte non vi separi?-
-Con tutto il cuore!- esclamò lei al settimo cielo, anzi all’ottavo!
-Ebbene con il potere conferitomi dalla chiesa di Dio io vi dichiaro marito e moglie…puoi baciare la sposa-
Il ragazzo sollevò il velo bianco dal volto del suo eterno amore, rivelando tutto lo splendore del viso perlaceo con grandi occhi viola e luminosi che lo fissavano colmi d’amore.
BB baciò appassionatamente Corvina, suggellando definitivamente il loro amore.
-Insieme finché morte non ci separi…- sussurrò BB appena le loro labbra si separarono.
-Ci ha già provato una volta, e siamo ancora qua…- sorrise lei tornado a baciarlo lanciando via il mazzo di fiori allo sciame di ragazze che se lo contendevano.
E mente Stella, Bumblebee e Iella erano intente a lottare per impadronirsi del bouquet, i due novelli sposini si diedero alla fuga, l’una tra le braccia dell’altro, per sottrarsi alla pioggia di riso e confetti che gli invitati gli lanciavano.
Partì la festa più bella che Jump city avesse mai visto.
Con gli abiti strappati e i capelli rosso fuoco scompigliati l’aliena cercava Robin per fargli vedere il tanto faticosamente sudato trofeo conquistato nella mischia, e il ragazzo vedeva bene di nascondersi dietro la torta nuziale, perfettamente consapevole di cosa vuol dire prendere il bouquet della sposa.
BB e Corvina erano intenti a ampliare il già fornitissimo servizio fotografico del loro matrimonio, Cyborg non li aveva staccati dall’obbiettivo un solo istante.
Ciak!
Ciak!
Ciak!
-Ok, Cyborg, basta così!- disse Corvina tornando a baciare BB sulle labbra, un dolce bacio appassionato e intenso.
-Come vuoi Corvy cara, dopo tutto sono le tue nozze. Ma si può sapere come hai fatto ad acconsentire a sposare questa merda?- sorrise scherzosamente Cyborg canzonando l’amico “testa d’insalata” sollevando per aria la sposa come nulla.
Corvina abbracciò il suo fratellone e appena quello la rimise a terra corse tra e braccia di BB.
-Perché io lo amo …- iniziò lei- E poi l’ho fatto anche per il bambino-
-IL BAMBINO!!!??- esclamò allibito il mutaforma.
-Sì, sono incinta!!- esclamò con le lacrime di gioia agli occhi.
-MA È FANTASTICO!!!!!- esultò BB afferrandola per la vita e facendola roteata per aria, finendo poi nell’ennesimo bacio d’amore.
Corvina si sistemò i capelli con una passata delicata delle dita, e poi rivolta al mezzo robot- Lo sai come si dice…Dai diamanti non nasce niente…dal letame nascono i fior-
-Allora avrete dei figli stupendi! Poco ma sicuro!- sorride Cyborg al culmine della gioia abbracciando entrambi i suoi amici più cari.
L’amore aveva trionfato ancora una volta.
 
Nello stesso momento, in orbita attorno alla Terra, una prigione spaziale fluttuava nello spazio siderale.
Nell’ultima cella della galera, nel ramo blindato per criminali di massima massima massima pericolosità, rinchiuso in una cella d’isolamento imbottita, il cui unico sbocco col mondo esterno era una parete di cristallo infrangibile.
Incatenato per le caviglie al muro, annodato con un camicia di forza, guardato a vista e sorvegliato dalle telecamere ventiquattro ore su ventiquattro, stava l’ultimo arrivato del carcere noto come il Tartaro.
I lunghi capelli bianchi spiovevano sul capo chino, nascondendo il volto spettrale, di un pallore inumano.
Gli occhiali scuri e rettangolari erano l’unico oggetto che gli avevano consentito di tenere, le guardie non sopportavano la vista degli occhi di ghiaccio del prigioniero noto come Ghostface.
Il carcerato restava immobile a pensare alla sua vita, a quello che aveva fatto, parlando da solo, solo nella sua tristezza, nella sua collera…solo nella sua pazzia.
-Sono stato io…io le ho fatto del male…io volevo solo proteggerla, volevo che tutto tornasse com’era prima…invece l’ho torturata, lo picchiata, insultata, le ho spezzato le ossa e il cuore…perché non mi hai lasciato morire, Robin? Perché farmi vivere col tormento di quello che ho fatto al mio fiore? Sono un mostro…voglio solo che lei sia felice…e c’è un solo modo per farlo…io devo morire-
Ghostface ripiegò la testa tra le ginocchia, una lacrima solcò il volto scavato che per troppi anni era rimasto asciutto davanti a centinai di angherie.
-MA CHE DIAVOLO MI PRENDE!!!??? Sono solo c******e che mi ha messo in testa quel bamboccio con le labbra ancora sporche di latte! È colpa sua! Se lui non ci fosse stato tutto questo non sarebbe successo, la colpa è solo di Robin!-
La rabbia e la tristezza di poco fa si trasformarono in macabra ilarità, un ghignò spaventoso comparve sul volto cadaverico di Ghostface.
Rise una risata pazza, isterica, rassegnata…udirla faceva gelare il sangue agli altri prigionieri.
-Bel lavoro mascherina! Stavi per spingermi al suicidio, devo ammettere che c’eri quasi riuscito.
Ma ho capito tutto, e non credere di averla fatta franca, oh no caro mio.
Io sono ancora vivo…
Io sono ancora qui…
E tornerò, non ti sei ancora liberato di me…non è ancora finita…-
I denti candidi affiorarono in un sorriso spettrale.
-Non è finita…perché IO SONO GHOSTFACE!!! HA HA HA HA HA HA HA-
 
