Sole morente.
Un sole morente, questo è ciò che Oberyn Martell osserva da troppi, troppi pomeriggi, nella piatta tranquillità dei Giardini dell’Acqua. Non che abbia amato poi molto, quel posto.
Un sole morente, un’alba troppo opaca per i suoi gusti, un altro giorno senza sua sorella. Crede sia un destino amaro, forse anche troppo, vendetta è l’unica cosa che il suo cuore riesce a concepire, dopo così tanti anni. Osserva un sole morente, mentre il profumo delle arance si spande nell’aria, come un afrodisiaco.
Sa che arriverà il giorno propizio, − e lei riposerà finalmente in pace − ma nel frattempo, il sole delle sue terre scompare lentamente all’orizzonte, quasi a non voler turbare i suoi ricordi.
Ricorda l’infanzia, Oberyn, quando lui ed Elia correvano per le stradine fangose della loro capitale, sempre con il sorriso sulle labbra, la stanchezza qualcosa di astratto e sconosciuto.
Ricorda qualcosa che molti non conoscono o che hanno dimenticato, − come suo fratello nell’ombra, ostinato ad aspettare il momento propizio per colpire − ha solo ricordi fra le mani e per adesso, − all’ombra di arance mature e fra le risate lontane dei bambini negli stagni d’acqua −, sa con certezza che non basteranno.
Avrebbero dovuto vivere insieme, lui e sua sorella, ed insieme osservare il sole morente calare fra l’orizzonte di un mare cristallino, fra montagne calde e distruttive, osservare un sole morente calare, per poi rinascere ogni giorno.
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Note dell'autrice.
Aw, Oberyn ed Elia, cosa sono. Niente, i miei feels non possono reggere un tale dispiacere per quale è stata la loro fine, e per il fatto che la Vipera non abbia potuto salvare nè vendicare la sua amata sorella.
Spero possa piacervi almeno quanto io ho amato scrivere di loro, e ringrazio sempre chi segue, recensisce e sopratutto, quei lettori silenziosi.
Alla prossima,
fireslight.