Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |       
Autore: lickmelyca    28/09/2014    2 recensioni
Prendete una persona. Cancellatene ogni ricordo, ogni possedimento, ogni traccia della sua identità.
O, più semplicemente, la sua essenza. Otterrete una persona vuota.
[dal prologo]
Sembrava quasi una di quelle schermate che appaiono sul computer quando si decide di cestinare un file che non si desidera più. Che buffa metafora. Perché quelle finestrelle dovevano avere due opzioni? Saryuu Evan sapeva sempre quale cliccare.
“Sì.”
[dal quinto capitolo]
"Non è vero. Sono diverso. Sono strano. Sono fastidioso. Io non ho ricordi, vero? Cosa devo ricordare? [...] Mi ricordo tantissime cose… Però non lo so che cos’è un ricordo. E’ per questo che dite che non mi ricordo nulla? Ho sbagliato qualcosa? Sono cattivo? Non parlarmi più allora. Mi dici sempre che non bisogna mai parlare con le persone cattive… Hai visto che mi ricordo anche questo?”
--
Enjoy! (?)
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Gamma, Saryuu Evan - Saru, Zanark Abalonic
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologo_
(are you sure you want delete selected data?)


“Traditore.”
Era la terza volta che ripeteva la stessa parola in un minuto. Sempre con un tono schietto, freddo e deciso, senza scandire le sillabe. Un unico suono, tagliente. Pronto a colpire.
“Traditore.”
Il ragazzo con gli occhialini fece un passo avanti, senza spostare lo sguardo. Solo quando raggiunse il corpo privo di sensi della sua vittima, accasciato accanto al suo veicolo, gli occhi raggiunsero il basso. Sembrava che ballassero, quegli occhi pieni di rabbia.
“Traditore.”
Si chinò lentamente, per poi prendere il mento dell'altro con due dita, avvicinandolo al suo per studiarsi il suo volto. Non incuteva più alcun timore o minaccia, addormentato com'era. Un minuscolo graffio sulla guancia sinistra gli solcava il viso, facendo scendere una lacrima di sangue. Già così si poteva provare pena per colui che un tempo era stato un temuto criminale ricercato quale Zanark Avalonic. Ma non bastava, no. A Saryuu non bastava.
“Come la mettiamo ora?”
Sempre lento, quasi a non volerlo svegliare, cominciò a sciogliergli i capelli. La sua acconciatura era complicata quanto il suo carattere, pensava sfilandogli l'ultimo elastico. Era ancora meno riconoscibile al naturale. Saru ghignò. Al naturale. Già, perché non restava che spogliarlo.
“Non guardare, Meia. Non devi avere occhi per un traditore come lui.”
Non aveva dimenticato la presenza della ragazza, a pochi passi dietro di lui. Lei fissava la scena in silenzio, come un passante senza fretta che aspetta l'autobus ma solo di tanto in tanto si affaccia per vedere se arriva. Giochicchiava, in attesa, ora con la manica del suo abito, ora con il braccialetto vistoso che aveva al polso. Lasciava fare a Saru, al ragazzo che voleva vendetta, che voleva vincere. Mica come quell'inutile Gillis, che si era arreso a vivere una vita normale. Una cosa era certa: la avrebbe vissuta senza di lei. Lei era speciale. Saryuu era speciale. Per questo assistere alla sua vendetta era fondamentale.
“Qui ho finito.”
La giovane tornò a guardare il compagno, annuendo. Sapeva che non avevano veramente finito, ma che restava da svolgere il processo più importante.
“Dammi una mano, Meia.”
Tesero le loro braccia in avanti, verso il corpo nudo e inerme di Zanark. Il ragazzo continuava con la sua cantilena ripetitiva. Traditore, traditore, traditore. Lei, invece, esitò un secondo.
“Saru, sei sicuro di voler... Eliminare tutto?”
Sembrava quasi una di quelle schermate che appaiono sul computer quando si decide di cestinare un file che non si desidera più. Che buffa metafora. Perché quelle finestrelle dovevano avere due opzioni? Saryuu Evan sapeva sempre quale cliccare.
“Sì.”
Ripresero il loro processo, zitti. Una volta concluso, smontarono pezzo per pezzo la mastodontica moto dell'ex criminale e ne raccolsero i vestiti. Teletrasportarono il tutto al loro quartier generale, per poi allontanarsi per dirigersi nello stesso luogo. Così, come se niente fosse. Come se non avessero appena commesso un furto.
Nessun altro oltre a loro sapeva che non era rimasto niente a Zanark Avalonic. Niente di niente. Soltanto il guscio.


--
Yo, qui di nuovo Ursy!
Allora. Questo prologo non rivela molto. Ho voluto creare qualcosa di confuso, ma non approssimativo, che potesse creare un po' di curiosità. Perché voglio riprovare a creare una long che mi piaccia tanto, così magari mi sprono a riprendere quelle che ho in corso. Mi chiedevo da un po' che cos'è che volessi veramente scrivere. La risposta? Una ZanGamma. Ebbene sì, questa sarà una ZanGamma :'D con accenni anche ad altre coppie, SaruMeia in primis.
Insomma... Spero vada bene come prologo, che vi sia piaciuto. Io domani finalmente comincio la scuola, quindi non so quanto aggiornerò... Ma giuro che una volta ogni una-due settimana/e al massimo tenterò di mettermi di impegno!
Ringrazio come sempre chi legge, gradisce, recensisce, ma soprattutto chi mi sostiene. Grazie davvero <3
Spero di risentirvi quanto prima
Bis Bald!
Ursy

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: lickmelyca