 
FINE
 
Da quanto tempo aspettavo di mettere questa parola.
 
E così ha fine la mia fiction di Ghostface/Revenge.
Ma questo non vuol dire che non ci sia un eventuale sequel.
Anzi vi tolgo il dubbio, il sequel ci sarà, e ci sto già lavorando.
S’intitolerà “Alive” e ne vedremo delle belle, lo dico a tutti voi che seguite la serie del Rigor Mortis.
Chiedo scusa se ho mentito al primo capitolo, avevo promesso che Revenge sarebbe stata più corta di Ghostface e invece è anche più lunga…ma che volete farci questa storia si scrive da sola!
Spero vi sia piaciuta e vorrei dirvi alcune cose prima di chiudere.
 
  1. Un saluto a tutti i miei lettori, siete dei miti. Vi adoro. Smack!
  2. Ghostface è finalmente fuori dalle scatole e non credo che lo farò tornare in altre storie dopo Alive, non si è fatto molti amici tra i fan.
  3. Chiedo scusa per aver fatto morire X, Stella Nera e Mar’i, so di essere stato crudele, ma hey, tra gli avvertimenti c’è scritto”drammatico”
4-  Se la mia prof di greco è in ascolto b’è…NON MI È SERVITA UN ACCIDENTE LA 3°     DECLINAZIONE!
6-   Ancora un ringraziamento a tutti i lettori, e ai Teen Titans che mi hanno gentilmente sopportato ( come se avessero avuto scelta he he )
7-   Ora vi accorgete che il punto 5 non esiste.
8-   Ora siete andati a controllare che effettivamente il punto 5 non c’è ha ha.
9- Voglio solo dire che del genere drammatico/catastrofico per il momento ne ho abbastanza. Prima di finire il sequel di Ghostface, “Alive”, mentre inizio a scriverlo e a radunare le idee pubblicherò un’altra mia storia vecchia di un paio d’anni che non ho mai pubblicato (pubblicità, neanche occultata, a me stesso : non perdetevi la prossima fan fiction “Unstoppable Love” la storia d’amore che non per vantarmi, posso definire la più assurda di TUTTO il sito!)
10- Un saluto a tutti! Pace e amore nel mondo! La cattiveria lasciatela a noi scrittori.
11-Vorrei fare un particolare ringraziamento a quelli che mi hanno incoraggiato a continuare mentre questa storia era ancora in “costruzione”.
Quindi vorrei ringraziare particolarmente…
angel death, arisuchan007, Calimetare, celeste regalo, dede_patataparabatai, etta98, Hyorinchan, Khal Drogo, robotpenguin, Winnie0700, yomi95, claudiob, Richlan_25, Silkye96, Kazua Koizumi, Roby_rae, _RavenEBB_, nicokong, Phoenix Jade D Blackfire, larissa1917, Mad_Dragon, cassandrablake, Maka000, PewdieFan, AlexRae00 e princess_of_the _flame.
Un grazie speciale a tutti voi e a tutti coloro che si faranno sentire in futuro!!
 
Grazie per il vostro sostegno.
 
Io ripartirò presto con Alive e Unstoppable love, da non perdere!


Ghostface
  
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